sabato 29 settembre 2007

Contributi e finanziamenti per le case eco-compatibili

Da oggi i cittadini cernuschesi che vogliono adottare per le loro abitazioni criteri di eco sostenibilità possono accedere ai contributi agevolati promossi dalla Provincia di Milano e ai finanziamenti a tasso zero di alcune banche di Credito Cooperativo, tra le quali anche quella di Cernusco.

Questo grazie a una delibera che la giunta comunale ha adottato di recente e che impegna l’amministrazione a riformulare, entro dieci mesi, il Regolamento Edilizio così da allinearlo ai migliori standard di eco sostenibilità oggi esistenti.

Da oggi, dunque, chiunque volesse effettuare lavori di isolamento a tetti o pareti, installare doppi vetri, sostituire le vecchie caldaie, installare pannelli solari per la produzione di acqua calda, realizzare impianti fotovoltaici o anche sostituire il vecchio frigorifero e congelatore potrà usufruire di detrazioni, sconti e incentivi.

«E’ un provvedimento importante che permette ai cittadini di adottare per le loro abitazioni criteri di eco sostenibilità senza pagare cifre esorbitanti – ha dichiarato l’assessore alla Gestione del territorio Giordano Marchetti. – L’efficienza energetica era uno dei punti cardini del nostro programma elettorale ed è stato uno dei primi fronti sul quale ci siamo impegnati. Siamo soddisfatti di questo risultato che permetterà ai cernuschesi di accedere ad agevolazioni economiche».

I cittadini interessati possono ottenere informazioni su finanziamenti e prestiti telefonando a:

  • Spazio Infoenergia di Melzo, tel.02.9571.1259 (da martedì a venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00);
  • Spazio Infoenergia di Carugate, tel. 02.3206.24463 (il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9.00 alle 13.00);
  • Provincia all’Unità centrale di coordinamento degli Spazi Infoenergia, tel. 02.7740.3535.

venerdì 28 settembre 2007

Negozi storici e rispetto delle tradizioni

di Eugenio Comincini

Questa mattina ho scoperto che la pasticceria Perego ha chiuso i battenti.

I fratelli che per tanti anni hanno gestito questa attività hanno deciso di andare in pensione; il loro negozio non era soltanto un posto dove poter comprare dolci di buona qualità ma anche un punto di riferimento per tanti cernuschesi. Una tradizione consolidata negli anni e un posto dove sentirsi a casa, dove sentirsi parte di una comunità. Perché, la storia di una città, di un territorio, non è soltanto storia politica, amministrativa, ma anche e soprattutto storia delle persone che fanno un mestiere in quel territorio e che , tutti i giorni, aprono le porte delle loro botteghe, dei loro negozi, offrendo quello che è l’essenza di ogni comunità: l’incontrarsi, nel fluire degli avvenimenti esterni che spesso ci lascia sbalorditi, in un luogo conosciuto, familiare.

Un’abitudine piacevole, un sentirsi parte di un tutto a misura di uomo. Ecco, tutto questo era la pasticceria Perego, così come lo sono state altre attività che negli ultimi anni sono andate scomparendo. Da qui la mia malinconia di oggi causata non soltanto dalla chiusura di questa attività ma anche e soprattutto dalla constatazione che questi cambiamenti stanno trasformando il territorio, la vita delle persone, le loro abitudini e i loro rapporti.

I centri commerciali che nascono sempre più frequentemente alle porte della città soddisfano le nuove esigenze di una vita sempre più frenetica, ma allo stesso tempo rischiano di anestetizzare il tessuto sociale cittadino se i negozi storici non continuano a svolgere la loro funzione di attrattiva per i cittadini che vivono la piazza come punto di ritrovo e di aggregazione.

Per questo mi sono da subito impegnato, perché eventi di tipo culturale, enogastronomico, sociale, animino le piazze e il centro cittadino, in modo da attirare visitatori da fuori città e favorire il commercio locale.

venerdì 21 settembre 2007

Consiglio Comunale del 17 settembre 2007

Il consiglio comunale del 17 settembre ha visto il compiersi della promessa del sindaco Comincini di riorganizzare i lavori delle commissioni consiliari e di approvare gli indirizzi per la nomina dei rappresentanti presso le aziende partecipate.

All'inizio della serata però è stato dato spazio alle interrogazioni al sindaco. Frigerio (Forza Italia) ha ripreso parte della petizione pubblicata su www.atmgratis.tk a riguardo delle tariffe della metropolitana chiedendo al sindaco quanto si stesse facendo rispetto agli ultimi aumenti. Comincini ha riferito rispetto agli incontri avuti con gli altri sindaci della zona (di destra e sinistra) e alle lettere inviate (ma ignorate) al sindaco di Milano Moratti. Le altre interrogazioni di Cassamagnaghi e Angrisano vertevano intorno al canone sociale di alcuni appartamenti della residenza Alari e alla situazione di degrado (ereditata dalla scorsa gestione) del Centro Sportivo.

Momento di grande interesse e unanimità di consensi è stata la presentazione della proposta definitiva del piano di recupero della cascina Torriana (via Adua) ad opera della società Cave Merlini. Dove ora si trova la struttura pericolante della cascina sorgeranno una quarantina di appartamenti, un ristorante e un piccolo alberghetto. La ristrutturazione, concordata con la Sovraintendenza dei Beni Culturali, prevede il recupero di tutte le parti architettoniche di interesse (alcune risalgono a metà del XVI secolo) e della piccola chiesetta presente nella struttura. L'operatore costruirà anche una pista ciclabile che unirà la cava dei pescatori, via Adua e il parco Increa di Brugherio.

Un'altra importante decisione si riferisce alla gestione associata delle funzioni catastali a un consorzio di comuni guidati da Pioltello.

Rispetto alle linee guida per l'assegnazione dei rappresentanti del comune presso enti e partecipate (punto stralciato dai consigli comunali pre-estivi) si è posto l'accento sul fatto che le persone segnalate devono avere dimostrate competenze e avranno un rapporto fiduciario con il sindaco.

Determinate poi le commissioni permanenti che passano da 3 a 4 e vedranno così impegnati i consiglieri di VIVERE Cernusco:
- Bilancio e affari istituzionali: Donato Scotti;
- Politiche sociali e terzo settore: Erica Spinelli;
- Educazione e cultura: Daniele Fedeli;
- Territorio: Fabio Colombo.

L'ultimo punto affrontato dal consiglio è stata la proposta avanzata da tutti i consiglieri di maggioranza di richiedere un referendum per abrogare la legge regionale che impone la privatizzazione dell'acqua. Relatrice in aula è stata Erica Spinelli di cui abbiamo riportato nei giorni scorsi l'intervento.

Le mozioni sul federalismo fiscale (presentata dalla lega nord) e di appoggio l presidente provinciale Penati sul tema della sicurezza (presentata come provocazione da tutta l'opposizione) sono state rinviate per l'ora tarda.

giovedì 20 settembre 2007

Acqua bene comune

Durante il Consiglio Comunale di lunedì 17 settembre è stata presentata e approvata una mozione promossa da tutti i consiglieri di maggioranza che avanza la richiesta di un referendum abrogativo per la cancellazione della legge regionale che obbliga i comuni a privatizzare la distribuzione dell'acqua. Se 50 comuni della Regione Lombardia approveranno la delibera si andrà a votare se privatizzare o meno un bene comune come l'acqua. In sede di Consiglio Erica Spinelli ha presentato la richiesta. Ecco il suo intervento:

Vorrei presentare all’attenzione dell’intero consiglio comunale, a nome dei consiglieri appartenenti alla maggioranza, una proposta di delibera in merito alla nostra richiesta di abrogare parzialmente la legge regionale n° 26 del 12/12/2003 (disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche), come modificata dalla legge regionale n° 18 dell’8/8/2006 (Conferimento di funzioni agli enti locali in materia di servizi locali di interesse economico generale), relativamente alle disposizioni che non permettono la gestione interamente pubblica del servizio idrico integrato, consentendo invece la partecipazione privata nelle società titolari della proprietà di reti ed infrastrutture, attraverso la messa a gara obbligata del servizio di erogazione. (Per la Regione Lombardia esiste una sola deroga: quella di Milano città, la cui acqua sarà gestita ed erogata sempre dallo stesso gestore, una società interamente controllata dal Comune).

Questo annulla la giusta autonomia locale, in contrasto con il principio della normativa nazionale (Legge Galli, L. 36 del 5/1/’94 (disposizioni in materia di risorse idriche), che esordisce: “tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà”.

Le disposizioni della legge regionale nell’imporre a comuni e province la separazione della rete dalla gestione del servizio con l’obbligo di affidare quest’ultimo mediante procedure ad evidenza pubblica, risultano lesive dell’autonomia di detti enti, garantita dalla nostra costituzione (art. 114, 117, 118).
La scelta di un’unica modalità di affidamento del servizio eccede le competenze regionali, finendo per incidere sulla competenza esclusiva statale in materia di funzioni fondamentali di Comuni, Province e città metropolitane. Il Consiglio dei Ministri ha sollevato il dubbio di Costituzionalità, ma in attesa della decisione della corte costituzionale i sindaci dovranno comunque indire le gare per la privatizzazione.

Cologno Monzese, con la Delibera del Consiglio Comunale di luglio depositata al consiglio regionale lombardo, si è fatto capofila della raccolta delle delibere di almeno 50 comuni lombardi, necessari per l’indizione del referendum. La campagna non ha connotazioni politiche in senso stretto e mira a coinvolgere tutti i Comuni lombardi nella difesa dell’acqua pubblica. È quindi una campagna etica, per l’interesse di tutti, per la tutela dei beni comuni.

Ecco il testo della delibera
.