L’esondazione del Naviglio si è verificata nelle prime ore del mattino, nel tratto del canale tra viale Assunta e via Leonardo da Vinci. L’acqua ha invaso la ciclovia sull’alzaia Martesana, parte del Parco degli Alpini e di quello dell’Ospedale Uboldo, ma soprattutto ha allagato i binari della linea metropolitana, per circa 800 metri.
La linea M2 è rimasta interrotta per tutta la mattinata e si sono verificati notevoli disagi al traffico nella zona sud, lungo le direttrici che dal centro città portano alla Strada Padana Superiore, con auto incolonnate in via Leonardo da Vinci, viale Assunta, via Don Sturzo e via Don Milani.
I volontari della Protezione Civile, coordinati dal Comandante della Polizia Locale, sono intervenuti con uomini e mezzi mentre il Sindaco, Eugenio Comincini, anch’egli presente sul luogo delle operazioni, ha immediatamente preso contatto con il presidente di ATM per tenerlo in costante aggiornamento.
La pompa idrovora della Protezione Civile cittadina è entrata in funzione, in aggiunta a quelle di ATM, facendo sì che la circolazione dei treni della M2 potesse riprendere già poco prima di mezzogiorno.
Mentre la situazione tornava lentamente alla normalità sui binari della metropolitana, nella tarda mattinata, il Vicesindaco di Cernusco, Giordano Marchetti, ha effettuato un sopralluogo sui tratti del Naviglio a monte e a valle dell’esondazione per cercare di comprenderne le cause.
L’allagamento potrebbe essere stato provocato dall’apertura della chiusa del torrente Trobbia, nel punto in cui questo si immette nella Martesana, a Bellinzago Lombardo. Questa mattina, infatti, all’innesto fra i due corsi d’acqua la paratìa del Trobbia era sollevata, permettendo l’afflusso libero delle acque limacciose del torrente. Nello stesso tempo la paratìa della Martesana che regola l’afflusso dal fiume Adda, posta proprio accanto a quella del Trobbia, era chiusa perché non si è ancora completato il riempimento del canale dopo il consueto periodo di asciutta primaverile.
Le chiuse delle rogge laterali poste dopo il punto di innesto, che permettono il deflusso dell’acqua nei canali irrigui, non sono state aperte. Inoltre, nel tratto di Naviglio che scorre a Vimodrone, l’accumulo di materiali vari, provocato dalla vegetazione acquatica abbondante nel letto del canale, ha prodotto un ulteriore “effetto diga” anch’esso responsabile dell’esondazione a Cernusco.
Le condizioni precarie di pulizia del letto della Martesana a Cernusco erano state già fatte oggetto di una lettera indirizzata dal Comune al Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, lo scorso 23 aprile. Nella missiva i tecnici comunali evidenziavano non solo gli inconvenienti igienici derivanti dal materiale accumulato e incastrato fra le alghe ma facevano anche rilevare la completa mancanza di interventi di rimozione della vegetazione durante il periodo di asciutta primaverile.
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