sabato 31 marzo 2007

La lista dei Candidati di Vivere Cernusco

  1. MARCHETTI GIORDANO
  2. BASSI MARIO
  3. BATTAGION FABIO
  4. CAMPANELLA ROBERTA
  5. CODAZZI ROBERTO detto KUDA
  6. COLOMBO FABIO
  7. CORBARI ANTONIO
  8. FEDELI DANIELE
  9. GALIMBERTI ERNESTINA
  10. LARI TERESA
  11. LO BOSCO CARMINA ROSA
  12. MARIANI MARIANGELA
  13. MERLINI LORENZO
  14. NAVONI LORIS GIUSEPPE
  15. RESTELLI DANIELE
  16. SCOTTI DONATO
  17. SIMONETTI FABIO
  18. SPINELLI ERICA
  19. ZANINI GIANNI
  20. ZANONI MAURO

venerdì 30 marzo 2007

Garzanti: noi vogliamo un polo tecnologico!

(Consiglio comunale del 26/03/07)

Garantire l’assolvimento di un adeguato quadro di riordino contenendo in sé elementi propositivi idonei per la riqualificazione e l’avvio di un processo di ristrutturazione oggi caratterizzato da una commistione tra spazi destinati alla produzione, spazi destinati ad attività ricettive espositive ed usi diversi oltre ad ampi spazi destinati a verde e servizi.

Questo è quanto si legge nella relazione introduttiva al PII Garzanti.

Per quel poco che ho avuto modo di conoscerlo considero l’arch. Oggioni persona intelligente, ragion per cui dubito che sia effettivamente convinto di ciò che ha scritto in quella relazione.

Credo nondimeno che sia persona navigata: gli è stata commissionata la realizzazione di un PII in quella zona e -nell’accettare l’incarico- ha dovuto fare di necessità virtù cercando di mostrarci qualcosa che però si allontana dalla realtà.

Diversamente da quanto accade in altre zone di Cernusco non vi è alcuna commistione di destinazione d’uso: lì le aree sono omogenee e ben definite.

Ad Est di via Mazzini l’area è totalmente industriale e nel futuro prossimo verrà, per scelta di questa Amministrazione, realizzato un edificio ad 8 piani di altezza da destinarsi a struttura terziaria -cioè uffici- e un edificio a 12 piani di altezza da destinarsi a struttura ricettiva, cioè un albergo con 80 camere, proprio a servizio degli insediamenti industriali ivi presenti, confermando così quella scelta a vocazione industriale di quest’area.

Ad Ovest di via Mazzini l’area è totalmente a verde e comprende anche il famoso cannocchiale che si affaccia su Villa Alari.

A Nord la linea 2 della metropolitana traccia la demarcazione netta tra l’area industriale e l’altra area a verde costituita dall’asse del Naviglio e dal Parco dei Germani.

Ed allora, senza tanti giri di parole, diteci che volete trasformare un’area industriale dismessa in residenziale attraverso il solito gioco di prestigio con cui, tramite il ruolo privilegiato del PII (l’unico strumento di variante al Piano Regolatore permesso dalla L.R. 12/2005 fino all’approvazione del Piano di Gestione del Territorio), vi prendete la libertà di cambiare il PRG esistente, di cambiare i destini delle aree, di moltiplicare a piacimento le volumetrie.

Non è certo una novità, se non che viene fatta a tempo scaduto.

È uno spettacolo che il nostro Sindaco e le sue mutevoli nonchè capricciose maggioranze hanno già messo in scena altre volte con gli imprenditori privati locali ed oggi, pensando di purificarsi l’anima e sistemarsi la coscienza, hanno deciso, in chiave puramente elettorale, di replicare con la storica cooperativa di Cernusco che era stata tenuta per molto tempo in castigo ad espiare chissà quali colpe del passato.

E così per giustificare, agli occhi dei cittadini, l’avvio di questo nuovo piano edificatorio vengono inventati termini come “riqualificazione dell’area” o “emergenza casa” stando bene attenti a non dire mai che per i prossimi anni sono già state approvate tante di quelle lottizzazioni da rendere disponibili sul mercato immobiliare di Cernusco oltre 2200 nuovi appartamenti di cui 600 in edilizia convenzionata e 130 in edilizia sovvenzionata in affitto.

Una politica urbanistica dissennata attraverso la quale avete regalato volumetrie aggiuntive ai costruttori a colpi di PII e bruciato in 5 anni quello che il PRG prevedeva fosse attuato, per insediamenti abitativi, in almeno 10 anni.

Oggi Cernusco ha bisogno di ben altro: ha bisogno di servizi adeguati e nuove possibilità di sviluppo produttivo!

La nostra posizione sul destino dell’area Garzanti è nota da tempo: siamo contrari al piano edificatorio che prevede la realizzazione su quell’area di un edificio semicircolare ad uso residenziale, commerciale e terziario e di due torri ad uso residenziale: una costituita da 17 piani oltre il piano terreno e l’altra da 11 piani oltre il piano terreno: il tutto per complessivi 63390 mc.

La rilevanza dell’impatto che l’intervento ipotizzato avrà sulla città, sulla viabilità e sulla zona industriale è sotto gli occhi di tutti e non può sfuggire anche ai consiglieri di maggioranza.

Non mi si venga a dire che a questo impatto ambientale si intende porre rimedio attraverso la realizzazione di una semirotonda tra via Alfieri e via Mazzini, di percorsi pedonali di connessione con le aree pubbliche, di una piazza pubblica interna al comparto, di un parcheggio, nonché della strada in trincea di collegamento tra via Mazzini e viale Assunta.

Questi interventi avrebbero la stessa funzione delle perline colorate e degli specchietti che gli esploratori donavano ai nativi delle terre da colonizzare in cambio delle loro vere ricchezze.

In tutto ciò non vedo alcun progetto di sviluppo della città.

L’essere contrario a questo piano non significa però non avere a cuore il destino dell’area ex-Garzanti.

Se mai dovessimo amministrare questa città, sia chiaro, che non abbiamo alcuna intenzione di lasciare incancrenire, come è avvenuto invece per l’ex-albergo Melghera, un contesto che richiede, al contrario, risposte chiare e percorribili in tempi brevi.

Lo abbiamo già detto in più occasioni nel recente passato e lo ribadiamo oggi: siamo favorevoli ad un recupero dell’area ex-Garzanti attraverso investimenti in grado di portare attività lavorative qualificate e capaci di integrarsi con le importanti aziende che già si trovano in quella zona.

Quello che vi chiedo è: perché mai non dobbiamo ipotizzare lo sviluppo di un polo tecnologico avanzato capace di creare nuove opportunità occupazionali per Cernusco e per i suoi giovani?

Sarebbe l’impegno di un’amministrazione lungimirante quello di favorire il radicamento di settori ad alta tecnologia e basso impatto ambientale, nel quadro di una nuova pianificazione partecipata e condivisa del territorio che segni il ritorno della politica quale mezzo per l’assolvimento dei bisogni e per la tutela dell’interesse pubblico.

Paradossalmente, ma nemmeno tanto, siamo di fronte ad una sfida che può trasformarsi in un’opportunità: quella di dimostrare che il contenuto del titolo della legge regionale 12/2005 che recita“ Per il governo del territorio” non è una vuota espressione rituale ma una reale pratica di governo, un percorso che non ammette scorciatoie o blitz preelettorali.

Ma a quanto pare non c’è alcuna volontà nel tentare di percorrere questa strada.

Per questa maggioranza una soluzione diversa dall’edilizia residenziale sembra tabù.

Ed allora, vedete, sono più propenso a credere che il motivo vero di questa vostra scelta sia una sorta di santa alleanza nel nome del mattone messa in piedi dal commissario di Forza Italia, Gianstefano Frigerio, con l’intento di sanare le spaccature dovute agli interessi contrapposti del suo gruppo e delle forze politiche che hanno deciso di sostenere Cassamagnaghi, di racimolare qualche voto e qualche appoggio economico in più.

In questa logica appare poi lampante come la presentazione del PII Garzanti, a pochi giorni dalla scadenza del mandato, sia stata fatta anche per gettarlo nella mischia elettorale con l’intento di far dimenticare il passato fallimentare di questa Amministrazione - società partecipate gestite in allegria, cambi di maggioranza, giravolte di assessori, scuole promesse e mai fatte, sperpero di denaro pubblico in opere di immagine e così via - e trasformare le elezioni amministrative di Maggio in una sorta di referendum popolare tra chi è favorevole alla edilizia convenzionata e chi no.

In cauda venenum, recita un proverbio di origine medievale; ebbene, il veleno nella coda di questo mandato amministrativo sa di calcestruzzo, mattoni e affari.

Fate pure, ma vi rammento che le polveri che pensate di avere in mano per i giochi pirotecnici di primavera sono bagnate.

È paradossale sentire in questo ultimo periodo il Professore di Forza Italia pontificare da grande urbanista e farsi paladino dell’edilizia convenzionata.

Sappia che abbiamo la memoria lunga e dunque non dimentichiamo che in questo Consiglio Comunale il suo partito ha approvato tutti i piani di lottizzazione presentati di volta in volta dalle varie Giunte Cassamagnaghi, nei quali venivano autorizzati consistenti aumenti volumetrici all’edilizia privata.

E dunque stia pur certo che non staremo in silenzio.

In tutta questa vicenda, se devo essere sincero, quello che più mi spiace è vedere come la Cooperativa Constantes sia stata trascinata in questo gioco.

Certo posso comprendere come deve essere stato difficile per la Cooperativa resistere a una simile tentazione specie quando si intravede, attraverso tale operazione, il dovuto rientro economico da un intervento fatto nel passato.

Ma per mandare in porto l’operazione il Sindaco Cassamagnaghi vorrebbe, guarda caso proprio in campagna elettorale, vincolare il gruppo dirigente della Cooperativa ad allinearsi politicamente al suo schieramento.

Beh credo sia un conto un po’ troppo salato anche per un PII.

Una scelta di correttezza e trasparenza nei riguardi dei cittadini, se ciò rientrasse nelle priorità di questa Amministrazione, consisterebbe nel sottoporre agli elettori da parte delle varie forze politiche i propri programmi per la gestione del territorio quale bene comune.

Ogni coalizione abbia il coraggio di presentare la propria visione della città futura ed all’interno del progetto complessivo troveranno posto e senso anche le diverse proposte per il recupero dell’area dismessa, nessuna delle quali sia lasciata quale pesante eredità di partenza dalla Giunta attuale alla prossima.

Vede, signor Sindaco, noi non temiamo il confronto elettorale perchè siamo convinti che i cernuschesi non compongano un parco buoi, incapace di valutare nel complesso la validità di una proposta politico-amministrativa ed a cui debbano essere fatti digerire interventi sporadici fra loro disarticolati.

Noi crediamo invece che la nostra comunità sappia ben distinguere le diverse concezioni dell’interesse pubblico e scegliere di conseguenza da chi, e come, vorrà essere governata nei prossimi 5 anni.

Bilancio 2007: bocciato da Vivere

BILANCIO 2007

Quest’anno il bilancio previsionale arriva in aula giusto 15 gg. prima della scadenza del 31 marzo. Il termine del 31 dicembre indicato all’art. 15 del Regolamento di Contabilità del Comune sta diventando un pallido ricordo del passato, un pò come Carosello o la FIAT 1100. Per fortuna questo è l’ultimo documento di programmazione che presenta questa Giunta: ancora un anno e l’esercizio provvisorio sarebbe entrato nel palmares dell’era Cassamagnaghi, in degna compagnia di altri singolari record.

Ogni anno, la presentazione del Sindaco al bilancio di previsione costituisce un involontario riassunto delle linee guida sulle quali si muove l’azione della Giunta ed anche il documento in discussione oggi non fa eccezione alla regola. Tralasciamo i commenti alle critiche un pò sconclusionate alla Legge Finanziaria 2007 e veniamo invece alla discussione di alcuni argomenti ritenuti fondamentali per la vita dei cittadini.

Il mantenimento delle aliquote attuali riguardanti ICI ed IRE rappresenta sicuramente un aspetto significativo; del resto, una loro variazione in aumento a poche settimane dalle elezioni avrebbe rappresentato un evento da antologia della politica amministrativa. La tanto vituperata Legge Finanziaria consente al Comune la possibilità di individuare una soglia di esenzione dall’applicazione dell’addizionale IRPEF per particolari situazioni reddituali dei contribuenti, ma di questo non c’è traccia negli intenti di questa Amministrazione anche se, non essendo per legge prevista la modulazione delle aliquote, l’incidenza dell’addizionale IRE pesa maggiormente sui redditi bassi.

Osserviamo come il fascino del bilancio di previsione 2007 non deve apparire travolgente nemmeno agli occhi di chi lo propone, se è vero che il Sindaco è costretto ad annoverare fra gli investimenti anche le iniziative che non scaturiscono da virtuosismi di bilancio ma da oneri legati ai discussi PII di cui questa Amministrazione s’è resa protagonista; ci riferiamo, tanto per citarne alcuni, alla nuova caserma della Guardia di Finanza, all’ampliamento del cimitero, ai nuovi parcheggi in prossimità del parco del Naviglio, agli interventi nella frazione di Ronco. Queste opere verranno comunque profumatamente pagate dai cernuschesi con la moneta della cementificazione, del traffico indotto e del collasso dei servizi.

Abbiamo da tempo rinunciato a pretendere un salto culturale da chi è abituato a vedere il coinvolgimento della propria comunità nelle dinamiche decisionali solo come un incidente di percorso – e non posso non riferirmi, al di là dei libricini distribuiti, al PII “ex-Lanar” -. Pertanto non ci stupisce la cronica assenza di elementi di democrazia dal basso che potrebbero venire dall’introduzione di forme di bilancio partecipato o dall’attuazione della cooperazione decentrata. Tale è la pervicacia dimostrata da questa Amministrazione nel respingere sistematicamente tutto quanto provenga dal mondo esterno che abbiamo ritenuto, così come l’anno passato, di non presentare alcun emendamento agli schemi di bilancio presentati dalla Giunta, nella convinzione che –per dirla con Eraclito- Spesso gli uomini odono ma non intendono, come i sordi. Per loro vale il famoso detto: "Sono qui ma sono via." Attenzione: non stiamo parlando del mercatino tra quali spese si e quali no, sul tirare la coperta da un lato o dall’altro; parliamo della formazione di un senso attivo di cittadinanza, che evidentemente costituisce un ostacolo per chi si ritiene libero di sovvertire il risultato elettorale senza doverne dar conto ai cittadini.

Ora, premesse così insufficienti non possono portare a conclusioni convincenti; infatti l’analisi di dettaglio dei prospetti allegati alla relazionale previsionale e programmatica ispira più di un dubbio, quando non addirittura una soave ilarità.

Detto questo entro adesso nel merito di alcuni prospetti.

Cominciamo dalla

ANALISI DELLE RISORSE

Le voci su cui intendo porre l’attenzione sono:

1. ICI

2007 8.800.000

2008 8.950.000

2009 9.050.000

Il trend è in continua crescita e, a fronte del mantenimento invariato delle aliquote, rappresenta la cartina di tornasole della ultimazione di altre nuove costruzioni.

2. AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE

Abbiamo il 100% di capitale nella CERNUSCO VERDE e nella FORMEST MILANO, deteniamo l’80% del capitale di FARMA.CER, il 51.85% della C’È GAS, più quote insignificanti nel CIED, nel CAP HOLDING e nella NAVIGLI LOMBARDI e la somma dei dividendi di tutte queste società è pari a 20.000 € . Sarebbe stato invece interessante avere il dato disaggregato di ogni singola realtà. In tal modo avremmo potuto almeno renderci conto del reale andamento di ogni entità. La somma complessiva citata nel bilancio credo serva più a coprire artatamente società che rappresentano ormai un peso per il Comune. Appaiono lontani anni luce i tempi in cui dalla partecipazione nelle società il Comune traeva risorse di una certa consistenza. Una cifra complessiva così ridicola è invece il segnale di gestioni fallimentari, di una mancanza di strategia politica e di linee di indirizzo adeguate per queste società.

3.PROVENTI TRASFORMAZIONE DIRITTI DI SUPERFICIE IN DIRITTI DI PROPRIETÀ

2007 1.700.000

2008 2.300.000

2009 1.000.000

E’ dal 2005 che i proprietari di appartamenti degli edifici costruiti su aree ex legge 187 (in diritto di superficie per intenderci) avevano ricevuto dal Comune un’offerta per trasformare il diritto di superficie delle loro abitazioni in diritto di proprietà.

Le cifre richieste dall’amministrazione erano però state assolutamente spropositate rispetto a quelle chieste da altri comuni in situazioni analoghe e così non vi è stata alcuna adesione da parte dei cittadini. Se a questo aggiungiamo che Cassamagnaghi ha, nell’unico incontro avuto con i rappresentanti del comitato costituito dai proprietari di quegli appartamenti, affermato di non riconoscere al comitato stesso alcuna legittimità rappresentativa e, anzi l’Amministrazione avrebbe provveduto, autonomamente, a formulare una nuova offerta. Considerato che anche quest’ultima offerta è stata respinta dai cittadini, è evidente che questi proventi, posti di anno in anno a bilancio, sono solo fittizi e che, se non si cambia politica, sono destinati a restare tali.

4. ONERI DI URBANIZZAZIONE

Vengono stimati in

2007 7.350.000

2008 7.150.000

2009 7.150.000

Per un totale di 21.600.000 nel triennio

Sono cifre considerevoli e rappresentano lo specchio di una precisa scelta politica: cioè quella di recuperare quanto più risorse possibili da oneri di urbanizzazione e da costi di costruzione. E’ ancora il segno evidente che continua l’assalto al patrimonio di famiglia, cioè il nostro territorio, ed è una cosa che ormai non sfugge più a nessun cittadino di Cernusco. Al di là di aver fatto approvare PII e PdZ in aree dove il PRG aveva previsto verde, servizi o industriale alla scadenza naturale del vostro mandato potete vantare un record: quello di aver bruciato in soli 5 anni tutti i piani di lottizzazione che il PRG aveva previsto fossero attuati in almeno 10 anni.

Tra l’altro la stragrande maggioranza dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione quasi mai finisce nelle casse comunali. Notiamo infatti che vi è un continuo ricorso nella concessione di scomputi per la realizzazione diretta di opere pubbliche ai titolari delle autorizzazioni edilizie. Dovrebbe essere una possibilità da concedere saltuariamente ed è invece diventata una consuetudine. E’una scelta che non mi trova d’accordo.

RICORSO AL CREDITO

Una nota positiva è invece l’operazione condotta con Cassa Depositi e Prestiti di conversione di vecchi mutui contratti successivamente al 31/12/1996 ( pari a circa 13 milioni di €) in nuovi mutui della durata di 20 anni ed al tasso fisso del 4.043%.

Questa operazione, in linea del resto, con il nostro parere favorevole alle delibere consiliari n° 89 e 90 del 29/11/2006, consente un risparmio certo di oltre 240.000 €/anno da oggi e fino al 2017.

Bene ha fatto la Dirigente del settore a procedere in tal senso.

L’occasione mi da lo spunto per sottolineare come questa rinegoziazione di parte del debito comunale è cosa ben diversa da quella che fu fatta dall’allora assessore di Forza Italia Sperati quando rinegoziò una tranche dei mutui contratti a suo tempo con Cassa Depositi e Prestiti per quasi 18 milioni di € attraverso la famosa operazione SWAP.

Se è vero che con quello strumento in questi anni il Comune ha risparmiato sul costo degli interessi bisogna però avere anche l’onestà intellettuale di dire che per garantirsi un risparmio immediato sugli interessi è stata effettuata, in maniera alquanto sottile, una vera e propria scommessa all’andamento dei tassi Euro da qui al 2022 e congegnata in modo da far figurare gran parte dei risparmi di interesse nei primi e di lasciare in eredità alle amministrazioni future meno guadagni e più aleatorietà e instabilità di cassa.

SPESE DI INVESTIMENTO PER LA REALIZZAZIONI DI OPERE PUBBLICHE

In questo capitolo l’Amministrazione, più che pianificare ciò che serve alla città, dà libero sfogo ai propri desideri.

Tra le necessarie opere di manutenzione e riqualificazione che annualmente devono essere previste sulle strutture comunali (strade, parchi, scuole e via dicendo) spiccano opere che erano da tempo previste e che vengono invece continuamente spostate in là nel tempo senza capire il perché, altre che da anni sono date per finite e che invece sono oggetto di continui investimenti, altre infine che per la loro particolarità rappresentano delle vere e proprie chicche.

Prima di passarne in rassegna alcune di queste opere vorrei mettere positivamente in evidenza quel contributo di 220.000 € al comune di Vimodrone per la realizzazione della strada provinciale 160 Mirazzano.

Bene. Ne prendiamo atto con soddisfazione in primo luogo perché si tratta proprio di quella tanto vituperata e bistrattata strada che noi abbiamo sempre indicato come una soluzione al traffico passante proveniente da nord ovest e che oggi tende a scaricarsi sull’asse viario Buonarroti – Leonardo Da Vinci e in secondo luogo perché, seppur timidamente, finalmente ci si apre alla collaborazione con i vicini, afflitti dal medesimo male, e assieme si procede ad una risoluzione.

Detto questo passiamo in rassegna alcune delle opere .

Ø Casa delle Arti e relativo auditorium ovvero il pozzo di san Patrizio. Da tempo ci si dice che l’opera è finita e invece immancabilmente tutti gli anni si destinano risorse ad hoc per il suo completamento. Per il 2007 altri 310.000 €

Ø Realizzazione polo scolastico zona nord est. Sono previsti 3.000.000 € nel 2007 ed altrettanti nel 2008. Anche se con colpevole ritardo forse si comincia, almeno nelle intenzioni. Devo infatti notare che l’area su cui dovrà sorgere il complesso scolastico non è ancora stata acquisita e dunque prevedo un allungamento dei tempi di realizzo. Sarebbe interessante inoltre conoscere su quali basi si fonda l’iscrizione in bilancio di 3 milioni di euro nel 2007 a titolo di contributo provinciale perché, qualora il contributo non dovesse arrivare, come copriamo il costo di questo investimento?

Ø per il 2009 viene indicata la realizzazione di una nuova sede per l’IPSIA per un valore stimato in 5.700.000 €. Nel bilancio scorso era prevista la sua realizzazione nel 2008. Ma tant’è. L’opera appare finanziata con contributi provinciali e regionali: fumo negli occhi, dato che questi contributi sono assolutamente ipotetici, mentre di reale c’è una scuola che ha già una propria sede in Via Volta, che questa sede è posta in ottima posizione per quanto riguarda i trasporti e che, con una spesa molto più contenuta, potrebbe essere rimessa a nuovo. L’unico, imperdonabile difetto che affligge questa scuola è il suo posizionamento proprio sulla traiettoria della strada di comunicazione via Mazzini-viale Assunta, che si staglia nei desideri dei nostri amministratori come una sorta di sogno On the road di provincia.

Ø Sempre per il 2009 viene indicata la realizzazione della nuova stazione della MM2 in località Melghera. Nel bilancio scorso era prevista la sua realizzazione nel 2008. L’opera, per un valore stimato in 7.200.000 € appare finanziata con contributi provinciali e regionali: Non ci crede nessuno. Ho più l’impressione che questa opera sia messa lì invece dall’amministrazione uscente come un totem da campagna elettorale, una sorta di Araba Fenice destinata ogni anno a risorgere dalle ceneri del bilancio precedente.

Ø Anche la tanto sbandierata acquisizione di Villa Alari finalmente a disposizione dei cernuschesi vedrà un timido avvio dei lavori di ristrutturazione solo a partire dal 2009 e solamente per 500.000 €. E così la Villa diventa un altro feticcio da gettare nella mischia elettorale. Per adesso se la gode solo chi ha fatto l’affare: cioè l’Ordine dei FBF. Mica male come, cito le parole del Sindaco, “conservazione di un inestimabile valore storico” ottenuto a “meritato coronamento di un paziente e tenace lavoro, durato quasi due anni”.

ØAlcuni spiriti aleggiano fra i prospetti delle spese per investimento nel triennio, sono fantasmi pesanti però, da milioni di euro; uno è l’intervento viabilistico confusamente denominato Colombo/Videmari/Vespucci “Tangenziale Nord” ben sapendo che con questa ultima terminologia si intende ben altro (2.500.000€ nel 2007); un altro è il collegamento Via Dalla Chiesa – Via Vespucci (700.000 € nel 2008); e un altro ancora è l’intervento viabilistico siU Viale Assunta (1.600.000 € nel 2008). Tutti questi piani viabilistici risultano quasi integralmente finanziati con i proventi derivanti dalla trasformazione degli immobili da diritto di superficie in diritto di proprietà che però, come vi ho evidenziato nel corso del mio intervento, sono proventi fittizi. Sarebbe allora interessante conoscere se è volontà di questa maggioranza fare tali interventi e, se sì, come si pensa di coprire seriamente questi costi di investimento. L’altro ectoplasma è addirittura trino, spalmato sui tre anni per 1050000 € all’anno e si fa chiamare ‘Global Service’, un nome che abbiamo già incontrato prima che sparisse nella risoluzione di un contratto mai attuato. Abbiate almeno l’accortezza di chiamarlo col suo vero nome: spese per la manutenzione straordinaria stradale.

Chiudo con tre chicche della serie come inventarsi le opere per buttare soldi dalla finestra.

Ø L’apposizione di cartelli ciclabili per andare in centro in bici: 100.000 € nel 2008. Se ci fossero più piste ciclabili, meglio mantenute di una strada di Baghdad, senza automobili parcheggiate sopra e le strade fossero meno trafficate la gente andrebbe volentieri in centro in bici senza bisogno di spendere così tanti soldi in cartellonistica e pubblicistica.

Ø Il restauro del tempietto di Diana: 800.000 € (300.000 nel 2007 e 500.000 nel 2008) per l’intervento su un ambiente probabilmente suggestivo - si narra di rivestimento interno in tufo e conchiglie, illuminato dal basso attraverso la luce riflessa dall’acqua - ma che appare sproporzionato rispetto a quanto preventivato per Villa Alari.

Ø Il restauro delle grotte del parco Uboldo : 700.000 € nel 2009. Abbiamo tutti in mente le loro dimensioni ed il loro non utilizzo. Che ci dobbiamo mai fare? La cantina vinicola di Cernusco? Oppure vogliamo ripristinare l’alone di mistero che, nello spirito dell’originario progetto del parco, doveva scaturire dai percorsi ad imitazione di grotte naturali che portavano al sotterraneo Tempio della Notte? Se così fosse, allora proponiamo di ricostruire anche il “ponte del diavolo”, andato perduto con la costruzione del padiglione ospedaliero; un ponte che abbia la valenza simbolica di un passaggio verso una politica amministrativa meno pregna di opere d’immagine ed orientata a riavvicinare il municipio alla propria missione sociale.

DICHIARAZIONE DI VOTO

Alla luce di quanto detto nell’intervento e da quanto emerso nel dibattito non possiamo che concludere affermando che le scelte operate finora da questa Amministrazione si sono rivelate dannose per la collettività di Cernusco e che le previsioni per i prossimi anni non sono certo rosee.

In alcuni casi ci troviamo di fronte a scelte irreversibili come il saccheggio del territorio, scelte che ricadranno pesantemente anche sulle generazioni future.

In altri casi, se solo si volesse, si potrebbero tamponare i danni e, con un atto di onestà intellettuale, porre da subito rimedio. Ma a quanto pare così non è!!

Devo prendere atto che non c’è la volontà di cambiare rotta. Si prosegue imperterriti sulla strada imboccata senza mai, non dico ammettere gli errori, ma almeno esternare qualche dubbio e riconoscere almeno in parte le ragioni dell’avversario politico mostrando in tal modo di essere dei “pessimi Amministratori”.

Stando così le cose non possiamo che confermare il giudizio negativo, già espresso in passato, e che confermiamo con il nostro voto contrario di stasera a questo bilancio.

giovedì 29 marzo 2007

Piano diritto allo studio 2006/2007

Intervento in Consiglio Comunale di Giordano Marchetti

Questo piano per il diritto allo studio, ancora una volta, arriva in consiglio comunale a dicembre, mentre tutte le amministrazioni comunali che si rispettino si preoccupano di presentarlo a ottobre, poco dopo l’avvio dell’attività didattica nelle scuole.

Sappiamo che questo ritardo non è certo da imputare agli uffici competenti perché so che hanno predisposto questo piano quasi due mesi fa.

Sappiamo che la scuola non è certo tra le priorità del sindaco Cassamagnaghi e delle sue multiformi maggioranze così come sappiamo che sono altri, cioè i Piani integrati di Intervento o i progetti edilizi e compagnia bella, gli argomenti che trovano una corsia privilegiata in questo consiglio. Sappiamo infine che il Sindaco è stato di recente impegnato a sistemare l’ennesima pedina sulla scacchiera, cioè il suo diciannovesimo assessore in quattro anni,….

Eh va bene, lo sappiamo, lo sappiamo tutti ma, francamente, due mesi di ritardo per portare in Consiglio questo piano sono davvero troppi!!

Ma forse il Sindaco ha voluto fare un atto di cortesia, facendo presentare questo piano al neoassessore all’istruzione Colombo.
E allora, anche se continuo a ritenere e a sostenere che Colombo non può ricoprire la carica di Assessore per le ragioni di incompatibilità che ho esposto nel Consiglio Comunale di settimana scorso e considerato che nessun provvedimento è stato assunto per far cessare lo stato d’incompatibilità, questa sera, ob torto collo, sono obbligato a rivolgermi a lui per le osservazioni di merito.

Cominciamo col dare atto, positivamente, che il finanziamento previsto rispetto all’anno scorso è stato incrementato di 154.000 €: una cifra cospicua che porta l’intervento dell’ente locale, al netto dei contributi diretti degli utenti, da 1.533.000 € a 1.687.000 €.

Nel merito dei contenuti, rispetto ai precedenti, questo piano contiene delle novità apprezzabili alcune delle quali debbo dire vengono proprio incontro a nostre precedenti richieste.
Mi riferisco in particolare all’introduzione nelle mense scolastiche dei prodotti del commercio Equo e Solidale e alla più chiara definizione dei finanziamenti per i progetti didattici, non più messi in un unico calderone ma indicati nella loro specificità e suddivisi per scuole.
Avevamo richiesto più trasparenza nell’indicazione dei progetti finanziati e questa trasparenza c’è stata, anche se noto che mancano ancora quegli indicatori che ci avrebbero consentito di stabilire la qualità dei progetti, il loro indice di gradimento, il grado di partecipazione.

Notiamo con favore che i fondi destinati ai progetti didattici presentati dalle scuole sono aumentati passando da 48.000 € a 70.000 €.

Merita poi un apprezzamento particolare la novità introdotta quest’anno riguardo al sostegno di ragazzi portatori di handicap residenti a Cernusco che frequentano le scuole superiori.
Un servizio importante che riesce a dare un minimo di aiuto e risposta alle famiglie di questi ragazzi a fronte dell’assenza da parte della Provincia.

Rimane però un problema di fondo, che già avevamo evidenziato l’anno scorso, un problema al quale non possono essere gli uffici a dare risposta, ma chi ha responsabilità di governo: quello che continua a mancare è un serio lavoro di coinvolgimento del mondo della scuola nella stesura di questo piano.
Noi riteniamo fondamentale lo strumento della partecipazione nelle scelte più importanti che coinvolgono la comunità e sicuramente l’istruzione è uno dei temi sui quali l’amministrazione non può e non deve operare semplicemente come erogatrice di fondi.
La riattivazione, ad esempio, della commissione scuola potrebbe essere uno di quegli strumenti capaci di far dialogare le scuole sia tra loro che con l’amministrazione in modo che i progetti finanziati nel piano per il diritto allo studio siano qualcosa di condiviso e costruito insieme al mondo della scuola.

Riguardo al capitolo “BORSE DI STUDIO/ORIENTAMENTO SCOLASTICO” torniamo a sottolineare come a Cernusco, a differenza di quanto succede in altri comuni, non siano promosse dall’amministrazione iniziative di orientamento dopo la scuola dell’obbligo né di orientamento all’università.
Inoltre non sono ancora stati previsti interventi, come borse di studio, che possano favorire la prosecuzione degli studi agli studenti meritevoli ma privi di mezzi.
Si dice solo che “sono allo studio progetti per l’attivazione di Borse di Studio a carattere meritocratico……..” , senza peraltro citare il criterio del reddito.
E non possiamo certo considerare “Borse di Studio” incentivanti (così vengono chiamate..) i Voucher formativi che l’amministrazione ha messo a disposizione della cittadinanza, entro alcune fasce d’età, per frequentare i corsi civici.
Questi a noi sembrano invece solo l’ennesima trovata per sostenere artatamente, con una partita di giro, una società, la Formest, che già troppi soldi è costata a questo comune.

In merito ai CENTRI ESTIVI devo riproporre la solita, ovvia, domanda già fatta in passato “perché questa voce nel piano del diritto allo studio e non, come invece dovrebbe essere, nel settore interventi sociali?”.
L’inserimento di questa voce tende a gonfiare i finanziamenti al piano del diritto allo studio.
Cosa devo pensare al riguardo? Prendo atto che non mi si vuole rispondere e che procedete imperterriti nell’impostazione che vi siete dati.

Un ragionamento a parte va invece fatto sul versante degli SPAZI NELLE SCUOLE.
Comincerei col far notare una cosa: gli studenti della scuola statale sono in continua crescita destinata del resto a proseguire viste le previsioni di sviluppo edificatorio della nostra città.
L’amministrazione promette la costruzione di un nuovo polo scolastico nel piano triennale delle opere 2007/2009.
Siamo a ridosso delle elezioni e promettere non costa niente…
Chi si ricorda, tra i Consiglieri, che lo stesso progetto era già previsto nel piano triennale di tre anni fa?
Non se ne è fatto nulla: altre erano le priorità. Prima le case poi, forse, i servizi..
Ma la necessità è di oggi, e un’amministrazione seria non avrebbe continuamente rimandato il problema a domani, avrebbe dovuto risolverlo durante gli anni di governo.
Noto anche che nel piano vi è una timida informazione che ha rischiato di passare inosservata e riguarda l’intenzione di questa Amministrazione di assegnare alla Cooperativa “L’Aurora” un terreno per la costruzione di un Istituto scolastico.
Un’informazione buttata lì forse col solo scopo di capire e cogliere le reazioni dell’opposizione.
Ma quale giudizio possiamo esprimere se continuate a giocare a nascondino!
Non ci viene detto quale è il terreno che si vorrebbe assegnare alla Cooperativa.
Si tratta forse di un area ubicata a Ronco? E se così fosse perché mai quando discutemmo del PII “Affare Ronco” a fronte di una mia precisa sollecitazione per tutta risposta ho avuto da parte vostra solo un preoccupante silenzio?
Forse solo perché, in quella circostanza, al collega Oriani avevo ricordato che il suo voto avrebbe assunto le sembianze di un conflitto d’interessi visto il ruolo primario che ricopriva nella Cooperativa L’Aurora?
Non ci viene detto se è intenzione della Amministrazione concedere l’area alla Cooperativa L’Aurora gratuitamente ovvero chiederLe un equo indennizzo tenuto anche conto del fatto che i 2/3 dei suoi alunni iscritti non sono cittadini di Cernusco.
Non ci viene detto quali sono gli ipotetici tempi di realizzo di questa struttura scolastica privata quando sarebbe invece interessante saperlo se non altro perché si potrebbe capire quando gli spazi oggi occupati dalla Cooperativa potranno essere nuovamente disponibili per la scuola pubblica.
Chissà se il vulcanico neoassessore stasera riuscirà almeno a darci qualche risposta su questo argomento. Io me lo auguro.

Sulle strutture scolastiche permettetemi infine un piccolo inciso velatamente polemico.
La consigliera Terracciano ha spesso accusato VIVERE Cernusco di aver osteggiato a suo tempo la sua grande idea di chiudere prima la scuola di via Cavour per realizzare la Biblioteca e poi la scuola materna di via De Gasperi per la realizzazione della Casa della Arti.
Col senno di poi forse eravamo stati più lungimiranti di lei, visto che oggi di almeno una scuola elementare e di una materna ci sarebbe stato ancora bisogno!
Certo, la Biblioteca necessitava di una nuova sede e di un grande spazio, ma noi credevamo, allora come oggi, che si potesse trovarne uno diverso, più ampio e prestigioso in un edificio come la Vecchia Filanda, recuperata e non lasciata andare in malora per tanti anni…
Ma tant’è alla pianificazione dei servizi in funzione del prevedibile sviluppo demografico si preferirono rapide scorciatoie per dare in pasto ai cittadini risultati di forte impatto mediatico.

Chiudo l’inciso.


Per concludere in questo piano, in definitiva, ci troviamo di fronte a molte luci ma ad altrettante ombre.

Vi sono aspetti positivi, e credo di averveli evidenziati e riconosciuti, ma vi sono anche problemi seri, che ci trasciniamo da tempo e che avrebbero avuto bisogno di risposte chiare che invece non sono arrivate.
E il tempo che avevate a disposizione è ormai scaduto!!!

Ragion per cui, proprio grazie agli aspetti positivi comunque presenti noi non voteremo contro questo piano del diritto allo studio ma non possiamo certamente darvi, per le motivazioni che vi ho espresso il nostro voto di assenso.
Il nostro sarà un voto di astensione con il quale vogliamo solo certificare una presa d’atto della situazione esistente.
A chi verrà dopo di Voi il compito di dare risposte.

scuola materna di via buonarroti

interrogazione al Sindaco presentata in data 15/02/2007 dal Consigliere Giordano Marchetti

Egregio signor Sindaco,

in questi ultimi tempi Esponenti della maggioranza hanno a più riprese espresso la convinzione che la capienza delle strutture scolastiche cittadine sia del tutto adeguata al carico di studenti, rilevando semmai solo la necessità di un più razionale utilizzo degli spazi.

Di recente abbiamo invece appreso che la sua Amministrazione avrebbe deciso l’apertura di una nuova sezione presso la scuola materna statale di via Buonarroti in aggiunta alle attuali sei sezioni .

In quella struttura scolastica sono oggi ospitati circa 150 bambini e lo spazio attualmente disponibile risulta appena sufficiente al sicuro e corretto svolgimento delle attività didattiche e ludiche.

L’aggiunta di 25/28 nuovi bambini in quella struttura ne aggraverebbe pertanto la disposizione logistica penalizzando sicuramente le condizioni delle attività didattiche.

Tra l’altro, per fare posto alla nuova sezione, viene ipotizzato lo smantellamento dell’attuale locale adibito a refettorio ed il suo spostamento presso la sede dove è oggi ospitata l’Associazione Alcoolisti Anonimi posta nell’altro edifico scolastico di Via Buonarroti.

Questa ipotesi sta inevitabilmente creando, nel dirigente scolastico, tra gli insegnanti e i genitori, profonda preoccupazione per le ricadute negative che si avrebbero sulla gestione delle attività scolastiche a causa del restringimento degli spazi e dalla collocazione del refettorio all’esterno della scuola.

In ragione di quanto sopra esposto sono quindi a chiederLe di precisare se esista effettivamente tra i piani della sua Amministrazione un progetto simile mirato:
1. alla creazione di una sezione aggiuntiva a scapito dello spazio destinato alle attività comuni;
2. allo spostamento del refettorio nella sede dell’Associazione Alcoolisti Anonimi e quindi all’esterno dell’edificio che ospita la scuola materna;

Se così fosse Le chiedo di sospendere tale decisione e di convocare con urgenza la commissione consigliare preposta per consentire una analisi approfondita del problema.

In attesa di un Suo sollecito riscontro la ringrazio, anticipatamente, per l’attenzione posta.

lunedì 26 marzo 2007

Partecipazione, non speculazione

di Luca Forlani, segretario di Rifondazione di Cernusco

U na città migliore, un altro modello di sviluppo. Questa la sintesi del lavoro svolto dai cinque tavoli programmatici aperti dopo la presentazione della coalizione di centrosinistra e del candidato sindaco, Eugenio Comincini.
Il primo dato che emerge è quantitativo:
la grande partecipazione e l’intensità del lavoro che ha coinvolto cittadini attivi nelle associazioni locali o singoli desiderosi di prendere parte ad un progetto generale, in cui riversare competenze, speranze e il proprio sguardo sulla realtà.
Elemento qualificante di questa esperienza è stato però il contenuto delle proposte e il livello del dibattito, molto vicino alle storie e alle esperienze di chi quotidianamente vive la città e ne costruisce le fittissime relazioni sociali, economiche e culturali.
Dopo anni in cui la politica ha perso progressivamente credibilità e le istituzioni si sono sempre più allontanate dalla società, tutti i tavoli hanno indicato come tema fondamentale la partecipazione, intesa come regola permanente di governo, in grado di coinvolgere tutti i progetti e i settori dell’amministrazione.
In secondo luogo la necessità di avere uno sguardo più ampio su quanto succede oltre Cernusco, imparando dalle esperienze già attive in altri comuni e soprattutto riattivando un rapporto costante di collaborazione con gli altri enti locali.
La vicenda del Villaggio Solidale è esemplare da questo punto di vista.
Infine le mille proposte che riguardano la tutela del territorio, con una particolare attenzione all’agricoltura, la riqualificazione delle attività e delle aree produttive per creare lavoro di qualità, la difesa dell’istruzione pubblica a partire dalla disponibilità di spazi adeguati, i servizi pubblici, l’attenzione alla salute dei cittadini e l’impegno contro traffico e inquinamento.
Un progetto di città diverso dall’eredità che ci lasciano il Sindaco Cassamagnaghi e la sua maggioranza di centrodestra che, come ultimo atto della loro attuale esperienza amministrativa, si apprestano a lanciare un nuovo attacco al territorio. Melghera, Garzanti, Mat-Plast: 270 mila metri cubi di speculazione edilizia, che una giunta da tempo alla deriva proverà ad adottare in extremis negli ultimi consigli comunali a disposizione. Bloccare questi interventi, i cui effetti sono evidenti a tutti, significherebbe garantire un domani alla città e iniziare a pensare ad una città migliore, con maggiore equità e vivibilità.
Ma per farlo è necessaria la partecipazione di tutti. Adesso.

lunedì 19 marzo 2007

Terzo appuntamento con la «BIODOMENICA»

Domenica 25 marzo, piazza Matteotti, tutto il giorno

Dopo il successo ottenuto dalle due edizioni precedenti dedicate ai prodotti dell'autunno e dell'inverno, che si sono svolte il 15 ottobre e il 21 gennaio, ecco la terza «Biodomenica». L'appuntamento è per domenica 25 marzo, dalle 8 alle 18, in piazza Matteotti a Cernusco.
Tante persone, cernuschesi e non, hanno affollato la piazza e acquistato i prodotti in vendita: buoni, controllati e sani, perché frutto di coltivazioni e lavorazioni rispettose della natura.
Vivere Cernusco e l'associazione Futura sono convinti che anche questa terza edizione della Biodomenica possa avere lo stesso successo delle precedenti, contribuendo a diffondere l'abitudine all'uso di prodotti biologici.
Nel corso della Biodomenica produttori aderenti all'Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) per tutta la giornata esporranno i loro prodotti: frutta e verdura biologica, miele, vino, formaggi, conserve, marmellate. Saranno inoltre presenti alcune associazioni cernuschesi: oltre a Vivere Cernusco e Futura, che promuovono la manifestazione, ci saranno Cachoeira de Pedras, con un banchetto di libri usati in vendita per sostenere progetti di sviluppo in Brasile, Equocom, con i prodotti del commercio equo e solidale e l'associazione Onè Respe che presenterà quadri caraibici per finanziare 4 scuole nelle baraccopoli dominicane.

Comitato pro COMINCINI: nueve forze e una sede

dalla Gazzetta della Martesana del 19/3/07

Settimana importante per il neonato comitato «Con Eugenio per il meglio», creatosi nelle scorse settimane a sostegno della campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra.
Lo scorso sabato 17 marzo, alle 15, ha inaugurato la sua sede operativa di via Bourdillon al civico 15, e ha presentato al pubblico i volti nuovi che si sono uniti ai 14 nomi iniziali. «Il luogo prescelto dai membri del comitato - ha commentato il presidente Nicola Baboni - è al civico 15 di via Bourdillon, voluto appositamente nel cuore della città perché diventi ponte con tutti i cernuschesi. La sede vuole essere una spazio a porte aperte, dove, tutti i giorni, i cittadini potranno contribuire alla campagna elettorale con le proprie proposte sulla città di Cernusco».
Nel pomeriggio di sabato, presso la nuova sede, sono stati poi presentati i quattro nuovi membri, che, dalle prossime settimane, entreranno a far parte del Comitato: Elisa Cappellini, 28 anni, neomamma e fisioterapista; Luigina Leo, 44 anni, madre di due bimbi e insegnante impegnata nel sociale; Antonio Pievatolo, 39 anni, ricercatore del Cnr, professore universitario e papà, e Ina Schluter Von Wrochem, 63 anni, madre e per molto tempo violoncellista dell'orchestra della Scala.

Garzanti: ripensare il futuro dell'area

dalla Gazzetta della Martesana del 19/3/07

Eugenio Comincini, candidato sindaco del centrosinistra, aveva già espresso un mese fa la sua posizione sul Pii Garzanti. Posizione che non è cambiata.
«Sono contrario al progetto sull’area Garzanti che prevede la costruzione di due torri di 15 piani per abitazioni - aveva scritto Comincini in un comunicato - La coalizione di centrosinistra che rappresento ha una posizione univoca su questo tema. Sono contrario per alcune semplici ragioni di buon senso: Cernusco non vuole altre torri come quelle dell’Arco Falc, Cernusco non vuole altre colate di cemento, Cernusco deve dare risposte serie ai problemi dell’abitazione e del lavoro. Non basta infatti dire che si costruisce tutto in edilizia convenzionata: il prezzo della casa ha certo un grande valore ma portare mille persone in più in un’area che non ha vocazione abitativa senza prevedere servizi (che già sono carenti per la città esistente) è irresponsabile. Senza aver preventivamente definito il Piano dei servizi non è tollerabile che il territorio e il Prg vengano ancora una volta sfregiati». Comincini non risparmia neppure la Constantes: «Mi spiace - aveva aggiunto il candidato sindaco del centrosinistra - che a rendersi protagonisti di questo progetto siano esponenti della cooperazione cittadina che si è guadagnata credibilità e stima per uno stile del costruire che non ha nulla a che vedere con la speculazione e la cementificazione. La Constantes ha la comprensibile necessità di rientrare da un investimento finanziario che l’ha seriamente impegnata per venire incontro a esigenze sociali (lavoratori Garzanti, vicenda Credicoop): la politica non può non affrontare questa richiesta. Ma la politica non può neppure permettere che si utilizzi il territorio in modo irresponsabile per risolvere problemi nati e gestiti con non pochi errori. Troviamo insieme una soluzione per quell’area senza però fare scelte che peserebbero su tutta la città. Cernusco deve seriamente tornare a dare risposte alle necessità di lavoro: non c’è solo il problema della casa».
Una posizione largamente condivisa da Giordano Marchetti di Vivere Cernusco: «Quell’area deve rimanere a vocazione industriale - dice - Mi sembra quindi inutile commentare la scelta di costruire tutto in convenzionata».

lunedì 12 marzo 2007

Cassamagnaghi demiurgo del futuro cemento

oggi tutti insieme chiediamo ai citadini: fermiamolo con il voto!

Non ci sono più i tempi tecnici per approvare in questa legislatura varianti al Prg. Ciò nonostante Cassamagnaghi continua imperterrito a cementificare dimostrando la sua irrispettosa natura verso le istituzioni. Le opposizioni disertano, come gesto di estrema protesta, la commissione (richiesta dal sindaco) dove ha portato in scena il cemento “LAST MINUTE”. A questo punto la parola vada ai cittadini !!

Tutte le forze di opposizione UNITE E COMPATTE considerano l’inserimento all’ordine del giorno dell’odierna Commissione Territorio del ‘Piano di intervento integrato area ex Garzanti’ l’ennesima grave prova di arroganza compiuta dal Sindaco Cassamagnaghi e della sua maggioranza.

Oggi infatti il sindaco propone l’ adozione di un piano, il PII Garzanti, che per i tempi tecnici necessari, potrà essere approvato definitivamente solo dalla prossima amministrazione: QUINDI PROCEDE CON LA CONSAPEVOLEZZA DI IMPEGNARE CON LE PROPRIE PESSIME SCELTE ANCHE CHI GLI SUCCEDERA’ !!!

Cassamagnaghi ipoteca il futuro istituzionale della prossima amministrazione e della nostra città in maniera indecente e come mai era successo a Cernusco, scavalcando in questo modo e senza vergogna il voto popolare che a breve si esprimerà anche su queste proposte.

Infatti, prima ancora di discutere nel merito la proposta Garzanti, tutte le forze di opposizione denunciano il fatto che la stessa viene posta alla nostra attenzione prima ancora che sia concluso l’iter di approvazione del bilancio preventivo e, soprattutto, a meno di 90 giorni dalle prossime elezioni amministrative e quindi senza neppure la possibilità tecnica che questa amministrazione possa concluderne l’iter di approvazione.

Cassamagnaghi con questo gesto non si accontenta di far danni per il presente, ma ipoteca la possibilità di danneggiare Cernusco anche quando, finalmente, non sarà più sindaco!

La rilevanza dell’impatto che questo intervento avrà sulla città, sulla viabilità e sull’intera zona industriale in cui è inserito, non può essere approfonditamente discussa come sarebbe giusto e ragionevole fare nei pochi giorni che restano a questa Amministrazione .

E’ incredibile che ci venga chiesto di cominciare l’esame di un provvedimento che per leggi e regolamenti vigenti, non potrà essere definitivamente approvato visti i pochi giorni che ci separano dallo scioglimento del consiglio comunale e la contemporanea convocazione di due consigli comunali sul bilancio.

Ci troviamo inoltre in questi giorni impegnati in una rincorsa affannosa per il rispetto dei termini di legge per l’approvazione del bilancio preventivo e di tutti i provvedimenti ad esso collegati.

Questa amministrazione ha maturato, nella costante incapacità di governo, mesi di ritardo sull’approvazione del bilancio ma ciò nonostante ha l’ardire di chiederci nel frattempo di esaminare ancora migliaia di metri cubi di cemento !!!

Siamo ancora una volta nel bel mezzo delle difficoltà di una gestione ordinaria delle risorse comunali e nonostante questo, il sindaco vorrebbe imporci in pochi giorni la discussione della modifica di un’area da industriale a residenziale per 63.000 mc, in piena variante al PRG, con la conseguente creazione di una strada che attraversa le aree di maggior pregio paesaggistico e monumentale della nostra città e con l’impegno di risorse per milioni euro, pur sapendo perfettamente di aprire un procedimento che solo la prossima amministrazione potrà per legge approvare definitivamente.

Non ci facciamo usare da nessuno, il consiglio comunale non è un taxi per consentire a questo sindaco di scavarsi nel cemento una penosissima quanto sofferta candidatura a sindaco (scommettiamo che l’investitura arriverà tra poco ? Cioè solo dopo la promessa di tanto cemento Last Minute ? !!) .

L’ultima e decisiva prova di fedeltà ai cementificatori riuniti, potenti maggiorenti della sua maggioranza, il Sindaco Cassamagnaghi, la dia con la sua personale dignità e se è in grado di fare promesse e di farsi credere, le faccia in campagna elettorale di fronte a tutti i cittadini, ma non usi il consiglio comunale per ratificare impegni che non è in grado di mantenere da solo.

Per questi motivi oggi non partecipiamo alla discussione del PII Garzati in Commissione Territorio, discussione che riteniamo solo un inutile forzatura per ingraziarsi qualche vecchio suggeritore in cerca di tanto sbiadite quanto inutili certezze.

La nostra forza non ci impedirà di far mancare le nostre proposte e le nostre idee anche su questo progetto. Ciascuna forza politica di opposizione saprà dire la sua, ma lo farà con la trasparenza che solo la campagna elettorale può garantire senza impegnare le amministrazioni che NON possono più decidere (perché in scadenza di mandato) su questi temi.

Restiamo dunque in attesa di un sussulto di dignità dei consiglieri di maggioranza: se seguiranno la linea della “cementificazione preventiva” non potranno poi negare che l’unica netta linea di confine per le prossime elezioni è rappresentata da questa semplice equazione: chi vota Cassamaganghi vota per il peggio visto in questi anni e per i prossimi PII ( 300.000 metri cubi di residenze inutili in Garzanti, Melghera, Masaccio voluti dai soliti “ vecchi padrini” cernuschesi che operano fuori dal PRG senza alcuna programmazione e ragione urbanistica ).

Chi non vuole tutto questo potrà scegliere tra le nostre diverse proposte sicuramente assai meno esasperate ma a misura di una città che rifiuta interventi così invasivi.

Nell’attesa lasciamo sola e tremebonda la maggioranza a recitare anche questa sera il proprio copione misto di confusione, calcina e cemento . Sino che morte amministrativa non vi separi.

Per l’Ulivo: Paolo Della Cagnoletta
Per Obiettivo Cernusco: Damiano Cantù
Per Vivere Cernusco: Donato Scotti
Per La Filanda: Claudia Mandelli
Per Federalisti Cernuschesi: Moreno Barzanò
Per Vivere Cernusco/Rifondazione Comunista/Girotondo/Italia dei Valori: Giordano Marchetti

Auguri alla donne

c'è bisogno del vostro impegno e della vostra presenza
di Eugenio Comincini

L’occasione della Festa della Donna mi consente di esprimere alcune considerazioni sulla necessità che Cernusco ha di valorizzare l’universo femminile e la presenza delle donne nella politica locale. Ormai da qualche anno il vostro contributo è relegato a impegni di secondo piano: basta pensare che tra i 19 assessori che si sono susseguiti in Giunta negli ultimi 5 anni ha figurato solo una donna.

Il mio auspicio è che vi sia una buona rappresentanza femminile non solo nelle liste dei candidati, ma anche nel Consiglio comunale che sarà eletto.

Da parte mia, da Sindaco, voglio poter contare sulla diretta collaborazione delle donne: più donne in Giunta, nelle istituzione e negli enti di nomina comunale saranno migliore garanzia di impegno e di positivo cambiamento.
L’attenzione alla donna non può certo risolversi con la visibilità: si tratta soprattutto di avere idee e progetti che evidenzino obiettivi ritenuti importanti “dall’altra metà del cielo”. Nell’elaborazione del programma elettorale ho avuto modo di confrontarmi con diverse donne; ne sono emerse alcune interessanti esigenze:

• l’apertura di uno “sportello donna” con compiti di informazione ed orientamento, da coordinarsi con i servizi già esistenti (dai servizi per la maternità e l’infanzia, al lavoro, alla cultura, ai problemi di relazione);

• l’utilizzo del cosiddetto “bilancio di genere”, cioè di quel processo che, partendo dal bilancio comunale, ne analizza le voci di dettaglio per individuare in quali settori specifici sono impegnate le risorse ed iniziare quindi cambiamenti concreti che favoriscano la vita quotidiana delle donne e di conseguenza il benessere della famiglia e di tutta la comunità;

• un potenziamento e coordinamento dell’offerta culturale che tenga conto e tuteli anche le esigenze di cura psico-pedagogica che il mondo femminile esprime;

• maggiore attenzione alla dimensione lavorativa della donna con gli effetti che questa produce sulla vita familiare: quindi attenzione ad asili nido e strutture scolastiche, percorsi viabilistici, ecc.

Su questi temi mi impegno a dare risposte concrete alle esigenze delle donne.
Nell’auspicare una vostra rinnovata partecipazione alle prossime elezioni, formulo i migliori auguri per la vostra festa!

EUGENIO COMINCINI
Candidato Sindaco

Nasce il comitato elettorale "con Eugenio per il meglio"

Giovedì 1° Marzo è stato ufficialmente presentato alla cittadinanza ed alla stampa locale il Comitato Elettorale “con Eugenio per il meglio”. Si trasmette l’intervento del dott. Nicola Baboni, presidente del comitato stesso.
“Oggi il Comitato Elettorale “con Eugenio per il meglio” compie, finalmente, la sua prima uscita pubblica. A dicembre, quando è stata ufficializzata la candidatura a Sindaco di Eugenio Comincini, in alcuni di noi qui presenti è subito nata la volontà di fare qualcosa di concreto per sostenere la sua campagna elettorale. Ha così preso vita questo comitato; e ora che siamo qui sono tanti i sentimenti che affollano il mio animo: c’è l’emozione, la passione, l’entusiasmo e la gratitudine. Oggi assumo questo gravoso impegno in qualità di presidente e mi sento emozionato come un bambino il primo giorno di scuola, ma l’emozione passerà, non può essere tutti i giorni il primo giorno di scuola.
I sentimenti che certamente non svaniranno sono la passione mossa da una sincera e disinteressata amicizia nei confronti di Eugenio, e l’entusiasmo dato dalla consapevolezza che, finalmente, noi cernuschesi abbiamo un candidato sindaco davvero all’altezza, direi addirittura ideale!
Comincini, infatti, non è solo il miglior candidato sindaco tra quelli in lizza, ma è il miglior candidato possibile, in assoluto! La serietà, l’onestà, la preparazione, l’equilibrio e l’attaccamento alla cosa pubblica con il giusto spirito di servizio sono credenziali difficilmente eguagliabili. Il candidato ideale perché di valore assoluto a prescindere dalla coalizione che lo sostiene, a prescindere dal colore delle bandiere dei partiti, movimenti e liste civiche che lo candidano.
Dicevo di provare anche un forte sentimento di gratitudine: mi sento, infatti, di dire grazie a tutti i membri del Comitato che hanno voluto aderire e grazie per aver pensato a me per un incarico così delicato.


Il comitato che oggi ufficialmente nasce rappresenta la società civile della città che si fa garante innanzi alla cittadinanza delle credenziali di Comincini; oltre al sottoscritto ne fanno parte:

• Paolo Amabile (coordinatore del Comitato) avvocato del foro di Milano, 34 anni sposato.

• Angela (detta Lalla) Chiarella dirigente scolastica, 56 anni sposata con due figli.

• Renata Perego impiegata presso la società Deloitte & Touche S.p.a., impegnata nel sociale, 46 anni divorziata, due figli.

• Antonio Antidormi si occupa di aiuti internazionali e cooperazione allo sviluppo per l'Ufficio Missionario della Diocesi di Milano, impegnato nell'associazionismo locale a favore delle missioni e curatore di pubblicazioni in materia di educazione alla mondialità, 34 anni sposato con una figlia.

• Lorenzo Cucchi pensionato, ex impiegato di banca, impegnato su più fronti nel sociale, 60 anni con due figli.

• Giuseppe Elli amministratore delegato multinazionale, dirigente Basket Cernusco, 58 anni sposato con due figli.

• Giuseppe Frattini già primario di divisione del Fatebenefratelli e già presidente del Rotary Martesana, 76 anni sposato con due figli.

• Luigi Grimaldi medico di base e presidente della CSI della Sacer, 56 anni sposato con tre figli.

• Angelo Levati pensionato, già presidente delle ACLI cernuschesi, poi membro delle ACLI a livello provinciale e regionale; già membro della commissione ecumenica diocesana, 67 anni sposato con tre figli.

• Maurizio Magistrelli operatore sociale, dirigente di Cooperativa Sociale, 39 anni sposato con tre figli.

• Guido Panzetti pensionato, ex commerciante, vice presidente e fondatore degli Amici del Tempo Libero, responsabile del coro “Voci Bianche”, 69 anni sposato con due figli.

• Emanuele Vendramini professore universitario di Management Pubblico all’Università Luigi Bocconi, 37 anni sposato con due figli.


Il comitato cercherà altre adesioni e siamo certi che ne arriveranno.
Non si possono, però, dimenticare le decine di persone, tra le quali ci sono moltissimi giovani, sicuramente meno note, ma altrettanto preziose che hanno dato la loro disponibilità a svolgere i numerosi compiti più pratici.

Il comitato è un’entità svincolata da partiti e liste civiche ed avrà come unico obbiettivo la vittoria del candidato. Non è una lista civica, penso che a Cernusco ce ne siano già troppe; io personalmente non ho nessuna intenzione di candidarmi; non escludo, però che qualcuno dei membri di questo comitato non decida di farlo; ma ripeto perché vorrei fosse chiaro: il Comitato non è una lista civica, non è la “lista del sindaco”. Compiti principali saranno la ricerca del consenso e la raccolta dei fondi necessari per sostenere la lunga campagna elettorale. Posso dirvi fin d’ora che il finanziamento avverrà in assoluto “stile Comincini” vale a dire in maniera cristallina: giustificheremo e pubblicizzeremo ogni entrata ed uscita fino al centesimo di euro, nel pieno rispetto delle regole.
Abbiamo compiuto tutti i passi per fare le cose con la massima correttezza e trasparenza possibile: esiste un atto costitutivo, uno statuto, ci siamo registrati all’Agenzia delle Entrate e stiamo aprendo un c/c postale per la raccolta dei fondi. Abbiamo una sede: via Bourdillon n. 15, che è in fase di ristrutturazione, l’inaugurazione della sede, alla quale ritenetevi fin d’ora tutti invitati, è prevista tra una decina di giorni.
Concludo facendo un appello a tutte le forze politiche siano esse partiti o liste civiche, movimenti o battitori liberi perché questa che ci apprestiamo a vivere sia una campagna elettorale pulita e corretta: Cernusco lo merita!

Cernusco merita di essere migliore, e Comincini assicura questo salto di qualità!

Io e tutti i membri del comitato daremo tutto il possibile per ottenere questo grande risultato perché siamo convinti che sia MEGLIO STARE MEGLIO!”


Dott. Nicola Baboni
Presidente del COMITATO ELETTORA,LE “CON EUGENIO PER IL MEGLIO”

Garzanti: cosa fare

Sono contrario al progetto sull’area Garzanti che prevede la costruzione di 2 torri di 15 piani per abitazioni. La coalizione di centrosinistra che rappresento come candidato Sindaco della città ha una posizione univoca su tale tema.

Sono contrario per alcune semplici ragioni di buon senso: Cernusco non vuole altre torri come quelle dell’Arco Falk, Cernusco non vuole altre colate di cemento, Cernusco deve dare risposte serie ai problemi dell’abitazione e del lavoro.

Non basta infatti dire che si costruisce tutto in edilizia convenzionata: il prezzo della casa ha certo un grande valore ma portare 1.000 persone in più in un area che non ha vocazione abitativa senza prevedere servizi (che già sono carenti per la città esistente) è irresponsabile.

Senza aver preventivamente definito il piano dei servizi non è tollerabile che il territorio e il PRG vengano ancora una volta sfregiati.

Mi spiace che a rendersi protagonisti di tale progetto siano esponenti della cooperazione cittadina che si è guadagnata credibilità e stima per uno stile del costruire che non ha nulla a che vedere con la speculazione e la cementificazione.

Cernusco deve seriamente tornare a dare risposte alle necessità di lavoro: non c’è solo il problema della casa. Molte aziende hanno chiuso in questi anni e le aree sono state trasformate in abitazioni. I cernuschesi meritano anche di poter avere risposte per un impiego vicino a casa.

Chi racconta che il processo di deindustrializzazione è irreversibile non dice il vero e ha scarso contatto con la realtà (oltre che poca fantasia): dove la politica è stata in grado di offrire strumenti per l’innovazione, l’attività produttiva ha saputo trasformarsi e modernizzarsi, tendendo verso nuove sfide. La globalizzazione va governata, non subita. È certo che per governarla occorre avere idee e agire, non sedersi e accontentarsi di facili soluzioni.

L’area della Garzanti deve quindi tornare ad essere un’area produttiva, possibilmente con capacità di attrarre insediamenti di valore (ricerca, innovazione tecnologica). Certamente – come poco sopra osservato – per ottenere un risultato simile la politica non se ne deve stare con le gambe sotto il tavolo: occorre creare relazioni e opportunità. Gli spazi adiacenti all’area Garzanti sono occupati da aziende molto importanti: un network con tali realtà e il mondo universitario scientifico potrebbe offrire soluzioni all’utilizzo dell’area. Ma è necessario che l’Amministrazione comunale non faccia solo da “passacarte” dei progetti: deve farsi parte diligente per dare indirizzi precisi e offrire possibilità.

Quando venne acquisita quell’area dalla cooperativa Constantes il problema della casa a Cernusco era molto diverso: oggi – fra interventi in fase di ultimazione e di prossimo inizio – si stanno per offrire circa 2.000 appartamenti, di cui circa 600 in edilizia convenzionata e canone sociale. Ritengo quindi che non si necessiti di un ulteriore massiccio intervento edilizio per la casa. Si possono studiare insieme soluzioni anche per il lavoro.

La Constantes ha la comprensibile necessità di rientrare da un investimento finanziario che l’ha seriamente impegnata per venire incontro ad esigenze sociali (lavoratori Garzanti, vicenda Credicoop): la politica non può non affrontare tale richiesta. Ma la politica non può neppure permettere che si utilizzi il territorio in modo irresponsabile per risolvere problemi nati e gestiti con non pochi errori. Troviamo insieme una soluzione per quell’area senza però fare scelte che peserebbero su tutta la città.

Eugenio Comincini

Una poltrona incompatibile

e alla fine Colombo deve rispettare la normativa

Nel consiglio comunale del 29 novembre, dopo la nomina ad assessore di Giuseppe Colombo, in un’interrogazione al sindaco il nostro consigliere Marchetti fece rilevare che, secondo il Decreto Legislativo 267/2000, chi ha poteri di rappresentanza in un Ente che riceve dal Comune una sovvenzione, quando la parte facoltativa di questa supera il 10% del totale delle entrate, non può ricoprire la carica di Assessore.
In considerazione del fatto che il neoassessore Colombo risultava presidente sia della Banda di Cernusco che del Segretariato Sociale Pampuri, enti sovvenzionati dal comune, Marchetti fece presente l’incompatibilità tra la nomina ad assessore e tali incarichi, chiedendo al sindaco di prendere i necessari provvedimenti per far cessare una situazione in palese contrasto con la normativa. Ebbene, in quella occasione l’assessore Colombo, che evidentemente ha un suo particolare modo di intendere la legge, affermò: “per quanto riguarda la Banda, io sono presidente della Banda e rimango presidente della Banda”, specificando, bontà sua, ..“ogni qualvolta l’Amministrazione Comunale piglierà una decisione che riguarda la Banda, io mi tolgo”. Riguardo al Segretariato Pampuri la risposta fu ancora più netta: “Non ho nessuna intenzione di dimettermi da una realtà come questa, di cui sono presidente fondatore da 30 anni..”. Ma, a quanto pare, anche il nostro assessore missionario, ha dovuto rispettare la legge per salvare la poltrona. Il Sindaco ha infatti risposto, in data 24 gennaio, alla richiesta del consigliere Marchetti di avere documentazione sulla cessata situazione di incompatibilità, allegando due lettere da cui risultano le dimissioni di Colombo dalla presidenza di entrambi gli Enti.
Tutto a posto, allora? Non proprio: c’è ancora una data che appare “incompatibile”. Mentre infatti le dimissioni dalla Banda risultano presentate il 3 gennaio, quelle dal Segretariato Pampuri risultano presentate il 20 novembre, ...9 giorni prima del consiglio comunale in cui Colombo rispose sdegnato che mai e poi mai avrebbe lasciato la presidenza! Forse abbiamo un assessore che, oltre a viaggiare per il mondo, viaggia anche a ritroso nel tempo! O, più semplicemente, un’amministrazione che pasticcia anche quando dai pasticci cerca di togliersi?

L'amara storia di Cenerentolo e Cassamatrigno

Giovedì 18 gennaio, ai capigruppo consiliari, era arrivata una lettera, da parte del presidente del consiglio comunale Marfurt, in cui si chiedeva di inviare entro lunedì 29 gli articoli per Filo diretto, l’allegato al notiziario comunale dove trovano spazio gli articoli di tutti i gruppi consiliari. Nemmeno una parola sul destino degli articoli che erano già stati consegnati entro dicembre per il numero di gennaio e che non hanno mai visto la luce. Non è la prima volta che succede: in assoluto spregio a quanto stabilito da un regolamento approvato all’unanimità in consiglio, questo foglio, “figlio di un dio minore”, da quando è nato, dopo anni e anni di rinvii e dinieghi, ha avuto una vita a dir poco travagliata.

Già l’abito, cioè la grafica studiata per lui, lo hanno reso una specie di Cenerentolo vestito di stracci, rispetto al pomposo Semplice Comune Cittadino governativo, che sembra invece una rivista di moda. Ma c’è di più: il sindaco matrigno si è accorto che, purtroppo, anche con pochi stracci a disposizione, le Cenerentole dell’opposizione riuscivano a farsi notare, facendo così sfigurare fratellastri e sorellastre di governo (perchè non bastano vestiti di piume, look da donne indipendenti o una faccina sorridente...); il Cassamatrigno ha deciso quindi di prendere provvedimenti più drastici: inizialmente ha solo ritardato l’uscita del foglio, così che il numero di novembre è uscito a dicembre e quello di dicembre è saltato, ...per uscire a gennaio insieme ai nuovi articoli richiesti e consegnati? No, proprio no.

Come poteva il nostro sindaco matrigno sopportare l’onta di iniziare un nuovo anno con i tanto odiati Cenerentoli alla ribalta, mentre i suoi figli legittimi non erano stati in grado di scrivere nulla? E allora la grande idea: “Non li facciamo uscire, questi Cenerentoli chiacchieroni, così nessuno li vedrà e qualcuno forse noterà invece le mie afasiche, ma tanto docili paperelle...”. Sembra una brutta favola, di cui non s’intravede il lieto fine, invece è la realtà. A Cernusco ormai trasparenza e democrazia sono scarpette troppo strette per i piedi di una classe di governo che ha fatto dell’arroganza il suo vestito abituale: meglio scarpe più robuste, per calpestare quel che rimane del civile confronto democratico.

domenica 11 marzo 2007

I Verdi con Comincini e Vivere


I Verdi aderiscono all’alleanza di centrosinistra che a Cernusco sul Naviglio sostiene la candidatura a sindaco di Eugenio Comincini alle elezioni comunali della prossima primavera.
Prende così avvio un percorso di lavoro finalizzato a costituire nel prossimo futuro una presenza territoriale attiva e ufficialmente riconosciuta della federazione nazionale dei Verdi.
Fin da oggi i Verdi collaboreranno con le altre forze politiche di centrosinistra alla stesura definitiva di un programma elettorale particolarmente attento alle tematiche ambientali, alla tutela e valorizzazione del territorio e alle politiche per la mobilità sostenibile e saranno a fianco del candidato sindaco Comincini durante questi mesi di campagna elettorale.
I Verdi non presenteranno una propria lista recante il loro simbolo, ma saranno rappresentati da alcuni candidati verdi nella lista civica di Vivere Cernusco, movimento che da oltre vent’anni, a livello comunale, è protagonista di battaglie e proposte a difesa dell’ambiente e della qualità della vita.

Milano, 24 gennaio 2006