lunedì 30 novembre 2009

Intervento sul Piano di Diritto allo studio di Colombo e Fedeli

Questo Piano di Diritto allo Studio ci vede particolarmente soddisfatti perché mantiene l’ottimo impianto già incluso nella versione precedente, consolidando alcuni importanti interventi, e perché porta innovazioni e prevede nuovi servizi; punto qualificante del piano è senz’altro la definizione dei rapporti, in maniera dettagliata e condivisa, fra autonomia scolastica, studenti, famiglie e comune sulla base del principio di correlazione tra le parti.
La bontà di questo piano e tutti gli interventi già effettuati o in corso di effettuazione per la scuola dimostrano che questa maggioranza crede fortemente nella scuola e opera seriamente per essa.
Infatti, limitandoci a citare gli interventi sulle strutture scolastiche, nell’ultimo periodo la nostra amministrazione ha:
- creato il Centro Diurno Disabili, appositamente concepito per rispondere con qualità ai bisogni dei disabili e per liberare spazi nella scuola di via Buonarroti;
- ottenuto gli insegnanti necessari per rispondere a tutte le necessità, almeno per questo anno, della scuola cernuschese grazie alla forte determinazione di assessore e sindaco;
- promosso la sottoscrizione e, a sua volta, sottoscritto il protocollo di intesa che consentirà alle scuole Aurora e Bachelet di costruirsi un proprio edificio scolastico, generando la liberazione di spazi nelle scuole pubbliche del Secondo Circolo.
A questi interventi si aggiungerà prossimamente la realizzazione della nuova scuola pubblica che costruiremo per garantire un servizio scolastico vicino alle nuove espansioni residenziali, evitando quindi scomodi ed inquinanti attraversamenti della città da parte di numerosi cittadini.
Sottolineando che la stesura di questo Piano di Diritto allo Studio è avvenuta con la partecipazione delle scuole, che sono gli attori più importanti sul tema in questione, annuncio che il gruppo consigliare di Vivere Cernusco vota a favore di questo Piano.


Fabio Colombo Daniele Fedeli
Capogruppo di Vivere Cernusco Consigliere Comunale Vivere Cernusco

martedì 10 novembre 2009

Intervento di Giordano Marchetti in Consiglio Comunale

Al termine del dibattito in aula l'assessore al territorio Giordano Marchetti ha effettuato un intervento in risposta agli stimoli sorti durante la discussione.


Il dibattito in aula di questa sera è stato sicuramente interessante, vivace e ricco di spunti.
Da un lato i Consiglieri di maggioranza che ringrazio per come hanno sostenuto e riconosciuto, nei loro interventi, la bontà del protocollo d’intesa; dall’altro i Consiglieri di minoranza con interventi che non fanno altro che confermare in me la convinzione di come, da un po’ di tempo, si è scelto di perseguire un disegno teso a deformare la realtà per confondere l’opinione pubblica.
Certo in questa gara qualcuno risulta essere più abile e convincente, qualcun altro meno, ma la sostanza della questione non cambia.

E così anche l’intesa raggiunta tra gli Operatori e l’Amministrazione Comunale sul destino dell’area Mat Plast non sfugge a questo gioco teso a offuscare la realtà.
  • Non conta più il risultato, credo storico, di aver dato soluzione, dopo oltre 25 anni, alla coabitazione forzosa nelle medesime strutture comunali della scuola pubblica e della scuola paritaria;
  • Non conta più aver dato nuove prospettive di spazio che significa dare sviluppo qualitativo dell’offerta e del servizio scolastico cernuschese nel suo insieme;
  • Non conta più aver riportato il rispetto in quell’area delle destinazioni d’uso previste nel PRG;
  • Non conta più aver definito, oltre che la realizzazione della scuola paritaria, l’attuazione di strutture a carattere universitario capaci di dare, per un verso risposte alla preoccupazione degli studenti fuori sede che gravitano sugli atenei milanesi e cioè la mancanza di posti letto in ambienti dignitosi e a prezzi ragionevoli, e dall’altro di far finalmente allargare lo sguardo della nostra città oltre i suoi confini.
Ecco tutto ciò non conta.

Anziché entrare nel merito della questione si parla a slogan e si focalizza il dibattito e l’attenzione sugli slogan.
“Cemento buono – cemento cattivo”; “Fate la stessa volumetria che avevate a suo tempo contestato”, “Vi proclamate ambientalisti a parole poi nei fatti cementificate”;”Operazione immobiliarista” “ Campus no e sì al trasferimento dell’IPSIA”; e via di questo passo.

Insomma l’obiettivo è quello di far apparire l’Assessore, il Sindaco e la Giunta come degli incapaci perché continuano a prendere decisioni urbanistiche prive di una visione organica di pianificazione della città e soprattutto mostrarli ai mass media come i cementificatori della peggior specie neppure, lontanamente, comparabili con chi li aveva preceduti.

Allora, stando così le cose, è il caso di rimettere al centro dell’attenzione i fatti, la loro sequenza temporale.
Forse solo così si potrà capire il percorso che ci ha portato a definire questo protocollo.

Come già detto nel mio intervento di apertura ad aprile del 2007 la Giunta guidata da Cassamagnaghi faceva adottare al Consiglio Comunale, in variante al PRG, un PII (Piano Integrato di Intervento) molto articolato, presentato tra gli altri dalla proprietà dell’area Mat Plast, che consentiva sull’ambito in questione la realizzazione di 45.000 mc di edilizia residenziale (tradotto oltre 200 appartamenti) più 3000 mc di edilizia commerciale.
Poi quando tutto sembrava fatto, sono arrivate le elezioni.

La coalizione guidata da Cassamagnaghi perde e con il cambio di amministrazione il 02/08/2007 questa Giunta e questa maggioranza decidono di non approvare il PII adottato qualche mese prima.

Una scelta coraggiosa e un segnale di cambiamento molto forte alla città ma, che se non governata, - e lo sapevamo bene - avrebbe portato ad innestare con gli operatoti un conflitto dalle conseguenze non stimabili.

Rammento che il PII aveva improvvisamente fatto acquistare a delle aree vincolate a servizi, e dunque bloccate e poco redditizie, un valore di mercato incrementato di almeno 10 volte.

Si è dovuto allora spiegare, a chi aveva visto andare inaspettatamente in fumo una prospettiva di guadagno allettante, che il quadro era mutato.

Si è dovuto far capire agli Operatori, in un clima - che lascio solo immaginare -, di tensione, diffidenza e forse disprezzo, che lì le case, con tutto quello che ne derivava, non sarebbero più state realizzate;

Si è dovuto chiarire agli Operatori che una soluzione la si poteva trovare ma solamente ragionando su quello che il PRG consentiva si potesse realizzare lì, e cioè attrezzature di interesse sovracomunale per l’istruzione, la sanità e l’assistenza, altrimenti la situazione esistente, vale a dire l’attività produttiva della Mat Plast, si sarebbe congelata per anni nelle medesime condizioni in cui si trovava e senza possibilità di espansioni;

Si è dovuto far capire agli operatori che l’interlocutore che si trovavano davanti, cioè il sottoscritto, nonostante avesse perseguito con tenacia quanto da sempre affermato, ovverossia che il PII adottato non poteva né doveva essere approvato, era attendibile quando dichiarava a loro la disponibilità dell’Amministrazione nel voler giungere ad un accordo soddisfacente; una credibilità riconosciuta forse anche in virtù della coerenza e della determinazione mostrata dal sottoscritto in tutta la questione del PII.

Ed è basandoci su questi presupposti che si è cominciato a tessere una tela diventata col tempo lunghissima.

Ricordo a tutti che una delle priorità di mandato di questa Amministrazione riguarda le scuole ed in particolare la creazione di nuovi spazi perché le strutture esistenti, nel breve periodo, senza interventi mirati non sono più in grado di sopportare il previsto aumento della popolazione studentesca con particolare riferimento alle scuole elementari e materne.

E allora se porzioni di edifici scolastici comunali erano (e sono) occupati dalla scuola paritaria Aurora Bachelet ci si è chiesto perché mai non ipotizzare un loro trasferimento coinvolgendo, da subito, la Cooperativa nella costruzione del nuovo destino che si intendeva delineare sull’area Mat Plast?

Certo bisognava, anche qui, far capire ai Referenti della Aurora Bachelet che dopo tanti anni un’Amministrazione comunale, seppur politicamente lontano da loro, era disposta seriamente a mettere a disposizione una reale soluzione, dal punto di vista logistico, alla scuola paritaria.
Anche in questo caso posso assicurare che il passaggio non è stato sicuramente facile.
Si sono dovute prima abbattere le naturali diffidenze frutto di diverse visioni ideologiche, culturali e politiche.
Si sono dovute superare le rigidità delle posizioni e le diffidenze sedimentate nel tempo per poter costruire un rapporto di fiducia reciproca.

Solo dopo, e solo in seguito alla disponibilità manifestata da tutti i soggetti coinvolti, si è cominciato man mano a parlare degli obiettivi concretamente realizzabili, vale a dire il trasferimento della scuola paritaria, conditio sine qua non per l’attuazione del Piano Particolareggiato, e della richiesta dell’Operatore di realizzare un campus universitario i ragione dell’esistenza di un mercato dell’edilizia per studenti gravanti sugli atenei milanesi.
Poi si sono affrontate le questioni derivanti dai vincoli urbanistici, i problemi legati ai costi/benefici dell’intero Piano e quelli della sostenibilità economicamente accettabile per ciascun soggetto coinvolto, e poi ancora la definizione delle garanzie sulla realizzazione delle opere e della loro destinazione futura.

E’ dal mix di tutto ciò che è uscito questo protocollo d’intesa.
Non è dunque un caso se per giungere a questo accordo ci sono voluti ben 2 anni.
Una trattativa lunghissima dove in più momenti, molto prima di oggi, si è arrivati sul punto di chiuderla ma anche che saltasse tutto.

Per tutto questo se il Consiglio Comunale questa sera approverà il protocollo d’intesa, non potrò che essere personalmente soddisfatto, ma più ancora lo sarò per le prospettive future che sia aprono alla città.

Con il passaggio di stasera si chiuderà, dopo lungo tempo, una fase e se ne aprirà un’altra, più tecnica, basata sulla determinazione del Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi, con altri due passaggi in consiglio comunale, prima di poter dare l’avvio ai lavori di realizzazione della prima opera e cioè la scuola paritaria.
So di essermi dilungato e chiedo scusa ma era un passaggio doveroso nei confronti non solo dei consiglieri.

Il protocollo d'intesa Mat Plast

Intervento di presentazione del protocollo da parte dell'assessore al territorio Giordano Marchetti

Questo punto dell’OdG in discussione riguarda il protocollo d’intesa per l’attuazione del Piano Particolareggiato 19 stipulato nei giorni scorsi tra l’amministrazione comunale, gli operatori proprietari dall’area MAT PLAST e il presidente della Cooperativa AURORA-BACHELET.
Con questo mio primo intervento mi limiterò a riassumere al meglio i contenuti di questo protocollo così che tutti i consiglieri possano avere un quadro di informazioni sufficientemente completo per la successiva discussione.

L’area interessata da questa intesa ha, nel PRG vigente, una destinazione urbanistica per attrezzature ed impianti per l’istruzione, sanità e assistenza di interesse sovra comunale ed una superficie pari a 29500 mq.
Le NTA ricomprendono poi tale area nel PP19 destinato all’ampliamento dell’ITSOS; destinazione che oggi risulta superata sulla scorta di una nota dell’Amministrazione provinciale pervenutaci in data 08/04/09.

Ricordo ai Consiglieri che detta area era stata oggetto, assieme ad un’altra area limitrofa, di un PII adottato dal CC nell’aprile del 2007 e non approvato, sempre dal CC nell’agosto del 2007; PII che prevedeva su quell’area un’edificazione di 48000 mc di cui 31000 di edilizia residenziale libera, 14000 di convenzionata e 3000 di terziario.

Gli operatori, a seguito della non approvazione del PII, avevano presentato un ricorso al TAR, tutt’ora pendente, in attesa di fissazione dell’udienza.

La scelta di questa amministrazione è stata quella di dare attuazione al PRG con il PP19 facendo su quell’area che cosa?
  1. Edificio scolastico per le scuole paritarie “AURORA-BACHELET” aventi oggi sede presso i plessi scolastici di via don Milani e Mosè Bianchi;
  2. Un campus per studenti universitari.

Dei 29500 mq del lotto ex PII MAT PLAST, 6000 mq verranno destinati alla scuola paritaria per la realizzazione di un edificio distribuito di 3000 mq di SLP, su tre piani, per complessivi 9000 mc.
Su rimanenti 23500 mq del lotto verrà realizzato il campus universitario di 12500 mq di SLP per complessivi 37500 mc di cui un primo lotto di 10000 mq di SLP ed i rimanenti 2500 da utilizzarsi solo per un futuro ampliamento entro il termine di 10 anni dalla approvazione del PP.

Per quanto riguarda la scuola paritaria va detto che per la riproposizione dei medesimi corsi oggi in vigore a Cernusco è necessaria una struttura scolastica di almeno 4000 mq di SLP e dunque la Cooperativa, se vorrà mantenere almeno le attuali dimensioni, dovrà provvedere, prima della adozione del Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica, ad acquisire un’altra porzione di area adiacente ed avente da PRG la medesima destinazione d’uso.

Disegnato il quadro d’insieme vediamo adesso quali sono i tempi, i vincoli e gli impegni che gli operatori hanno sottoscritto con questo protocollo d’intesa.
  1. Adozione entro 90 giorni dall’approvazione del protocollo d’intesa da parte del Consiglio Comunale di un PP dove in sostanza vengano definiti i due lotti da destinarsi a scuola paritaria e a campus universitario, attuabili con tempi e modalità separati.
  2. Ad entrambi i soggetti saranno applicati oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per attrezzature culturali (oggi fissata rispettivamente in 15.7 €/mq e 8.67 €/mq). L’onere relativo al costo di costruzione è invece riservato al solo campus universitario.
  3. Non è prevista la cessione di aree standard, né monetizzazione delle stesse trattandosi di edifici di servizio ad eccezione di un’area di circa 2500 mq da destinare a parcheggio pubblico in parte lungo via Masaccio ed in parte lungo via Buonarroti verso la cascina Gaggiolo.
  4. A totale carico degli operatori sono gli oneri della progettazione del PP oltre che la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva delle opere previste dal Piano per l’edilizia scolastica ed universitaria.
  5. Per un corretto assetto viabilistico del nuovo Piano sarà necessario eseguire, oltre ai citati parcheggi pubblici, una riqualificazione della via Masaccio. Anche tale opera sarà a carico degli Operatori. Sempre a carico degli Operatori è previsto poi un contributo di 200.000€ per opere pubbliche da eseguirsi nella zona.
  6. Le due strutture dovranno realizzare, all’interno delle loro aree, dei parcheggi pertinenziali da realizzarsi in superficie e/o sottosuolo. Per la struttura scolastica almeno 30 posti auto; per il campus universitario almeno 180 posti auto. Deve poi essere riservato uno spazio, in ciascuna struttura, per almeno 150 stalli per biciclette.
  7. L’edificio scolastico dovrà essere agibile entro il 30 luglio 2011 con contemporanea riconsegna degli spazi pubblici oggi occupati.
  8. La destinazione d’uso che verrà impressa dal nuovo PP 19 sarà per 20 anni dalla data di fine lavori di tutti gli edifici compresi nei due sub comparti singolarmente intesi e resterà vincolante per gli operatori. Solo successivamente gli operatori potranno chiedere all’Amministrazione comunale la stipula di una nuova convenzione per l’utilizzo degli edifici per funzioni conformi alla disciplina urbanistica che sarà allora in vigente.
  9. Come accennavo all’inizio del mio intervento a seguito della mancata approvazione del PII gli operatori avevano fatto ricorso al TAR.. Con questo protocollo d’intesa gli operatori si impegnano a rinunciare al ricorso pendente al TAR, e ad ogni altro contenzioso rinunciando ad ogni richiesta di danni connessa. L’atto formale di rinuncia verrà prodotto in originale prima dell’adozione del PP da parte del Consiglio Comunale.

Marco Erba (PD): l'Aurora Bachelet trova casa, più spazi per la scuola pubblica

L’amministrazione Comincini e la maggioranza al governo della città hanno ottenuto un altro clamoroso successo, dimostrando di saper porre rimedio agli errori urbanistici del passato targati centrodestra per indirizzare la città verso uno sviluppo armonico e soddisfacente. La soluzione alla quale si è giunti in merito all’area dismessa Matplast grazie alla mediazione della Giunta, al via libera del Consiglio Comunale e alla disponibilità degli operatori coinvolti risolve definitivamente molte annose questioni.


La storia

A beneficio dei lettori, va ricordato che quell’area era destinata dal piano regolatore a edifici con funzione scolastica ma, in virtù di uno sciagurato Piano Integrato di Intervento approvato dal centrodestra nella passata legislatura, si era aperta la strada all’ennesima colata di cemento privato. Una scelta folle, che avrebbe consentito la costruzione di un quartiere residenziale proprio di fronte all’Itsos, in un’area, quella a ovest, totalmente inadatta ad accoglierlo.

L’attuale maggioranza, subito dopo le elezioni, aveva evitato tempestivamente lo scempio stoppando il PII.


I vantaggi della scelta attuale

Ora, su quell’area, l’accordo prevede la realizzazione della scuola paritaria elementare e media dell’Aurora Bachelet e la costruzione di uno studentato per universitari. Senza dubbio una svolta netta e di qualità rispetto al passato.

In primo luogo, Aurora Bachelet avrà la possibilità di svilupparsi pienamente e ampliare la sua utenza in un’area di interesse scolastico, uscendo dalle aule delle scuole pubbliche di via don Milani e di via Mosè Bianchi che ora occupa e che, a fronte delle richieste di iscrizione, le andavano strette. Si svilupperà liberamente su un’area privata, senza soluzioni pasticciate come quella in cantiere all’epoca della Giunta Cassamagnaghi, che prevedeva la collocazione dell’edificio a Ronco, su un’area in parte pubblica (quindi appartenente a tutti i cernuschesi), che il Comune avrebbe svenduto all’operatore privato, con un prezzo talmente basso da suscitare perplessità tra i tecnici stessi dell’amministrazione.

In secondo luogo questo progetto consentirà la liberazione di aule per la scuola pubblica, che potrà così migliorare la sua offerta e rispondere alle esigenze più immediate dei cernuschesi con spazi adeguati.

In terzo luogo, la costruzione di uno studentato al posto delle case private in progetto nel PII ha una valenza indubbiamente superiore. Cernusco è collegata dalla metropolitana a Milano, sede di numerosissimi atenei, e gli spostamenti per gli studenti saranno facili. Soggiornando nello studentato, inoltre, gli studenti potranno compiere il loro percorso formativo senza incappare nelle piaghe che tutti conosciamo: affitti in nero e onerosi nelle grandi città, costi troppo elevati per ottenere un alloggio, sistemazioni precarie o sovraffollate. Attirando studenti sul proprio territorio Cernusco si apre a una importante dimensione sovra comunale, come il progetto della città metropolitana prevede, e favorisce una maggiore presenza giovanile in città, anche a beneficio delle attività commerciali.

Si sa che l’amministrazione sta trattando per il trasferimento della facoltà di scienze motorie dell’università di Milano nella nostra città. Le trattative continuano. Tuttavia la realizzazione dello studentato, come risulta evidente, non è legata all’arrivo di Scienze Motorie, ma ha una sua logica indipendente. In seguito, qualora tutto andasse a buon fine, si potrebbero creare ulteriori positive sinergie. Il fatto che l’operatore privato abbia concordato nelle trattative la realizzazione di uno studentato e la certezza che nessun imprenditore è autolesionista per partito preso confermano che il progetto ha gambe per correre, nonostante lo scetticismo di qualche menagramo.


Le critiche

L’assoluta bontà di questo progetto è confermata dalle critiche arrabbiate che i più faziosi oppositori stanno riversando sulla maggioranza. Con questo accordo stiamo accontentando tutti. Tuteliamo da un lato il principio della libertà di educazione, consentendo ad Aurora Bachelet di realizzare la sua scuola, risultato che i presunti paladini dei valori cristiani, che dal centrodestra usano la fede come un’arma elettorale, non erano riusciti a ottenere. D’altro canto, tuteliamo il diritto dei cittadini ad avere una scuola pubblica di qualità, garantendo spazi adeguati alle richieste. Tutta questa operazione, a costo zero per i cernuschesi, dimostra come la città sia amministrata da una squadra di persone non accecate dall’ideologia, come un’opposizione a corto di argomenti cerca di descriverci, ma dotate di senso pratico e capaci di riconoscere a ogni soggetto i propri diritti.

Certo, brucia perdere delle argomentazioni, ma il livore non paga mai, anzi suscita ironici sorrisi. Come quelli che scappano leggendo il tanto ridicolo quando isterico intervento dell’UDC su Cernuscoinsieme. Strano che i paladini del cristianesimo ostentato in politica bollino Aurora Bachelet come una “scuola confessionale”, manco fosse un luogo di indottrinamento talebano. Strano che i paladini del cristianesimo falliscano anche sul fronte satirico, parlando di Gesù che “nel dipinto fiorentino (Il tributo di Masaccio) paga una gabella d'ingresso in città facendo pescare a san Paolo un pesce che ha in bocca una moneta d'oro”. Ma dove? Il tributo si riferisce alla tassa del Tempio, non a quella, mai citata neI Vangeli, di ingresso in città. Inoltre, a pescare il pesce per poi pagare il tributo è San Pietro, come si vede chiaramente dal colore delle vesti, e non San Paolo, che si converte al cristianesimo solo dopo la resurrezione di Gesù… Cari udicini, dovreste studiare meglio l’arte e il Vangelo, come il vostro leader Casini dovrebbe applicare meglio nei fatti quei valori della famiglia unica e indissolubile che si arroga di rappresentare…..

Marco Erba
Capogruppo Partito Democratico

sabato 7 novembre 2009

Intervento di Fabio Colombo sull'accordo per l'ex-Mat Plast di via Masaccio

Questa sera ci apprestiamo a votare un atto fondamentale, una pietra miliare, del buon governo della maggioranza Comincini. E’ un atto storico in quanto questa sera, la nostra amministrazione risolve un problema che dura da venticinque anni e che riguarda la scuola, uno degli ambiti piu’ importanti da rendere funzionali ed efficaci.
Dietro la semplice sigla PP19 leggiamo importanti risposte per la scuola, l’utilizzo di un’area già edificata per la costruzione di una scuola e di un pensionato studentesco e la concretizzazione di uno stile politico pragmatico, volto a risolvere i problemi della città in maniera organica, senza barriere ideologiche e senza svendere il territorio per fare cassa.
Questo è un atto che fa la differenza fra una amministrazione normale ed una ottima amministrazione comunale: è un atto che risolve definitivamente alcuni problemi e traccia la via per la soluzione di altri, ed anche per questo è un atto per il quale la nostra amministrazione sarà ricordata.

In primo luogo perche’ coerentemente con quanto deciso non appena insediati al governo della città, bloccando il PII su via Masaccio, in linea con quanto promesso ai cittadini in campagna elettorale, abbiamo lavorato con i privati per utilizzare quella stessa area in linea con il PRG, creando un nuovo insediamento, a servizi, su un’area già edificata. Possiamo anche dire che, solo in questo caso e per questo specifico ambito, il PRG ha ben previsto la destinazione di quest’area, asservendola a servizi scolastici. Va dato atto ai proprietari dell’area e alla cooperativa che gestisce la scuola paritaria, di aver collaborato con l’amministrazione per trovare una soluzione che ha richiesto molto impegno.

In secondo luogo con questa operazione viene data una risposta definitiva e risolutiva alle esigenze della Scuola Paritaria Aurora Bachelet che sarà pertanto in grado di potersi costruire un nuovo edificio scolastico in cui essere pienamente autonomi nell’esercizio della didattica e non piu’ ospitati in strutture pubbliche. E’ risaputa la posizione della nostra lista e di gran parte della nostra maggioranza sulla scuola paritaria ma qui’, altro motivo che voglio sottolineare, non si è guardato a questa o a quella ideologia ma al bisogno. La scuola paritaria è un diritto dei cittadini, svolge un servizio importante per la città e pertanto merita una risposta seria: chi la guida deve poterlo fare in maniera completa. Il comune non sborserà un euro per la sua costruzione e grazie a questa soluzione si libereranno preziose aule per la scuola pubblica.

Ed è anche bello riscontrare come alla scuola tutta e in special modo mi riferisco alla paritaria, i cui fondatori sono parte o sono vicini al PdL, sia stata data risposta da questa maggioranza, di centro sinistra, dopo il susseguirsi di giunte leghiste o di destra in cui la stessa Forza Italia ha militato. Penso che Cernusco abbia capito, anche grazie a questo atto, che stiamo governando per tutta la città, non solo per una parte di essa; che di fronte ad una necessità o ad un problema non agiamo in maniera ideologica ma lavoriamo pragmaticamente e praticamente per risolverlo.

Terzo: da stasera grazie alla maggioranza Comincini diamo una risposta organica alla scuola statale (elementare e media): in virtu’ dell’intervento sulla scuola paritaria si libereranno diciannove aule nel Secondo Circolo. L’occupazione di queste aule da parte dell’Aurora e Bachelet creava disagi alla scuola paritaria ma anche e soprattutto alla scuola pubblica poiché rendeva impossibile poter contare su questi importanti spazi per le esigenze didattiche. Rimane, comunque, la necessità di costruire una nuova scuola pubblica per risolvere definitivamente la necessità di spazi per i nostri ragazzi e per evitare che interi quartieri attraversino la città per portare i propri figli a scuola. Grazie allo spazio liberato potremo guardare al futuro piu’ serenamente, potremo addirittura ridurre le dimensioni della nuova scuola pubblica, rendendola piu’ velocemente realizzabile e anche piu’ leggera per le casse del comune.

Quarto: c’e’ chi parla di cemento buono e di cemento cattivo… Troppo facile e troppo comodo, nascondersi dietro slogan di fronte al successo della politica altrui. Ci sono alcuni consiglieri di minoranza che anziche’ riconoscere la bontà dell’intervento, criticano la scelta dell’amministrazione. Stanno in pratica dicendo che non vogliono trovare una soluzione per le scuole Aurora e Bachelet? Lo dicano chiaramente senza nascondersi dietro le frasi sulla natura del cemento usato… Alcuni di questi consiglieri hanno governato Cernusco ma non sono stati in grado o non si sono impegnati per trovare una soluzione ad una richiesta rimasta inascoltata per anni. Quando governavano la città e potevano fare effettivamente qualcosa per la scuola non hanno risolto il problema; questa sera parlano ma sono ormai fuori tempo massimo giacché non facendo nulla a tempo debito, hanno perso, oggi, ogni credibilità sull’argomento.

Ci vengono mosse pesanti ma infondate accuse in ordine alla ‘coerenza’ amministrativa e politica della nostra azione. Evidentemente i passaggi logici e gli atti concreti di questo protocollo non vengono colti.
A proposito di coerenza ci viene difficile accettare lezioni di urbanistica da un partito, la Lega, che, proprio sull’urbanistica ha le idee confuse. Infatti quando amministrava il comune di Vimodrone, ha consentito l’edificazione di palazzoni in riva al Naviglio (cito Vimodrone perche’ anche esponenti della Lega cernuschese come il cons. Rocchi militavano nella giunta che diede il via a quell’opera troppo a ridosso del naviglio), in regione crea una legge fortemente voluta dall’ass. Boni, (di cui lo stesso cons. Rocchi è parte della segreteria particolare) come il piano casa, che prevede la possibilità di aumentare i volumi di cemento previsti nelle città, a Cernusco (Rocchi è segretario locale della Lega) raccoglie firme contro la cementificazione ma, sempre a Cernusco, non si presenta in consiglio comunale per votare l’adozione restrittiva dello stesso piano casa…

L’atto di questa sera parte da lontano: la scelta, due anni fa, di cancellare il PII su via Masaccio ha evitato di identificare un’area ‘verde’ da destinare alla scuola paritaria oltre ad evitare la costruzione di condomini di fronte all’ITSOS. Invece, grazie a quella scelta, oggi discutiamo solo dell’insediamento di una scuola su un’area già edificata, peraltro in linea con il PRG. Questo è un grande risultato ed un risparmio di territorio rispetto a quanto ci avrebbero indotto a fare le scelte dell’amministrazione Cassamagnaghi se il PII fosse andato a buon fine!

Quinto. Con il pensionato studentesco apriamo la città a nuovi potenziali clienti di negozi, bar, ritrovi e ci auspichiamo che questo possa giovare agli esercizi commerciali. In aggiunta a ciò i cernuschesi potranno a loro volta giovare dei servizi che avrà il pensionato. E’ un modo per rilanciare la città creando un blocco di servizi che altre amministrazioni limitrofe vorrebbero ma non sono ancora riuscite a realizzare.

Conclusione.

Faccio i complimenti all’assessore Marchetti, al sindaco e a quanti dell’amministrazione hanno lavorato su questo, a tratti estenuante, atto, ringraziandoli per il grande risultato conseguito e per lo sforzo profuso.

Tassello dopo tassello sta delineandosi chiaramente il nostro progetto di città: cito ad esempio la ‘presa in carico’ e il CDD per i servizi sociali, la creazione di nuove sezioni della scuola dell’infanzia, il rimodernamento degli assi viabilistici e la creazione di piste ciclabili, il vincolo a parco di vaste aree della città, ed altro che sarà previsto nel Piano di Governo del Territorio che approveremo prossimamente.

La direzione tracciata questa sera pone le fondamenta per costruire la soluzione definitiva dei problemi della scuola a Cernusco e si inserisce in un percorso che, al termine del mandato, lascerà una Cernusco trasformata, migliore e riconosciuta fra le città con la piu’ alta qualità della vita.

Fabio Colombo
Capogruppo di Vivere Cernusco

(*) C’e’ di piu’: questa sera il consigliere Cassamagnaghi erano fra coloro che hanno pensato ed adottato il PRG, con l’allora sindaco Frigerio, che prevedeva la destinazione a servizi scolastici per l’area di via Masaccio; qualche anno dopo questi stessi componenti, Cassamagnaghi incluso perche’ diventato sindaco, propongono un PII per destinare appartamenti sulla stessa area, in contrasto con una scelta urbanistica che loro stessi avevano condiviso in precedenza.