giovedì 24 dicembre 2009

Intervento di Fabio Colombo sul Bilancio 2010

Con questo intervento esprimo la soddisfazione del gruppo consigliare di Vivere Cernusco per il bilancio che andiamo a votare questa sera.
Siamo soddisfatti perché i punti cardine e gli interventi previsti del documento di bilancio sono coincidenti con la sintesi fatta fra tutte le forze di maggioranza, anche recentemente, confermando quindi il percorso amministrativo stabilito due anni orsono.

Senza entrare nei particolari e senza pretendere di essere esaustivo cito gli interventi per:
  • scuola: con ingenti stanziamenti per la manutenzione e per la costruzione della nuova scuola pubblica a nord della città;
  • viabilità: è confermato il programma di creazione e ristrutturazione di strade, piste ciclopedonali e marciapiedi, nonché del centro storico;
  • servizi alla persona: dove si continua a prevedere servizi sempre migliori e sempre piu’ mirati per disabili, anziani e persone in difficoltà;
  • strutture sportive: con interventi provvisori a supporto delle società sportive mentre si costruisce la nuova piscina, fiore all’occhiello una volta completata, e si ristruttura il centro sportivo di via Buonarroti stanziando, per entrambi, importanti fondi;
  • cultura: dove vengono previsti fondi per iniziative culturali di qualità e di ampio respiro
  • cooperazione: vengono confermati gli importanti stanziamenti dello scorso anno
  • altro….

Tutto questo in uno scenario normativo che crea una sorta di corsa ad ostacoli per un comune nel redigere il bilancio e nel reperire i fondi e le risorse per dare alla città i servizi di cui necessita.
E’ infatti in atto una sorta di federalismo al contrario (e questo è un fallimento della politica di Lega, soprattutto, e PDL a Roma) che sta tagliando sempre piu’ i contributi per i comuni e che ‘risucchia’ risorse verso il governo centrale anzichè lasciarle sul territorio.
Questa dinamica sta facendo sorgere una profonda spaccatura fra i sindaci, di centro sinistra o di centrodestra, e il governo centrale; il governo centrale pare complicare la vita ai comuni e attua una politica inconcludente sul fronte del federalismo e della efficienza della gestione finanziaria degli enti locali (patto di stabilità).
Comprendo le difficoltà del consigliere Rocchi della Lega e gli sono vicino in questo momento di ‘dolore’, politicamente parlando, visto che non riesce ad ottenere soddisfazione da parte del suo partito.
La Lega infatti a Roma, non produce risultati ma naviga a vista in maniera inconcludente e per questo motivo il consigliere chiede a noi di applicare il federalismo, che non esiste, a Cernusco, proponendo un ‘inciucio’ per giungere a questo risultato.
Caro consigliere, glielo dico in maniera cortese, premesso che gli inciuci non ci piacciono e non pensavo fossero anche nel suo stile (sempre dichiaratamente ‘padano’, oltre che nel gergo dalemiano) non chieda a noi di prenderci responsabilità che non ci competono ma faccia pressione sul suo partito, la Lega, affinché ottenga finalmente ciò in cui crede.
I comuni, almeno quelli virtuosi, fanno la loro parte tutti i giorni; è urgente che anche il governo centrale faccia la sua, cominciando ad allentare i vincoli legati al patto di stabilità (che impedisce di utilizzare ingenti risorse di un comune, anche se i bilanci dello stesso sono in regola, come nel nostro caso).

Emendamenti proposti
1) I consiglieri Cassamagnaghi ed Angrisano hanno proposto due emendamenti, la dotazione di un pianoforte per una scuola e un ulteriore finanziamento per la scuola civica di musica, pari a circa 15.000 euro in totale. Ritengo che su un bilancio di 49 milioni di euro si possano trovare i fondi per soddisfare queste esigenze e quindi annuncio che il mio gruppo voterà positivamente in merito.
2) Con il suo emendamento la Lega ci chiede di cancellare gli stanziamenti per la nuova scuola, dicendoci quindi che non la vuole, e di fare un’operazione finanziaria alternativa che porta vantaggi irrisori per il comune. Considerando che, come detto prima, la scuola rimane una priorità della città, il mio gruppo non voterà a favore dell’emendamento.

Dichiarazione di voto : alla luce di quanto appena descritto e sottolineando che gli interventi previsti nel bilancio sono finalizzati a migliorare la qualità della vita dei cittadini cernuschesi, il gruppo consigliare di Vivere Cernusco voterà convintamene a favore.


Fabio Colombo
Capogruppo di Vivere Cernusco

lunedì 30 novembre 2009

Intervento sul Piano di Diritto allo studio di Colombo e Fedeli

Questo Piano di Diritto allo Studio ci vede particolarmente soddisfatti perché mantiene l’ottimo impianto già incluso nella versione precedente, consolidando alcuni importanti interventi, e perché porta innovazioni e prevede nuovi servizi; punto qualificante del piano è senz’altro la definizione dei rapporti, in maniera dettagliata e condivisa, fra autonomia scolastica, studenti, famiglie e comune sulla base del principio di correlazione tra le parti.
La bontà di questo piano e tutti gli interventi già effettuati o in corso di effettuazione per la scuola dimostrano che questa maggioranza crede fortemente nella scuola e opera seriamente per essa.
Infatti, limitandoci a citare gli interventi sulle strutture scolastiche, nell’ultimo periodo la nostra amministrazione ha:
- creato il Centro Diurno Disabili, appositamente concepito per rispondere con qualità ai bisogni dei disabili e per liberare spazi nella scuola di via Buonarroti;
- ottenuto gli insegnanti necessari per rispondere a tutte le necessità, almeno per questo anno, della scuola cernuschese grazie alla forte determinazione di assessore e sindaco;
- promosso la sottoscrizione e, a sua volta, sottoscritto il protocollo di intesa che consentirà alle scuole Aurora e Bachelet di costruirsi un proprio edificio scolastico, generando la liberazione di spazi nelle scuole pubbliche del Secondo Circolo.
A questi interventi si aggiungerà prossimamente la realizzazione della nuova scuola pubblica che costruiremo per garantire un servizio scolastico vicino alle nuove espansioni residenziali, evitando quindi scomodi ed inquinanti attraversamenti della città da parte di numerosi cittadini.
Sottolineando che la stesura di questo Piano di Diritto allo Studio è avvenuta con la partecipazione delle scuole, che sono gli attori più importanti sul tema in questione, annuncio che il gruppo consigliare di Vivere Cernusco vota a favore di questo Piano.


Fabio Colombo Daniele Fedeli
Capogruppo di Vivere Cernusco Consigliere Comunale Vivere Cernusco

martedì 10 novembre 2009

Intervento di Giordano Marchetti in Consiglio Comunale

Al termine del dibattito in aula l'assessore al territorio Giordano Marchetti ha effettuato un intervento in risposta agli stimoli sorti durante la discussione.


Il dibattito in aula di questa sera è stato sicuramente interessante, vivace e ricco di spunti.
Da un lato i Consiglieri di maggioranza che ringrazio per come hanno sostenuto e riconosciuto, nei loro interventi, la bontà del protocollo d’intesa; dall’altro i Consiglieri di minoranza con interventi che non fanno altro che confermare in me la convinzione di come, da un po’ di tempo, si è scelto di perseguire un disegno teso a deformare la realtà per confondere l’opinione pubblica.
Certo in questa gara qualcuno risulta essere più abile e convincente, qualcun altro meno, ma la sostanza della questione non cambia.

E così anche l’intesa raggiunta tra gli Operatori e l’Amministrazione Comunale sul destino dell’area Mat Plast non sfugge a questo gioco teso a offuscare la realtà.
  • Non conta più il risultato, credo storico, di aver dato soluzione, dopo oltre 25 anni, alla coabitazione forzosa nelle medesime strutture comunali della scuola pubblica e della scuola paritaria;
  • Non conta più aver dato nuove prospettive di spazio che significa dare sviluppo qualitativo dell’offerta e del servizio scolastico cernuschese nel suo insieme;
  • Non conta più aver riportato il rispetto in quell’area delle destinazioni d’uso previste nel PRG;
  • Non conta più aver definito, oltre che la realizzazione della scuola paritaria, l’attuazione di strutture a carattere universitario capaci di dare, per un verso risposte alla preoccupazione degli studenti fuori sede che gravitano sugli atenei milanesi e cioè la mancanza di posti letto in ambienti dignitosi e a prezzi ragionevoli, e dall’altro di far finalmente allargare lo sguardo della nostra città oltre i suoi confini.
Ecco tutto ciò non conta.

Anziché entrare nel merito della questione si parla a slogan e si focalizza il dibattito e l’attenzione sugli slogan.
“Cemento buono – cemento cattivo”; “Fate la stessa volumetria che avevate a suo tempo contestato”, “Vi proclamate ambientalisti a parole poi nei fatti cementificate”;”Operazione immobiliarista” “ Campus no e sì al trasferimento dell’IPSIA”; e via di questo passo.

Insomma l’obiettivo è quello di far apparire l’Assessore, il Sindaco e la Giunta come degli incapaci perché continuano a prendere decisioni urbanistiche prive di una visione organica di pianificazione della città e soprattutto mostrarli ai mass media come i cementificatori della peggior specie neppure, lontanamente, comparabili con chi li aveva preceduti.

Allora, stando così le cose, è il caso di rimettere al centro dell’attenzione i fatti, la loro sequenza temporale.
Forse solo così si potrà capire il percorso che ci ha portato a definire questo protocollo.

Come già detto nel mio intervento di apertura ad aprile del 2007 la Giunta guidata da Cassamagnaghi faceva adottare al Consiglio Comunale, in variante al PRG, un PII (Piano Integrato di Intervento) molto articolato, presentato tra gli altri dalla proprietà dell’area Mat Plast, che consentiva sull’ambito in questione la realizzazione di 45.000 mc di edilizia residenziale (tradotto oltre 200 appartamenti) più 3000 mc di edilizia commerciale.
Poi quando tutto sembrava fatto, sono arrivate le elezioni.

La coalizione guidata da Cassamagnaghi perde e con il cambio di amministrazione il 02/08/2007 questa Giunta e questa maggioranza decidono di non approvare il PII adottato qualche mese prima.

Una scelta coraggiosa e un segnale di cambiamento molto forte alla città ma, che se non governata, - e lo sapevamo bene - avrebbe portato ad innestare con gli operatoti un conflitto dalle conseguenze non stimabili.

Rammento che il PII aveva improvvisamente fatto acquistare a delle aree vincolate a servizi, e dunque bloccate e poco redditizie, un valore di mercato incrementato di almeno 10 volte.

Si è dovuto allora spiegare, a chi aveva visto andare inaspettatamente in fumo una prospettiva di guadagno allettante, che il quadro era mutato.

Si è dovuto far capire agli Operatori, in un clima - che lascio solo immaginare -, di tensione, diffidenza e forse disprezzo, che lì le case, con tutto quello che ne derivava, non sarebbero più state realizzate;

Si è dovuto chiarire agli Operatori che una soluzione la si poteva trovare ma solamente ragionando su quello che il PRG consentiva si potesse realizzare lì, e cioè attrezzature di interesse sovracomunale per l’istruzione, la sanità e l’assistenza, altrimenti la situazione esistente, vale a dire l’attività produttiva della Mat Plast, si sarebbe congelata per anni nelle medesime condizioni in cui si trovava e senza possibilità di espansioni;

Si è dovuto far capire agli operatori che l’interlocutore che si trovavano davanti, cioè il sottoscritto, nonostante avesse perseguito con tenacia quanto da sempre affermato, ovverossia che il PII adottato non poteva né doveva essere approvato, era attendibile quando dichiarava a loro la disponibilità dell’Amministrazione nel voler giungere ad un accordo soddisfacente; una credibilità riconosciuta forse anche in virtù della coerenza e della determinazione mostrata dal sottoscritto in tutta la questione del PII.

Ed è basandoci su questi presupposti che si è cominciato a tessere una tela diventata col tempo lunghissima.

Ricordo a tutti che una delle priorità di mandato di questa Amministrazione riguarda le scuole ed in particolare la creazione di nuovi spazi perché le strutture esistenti, nel breve periodo, senza interventi mirati non sono più in grado di sopportare il previsto aumento della popolazione studentesca con particolare riferimento alle scuole elementari e materne.

E allora se porzioni di edifici scolastici comunali erano (e sono) occupati dalla scuola paritaria Aurora Bachelet ci si è chiesto perché mai non ipotizzare un loro trasferimento coinvolgendo, da subito, la Cooperativa nella costruzione del nuovo destino che si intendeva delineare sull’area Mat Plast?

Certo bisognava, anche qui, far capire ai Referenti della Aurora Bachelet che dopo tanti anni un’Amministrazione comunale, seppur politicamente lontano da loro, era disposta seriamente a mettere a disposizione una reale soluzione, dal punto di vista logistico, alla scuola paritaria.
Anche in questo caso posso assicurare che il passaggio non è stato sicuramente facile.
Si sono dovute prima abbattere le naturali diffidenze frutto di diverse visioni ideologiche, culturali e politiche.
Si sono dovute superare le rigidità delle posizioni e le diffidenze sedimentate nel tempo per poter costruire un rapporto di fiducia reciproca.

Solo dopo, e solo in seguito alla disponibilità manifestata da tutti i soggetti coinvolti, si è cominciato man mano a parlare degli obiettivi concretamente realizzabili, vale a dire il trasferimento della scuola paritaria, conditio sine qua non per l’attuazione del Piano Particolareggiato, e della richiesta dell’Operatore di realizzare un campus universitario i ragione dell’esistenza di un mercato dell’edilizia per studenti gravanti sugli atenei milanesi.
Poi si sono affrontate le questioni derivanti dai vincoli urbanistici, i problemi legati ai costi/benefici dell’intero Piano e quelli della sostenibilità economicamente accettabile per ciascun soggetto coinvolto, e poi ancora la definizione delle garanzie sulla realizzazione delle opere e della loro destinazione futura.

E’ dal mix di tutto ciò che è uscito questo protocollo d’intesa.
Non è dunque un caso se per giungere a questo accordo ci sono voluti ben 2 anni.
Una trattativa lunghissima dove in più momenti, molto prima di oggi, si è arrivati sul punto di chiuderla ma anche che saltasse tutto.

Per tutto questo se il Consiglio Comunale questa sera approverà il protocollo d’intesa, non potrò che essere personalmente soddisfatto, ma più ancora lo sarò per le prospettive future che sia aprono alla città.

Con il passaggio di stasera si chiuderà, dopo lungo tempo, una fase e se ne aprirà un’altra, più tecnica, basata sulla determinazione del Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi, con altri due passaggi in consiglio comunale, prima di poter dare l’avvio ai lavori di realizzazione della prima opera e cioè la scuola paritaria.
So di essermi dilungato e chiedo scusa ma era un passaggio doveroso nei confronti non solo dei consiglieri.

Il protocollo d'intesa Mat Plast

Intervento di presentazione del protocollo da parte dell'assessore al territorio Giordano Marchetti

Questo punto dell’OdG in discussione riguarda il protocollo d’intesa per l’attuazione del Piano Particolareggiato 19 stipulato nei giorni scorsi tra l’amministrazione comunale, gli operatori proprietari dall’area MAT PLAST e il presidente della Cooperativa AURORA-BACHELET.
Con questo mio primo intervento mi limiterò a riassumere al meglio i contenuti di questo protocollo così che tutti i consiglieri possano avere un quadro di informazioni sufficientemente completo per la successiva discussione.

L’area interessata da questa intesa ha, nel PRG vigente, una destinazione urbanistica per attrezzature ed impianti per l’istruzione, sanità e assistenza di interesse sovra comunale ed una superficie pari a 29500 mq.
Le NTA ricomprendono poi tale area nel PP19 destinato all’ampliamento dell’ITSOS; destinazione che oggi risulta superata sulla scorta di una nota dell’Amministrazione provinciale pervenutaci in data 08/04/09.

Ricordo ai Consiglieri che detta area era stata oggetto, assieme ad un’altra area limitrofa, di un PII adottato dal CC nell’aprile del 2007 e non approvato, sempre dal CC nell’agosto del 2007; PII che prevedeva su quell’area un’edificazione di 48000 mc di cui 31000 di edilizia residenziale libera, 14000 di convenzionata e 3000 di terziario.

Gli operatori, a seguito della non approvazione del PII, avevano presentato un ricorso al TAR, tutt’ora pendente, in attesa di fissazione dell’udienza.

La scelta di questa amministrazione è stata quella di dare attuazione al PRG con il PP19 facendo su quell’area che cosa?
  1. Edificio scolastico per le scuole paritarie “AURORA-BACHELET” aventi oggi sede presso i plessi scolastici di via don Milani e Mosè Bianchi;
  2. Un campus per studenti universitari.

Dei 29500 mq del lotto ex PII MAT PLAST, 6000 mq verranno destinati alla scuola paritaria per la realizzazione di un edificio distribuito di 3000 mq di SLP, su tre piani, per complessivi 9000 mc.
Su rimanenti 23500 mq del lotto verrà realizzato il campus universitario di 12500 mq di SLP per complessivi 37500 mc di cui un primo lotto di 10000 mq di SLP ed i rimanenti 2500 da utilizzarsi solo per un futuro ampliamento entro il termine di 10 anni dalla approvazione del PP.

Per quanto riguarda la scuola paritaria va detto che per la riproposizione dei medesimi corsi oggi in vigore a Cernusco è necessaria una struttura scolastica di almeno 4000 mq di SLP e dunque la Cooperativa, se vorrà mantenere almeno le attuali dimensioni, dovrà provvedere, prima della adozione del Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica, ad acquisire un’altra porzione di area adiacente ed avente da PRG la medesima destinazione d’uso.

Disegnato il quadro d’insieme vediamo adesso quali sono i tempi, i vincoli e gli impegni che gli operatori hanno sottoscritto con questo protocollo d’intesa.
  1. Adozione entro 90 giorni dall’approvazione del protocollo d’intesa da parte del Consiglio Comunale di un PP dove in sostanza vengano definiti i due lotti da destinarsi a scuola paritaria e a campus universitario, attuabili con tempi e modalità separati.
  2. Ad entrambi i soggetti saranno applicati oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per attrezzature culturali (oggi fissata rispettivamente in 15.7 €/mq e 8.67 €/mq). L’onere relativo al costo di costruzione è invece riservato al solo campus universitario.
  3. Non è prevista la cessione di aree standard, né monetizzazione delle stesse trattandosi di edifici di servizio ad eccezione di un’area di circa 2500 mq da destinare a parcheggio pubblico in parte lungo via Masaccio ed in parte lungo via Buonarroti verso la cascina Gaggiolo.
  4. A totale carico degli operatori sono gli oneri della progettazione del PP oltre che la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva delle opere previste dal Piano per l’edilizia scolastica ed universitaria.
  5. Per un corretto assetto viabilistico del nuovo Piano sarà necessario eseguire, oltre ai citati parcheggi pubblici, una riqualificazione della via Masaccio. Anche tale opera sarà a carico degli Operatori. Sempre a carico degli Operatori è previsto poi un contributo di 200.000€ per opere pubbliche da eseguirsi nella zona.
  6. Le due strutture dovranno realizzare, all’interno delle loro aree, dei parcheggi pertinenziali da realizzarsi in superficie e/o sottosuolo. Per la struttura scolastica almeno 30 posti auto; per il campus universitario almeno 180 posti auto. Deve poi essere riservato uno spazio, in ciascuna struttura, per almeno 150 stalli per biciclette.
  7. L’edificio scolastico dovrà essere agibile entro il 30 luglio 2011 con contemporanea riconsegna degli spazi pubblici oggi occupati.
  8. La destinazione d’uso che verrà impressa dal nuovo PP 19 sarà per 20 anni dalla data di fine lavori di tutti gli edifici compresi nei due sub comparti singolarmente intesi e resterà vincolante per gli operatori. Solo successivamente gli operatori potranno chiedere all’Amministrazione comunale la stipula di una nuova convenzione per l’utilizzo degli edifici per funzioni conformi alla disciplina urbanistica che sarà allora in vigente.
  9. Come accennavo all’inizio del mio intervento a seguito della mancata approvazione del PII gli operatori avevano fatto ricorso al TAR.. Con questo protocollo d’intesa gli operatori si impegnano a rinunciare al ricorso pendente al TAR, e ad ogni altro contenzioso rinunciando ad ogni richiesta di danni connessa. L’atto formale di rinuncia verrà prodotto in originale prima dell’adozione del PP da parte del Consiglio Comunale.

Marco Erba (PD): l'Aurora Bachelet trova casa, più spazi per la scuola pubblica

L’amministrazione Comincini e la maggioranza al governo della città hanno ottenuto un altro clamoroso successo, dimostrando di saper porre rimedio agli errori urbanistici del passato targati centrodestra per indirizzare la città verso uno sviluppo armonico e soddisfacente. La soluzione alla quale si è giunti in merito all’area dismessa Matplast grazie alla mediazione della Giunta, al via libera del Consiglio Comunale e alla disponibilità degli operatori coinvolti risolve definitivamente molte annose questioni.


La storia

A beneficio dei lettori, va ricordato che quell’area era destinata dal piano regolatore a edifici con funzione scolastica ma, in virtù di uno sciagurato Piano Integrato di Intervento approvato dal centrodestra nella passata legislatura, si era aperta la strada all’ennesima colata di cemento privato. Una scelta folle, che avrebbe consentito la costruzione di un quartiere residenziale proprio di fronte all’Itsos, in un’area, quella a ovest, totalmente inadatta ad accoglierlo.

L’attuale maggioranza, subito dopo le elezioni, aveva evitato tempestivamente lo scempio stoppando il PII.


I vantaggi della scelta attuale

Ora, su quell’area, l’accordo prevede la realizzazione della scuola paritaria elementare e media dell’Aurora Bachelet e la costruzione di uno studentato per universitari. Senza dubbio una svolta netta e di qualità rispetto al passato.

In primo luogo, Aurora Bachelet avrà la possibilità di svilupparsi pienamente e ampliare la sua utenza in un’area di interesse scolastico, uscendo dalle aule delle scuole pubbliche di via don Milani e di via Mosè Bianchi che ora occupa e che, a fronte delle richieste di iscrizione, le andavano strette. Si svilupperà liberamente su un’area privata, senza soluzioni pasticciate come quella in cantiere all’epoca della Giunta Cassamagnaghi, che prevedeva la collocazione dell’edificio a Ronco, su un’area in parte pubblica (quindi appartenente a tutti i cernuschesi), che il Comune avrebbe svenduto all’operatore privato, con un prezzo talmente basso da suscitare perplessità tra i tecnici stessi dell’amministrazione.

In secondo luogo questo progetto consentirà la liberazione di aule per la scuola pubblica, che potrà così migliorare la sua offerta e rispondere alle esigenze più immediate dei cernuschesi con spazi adeguati.

In terzo luogo, la costruzione di uno studentato al posto delle case private in progetto nel PII ha una valenza indubbiamente superiore. Cernusco è collegata dalla metropolitana a Milano, sede di numerosissimi atenei, e gli spostamenti per gli studenti saranno facili. Soggiornando nello studentato, inoltre, gli studenti potranno compiere il loro percorso formativo senza incappare nelle piaghe che tutti conosciamo: affitti in nero e onerosi nelle grandi città, costi troppo elevati per ottenere un alloggio, sistemazioni precarie o sovraffollate. Attirando studenti sul proprio territorio Cernusco si apre a una importante dimensione sovra comunale, come il progetto della città metropolitana prevede, e favorisce una maggiore presenza giovanile in città, anche a beneficio delle attività commerciali.

Si sa che l’amministrazione sta trattando per il trasferimento della facoltà di scienze motorie dell’università di Milano nella nostra città. Le trattative continuano. Tuttavia la realizzazione dello studentato, come risulta evidente, non è legata all’arrivo di Scienze Motorie, ma ha una sua logica indipendente. In seguito, qualora tutto andasse a buon fine, si potrebbero creare ulteriori positive sinergie. Il fatto che l’operatore privato abbia concordato nelle trattative la realizzazione di uno studentato e la certezza che nessun imprenditore è autolesionista per partito preso confermano che il progetto ha gambe per correre, nonostante lo scetticismo di qualche menagramo.


Le critiche

L’assoluta bontà di questo progetto è confermata dalle critiche arrabbiate che i più faziosi oppositori stanno riversando sulla maggioranza. Con questo accordo stiamo accontentando tutti. Tuteliamo da un lato il principio della libertà di educazione, consentendo ad Aurora Bachelet di realizzare la sua scuola, risultato che i presunti paladini dei valori cristiani, che dal centrodestra usano la fede come un’arma elettorale, non erano riusciti a ottenere. D’altro canto, tuteliamo il diritto dei cittadini ad avere una scuola pubblica di qualità, garantendo spazi adeguati alle richieste. Tutta questa operazione, a costo zero per i cernuschesi, dimostra come la città sia amministrata da una squadra di persone non accecate dall’ideologia, come un’opposizione a corto di argomenti cerca di descriverci, ma dotate di senso pratico e capaci di riconoscere a ogni soggetto i propri diritti.

Certo, brucia perdere delle argomentazioni, ma il livore non paga mai, anzi suscita ironici sorrisi. Come quelli che scappano leggendo il tanto ridicolo quando isterico intervento dell’UDC su Cernuscoinsieme. Strano che i paladini del cristianesimo ostentato in politica bollino Aurora Bachelet come una “scuola confessionale”, manco fosse un luogo di indottrinamento talebano. Strano che i paladini del cristianesimo falliscano anche sul fronte satirico, parlando di Gesù che “nel dipinto fiorentino (Il tributo di Masaccio) paga una gabella d'ingresso in città facendo pescare a san Paolo un pesce che ha in bocca una moneta d'oro”. Ma dove? Il tributo si riferisce alla tassa del Tempio, non a quella, mai citata neI Vangeli, di ingresso in città. Inoltre, a pescare il pesce per poi pagare il tributo è San Pietro, come si vede chiaramente dal colore delle vesti, e non San Paolo, che si converte al cristianesimo solo dopo la resurrezione di Gesù… Cari udicini, dovreste studiare meglio l’arte e il Vangelo, come il vostro leader Casini dovrebbe applicare meglio nei fatti quei valori della famiglia unica e indissolubile che si arroga di rappresentare…..

Marco Erba
Capogruppo Partito Democratico

sabato 7 novembre 2009

Intervento di Fabio Colombo sull'accordo per l'ex-Mat Plast di via Masaccio

Questa sera ci apprestiamo a votare un atto fondamentale, una pietra miliare, del buon governo della maggioranza Comincini. E’ un atto storico in quanto questa sera, la nostra amministrazione risolve un problema che dura da venticinque anni e che riguarda la scuola, uno degli ambiti piu’ importanti da rendere funzionali ed efficaci.
Dietro la semplice sigla PP19 leggiamo importanti risposte per la scuola, l’utilizzo di un’area già edificata per la costruzione di una scuola e di un pensionato studentesco e la concretizzazione di uno stile politico pragmatico, volto a risolvere i problemi della città in maniera organica, senza barriere ideologiche e senza svendere il territorio per fare cassa.
Questo è un atto che fa la differenza fra una amministrazione normale ed una ottima amministrazione comunale: è un atto che risolve definitivamente alcuni problemi e traccia la via per la soluzione di altri, ed anche per questo è un atto per il quale la nostra amministrazione sarà ricordata.

In primo luogo perche’ coerentemente con quanto deciso non appena insediati al governo della città, bloccando il PII su via Masaccio, in linea con quanto promesso ai cittadini in campagna elettorale, abbiamo lavorato con i privati per utilizzare quella stessa area in linea con il PRG, creando un nuovo insediamento, a servizi, su un’area già edificata. Possiamo anche dire che, solo in questo caso e per questo specifico ambito, il PRG ha ben previsto la destinazione di quest’area, asservendola a servizi scolastici. Va dato atto ai proprietari dell’area e alla cooperativa che gestisce la scuola paritaria, di aver collaborato con l’amministrazione per trovare una soluzione che ha richiesto molto impegno.

In secondo luogo con questa operazione viene data una risposta definitiva e risolutiva alle esigenze della Scuola Paritaria Aurora Bachelet che sarà pertanto in grado di potersi costruire un nuovo edificio scolastico in cui essere pienamente autonomi nell’esercizio della didattica e non piu’ ospitati in strutture pubbliche. E’ risaputa la posizione della nostra lista e di gran parte della nostra maggioranza sulla scuola paritaria ma qui’, altro motivo che voglio sottolineare, non si è guardato a questa o a quella ideologia ma al bisogno. La scuola paritaria è un diritto dei cittadini, svolge un servizio importante per la città e pertanto merita una risposta seria: chi la guida deve poterlo fare in maniera completa. Il comune non sborserà un euro per la sua costruzione e grazie a questa soluzione si libereranno preziose aule per la scuola pubblica.

Ed è anche bello riscontrare come alla scuola tutta e in special modo mi riferisco alla paritaria, i cui fondatori sono parte o sono vicini al PdL, sia stata data risposta da questa maggioranza, di centro sinistra, dopo il susseguirsi di giunte leghiste o di destra in cui la stessa Forza Italia ha militato. Penso che Cernusco abbia capito, anche grazie a questo atto, che stiamo governando per tutta la città, non solo per una parte di essa; che di fronte ad una necessità o ad un problema non agiamo in maniera ideologica ma lavoriamo pragmaticamente e praticamente per risolverlo.

Terzo: da stasera grazie alla maggioranza Comincini diamo una risposta organica alla scuola statale (elementare e media): in virtu’ dell’intervento sulla scuola paritaria si libereranno diciannove aule nel Secondo Circolo. L’occupazione di queste aule da parte dell’Aurora e Bachelet creava disagi alla scuola paritaria ma anche e soprattutto alla scuola pubblica poiché rendeva impossibile poter contare su questi importanti spazi per le esigenze didattiche. Rimane, comunque, la necessità di costruire una nuova scuola pubblica per risolvere definitivamente la necessità di spazi per i nostri ragazzi e per evitare che interi quartieri attraversino la città per portare i propri figli a scuola. Grazie allo spazio liberato potremo guardare al futuro piu’ serenamente, potremo addirittura ridurre le dimensioni della nuova scuola pubblica, rendendola piu’ velocemente realizzabile e anche piu’ leggera per le casse del comune.

Quarto: c’e’ chi parla di cemento buono e di cemento cattivo… Troppo facile e troppo comodo, nascondersi dietro slogan di fronte al successo della politica altrui. Ci sono alcuni consiglieri di minoranza che anziche’ riconoscere la bontà dell’intervento, criticano la scelta dell’amministrazione. Stanno in pratica dicendo che non vogliono trovare una soluzione per le scuole Aurora e Bachelet? Lo dicano chiaramente senza nascondersi dietro le frasi sulla natura del cemento usato… Alcuni di questi consiglieri hanno governato Cernusco ma non sono stati in grado o non si sono impegnati per trovare una soluzione ad una richiesta rimasta inascoltata per anni. Quando governavano la città e potevano fare effettivamente qualcosa per la scuola non hanno risolto il problema; questa sera parlano ma sono ormai fuori tempo massimo giacché non facendo nulla a tempo debito, hanno perso, oggi, ogni credibilità sull’argomento.

Ci vengono mosse pesanti ma infondate accuse in ordine alla ‘coerenza’ amministrativa e politica della nostra azione. Evidentemente i passaggi logici e gli atti concreti di questo protocollo non vengono colti.
A proposito di coerenza ci viene difficile accettare lezioni di urbanistica da un partito, la Lega, che, proprio sull’urbanistica ha le idee confuse. Infatti quando amministrava il comune di Vimodrone, ha consentito l’edificazione di palazzoni in riva al Naviglio (cito Vimodrone perche’ anche esponenti della Lega cernuschese come il cons. Rocchi militavano nella giunta che diede il via a quell’opera troppo a ridosso del naviglio), in regione crea una legge fortemente voluta dall’ass. Boni, (di cui lo stesso cons. Rocchi è parte della segreteria particolare) come il piano casa, che prevede la possibilità di aumentare i volumi di cemento previsti nelle città, a Cernusco (Rocchi è segretario locale della Lega) raccoglie firme contro la cementificazione ma, sempre a Cernusco, non si presenta in consiglio comunale per votare l’adozione restrittiva dello stesso piano casa…

L’atto di questa sera parte da lontano: la scelta, due anni fa, di cancellare il PII su via Masaccio ha evitato di identificare un’area ‘verde’ da destinare alla scuola paritaria oltre ad evitare la costruzione di condomini di fronte all’ITSOS. Invece, grazie a quella scelta, oggi discutiamo solo dell’insediamento di una scuola su un’area già edificata, peraltro in linea con il PRG. Questo è un grande risultato ed un risparmio di territorio rispetto a quanto ci avrebbero indotto a fare le scelte dell’amministrazione Cassamagnaghi se il PII fosse andato a buon fine!

Quinto. Con il pensionato studentesco apriamo la città a nuovi potenziali clienti di negozi, bar, ritrovi e ci auspichiamo che questo possa giovare agli esercizi commerciali. In aggiunta a ciò i cernuschesi potranno a loro volta giovare dei servizi che avrà il pensionato. E’ un modo per rilanciare la città creando un blocco di servizi che altre amministrazioni limitrofe vorrebbero ma non sono ancora riuscite a realizzare.

Conclusione.

Faccio i complimenti all’assessore Marchetti, al sindaco e a quanti dell’amministrazione hanno lavorato su questo, a tratti estenuante, atto, ringraziandoli per il grande risultato conseguito e per lo sforzo profuso.

Tassello dopo tassello sta delineandosi chiaramente il nostro progetto di città: cito ad esempio la ‘presa in carico’ e il CDD per i servizi sociali, la creazione di nuove sezioni della scuola dell’infanzia, il rimodernamento degli assi viabilistici e la creazione di piste ciclabili, il vincolo a parco di vaste aree della città, ed altro che sarà previsto nel Piano di Governo del Territorio che approveremo prossimamente.

La direzione tracciata questa sera pone le fondamenta per costruire la soluzione definitiva dei problemi della scuola a Cernusco e si inserisce in un percorso che, al termine del mandato, lascerà una Cernusco trasformata, migliore e riconosciuta fra le città con la piu’ alta qualità della vita.

Fabio Colombo
Capogruppo di Vivere Cernusco

(*) C’e’ di piu’: questa sera il consigliere Cassamagnaghi erano fra coloro che hanno pensato ed adottato il PRG, con l’allora sindaco Frigerio, che prevedeva la destinazione a servizi scolastici per l’area di via Masaccio; qualche anno dopo questi stessi componenti, Cassamagnaghi incluso perche’ diventato sindaco, propongono un PII per destinare appartamenti sulla stessa area, in contrasto con una scelta urbanistica che loro stessi avevano condiviso in precedenza.

sabato 10 ottobre 2009

Intervento di Fabio Colombo sulle indicazioni comunali per il Piano Casa della Lombardia

L’attuazione del P.C. che andiamo a fare questa sera denota coraggio da parte di questa amministrazione e di questa maggioranza:
- il coraggio di selezionare ben più di limitate aree da escludere dalle linee del Piano Casa
- il coraggio della coerenza nel minimizzare il carico edilizio oltre quanto già previsto ed inevitabile, ahime’, del PRG vigente e oltre quanto già delineato come progetto di territorio e dei servizi inclusi nel PGT

Abbiamo fatto una scelta precisa a governo del nostro territorio, evitando che qualcuno fuori da Cernusco decida per noi su temi importanti quali l’urbanistica e il territorio, soprattutto con un tentativo di rompere già delicati equilibri.

Tengo a sottolineare che con l’adozione di questa sera non togliamo alcun diritto ad alcun cittadino:
tutto cio’ che un cittadino, alla luce delle regole urbanistiche del nostro comune, poteva fare puo’ continuare a farlo. Adottando parzialmente il piano casa lasciamo esattamente le cose come stanno, non togliamo nulla a nessuno. E questo è importante specificarlo per evitare incomprensioni o per fare chiarezza se qualcuno agitasse, come già fatto, false interpretazioni.

Sia ben chiaro: non siamo contrari al Piano Casa in se’ visto che i temi che un piano casa intende affrontare sono molto seri.
Il tema della casa, della crisi finanziaria e la necessità di rilanciare l’economia, il tema del costruire sul preesistente al fine di risparmiare fette di territorio.
A nostro avviso, tuttavia, la risposta data con questo Piano Casa non denota che questi temi siano stati affrontati con la dovuta importanza o efficacia:
- non ci sono vincoli paesaggistici, anzi il P.C.va in deroga a leggi e vincoli preesistenti e se non opportunamente arginato potrà produrre ‘danni’ al paesaggio; ad esempio in regione lombardia si potrà costruire in riva ai laghi senza particolari vincoli di rispetto del paesaggio;
- la legge nazionale non prevede vincoli su costruzioni abusive; qui’ l’interpretazione di qualche amministratore locale troppo ‘creativo’ potrebbe portare ad edificare con bonus su fondi agricoli o territori a verde;
- il problema della casa per chi è in difficoltà è solamente sfiorato e il P.C. non da risposte concrete in termini di edilizia convenzionata o accesso alla casa da parte di chi ha piu’ bisogno in tempi di crisi;
- non pensiamo che sia uno sconto sull’onere di urbanizzazione (che pesa un’inezia sui costi totali di costruzione) a rilanciare il comparto, cosi’ come non pensiamo che sia questo il comparto giusto che possa far rilanciare l’economia visto che è quello che restituisce meno alla collettività intermini di sviluppo economico, avendo un’alta rendita per l’operatore.
- non ci sono vincoli o requisiti sul risparmio ed efficienza energetica che siano piu’ restrittivi o innovativi rispetto a quanto adottato già dal comune;
- non ci sono particolari vincoli sui centri storici o su aree di pregio
- mette in difficoltà le amministrazioni comunali privandoli degli oneri di urbanizzazione, che sono importanti risorse dirette che servono a fornire servizi alla città (alla faccia del federalismo che dovrebbe aiutare i comuni e lasciare sul territorio le finanze e i proventi comunali)

E’ una legge che parte vecchia, dal punto di vista della concezione; sembra piu’ una scelta demagogica e ad effetto che una qualcosa che possa realmente portare benefici ai cittadini. Sembra un: ‘cosi’ facciamo vedere che facciamo qualcosa’ senza pero’ dare alcuna seria risposta in termini di sviluppo.

A livello locale, nel frattempo, assistiamo ad un fenomeno particolare. Nei giorni scorsi i giovani della Lega (si la stessa Lega che a Roma e al Pirellone fa leggi come questa che non preservano e non vincolano il territorio, la nostra identità agricola ed il paesaggio e che consentono di aumentare cemento) raccolgono firme contro la cementificazione, la stessa che è stata prodotta dal centro destra locale, di mantenere intatto il territorio e di de-urbanizzare alcune aree. Mai ci saremmo aspettati di avere un alleato contro la cementificazione e contro questa legge nei giovani padani, a disobbedire i loro capi romani e lombardi e a raccogliere firme anche contro di loro. Grazie ragazzi, andate avanti cosi’….!!).
Tra l’altro questa sera in consiglio sono assenti entrambi i consiglieri della Lega, sarà sicuramente una coincidenza; a pensare male si potrebbe ipotizzare che siano stati in imbarazzo a votare contro il Piano Casa voluto dai loro vertici, visto che a loro volta sostengono l’opera dei giovani padani, o no …. ?

Il percorso seguito dalla nostra maggioranza per l’adozione di questo Piano Casa è presto detto: si è provveduto ad identificare le parti del territorio di Cernusco nelle quali le disposizioni del piano casa non trovano attuazione, in piu’ si sono attuati in positivo, molto piu’ in positivo rispetto alle prescrizioni della legge, i dettami previsti dalla stessa legge, con l’obiettivo di evitare danni troppo gravi al patrimonio urbanistico, edilizio, agricolo e territoriale della Lombardia.
Alla luce di cio’ l’applicazione della legge regionale sul piano casa è limitata a pochissime eccezioni mentre non viene applicata alla grande maggioranza del territorio e delle aree di Cernusco.
Questi, fra gli altri, i motivi principali:
- la preservazione ed il rispetto delle aree di pregio ambientale e paesaggistico
- il rispetto delle aree di centro storico
- lo scongiurare il pericolo di applicare un carico di mc di edificato aggiuntivi in aggiunta a quanto già, troppo diciamo noi, previsto dal Piano Regolatore in vigore
- il mantenimento degli oneri di urbanizzazione, con i quali il comune è in grado di provvedere alla creazione dei servizi (viabilistici, pubblici, etc) per le nuove edificazioni
- il mantenimento degli standard energetici previsti dal regolamento del nostro comune, già piu’ avanzati e moderni rispetto a quanto previsto nella legge regionale

Ora è chiaro perche’ mi sono riferito al coraggio del nostro comune nell’identificare le aree di non applicazione: la legge prevedeva che la non applicazione fosse possibile su piccole aree del territorio mentre Cernusco ha identificato, con salde e serie motivazioni, vaste porzioni di territorio in cui non applicare la legge.

Con questo voto, con questa modalità di applicazione del piano casa sta tutta la differenza fra chi ha governato Cernusco negli ultimi anni ed il centro sinistra di Comincini: una differente concezione dell’uso del territorio, non visto piu’ come una risorsa da barattare per fare cassa a fronte di nuove edificazioni, e l’uso del territorio responsabile, consapevole, rispettoso delle tradizioni, della qualità della vita e della volontà dei cittadini che due anni orsono, votando la nostra maggioranza, hanno chiesto di voltare pagina

Fabio Colombo
Capogruppo di Vivere Cernusco

Cena di VIVERE Cernusco 2009

anche quest’anno VIVERE CERNUSCO organizza la tradizionale cena alla quale sono invitati tutti coloro che sono vicini al nostro movimento. È un’occasione per ritrovarci, parlare, condividere idee e proposte per la nostra città. La partecipazione di tante persone a questo appuntamento conviviale ha sempre rappresentato per noi un sostegno, non solo economico, che ci conforta nel nostro impegno politico.

La cena si terrà
venerdì 23 ottobre, alle ore 19.30,
nel salone dell’associazione “Amici del Tempo Libero”
in piazza Matteotti.

MENU
Antipasto lombardo a buffet:
* salumi misti, verdure, nervìtt
≈ Risotto alla monzese
* Pasta ai profumi dell’orto
≈ Scaloppine al vino bianco
* Puré e insalata
≈ Fantasia di torte casalinghe
* Spumante e caffè

Il prezzo della cena è di 20 Euro

Puoi confermare la tua adesione telefonando ai numeri:
02.92.110.753 (Fabio Perego), 02.92.111.076 (Donato Scotti), 02.92.32.959 (Silvia Zucchetti)

Nuovo contratto per gli impinati termici comunale

Al termine delle procedure di gara, il Comune di Cernusco ha affidato l’incarico per il Servizio Energia alla Carbotermo S.p.A. di Milano, per la durata di 10 anni. Su una base di gara di 900.000 euro annui l’impresa vincitrice ha proposto un importo, a carico del Comune, di 816.000 euro.

Oggetto del servizio sono tutti gli immobili comunali, ad eccezione del nuovo Centro Diurno Disabili, dello stadio Scirea, del Centro di Aggregazione Giovanile e delle tribune del centro sportivo Buonarroti; strutture che però potranno rientrare nel servizio dal prossimo anno.

Le novità principali di questo appalto sono però due, come spiega Paolo Della Cagnoletta, Assessore allo Sviluppo Economico e Sostenibile: “Fra 10 anni l’azienda aggiudicataria dovrà restituirci impianti termici rinnovati e non più vecchi di 7 anni ma, soprattutto, la metà del risparmio che sarà generato andrà nelle tasche del gestore.”

In termini numerici gli edifici comunali consumano attualmente 7,5 milioni di Kilowattora l’anno, mentre il consumo massimo fissato nel bando di gara è di 6,1 milioni. L’Azienda aggiudicataria ha ribassato questo limite fino a 5,5 milioni Kwh, una volta conclusi gli interventi di riqualificazione degli impianti termici, che sono a completo carico dell’impresa, entro il termine di 15 mesi dall’aggiudicazione dell’appalto.

La metà della differenza fra il limite di consumo massimo e quello ottenuto dall’Azienda andrà nelle casse di quest’ultima: in termini economici circa 45.000 euro all’anno. “Questo meccanismo di saving sharing, è un’altra novità non di poco conto,” aggiunge l’Assessore – “un buon incentivo per il gestore a mantenere gli edifici in condizioni di efficienza energetica”.

L’importo totale degli interventi da eseguire sugli impianti è invece di 1 milione 300mila euro in 10 anni, “che in mancanza di questo servizio avremmo dovuto imputare al bilancio comunale”, puntualizza ancora Della Cagnoletta.

Il risparmio economico però non finisce qui: “Con il sistema a regime, il costo del servizio a carico del Comune, compresa la quota-premio del gestore sul risparmio energetico, si attesterà intorno agli 852.000 euro annuali, cioè 90.000 euro in meno rispetto all’importo a base d’asta.”

Il Comune ha già provveduto a certificare, nel corso del 2009, l’efficienza energetica di 16 immobili: “In alcuni casi molto va migliorato,“ conclude l’Assessore – “e apporremo delle targhe su ogni edificio che provvederemo a ricertificare in una classe energetica superiore. Sarà così sotto gli occhi di tutti l’impegno del Comune per consumare energia in modo responsabile.”

“Un impegno che stiamo onorando sia come consumatori di energia che come istituzione, con l’apertura dello Sportello Energia destinato a chiunque voglia, come noi, impegnarsi seriamente verso questo obiettivo.”

Nei programmi dell’Assessore c’è anche una “fase due”, che riguarda le fonti di energia rinnovabile: “Potremo pensarci solo quando avremo raggiunto dei livelli adeguati di efficienza energetica; se agissimo ora finiremmo per sprecare il denaro comunale in interventi che, in queste condizioni, sono troppo onerosi.”

Formest: Comune risarcito per 93.000 euro

Si chiude con un risarcimento di 93.000 euro al Comune di Cernusco uno dei due processi contro l’ex direttore generale della Formest, Angelo Giovanetti, ed Edoardo Galluzzo, ex Assessore comunale all’istruzione. Ne ha preso atto, con un propria delibera, la Giunta guidata dal sindaco, Eugenio Comincini, nella seduta di lunedì 5 ottobre.

La somma è frutto del patteggiamento della pena chiesto dai legali di Giovanetti e Galluzzo, a fronte di un risarcimento pari a 100.000 euro, ritenuto congruo dal giudice del Tribunale di Milano.

“Arriviamo a un primo importante risultato,” ha detto Paolo Della Cagnoletta, Assessore allo Sviluppo Economico e Società Partecipate presentando la delibera – “nelle casse comunali torna un parte significativa del denaro perso per le note vicende legate allo scandalo Formest, anche se la vicenda non è ancora completamente chiusa in sede giudiziaria.”

La somma è stata suddivisa fra le parti offese e le parti civili costituitesi in giudizio; fra esse il Comune di Cernusco sul Naviglio ha avuto la quota maggiore.

Resta aperta la causa civile contro gli stessi imputati e gli altri ex amministratori della Formest, per la quale si sta svolgendo il processo di secondo grado.

Il Consiglio Comunale di Cernusco liquida la C'è Gas

Nella seduta di giovedì 8 ottobre il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza l’atto di indirizzo circa lo scioglimento e la messa in liquidazione della società partecipata C’è Gas Srl.

La società fin dalla sua costituzione patisce una crisi finanziaria che ha costretto Villa Greppi a intervenire con ricapitalizzazioni, svolgendo un’attività caratteristica di intermediazione della gestione calore che stenta a ripagarsi i costi. L’attività di vendita di gas presso la clientela privata non è mai decollata e, da ultimo, si è rivelata impossibile la stipula di contratti diretti con il Comune in forza della normativa oggi in vigore.

Neanche l’apporto di un socio di minoranza come il colosso A2A ha avuto effetti risolutivi della situazione. La chiusura porterà al licenziamento dei due dipendenti attualmente in forza alla Società, verso la cui salvaguardia sono andate le preoccupazioni di tutti i consiglieri comunali.

“Non prendiamo una decisione che comporta queste conseguenze a cuor leggero,” ha detto l’Assessore alle Partecipate, Paolo Della Cagnoletta – “Credo che il presidente di C'è Gas (intervenuto all’assemblea, ndr) possa testimoniare che più volte abbiamo sostenuto la Società presso il suo stesso socio di minoranza, che però non ha mostrato di ritenerla strategica. Sarà il tempo a dirci se abbiamo fatto bene o male. Non si pensi però che non abbiamo usato tutti gli strumenti che sono stati in nostro possesso per salvaguardare la posizione dei lavoratori”.

La difficoltà di C’è Gas di mantenersi autonomamente in equilibrio economico e i conseguenti interventi compiuti in passato dal Comune sul capitale sociale sono state le motivazioni spiegate dal Sindaco, Eugenio Comincini, all’aula: “Senza la capacità dell’attuale presidente di ridimensionare le spese e di gestire l’azienda, saremmo di nuovo qui a dover intervenire su una società in perdita, dato che la compravendita del gas, ovvero la gestione ordinaria della società, non è sufficiente a sostenere alcun investimento” ha detto il Sindaco - “Con ciò rimane la sofferenza per le conseguenze che questa liquidazione avrà sui due lavoratori. Per questo ci impegniamo affinché i dipendenti possano essere riqualificati e ricollocati.”

Sul fronte della gestione calore ed energia il Comune ha appena assegnato un nuovo appalto per la gestione degli impianti termici nei propri edifici alla Carbotermo di Milano, con un piano di efficientamento degli impianti e di risparmio sui consumi energetici che, a regime, porterà Villa Greppi a risparmiare circa 90.000 euro all’anno per il prossimo decennio, incamerando anche interventi sugli impianti termici e sugli infissi per 1.300.000 euro, svolti a spese del gestore. A regime il Comune consumerà il 25% in meno di combustibile.

giovedì 1 ottobre 2009

Il CAG di Cernusco non si ferma mai

Non solo feste e dj set. Il Centro di Aggregazione Giovanile “Labirinto” è molto attivo sul fronte dell’impegno sociale che, dopo l’aiuto ai ragazzi abruzzesi di Barisciano, sta dando in questi giorni altri frutti.

Il cortometraggio “Buon sangue”, che i ragazzi hanno realizzato nel 2003, per parlare dell’alcool e degli effetti disastrosi dell’alcool-dipendenza, è stato richiesto dalla Asl di Milano come “materiale stimolo” – così si legge nella missiva indirizzata al C.A.G. - nell’ambito di un programma di prevenzione ed educazione sull’abuso di sostanze psicoattive che l’Asl intende realizzare nelle scuole secondarie di secondo grado.

Il cortometraggio, girato dai ragazzi interamente a Cernusco e coinvolgendo i cittadini, ha all’attivo due premi di caratura nazionale: nel 2003 il Premio Visioni Stupefacenti, promosso dall’allora Ministero della Salute nell’ambito delle politiche di prevenzione al consumo di droghe; nel 2008 il Premio Città di Verbania, per i cortometraggi a tema sociale.

“Questo è un altro premio all’intraprendenza e alla bravura dei ragazzi,” dice il coordinatore del Centro, Nico Acampora – “un video realizzato quasi per scherzo è in realtà uno strumento che ora ha valore educativo. Con iniziative di questo genere stanno dimostrando che i ragazzi non sono solo musica e sballo ma hanno qualcosa di importante da dire.”

Non solo. Sempre in ottobre, sabato 10, i ragazzi del Labirinto sono impegnati in un torneo triangolare di calcio che si terrà nel carcere di Monza, a cui partecipano il Centro di Aggregazione Giovanile di Carugate e la squadra di calcio dei detenuti rinchiusi a Monza.

L’iniziativa, battezzata “90 minuti per evadere”, ha trovato due testimonial nel Sindaco di Cernusco, Eugenio Comincini, e nell’Assessore alle Politiche Giovanili di Cassina de’Pecchi, Andrea Maggio, che daranno il calcio d’inizio al torneo. “Questo genere di iniziative sono bipartisan,” continua Acampora – “e per i ragazzi del Labirinto non è la prima esperienza di questo tipo, che ha un valore importante per loro e per la loro formazione.”

martedì 29 settembre 2009

Eugenio Comincini risponde alle 10 domande dell'ex sindaco Cassamagnaghi su Ronco e cemento

Rispondo all’intervento di Daniele Cassamagnaghi e Giorgio Mandelli dal titolo “I senza vergogna” relativo all’inaugurazione di Piazza Ronco nel quale mi pongono 10 domande. In questo periodo va di moda porre provocatoriamente 10 domande, ma non tutti accettano di affrontarle: io non mi tiro indietro, per consentire ai cittadini di avere tutti gli elementi necessari per riflettere.
Per praticità di lettura riporto il testo delle domande che mi sono state rivolte.

1. Ci dica Sindaco, di getto: era o non era un buon progetto la ristrutturazione del comparto di Ronco? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Domanda furbetta: gli interventi per meglio qualificare Ronco erano certamente necessari. Assolutamente discutibili invece le modalità di intervento. Intanto diciamo che il Piano Regolatore qualche errore e qualche lacuna l’ha certamente presentata, diversamente non sarebbe stato necessario intervenire. In secondo luogo, per sistemare la piazza e realizzare il parcheggio non era necessario regalare a Ronco un’ulteriore colata di cemento. Perché è proprio questo che avete fatto: per poter dire che si riqualificava Piazza Ronco e si realizzava un nuovo parcheggio avete consentito all’operatore immobiliare di realizzare ulteriori 8.000 metri cubi di edilizia (pari a circa 35 nuovi appartamenti).

2. Quale alternativa proponevate al nostro progetto e quale e’ stata, in merito, la vostra posizione in Consiglio Comunale? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
L’alternativa c’era: si dovevano finanziare la nuova Piazza ed il parcheggio con mezzi di bilancio comunale. Non era necessario incrementare il cemento da 10.130 metri cubi a 18.200 metri cubi! Questa è stata, allora, la nostra posizione in Consiglio comunale. Per pagare le opere realizzate bastavano circa 300.000 euro: gli avanzi di amministrazione dei vostri bilanci testimoniano che si sarebbe potuto agire in questo modo senza costruire altre case.

3. Come mai l’ opera non e’ ancora stata realizzata completamente e mancano, a ben due anni e mezzo dall’ inizio, sia gli arredi che la ristrutturazione del parco Taverna? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Perché il parco è attualmente utilizzato come area di cantiere per realizzare le case che voi avete consentito di costruire. Alternative per lo spazio cantiere nel parco erano la piazza, il parcheggio, o la strada provinciale. Peraltro il parco è ancora di proprietà dell’operatore perché, grazie a voi, non si è proceduto alla voltura della proprietà contestualmente alla firma della convenzione. Così solo a cantiere ultimato potremo far eseguire le opere di sistemazione del parco e renderlo disponibile alla comunità. Nessun ritardo quindi, ma disattenzione (o scelta?) vostra nell’elaborare la convenzione.

4. Come pensavate di impedire l’ edificabilita’ del parco Taverna (edificabile da PRG vigente) senza utilizzare lo strumento del PII da voi pesantemente contestato? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Per scongiurare l’edificabilità del parco Taverna (3.123 metri cubi previsti dal Piano Regolatore, circa 12 nuovi appartamenti) c’erano altre strade: fu proprio il sottoscritto che per primo, in una commissione urbanistica del 2003, propose all’allora Assessore all’Urbanistica Paolo Frigerio di valutare la possibilità di salvare il parco Taverna trasferendo i diritti edificatori dell’operatore immobiliare su uno degli altri ambiti dove lo stesso operatore stava già lavorando o sarebbe andato a breve ad operare. Frigerio disse allora che tutto si poteva fare e che prendeva atto che la proposta arrivava dall’opposizione. Poi si fecero scelte diverse: per non far costruire 3.123 metri cubi nel parco… se ne sono fatti edificare 8.000!

5. Come mai quel “cementificatore” di Cassamagnaghi ha trovato la soluzione salvando il parco Taverna e Voi “paladini del verde” avete gia’ cementificato il parco Buonarroti (centro disabili) e avete in piano la cementificazione del parco dei Germani (scuola)? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Il parco Buonarroti non è stato cementificato: la realizzazione, dopo 25 anni, di uno spazio adeguato per il Centro Diurno Disabili – che non è stato ghettizzato in periferia ma mantenuto in centro – ha comportato anche un’altra scelta: lo spostamento del monumento ai martiri di Marzabotto (che a breve, dopo il restauro, sarà ricollocato nella rotonda Verdi-Cavour-Mazzini) e il recupero a parco dell’area occupata dal monumento. Se un pezzo di verde è stato occupato, un altro lo abbiamo reso fruibile. La scuola non è affatto prevista nel parco dei Germani: non so dove abbiate ricavato tale falsa informazione. Centro Diurno Disabili e scuola sono comunque servizi per la città e non affari immobiliari. Sono sicuro che i cittadini abbiano colto la differenza.

6. Come mai l’ex Sindaco Cassamagnaghi ed il suo Assessore all’ Urbanistica, che con impegno hanno fatto approvare questo progetto (due assemblee aperte, incontri vari con gli operatori, , iter di approvazione vari, consiglio comunale..), come mai, dunque, da nessuno, diconsi nessuno, Essi sono stati formalmente (lettera di invito) invitati all’ inaugurazione? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Il Consigliere Cassamagnaghi ha ricevuto l’invito per l’inaugurazione come tutti i Consiglieri comunali in carica. Infatti era presente alla cerimonia. Mandelli non era l’Assessore all’Urbanistica al momento dell’adozione e approvazione del progetto su Ronco: la delega, dopo l’ennesimo rimpasto di Giunta, se l’era tenuta Cassamagnaghi e Mandelli restò fuori dalla Giunta. Ma con tutte le piroette fatte forse non vi ricordate più chi faceva che cosa… Ad ogni modo mi sono anche informato se per caso, mentre amministravate e inauguravate opere, avevate invitato all’inaugurazione – per esempio – della Casa delle Arti o dei Giardini all’Italiana il Sindaco che aveva avviato quei progetti: Paolo Frigerio. Nemmeno per sogno! A chi volete fare la morale?

7. Come mai questa amministrazione sforna, sia pure in ritardo ma con costanza, progetti della passata amministrazione prendendosene completamente il merito, quando ne’ idee ne’ finanziamenti vengono dal proprio impegno politico ma da quello di altri? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Questa amministrazione sta finanziando, con risorse che prima non c’erano, alcuni progetti che anche la passata amministrazione aveva in animo di realizzare (vedi rifacimento dell’asse Dante-Vespucci) e sta modificando le convenzioni urbanistiche approvate in precedenza per poter rendere eseguibili opere che altrimenti sarebbero restate sulla carta. L’impegno politico è notevole, perché se le cose fossero state fatte bene a suo tempo la città avrebbe avuto risposte in tempi più rapidi (vedi rotonde sulla Padana o cimitero).

8. Perche’ gli scambi di area di Cassamagnaghi erano una “vulgare” porcata e gli scambi di area (Villa Alari) vostri NON sono una “vulgare” maialata? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Perché le dimensioni fanno la differenza: 118.000 metri cubi legati solo ai Programmi Integrati di Intervento (aggiuntivi al PRG) realizzati in 5 anni di Amministrazione Cassamagnaghi sono ben di più di 6.000 metri cubi impegnati per le ali di Villa Alari. Anche i bambini sanno fare il confronto. Inoltre le motivazioni: l’operazione sulle ali della Villa Alari è stato necessario eseguirla per consentire di unificare la Villa, eliminare un condominio nella corte d’onore, impedire che il parco retrostante venisse usato come passaggio dagli inquilini delle case che si stanno realizzando per vostra scelta.

9. Come mai quanto non era stato ancora progettato esecutivamente dalla passata amministrazione – Villa Alari, Filanda, Albergo, Scuola, Garzanti...vive ancora nelle nebbie giuntaiole ed e’ ben lontano dall’ essere approvato e realizzato? Mancano idee? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Su Villa Alari una decisione è stata presa: Facoltà di Scienze Motorie; spetta all’Università Statale darci un responso definitivo. Filanda: si è deciso di ospitare spazi e servizi per anziani e famiglie; nei prossimi mesi partirà la progettazione e la struttura sarà consegnata alla città nel 2011. Albergo Melghera: alla proprietà sono state paventate alcune ipotesi solutive, purtroppo respinte. Scuola: con il PGT, che sarà adottato tra fine 2009 e inizio 2010, si propone un ventaglio di soluzioni. Garzanti: ribadiamo la destinazione a terziario-produttivo-commerciale prevista dal PRG vigente.

10. Dice il direttivo del PD (cernuscoinsieme): “le gru ci sono oggi ed e’ facile pensare.. che il responsabile sia chi governa oggi...dei cantieri aperti nessuno e’ attribuibile alla giunta Cominini”. Come mai quando le stesse cose le diceva Cassamagnaghi (che ha subito il PRG vigente fatto da altri) era comunque un perverso cementificatore? Ci siete o ci fate? (chiedono Cassagnaghi e Mandelli)
Cassamagnaghi e Mandelli hanno fatto parte attiva (Assessori) dell’Amministrazione che nel 2000 adottò il Piano Regolatore, approvato nel 2002. Cassamagnaghi ha avuto 5 anni di tempo per proporre varianti al Piano Regolatore e alle sue norme tecniche, ma non l’ha fatto. Se non gli piacevano più i contenuti del Piano Regolatore che aveva sostenuto aveva potere per intervenire. Ora che l’Amministrazione è guidata dal sottoscritto abbiamo in breve avviato l’iter per il nuovo Piano di Governo del Territorio, che darà un’impronta diversa all’urbanistica della città, pur dovendo fare i conti con una pesante eredità. Noi stiamo agendo, voi avete subìto uno strumento che – ora a parole – dite di non aver gradito, ma che avete sostenuto. Ad ogni modo, buona parte delle gru che ci sono oggi e ci saranno domani non sono solo il frutto del Piano Regolatore, ma anche dei Programmi Integrati di Intervento che avete approvato voi (Lanar, Alberti, Ronco, Alari).

Da ultimo: la piazza Ronco inaugurata non fa riferimento al vostro progetto, ma a quanto abbiamo modificato d’intesa con gli abitanti e l’operatore. Anche a noi piace. Ci sarebbe piaciuto di più consegnarla senza troppe gru intorno.

Concludo facendo riferimento alla mia frase che sembra aver offeso Cassamagnaghi e Mandelli: «L’inaugurazione della pazza testimonia l’attenzione dell’Amministrazione comunale per questo storico e importante centro rurale». La ribadisco sottolineando questo aspetto: è l’Amministrazione comunale l’istituzione che si preoccupa dei cittadini, non Comincini o Cassamagnaghi o chi per loro che, pro tempore, svolgono le funzioni di guida. La politica e l’attività amministrativa non devono essere basate sull'accampare “meriti” ma sul “servizio”. A titolo personale quando arriverà il momento di lasciare la guida della città me ne andrò facendo mia la frase del Vangelo di Luca: “Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili” (Lc, 17,10), con la consapevolezza di aver dato il mio contributo per il bene della città, di aver seminato qualcosa e che altri mieteranno.

Sarò più sereno di molti che mi hanno preceduto.

Eugenio Comincini
Sindaco di Cernusco sul Navigli

martedì 15 settembre 2009

Intervento di Fabio Colombo sulla presa in carico delle persone disabili

La presa in carico in estrema sintesi, ha l’obiettivo di aiutare chi sperimenta la disabilità mediante l’istituzione di un unico ufficio del quale faranno parte un amministrativo, un'assistente sociale, uno psicologo; di fatto si costituirà una porta unica di accesso per le persone disabili e le loro famiglie, anziché dovergli far fare il giro del Comune a seconda che si tratti di un problema di scuola, di sport, di tempo libero, di casa, di barriera architettonica. Cio’ renderà piu’ semplice esercitare i propri diritti, ottenre i supporti o le informazioni necessarie, etc.
E’ il primo caso in Lombardia e pertanto con orgoglio siamo pionieri di questo progetto importante che puo’ dare un gran sollievo a chi vive l’esperienza della disabilità.

Detto questo volevo anzitutto ringraziare l’assessore ed i tecnici per l'analisi e per il lavoro preparatorio, perché è un lavoro fatto molto bene; ci possono essere ancora dei dubbi su come interpretare alcuni dati, ma questi costituiscono la classica ciliegina di una torta già bella sostanziosa e di questo veramente devo dare atto.
Questo ci dimostra una volta di più, quanto seriamente questa Amministrazione e, ci tengo a dirlo, l'Assessore Zecchini, stanno lavorando sulle politiche sociali e lo fanno nella migliore delle modalità a mio avviso, che è quella di partire da dati ed analisi e in piu’ di fare tesoro e fare leva anche su tutti gli attori che sono presenti sul territorio.
Il Comune, per come reputiamo corretto fare politica, non deve ergersi su un trono e legiferare, così, solo perché è un Comune e basta, ma deve confrontarsi, deve anche recepire spunti e contributi dalle capacità, oltre che supportare i bisogni, che il terzo settore ed i cittadini ci possano dare.
Lo dico perché chiunque ha sperimentato un percorso di conoscenza di persone con disabilità, ha potuto verificare che molte cose ci vengono date e donate da queste persone, dai loro famigliari e dalle associazioni.
Una caratteristica che ho potuto riscontrare frequentando realtà che vivono un’esperienza di disabilità, e che vorrei citare perche’ veramente importante è la fedeltà all’impegno e l'impegno che quotidianamente queste famiglie devono profondere vivendo a contatto con questa realtà.Sono persone che ‘non staccano mai’. Non ci sono ferie, non c'è momento di evasione o stacco, se non momentaneo o su base eccezionale, non c'è giorno, non c'è notte, c'è da vivere accanto a questa condizione, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, quindi tanto di cappello all’impegno e alla dedizione cui sono chiamate queste persone.
Sono famiglie, sono persone che vogliono ed hanno bisogno di fatti concreti, non hanno bisogno e non vogliono pietismo. Questa delibera è molto ben fatta ma è solo l’inizio; successivamente ad essa dovranno pertanto seguire fatti concreti.
Da ora in poi servirà proseguire in maniera pragmatica, professionale e anche ricca di umanità.
Sicuramente la presa in carico alza di molto le aspettative della città verso il Comune, in quanto è un progetto necessario ed ambizioso; ma alza anche molto la responsabilità che il Comune stesso ha di fronte alla città perché si espone in maniera palese, in maniera sostanziale su un tema delicatissimo, che è presente, per chi lo sperimenta, ventiquattro ore al giorno per trecentosessantacinque giorni all'anno.
Ci saranno momenti di difficoltà da risolvere, ma sono già certo che, pur non avendo la bacchetta magica, si farà di tutto per gestire al meglio le difficoltà che si incontreranno usando il buon senso, il pragmatismo e la professionalità.
Il Consigliere delegato Vigano’, che ha in carico questa delega, è una gran persona, in primis, ha una profonda esperienza in materia e ha la passione a risolvere o ad alleviare i problemi della disabilità. Non cito a caso entrambi gli aspetti, capacità e lato umano, perché qui non bisogna essere solo bravi professionalmente ma bisogna anche essere persone in grado anche di capire ed interagire umanamente con queste realtà. Pragmatismo, professionalità ed umanità non dovranno essere caratteristiche del solo Vigano’ ma anche di chi opererà su questo progetto.
Ultimo aspetto, e poi chiudo, è riferito alla fascia di età cui viene inizialmente circoscritta la presa in carico (0-18 anni). Cio’ servirà a partire in maniera semplificata e capire ancora meglio di come applicare la presa in carico, se possibile, su una popolazione piu’ estesa.
Sarà altrettanto importante capire se utile anche ad altre fasce di età ed eventualmente applicarla anche a queste. Osservando i dati emersi questa sera si rileva come da una certa età in poi diminuiscano gli interventi a supporto di queste famiglie anche perche’ terminando le scuole è molto piu’ difficile rimanere all’evidenza di chi puo’ supportare la disabilità.
Volevo concludere dicendo che questa sera votiamo una delibera che segna un punto di svolta su questi temi così importanti; mi auspico che sia anche un punto dal quale non torneremo piu’ indietro in modo che, tracciata questa rotta, avremo solo la possibilità di migliorarla.

Fabio Colombo
Capogruppo di Vivere Cernusco

giovedì 23 luglio 2009

Intervento di Fabio Colombo sull'acquisizione delle ali di Villa Alari

L’atto di questa sera è doveroso per rendere finalmente appetibile Villa Alari a chi (comune, soggetti privati o enti) la volesse utilizzare per finalità pubbliche o per fare la propria sede (di prestigio aggiungo io). E’ risaputo e logico che un edificio ha senso ed è tanto piu’ appetibile quanto piu’ rimane intatto.
Oggi la villa, rilevata dalla amministrazione Cassamagnaghi nel 2007 come onere a scomputo (cioè in cambio) nell’ambito della grande edificazione di via Cavour, ha un corpo centrale, una cappellina ed una portineria di proprietà del comune; le ali sono di proprietà dell’operatore. Le ali si pongono in mezzo fra il corpo centrale, la cappellina e la portineria che sono pertanto non comunicanti anche se dello stesso proprietario (il comune).
L’area è inoltre gravata da tutta una serie di diritti e servitù di passaggio a favore del privato che ne impediscono l’utilizzo in esclusivo da parte di chi utilizzasse il corpo centrale, la cappellina e la portineria.
Con l’atto di questa sera ci troviamo pertanto a risolvere una lacuna che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione.
Badate bene, ormai posso dire di conoscere un po’ (politicamente si intende) il consigliere Cassamagnaghi e lo apprezzo sia come consigliere sia come persona avendo piu’ volte apprezzato, in questi due anni, il suo stile e la sua intelligenza in consiglio comunale; quando penso all’acquisizione di Villa Alari e mi riferisco alla lacuna lasciataci dalla sua amministrazione penso che la villa venne rilevata in questo modo semplicemente perche’ lo stesso Daniele e la sua maggioranza non avevano un progetto sulla Villa.
Hanno acquisito un bene prezioso ma monco, forse abbagliati dalla bellezza e dal valore del corpo centrale, senza pensare che cosi’ diviso non sarebbe stato utilizzabile pienamente da nessuno, non pensando quindi di rilevare tutto il corpo.
Penso alla buona fede di un amministratore (l’allora sindaco Cassamagnaghi) che agendo abbia fatto un errore, forse anche perché non ben consigliato da chi gli stava intorno.
Oggi la bella Villa è li’, bella ma incompiuta, e come già detto non è un corpo unitario ma uno ‘spezzatino’.
La Villa senza ali non può volare, non ha prospettive di sviluppo.
Chi volesse oggi usufruire della villa come sede per la propria azienda o ente, si troverebbe a condividere i passaggi e l’utilizzo del cortile d’onore con chi venisse ad abitare le ali al pian terreno; una volta appurato che questa non è un corpo unico e non può essere utilizzata in esclusiva, ma solo in coabitazione con altri soggetti, abbandonerebbe l’idea.
Di piu’, per via del fatto che le ali sono di proprietà dell’operatore che sta edificando nell’area attigua, queste sono state già temporaneamente demolite, rendendo inutilizzabili gli impianti di luce, gas ed acqua anche nel corpo centrale della Villa perche’ tutt’uno con la parte di impianto presente nelle ali.
Pertanto se anche non si procedesse all’acquisizione delle ali e paradossalmente l’utilizzo della villa restasse in capo del comune, in queste condizioni, sarebbe necessario investire parecchi soldi per rifare tutti gli impianti, senza contare che lo stesso comune condividerebbe l’utilizzo della corte ed altro con soggetti privati (come già detto prima). Il comune sarebbe proprietario della villa ma si troverebbe ad avere privati cittadini a transitare liberamente nella stessa zona….
Non vuol certo dire di ‘essere padroni a casa propria’ come qualche politico ama dire di questi tempi.
In sintesi, e per quanto appena descritto, con la situazione odierna sia l’utilizzo di privati sia l’utilizzo da parte del comune sono da scartare.
Eccoci pertanto a questa sera con l’amministrazione che, per rendere finalmente usufruibile la villa, si trova a stipulare un accordo con l’operatore che, dimostrando apertura e voglia di collaborare, acconsente a cedere il piano inferiore delle ali al comune e a sistemare il ‘ginepraio’ di servitù di passaggio che ne inficiano l’utilizzo esclusivo.

Sono altresì convinto che, raggiunta ormai l’integrità dell’organismo architettonico, anche altre aziende o enti sarebbero interessati ad insediarsi nella Villa stessa.
Non ho capito, oltre alle critiche, quale sia la proposta lanciata dai colleghi della minoranza, dai quali non è pervenuta alcuna idea su come impiegare la Villa ne’, tantomeno, abbiamo trovato atti o indicazioni derivanti dalla amministrazione Cassamagnaghi: non possiamo prendere pertanto in considerazione alcuna alternativa al nostro progetto sulla Villa.
Rilevare tali beni e aggiustare questi diritti è anzitutto costato tanta fatica a chi del comune e dell’operatore si è seduto al tavolo delle trattative ed ha, ovviamente, avuto un prezzo, che avremmo ovviamente evitato di pagare se non ci fossimo trovati nella condizione in cui siamo.
Stiamo parlando di un piccolo insediamento abitativo, di bassa entità in termini di metri cubi ed abitanti (6.000 mc); stiamo parlando di circa 20-25 appartamenti che verrebbero a crearsi su due piccole aree in una zona già urbanizzata a nord della città.
Non stiamo certo ‘cementificando’ lembi di campagna che invece reputiamo fondamentale e prioritario mantenere a parco e a verde agricolo, ne’ stiamo prevedendo la trasformazione del volto della nostra città come invece è accaduto e sta tuttora accadendo con alcuni interventi previsti dal PRG e dai PII.
Chi oggi, dai banchi dell’opposizione grida allo scandalo e alla cementificazione dimentica volutamente le grandi ‘colate’ da loro stessi generate perché previste dal Piano Regolatore (tuttora i cantieri aperti a Cernusco sono figli di questo e continueranno anche nel prossimo futuro) o dai PII che si sono succeduti negli ultimi 15 anni ad opera delle giunte a guida federalista-leghista. Partiamo dal PII dell’Arcofalc fino a giungere ai grandi cantieri aperti in zona Adua Vespucci, a Ronco, al PII Alberti (di fianco al cimitero), a via Cavour, etc..
Qui, scusate, i membri della minoranza gridano allo scandalo, sono alla ricerca di una perduta verginità anti-cementificazione dimenticando cio’ che di molto piu’ vasto hanno consentito di fare fino a ieri quando governavano la città.
Qui, e chiudo, chi oggi siede sui banchi dell’opposizione guarda la pagliuzza nell’occhio dell’amministrazione Comincini, mentre non solo ha una trave ma addirittura una falegnameria intera nei propri occhi.

Ringrazio tutta la giunta ma in special modo il sindaco Comincini, il dirigente Acquati e soprattutto l’assessore Marchetti che hanno condotto la trattativa; allo stesso modo cogliamo positivamente l’apertura del proprietario e lo ringraziamo per la disponibilità dimostrata a trovare un accordo con l’amministrazione.

Fabio Colombo, Capogruppo di Vivere Cernusco

venerdì 17 luglio 2009

Importante Consiglio Comunale Lunedì 20 luglio

Diritti e presa in carico delle persone con disabilità, destinazione fondo di solidarietà contro la crisi e proposta di acquisizione delle “ali” di Villa Alari

CERNUSCO SUL NAVIGLIO, 15 luglio 2009 – il Consiglio Comunale è convocato in seduta straordinaria ed in prima convocazione il giorno 20 luglio 2009 alle ore 19.30 con eventuale prosecuzione il giorno 21 luglio 2009, alle ore 19.30 presso la Sede Comunale, per discutere e deliberare il seguente Ordine del Giorno:


SEDUTA PUBBLICA

1. INTERROGAZIONI.

2. APPROVAZIONE DEI VERBALI SEDUTA CONSILIARE PRECEDENTE DEL 20.05.2009.

3. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TESORERIA AI SENSI DELL’ART.210 COMMA 2 DEL T.U.E.L. – PERIODO 01.01.2010- 31.12.2014.

4. RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO DERIVANTE DA SENTENZA ESECUTIVA AI SENSI DELL’ART.194 LETTERA A) D.LGS.267/2000.

5. ALIENAZIONE IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE: AUTORIZZAZIONE ALLA VENDITA.

6. CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’. INDIRIZZI DELL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

7. INDIRIZZI IN MATERIA DI PRESA IN CARICO DEI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI.

8. APPROVAZIONE DOCUMENTO PROGRAMMATORIO PER LA DESTINAZIONE DEL FONDO DI SOLIDARIETA’ CONTRO LA CRISI.

9. APPROVAZIONE DEFINITIVA DI MODIFICHE ALLA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL P.L. “PA3AS COMPARTO NORD” SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART.25 DELLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005 – DETERMINAZIONI.

10. ADOZIONE DELLA PROPOSTA DI PIANO DI LOTTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PUBBLICA DENOMINATO AQUILEIA/PASUBIO- TONALE – VILLA ALARI, SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

11. ADOZIONE DI MODIFICHE ALLA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL P.I.I. “CIMITERO-CAVOUR” SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART.25 DELLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

12. ESAME MOZIONE RIGUARDANTE IL “PARCO DELLE CASCINE – PIOLTELLO” – DETERMINAZIONI.

martedì 14 luglio 2009

7,5 MILIONI PER RENDERE EFFICIENTI 18 EDIFICI COMUNALI

Si chiama Servizio Energia quello che il Comune di Cernusco intende affidare al vincitore della gara d’appalto per la quale Villa Greppi ha pubblicato un bando in scadenza il 24 agosto.

Oggetto dell’appalto sono i servizi di fornitura del combustibile, la conduzione degli impianti termici, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e la riqualificazione degli impianti termici di 18 edifici comunali: scuole, palestre, palazzetto dello sport e la stessa sede municipale. Il valore dell’appalto è di quasi 7,5 milioni di euro per un contratto di 10 anni.

La vera novità di questo servizio però riguarda proprio il risparmio energetico. Da un lato chi si aggiudica il servizio dovrà provvedere alla riqualificazione degli impianti termici volta all’efficienza nei consumi e dall’altro si prende in considerazione il meccanismo di “savings sharing”: se il Comune risparmia almeno il 10% sui consumi di combustibile, la metà di questo risparmio sarà assegnato all’appaltatore del servizio.

“Un meccanismo incentivante che dovrebbe spingere l’appaltatore a ottenere i massimi risultati di efficienza nei consumi, con un beneficio considerevole sulla nostra bolletta ma anche sull’aria che respiriamo”, commenta Paolo Della Cagnoletta, Assessore allo Sviluppo Economico e Sostenibile.

“Considerato che siamo al governo della città da solo due anni abbiamo fatto un buon percorso sulla strada dell’efficienza energetica,” continua l’Assessore - “tenuto conto che abbiamo trovato una situazione in cui per molti anni non si è effettuato alcun intervento di questo genere.”

L’Assessore ricorda i principali obiettivi raggiunti in questo ultimo anno dall’Amministrazione Comunale: dall’apertura dello sportello Infoenergia all’audit energetico degli edifici comunali, finanziato anche da Fondazione Cariplo: “Il Servizio Energia è un altro passo decisivo per fare la nostra parte nella sfida per l’efficienza

MATERNA: SEZIONE E BAMBINI CI SONO, I FONDI DEL MINISTERO NO

La situazione sa di paradossale, anzi “di indecenza”, per usare le parole del Sindaco, Eugenio Comincini. Dopo la recente apertura del nuovo Centro Diurno Disabili si sono liberate tre nuove sezioni alla scuola dell’infanzia di via Buonarroti. “Un investimento che abbiamo fatto perché la nostra popolazione tenderà a crescere ancora, da qui ai prossimi anni,” spiega il Sindaco – “e la domanda di servizi scolastici è destinata ad aumentare.”

Cernusco ha da poco superato quota 30.000 abitanti e le realizzazioni edilizie approvate negli scorsi anni e attualmente in corso fanno presagire un ulteriore incremento dei residenti.

“Di queste tre sezioni una si potrebbe aprire già a settembre, visto che abbiamo ricevuto 36 nuove domande per la scuola dell’infanzia”, continua l’Assessore all’Educazione, Maurizio Magistrelli.

Eppure a queste 36 famiglie il Comune non può, ad oggi, dare una risposta positiva: “l’Ufficio Scolastico della Provincia ci ha fatto sapere che il Ministero dell’Istruzione non ha stanziato fondi per aumentare il personale docente.”

Lunedì 6 luglio Comincini e Magistrelli, insieme alla Dirigente Scolastica del II Circolo Didattico, dott.ssa Riva, al Presidente del Consiglio di Circolo, Stefano Baroni e a Pierfranco Accardo, rappresentante dei genitori, hanno partecipato a una riunione con i dirigenti dell’Ufficio Scolastico Provinciale, “che ci hanno offerto ascolto e disponibilità, ma si trovano come noi in una condizione di impotenza.” Provincia e Regione dipendono dalle decisioni del Ministero dell’Istruzione che a sua volta deve attuare le direttive del Ministero dell’Economia.

Situazione che il Sindaco definisce inqualificabile: “Mi chiedo dove siano le tanto sbandierate politiche a sostegno della famiglia se poi all’atto pratico non si mettono i Comuni in condizione di dare risposte alle esigenze dei genitori, peraltro con investimenti già compiuti.”

“La scuola dell’infanzia è divenuta di fatto una scuola dell’obbligo e un bisogno primario, specialmente per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano,” continua Magistrelli – “e in ogni caso rappresenta per i bambini un’opportunità educativa e di socializzazione molto importante.”

Con l’Ufficio Scolastico Provinciale Comincini e Magistrelli hanno discusso sul tenere Cernusco in debita considerazione, qualora il Ministero dovesse sbloccare i finanziamenti, in ragione degli investimenti compiuti per allestire le nuove sezioni. “Devo ringraziare il dott. Lupacchini, della Provincia di Milano e il dott. Colosio, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la loro disponibilità; mi rendo conto che in questo momento più di così non possono fare. A loro ho chiesto di evidenziare quanto prima al Ministero del Tesoro la situazione di Cernusco e di altri Comuni a noi limitrofi che si trovano nelle nostre stesse condizioni. Per questo vorrei anche concentrare su questi temi le voci degli altri Sindaci.”

Un appello che Comincini intende lanciare nelle sedi istituzionali: “Questo è il risultato degli investimenti dei Comuni a favore delle famiglie? Siamo in grado di dare risposte immediate, con strutture vere e pronte all’uso. Ma di fatto abbiamo le mani legate: un paradosso semplicemente inqualificabile.”

giovedì 14 maggio 2009

VIA AL PROGETTO FONDAZIONE “TERRE E NAVIGLI”

Nella seduta del 12 maggio il Consiglio Comunale ha deliberato a maggioranza l’adesione del Comune di Cernusco alla Fondazione Comunitaria Terre e Navigli, di prossima costituzione, in qualità di socio fondatore.

Finalità di questo ente a carattere privato è la promozione della cultura del dono e della solidarietà, attraverso il finanziamento di progetti in ambito sociale e di carattere no profit, interagendo con gli Enti Locali del territorio per capire bisogni e necessità e raccogliere lasciti e legati testamentari. Le Fondazioni Comunitarie, lanciate nella Provincia di Milano da Fondazione Cariplo con l’intento di creare una rete in grado di sostenere la gestione dei suoi contributi, lavorano per instaurare anche nel mondo associativo una cultura della progettualità che superi l'ottica dei contributi ordinari a pioggia e introduca le dinamiche della sussidiarietà e della rendicontazione dei finanziamenti.

Fondazione Cariplo è disposta a stanziare 10 milioni di euro alle Fondazioni Comunitarie create nei vari ambiti territoriali che raccolgano 5 milioni di euro nel corso di 10 anni dalla costituzione.

Ad oggi le Fondazioni Comunitarie già costituite fra Lombardia e Provincia di Milano sono 15, per un totale di 76 milioni di euro di donazioni totali.

La Fondazione Terre e Navigli andrà a raccogliere le principali realtà pubbliche e private presenti sul territorio che comprende la Martesana, la zona di Paullo e il sud Milanese. Vi parteciperanno la Curia milanese, la Camera di Commercio di Milano, i Comuni capofila dei Distretti Asl (fra cui, appunto, Cernusco) e alcune Banche di Credito Cooperativo, che devono contribuire ciascuno nella misura dell’1% (pari a 150mila euro) alla raccolta dei 5 milioni richiesta da Fondazione Cariplo.

Quest’ultima trasferirà un fondo di 5 milioni 166mila euro al terzo di operatività della Fondazione, al raggiungimento degli obiettivi preposti, mentre altri 5 milioni di euro saranno stanziati al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta decennale. La Fondazione Terre e Navigli potrà così gestire, con i redditi generati da un patrimonio di 15 milioni di euro, erogazioni in favore delle Associazioni del territorio che presenteranno progetti di carattere sociale e culturale.

Come contributo all’incremento del patrimonio della Fondazione il Comune di Cernusco verserà 15mila euro all’anno. La Fondazione sarà aperta a chiunque voglia intervenirvi con donazioni e nei suoi organi di governance non siederanno amministratori pubblici.

Sul piano più strettamente operativo saranno predisposti un piano strategico e un piano economico di durata triennale. Il piano economico del primo triennio prevede entrate per 120mila euro ripartiti in sponsorship per circa 60mila euro, e un importo fisso di 45mila euro corrisposto da Fondazione Cariplo per sostenere i costi di gestione amministrativa delle proprie erogazioni territoriali. Le principali uscite attengono alla comunicazione istituzionale - particolarmente necessaria nella fase di avvio per promuovere la Fondazione e la sua attività di fund raising - e alle spese per le figure professionali che valuteranno i progetti di finanziamento presentati.

Le sedi saranno due: una a Cernusco e una in un Comune del sud Milanese, ancora da individuare.

venerdì 8 maggio 2009

Parco delle Cave: complimenti!

Egr.Sig. Sindaco

mi associo ai complimenti che sono arrivati a lei e alla città per la aggiudicazione del Bando Expo dei Territori, in relazione al progetto del Parco Est delle Cave; posso solo immaginare quanto sia costata l'impresa, in termini personali e politici, in particolare per il contenimento delle forze, interne ed esterne che ad esso si sono opposte fino all'ultimo. Mi rallegro anche che di questa premiazione abbia avuto parte il WWF, per il suo ruolo di riferimento e per la pressione morale esercitata in tutte le sedi.

Proprio nei giorni scorsi, mi sono capitati in mano i disegni dei vecchi piani regolatori, sui quali, nella aree oggi destinate ai progetti di riqualificazione ambientale, la cosiddetta Gronda, allora, la faceva da padrona: questa "autostrada urbana", che di queste aree avrebbe costituito una ferita insanabile, un precedente per interventi invasivi a catena, forse avrebbe reso impossibile quel gioco di equilibri che oggi ha consentito la convergenza sul progetto di Parco dei comuni coinvolti.

Sono passati 10 anni da quei piani, 10 anni nel corso dei quali, fra gli impegni professionali e familiari, un gruppo di persone si è "messo in gioco", esponendosi personalmente, con impegno di tempo e anche di qualche quattrino, per opporsi alla realizzazione della Gronda, coinvolgendo una parte cospicua degli abitanti di Cernusco, della zona e non, in una visione diversa, in un concetto di impiego del territorio "compatibile", quando ancora la compatibilità non era una bandiera sventolata ad ogni occasione da destra e da sinistra.

Esprimo soddisfazione per lo scenario che oggi si delinea, e ritengo di poterlo fare anche a nome di questa piccola schiera, che forse ha contribuito al successo odierno e di cui sono stato il riferimento. Proprio per questo, oggi, ritengo di dovere, idealmente, premiarne tutti i componenti, dai più attivi luogotenenti, alla varie "sciure Marie", impegnate nella raccolta di firme porta a porta, fino a chi ha coperto di tasca propria (1.000.000 di lire) le sanzioni comminate da qualche funzionario lungimirante del comune per le nostre Osservazioni al piano regolatore, non munite di regolare marca da bollo.

Un riconoscimento anche ad Angelo Spinelli che, nella sua sensibilità, aveva colto quello che di positivo si agitava da queste parti e un ringraziamento a tutte quelle parti politiche che, con costanza e senza opportunismi,ci hanno affiancato e consigliato.
Soddisfazione, quindi, per avere dato il nostro piccolo contributo a questo progetto, che ha oggi l'onore di entrare nell'ambito di un'Esposizione Universale. .con la speranza che da qualche remoto paese, si possa in futuro additare alla nostra città ad esempio virtuoso da seguire.

E tutto ciò, con buona pace di coloro che, abbiamo ancora la pena di leggere (PuntoMartesana luglio 2008): "Siamo tutti in trepidazione per le upupe e le salamandre che la gronda nord esterna metterebbe a rischio... Ma la salute anche di un solo Cernuschese non vale forse di più di quella di tutti i topi muschiati e di tutti i chiurli del Parco delle Cave?"

Forse, questi signori, non si rendono conto che questo è un modo di pensare sciagurato, grazie al quale, in nome di un presunto beneficio per l'uomo, continuano ancor oggi ad avvenire vivisezioni, deforestazioni, estinzione di specie animali, insediamenti di speculazione edilizia ed industriale , inquinamento di aria e di acqua. . . l'esatto opposto del concetto di compatibilità. Perché non ci vuole un genio per capire che un topo muschiato, un chiurlo o una salamandra (anch'esse - fra l'altro - creature di Domineddio) sono dei formidabili indicatori di qualità ambientale, assai più sensibili di tutte le nostre centraline: se, in un habitat, essi riescono a sopravvivere probabilmente riuscirà anche a farlo, ed egregiamente, il cittadino di Cernusco.

Dal tema di Expo 2015: " . . . preservare la bio-diversità, rispettare l’ambiente in quanto eco-sistema dell’agricoltura, tutelare la qualità e la sicurezza del cibo, educare alla nutrizione per la salute e il benessere della Persona . . . ."
L'auspicio è che questa premiazione sia non solo uno stimolo alla realizzazione al meglio del progetto, delle piste ciclabili, del parco solare, del rimboschimento, per i quali non abbiamo grossi dubbi, ma anche un invito a focalizzarsi attivamente e da subito, per rendere veramente "compatibile" con il parco, tutto ciò che si di esso può avere impatto negativo, incluse, fra l'altro, l'impianto esteso di serre per la coltivazione intensiva e le opere di "riammagliamento" viabilistico previste per la rete stradale urbana.
In proposito, l'ipotizzato asse Dalla Chiesa - Fontanile, per quanto ci consta, non è munito di alcuna misura di mitigazione di rumore e inquinamento sul fronte parco e, come tale, costituisce una stretta al laccio viabilistico -urbano già teso attorno ad esso.

Buon lavoro a tutti,

Giorgio Radaelli

martedì 5 maggio 2009

Approvati due piani di recupero e la modifica alla convenzione Dalla Chiesa

Nella seduta del 28 aprile il consiglio comunale ha discusso e approvato le seguenti deliberazioni:

ADESIONE ALL’AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO EST MILANO E INDIRIZZO ALLA SOCIETÀ FORMEST MILANO SRL DI CEDERE IL RAMO D’AZIENDA RELATIVO ALLA FORMAZIONE E DI METTERE IN LIQUIDAZIONE LA SOCIETA’.

La deliberazione era stata rinviata dalla precedente seduta. Per effetto di questa deliberazione il Comune di Cernusco aderisce all’Agenzia per la Formazione l’Orientamento e il Lavoro Est Milano (AFOL), cedendo ad essa la propria partecipata Formest, per l’importo di 58.000 euro, determinato da apposita perizia commissionata dalla Giunta Comunale.

ADOZIONE DI MODIFICHE ALLA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL P.L. “PA3AS COMPARTO NORD” SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART.25 DELLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

La deliberazione va a modificare la convenzione stipulata nel 2007 relativa all’intervento edilizio progettato in via Dalla Chiesa lato nord, che prevede realizzazioni per 74.100 metri cubi. La modifica non riguarda gli assetti volumetrici ma una serie di obbligazioni discendenti dalla convenzione. Nella vecchia convenzione era indicato l’importo di 1.852.000 euro relativo ad oneri a scomputo, per un'opera pubblica che il Comune doveva indicare. Di questa cifra 1.052.000 mila euro sono stati usati per realizzare il lotto 4 dell'asse viario Dante-Vespucci (tratto via Dante - via Foscolo); considerata poi la necessità di completare l'asse viario si è deciso di usare la cifra restante per il lotto 1 della costruenda strada di collegamento tra via Dalla Chiesa e via Vespucci (600.000 euro) e i restanti 200.000 euro per la riqualificazione del tratto di via Dalla Chiesa fra via Adua e via Fogazzaro, in modo da completare l'assetto e renderlo coerente con il nuovo asse viario nel suo complesso.

ESAME OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA PROPOSTA DI PIANO DI LOTTIZZAZIONE AD INIZIATIVA PRIVATA, IN VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. VIGENTE, PRESENTATA DA OPERATORI DIVERSI PER GLI IMMOBILI E LE AREE UBICATE A NORD DELLA VIA GOLDONI E LUNGO LA S.P. 121, DENOMINATO P.L. 8, AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

Il piano, adottato il 13 ottobre scorso e depositato secondo termini di legge, riguarda la zona nord est della città.

Il Consiglio Comunale ha accolto due osservazioni: la prima riguarda la realizzazione di una rotatoria tra via Colombo e via Verdi. L’osservazione è stata accettata perché il Consiglio ritiene che la nuova realizzazione vada a migliorare la viabilità della zona; il relativo costo di realizzazione sarà posto a carico degli operatori.

La seconda osservazione è la richiesta di porre a scomputo anche gli oneri di urbanizzazione secondaria oltre a quelli per l’urbanizzazione primaria. Il Consiglio ha accolto l’osservazione aggiungendo agli oneri le spese per la rotatoria di cui sopra. Nel piano compare poi un contributo straordinario di 400.000 euro che l’Amministrazione Comunale intende destinare al completamento della ristrutturazione delle case di via Pietro da Cernusco. Tale contributo sarà versato alla firma della convenzione e quindi non sarà necessario, per il Comune di Cernusco, attendere l’avvio dei cantieri.

ADOZIONE DELLA PROPOSTA DI PIANO DI RECUPERO AD INIZIATIVA PRIVATA PRESENTATA DALLA SOCIETA’ LA MERIDIANA IMMOBILIARE S.R.L. E DAL SIG. FARINA PIETRO, PER GLI IMMOBILI UBICATI IN VIA MONZA 79, ZR 17 SUB 1A, AI SENSI DEGLI ARTT. 28 E 30 DELLA LEGGE N.457/78 E SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

Il piano di recupero riguarda l’ex mulino situato in via Monza. Prevede un aumento del 10% della volumetria sull'immobile per un totale di 3.160 metri cubi e 1.000 metri quadrati circa. Il fabbricato è in parte residenziale e in parte destinato, appunto, a mulino e magazzino. Quest’ultima parte del fabbricato viene ora destinata a residenziale.

Saranno realizzati un sottotetto per 150 mq non ad uso abitazione e 88 mq abitabili e legati alle unità sottostanti. Il progetto prevede inoltre soluzioni innovative per il risparmio energetico. Sono mantenute le altezze attuali mentre i parcheggi sono realizzati all'interno del lotto con demolizione dei box esistenti e rifacimento altri box con altezze inferiori. Non sono previsti parcheggi esterni.

ADOZIONE DELLA PROPOSTA DI PIANO DI RECUPERO AD INIZIATIVA PRIVATA PRESENTATA DALLA SOCIETA’ VILLA MERI S.A.S. PER GLI IMMOBILI UBICATI IN VIALE ASSUNTA 152, ZR 26, AI SENSI DEGLI ARTT. 28 E 30 DELLA LEGGE N. 457/78 E SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

Il piano riguarda un’abitazione posta all'inizio di viale Assunta per la quale il progetto prevede una riqualificazione, con un aumento del 10% della superficie. L’abitazione sarà frazionata al suo interno per ricavarne 4 appartamenti con relativi sottotetti.

IL PROGETTO C.A.V.E. SI AGGIUDICA IL BANDO “EXPO DEI TERRITORI”

Il progetto “CA.V.E. a Est” si è aggiudicato il bando Expo dei Territori, promosso dalla Provincia di Milano, da Milano Metropoli e dalla Banca del Monte di Lombardia. Il progetto è stato selezionato fra le 140 proposte inviate ai promotori, ed inserito sia nella graduatoria dei 39 migliori progetti che in una seconda graduatoria, di 15 proposte, che Milano Metropoli presenterà a So.Ge., organizzatore dell’Esposizione Universale milanese.

Il progetto C.A.V.E. – acronimo di Campagna Ambiente Vivibilità Energia – è stato presentato dal Comune di Cernusco in qualità di capofila di 15 partner: 7 Comuni (oltre a Cernusco, Brugherio, Carugate, Bussero, Cologno Monzese, Gorgonzola e Vimodrone), l’Istituto per la Ricerca Sociale, il Forum del Terzo Settore della Martesana, WWF Martesana, la Società Navigli Lombardi, ATM, le due imprese private IQS e Opera Netcenter e Cernusco Verde, Società Partecipata del Comune di Cernusco che gestisce i servizi ambientali.

L’iniziativa “C.A.V.E. a Est, un parco attivo tra Martesana e Villoresi” (questo il suo titolo completo) risponde ad una logica di innovazione delle politiche territoriali in chiave qualitativa e di sostenibilità ambientale, su cui i partner hanno trovato ampia convergenza. Il suo sviluppo potrà consolidare ed eventualmente ampliare la rete partenariale, verso altri enti pubblici e operatori privati.

L’immagine del “parco attivo” ha un duplice significato: da un lato, l’idea del “parco di attività”, che allude ad un territorio di alta qualità ambientale dove sono insediate e vi si svolgono diversi tipi di attività;

dall’altro, l’idea di un territorio-parco che accoglie le attività che vi sono insediate o vi si svolgono, fra cui l’agricoltura, direttamente collegata alla core issue di Expo 2015, e che costruisce le condizioni per il loro sviluppo. In questo senso i promotori hanno inteso interpretare le finalità e la logica di Expo 2015.

Il progetto, del valore economico complessivo di circa 2,5 milioni di euro, è composto da quattro interventi: la realizzazione di una rete diffusa di piste ciclabili; la realizzazione di un sistema di bike sharing integrato; la realizzazione di un parco solare; il rimboschimento delle aree verdi del Parco delle Cave.

Gli obiettivi specifici sono: la promozione della sostenibilità ambientale, intesa come tutela del territorio e dell’ambiente e valorizzazione paesaggistica; l’implementazione e la valorizzazione della rete dei parchi, delle piste ciclabili e delle vie d’acqua intesi come sistemi di connessione e di cucitura tra ambiti territoriali; l’incentivazione di forme di mobilità sostenibile e di interconnessione tra sistemi di mobilità; la tutela della biodiversità; la promozione dell’uso di energia ottenuta da fonti rinnovabili; l’incentivazione di forme di risparmio energetico e la produzione di energia a basso impatto ambientale.

Il progetto nasce dalla considerazione delle domande e delle opportunità emerse dal territorio, anche grazie ad una attività di ascolto e partecipazione intrapresa in occasione del nuovo Pgt cernuschese, nonché dall’interpretazione delle indicazioni contenute in strumenti e dispositivi di politica territoriale inerenti l’ambito dell’Adda Martesana (l’idea della “città parco” del Piano d’Area) e la visione dell’abitabilità contenuta nel Progetto strategico “Città di città”.

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