giovedì 14 maggio 2009

VIA AL PROGETTO FONDAZIONE “TERRE E NAVIGLI”

Nella seduta del 12 maggio il Consiglio Comunale ha deliberato a maggioranza l’adesione del Comune di Cernusco alla Fondazione Comunitaria Terre e Navigli, di prossima costituzione, in qualità di socio fondatore.

Finalità di questo ente a carattere privato è la promozione della cultura del dono e della solidarietà, attraverso il finanziamento di progetti in ambito sociale e di carattere no profit, interagendo con gli Enti Locali del territorio per capire bisogni e necessità e raccogliere lasciti e legati testamentari. Le Fondazioni Comunitarie, lanciate nella Provincia di Milano da Fondazione Cariplo con l’intento di creare una rete in grado di sostenere la gestione dei suoi contributi, lavorano per instaurare anche nel mondo associativo una cultura della progettualità che superi l'ottica dei contributi ordinari a pioggia e introduca le dinamiche della sussidiarietà e della rendicontazione dei finanziamenti.

Fondazione Cariplo è disposta a stanziare 10 milioni di euro alle Fondazioni Comunitarie create nei vari ambiti territoriali che raccolgano 5 milioni di euro nel corso di 10 anni dalla costituzione.

Ad oggi le Fondazioni Comunitarie già costituite fra Lombardia e Provincia di Milano sono 15, per un totale di 76 milioni di euro di donazioni totali.

La Fondazione Terre e Navigli andrà a raccogliere le principali realtà pubbliche e private presenti sul territorio che comprende la Martesana, la zona di Paullo e il sud Milanese. Vi parteciperanno la Curia milanese, la Camera di Commercio di Milano, i Comuni capofila dei Distretti Asl (fra cui, appunto, Cernusco) e alcune Banche di Credito Cooperativo, che devono contribuire ciascuno nella misura dell’1% (pari a 150mila euro) alla raccolta dei 5 milioni richiesta da Fondazione Cariplo.

Quest’ultima trasferirà un fondo di 5 milioni 166mila euro al terzo di operatività della Fondazione, al raggiungimento degli obiettivi preposti, mentre altri 5 milioni di euro saranno stanziati al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta decennale. La Fondazione Terre e Navigli potrà così gestire, con i redditi generati da un patrimonio di 15 milioni di euro, erogazioni in favore delle Associazioni del territorio che presenteranno progetti di carattere sociale e culturale.

Come contributo all’incremento del patrimonio della Fondazione il Comune di Cernusco verserà 15mila euro all’anno. La Fondazione sarà aperta a chiunque voglia intervenirvi con donazioni e nei suoi organi di governance non siederanno amministratori pubblici.

Sul piano più strettamente operativo saranno predisposti un piano strategico e un piano economico di durata triennale. Il piano economico del primo triennio prevede entrate per 120mila euro ripartiti in sponsorship per circa 60mila euro, e un importo fisso di 45mila euro corrisposto da Fondazione Cariplo per sostenere i costi di gestione amministrativa delle proprie erogazioni territoriali. Le principali uscite attengono alla comunicazione istituzionale - particolarmente necessaria nella fase di avvio per promuovere la Fondazione e la sua attività di fund raising - e alle spese per le figure professionali che valuteranno i progetti di finanziamento presentati.

Le sedi saranno due: una a Cernusco e una in un Comune del sud Milanese, ancora da individuare.

venerdì 8 maggio 2009

Parco delle Cave: complimenti!

Egr.Sig. Sindaco

mi associo ai complimenti che sono arrivati a lei e alla città per la aggiudicazione del Bando Expo dei Territori, in relazione al progetto del Parco Est delle Cave; posso solo immaginare quanto sia costata l'impresa, in termini personali e politici, in particolare per il contenimento delle forze, interne ed esterne che ad esso si sono opposte fino all'ultimo. Mi rallegro anche che di questa premiazione abbia avuto parte il WWF, per il suo ruolo di riferimento e per la pressione morale esercitata in tutte le sedi.

Proprio nei giorni scorsi, mi sono capitati in mano i disegni dei vecchi piani regolatori, sui quali, nella aree oggi destinate ai progetti di riqualificazione ambientale, la cosiddetta Gronda, allora, la faceva da padrona: questa "autostrada urbana", che di queste aree avrebbe costituito una ferita insanabile, un precedente per interventi invasivi a catena, forse avrebbe reso impossibile quel gioco di equilibri che oggi ha consentito la convergenza sul progetto di Parco dei comuni coinvolti.

Sono passati 10 anni da quei piani, 10 anni nel corso dei quali, fra gli impegni professionali e familiari, un gruppo di persone si è "messo in gioco", esponendosi personalmente, con impegno di tempo e anche di qualche quattrino, per opporsi alla realizzazione della Gronda, coinvolgendo una parte cospicua degli abitanti di Cernusco, della zona e non, in una visione diversa, in un concetto di impiego del territorio "compatibile", quando ancora la compatibilità non era una bandiera sventolata ad ogni occasione da destra e da sinistra.

Esprimo soddisfazione per lo scenario che oggi si delinea, e ritengo di poterlo fare anche a nome di questa piccola schiera, che forse ha contribuito al successo odierno e di cui sono stato il riferimento. Proprio per questo, oggi, ritengo di dovere, idealmente, premiarne tutti i componenti, dai più attivi luogotenenti, alla varie "sciure Marie", impegnate nella raccolta di firme porta a porta, fino a chi ha coperto di tasca propria (1.000.000 di lire) le sanzioni comminate da qualche funzionario lungimirante del comune per le nostre Osservazioni al piano regolatore, non munite di regolare marca da bollo.

Un riconoscimento anche ad Angelo Spinelli che, nella sua sensibilità, aveva colto quello che di positivo si agitava da queste parti e un ringraziamento a tutte quelle parti politiche che, con costanza e senza opportunismi,ci hanno affiancato e consigliato.
Soddisfazione, quindi, per avere dato il nostro piccolo contributo a questo progetto, che ha oggi l'onore di entrare nell'ambito di un'Esposizione Universale. .con la speranza che da qualche remoto paese, si possa in futuro additare alla nostra città ad esempio virtuoso da seguire.

E tutto ciò, con buona pace di coloro che, abbiamo ancora la pena di leggere (PuntoMartesana luglio 2008): "Siamo tutti in trepidazione per le upupe e le salamandre che la gronda nord esterna metterebbe a rischio... Ma la salute anche di un solo Cernuschese non vale forse di più di quella di tutti i topi muschiati e di tutti i chiurli del Parco delle Cave?"

Forse, questi signori, non si rendono conto che questo è un modo di pensare sciagurato, grazie al quale, in nome di un presunto beneficio per l'uomo, continuano ancor oggi ad avvenire vivisezioni, deforestazioni, estinzione di specie animali, insediamenti di speculazione edilizia ed industriale , inquinamento di aria e di acqua. . . l'esatto opposto del concetto di compatibilità. Perché non ci vuole un genio per capire che un topo muschiato, un chiurlo o una salamandra (anch'esse - fra l'altro - creature di Domineddio) sono dei formidabili indicatori di qualità ambientale, assai più sensibili di tutte le nostre centraline: se, in un habitat, essi riescono a sopravvivere probabilmente riuscirà anche a farlo, ed egregiamente, il cittadino di Cernusco.

Dal tema di Expo 2015: " . . . preservare la bio-diversità, rispettare l’ambiente in quanto eco-sistema dell’agricoltura, tutelare la qualità e la sicurezza del cibo, educare alla nutrizione per la salute e il benessere della Persona . . . ."
L'auspicio è che questa premiazione sia non solo uno stimolo alla realizzazione al meglio del progetto, delle piste ciclabili, del parco solare, del rimboschimento, per i quali non abbiamo grossi dubbi, ma anche un invito a focalizzarsi attivamente e da subito, per rendere veramente "compatibile" con il parco, tutto ciò che si di esso può avere impatto negativo, incluse, fra l'altro, l'impianto esteso di serre per la coltivazione intensiva e le opere di "riammagliamento" viabilistico previste per la rete stradale urbana.
In proposito, l'ipotizzato asse Dalla Chiesa - Fontanile, per quanto ci consta, non è munito di alcuna misura di mitigazione di rumore e inquinamento sul fronte parco e, come tale, costituisce una stretta al laccio viabilistico -urbano già teso attorno ad esso.

Buon lavoro a tutti,

Giorgio Radaelli

martedì 5 maggio 2009

Approvati due piani di recupero e la modifica alla convenzione Dalla Chiesa

Nella seduta del 28 aprile il consiglio comunale ha discusso e approvato le seguenti deliberazioni:

ADESIONE ALL’AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO EST MILANO E INDIRIZZO ALLA SOCIETÀ FORMEST MILANO SRL DI CEDERE IL RAMO D’AZIENDA RELATIVO ALLA FORMAZIONE E DI METTERE IN LIQUIDAZIONE LA SOCIETA’.

La deliberazione era stata rinviata dalla precedente seduta. Per effetto di questa deliberazione il Comune di Cernusco aderisce all’Agenzia per la Formazione l’Orientamento e il Lavoro Est Milano (AFOL), cedendo ad essa la propria partecipata Formest, per l’importo di 58.000 euro, determinato da apposita perizia commissionata dalla Giunta Comunale.

ADOZIONE DI MODIFICHE ALLA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL P.L. “PA3AS COMPARTO NORD” SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART.25 DELLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

La deliberazione va a modificare la convenzione stipulata nel 2007 relativa all’intervento edilizio progettato in via Dalla Chiesa lato nord, che prevede realizzazioni per 74.100 metri cubi. La modifica non riguarda gli assetti volumetrici ma una serie di obbligazioni discendenti dalla convenzione. Nella vecchia convenzione era indicato l’importo di 1.852.000 euro relativo ad oneri a scomputo, per un'opera pubblica che il Comune doveva indicare. Di questa cifra 1.052.000 mila euro sono stati usati per realizzare il lotto 4 dell'asse viario Dante-Vespucci (tratto via Dante - via Foscolo); considerata poi la necessità di completare l'asse viario si è deciso di usare la cifra restante per il lotto 1 della costruenda strada di collegamento tra via Dalla Chiesa e via Vespucci (600.000 euro) e i restanti 200.000 euro per la riqualificazione del tratto di via Dalla Chiesa fra via Adua e via Fogazzaro, in modo da completare l'assetto e renderlo coerente con il nuovo asse viario nel suo complesso.

ESAME OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA PROPOSTA DI PIANO DI LOTTIZZAZIONE AD INIZIATIVA PRIVATA, IN VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. VIGENTE, PRESENTATA DA OPERATORI DIVERSI PER GLI IMMOBILI E LE AREE UBICATE A NORD DELLA VIA GOLDONI E LUNGO LA S.P. 121, DENOMINATO P.L. 8, AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

Il piano, adottato il 13 ottobre scorso e depositato secondo termini di legge, riguarda la zona nord est della città.

Il Consiglio Comunale ha accolto due osservazioni: la prima riguarda la realizzazione di una rotatoria tra via Colombo e via Verdi. L’osservazione è stata accettata perché il Consiglio ritiene che la nuova realizzazione vada a migliorare la viabilità della zona; il relativo costo di realizzazione sarà posto a carico degli operatori.

La seconda osservazione è la richiesta di porre a scomputo anche gli oneri di urbanizzazione secondaria oltre a quelli per l’urbanizzazione primaria. Il Consiglio ha accolto l’osservazione aggiungendo agli oneri le spese per la rotatoria di cui sopra. Nel piano compare poi un contributo straordinario di 400.000 euro che l’Amministrazione Comunale intende destinare al completamento della ristrutturazione delle case di via Pietro da Cernusco. Tale contributo sarà versato alla firma della convenzione e quindi non sarà necessario, per il Comune di Cernusco, attendere l’avvio dei cantieri.

ADOZIONE DELLA PROPOSTA DI PIANO DI RECUPERO AD INIZIATIVA PRIVATA PRESENTATA DALLA SOCIETA’ LA MERIDIANA IMMOBILIARE S.R.L. E DAL SIG. FARINA PIETRO, PER GLI IMMOBILI UBICATI IN VIA MONZA 79, ZR 17 SUB 1A, AI SENSI DEGLI ARTT. 28 E 30 DELLA LEGGE N.457/78 E SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

Il piano di recupero riguarda l’ex mulino situato in via Monza. Prevede un aumento del 10% della volumetria sull'immobile per un totale di 3.160 metri cubi e 1.000 metri quadrati circa. Il fabbricato è in parte residenziale e in parte destinato, appunto, a mulino e magazzino. Quest’ultima parte del fabbricato viene ora destinata a residenziale.

Saranno realizzati un sottotetto per 150 mq non ad uso abitazione e 88 mq abitabili e legati alle unità sottostanti. Il progetto prevede inoltre soluzioni innovative per il risparmio energetico. Sono mantenute le altezze attuali mentre i parcheggi sono realizzati all'interno del lotto con demolizione dei box esistenti e rifacimento altri box con altezze inferiori. Non sono previsti parcheggi esterni.

ADOZIONE DELLA PROPOSTA DI PIANO DI RECUPERO AD INIZIATIVA PRIVATA PRESENTATA DALLA SOCIETA’ VILLA MERI S.A.S. PER GLI IMMOBILI UBICATI IN VIALE ASSUNTA 152, ZR 26, AI SENSI DEGLI ARTT. 28 E 30 DELLA LEGGE N. 457/78 E SECONDO LE PROCEDURE DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005.

Il piano riguarda un’abitazione posta all'inizio di viale Assunta per la quale il progetto prevede una riqualificazione, con un aumento del 10% della superficie. L’abitazione sarà frazionata al suo interno per ricavarne 4 appartamenti con relativi sottotetti.

IL PROGETTO C.A.V.E. SI AGGIUDICA IL BANDO “EXPO DEI TERRITORI”

Il progetto “CA.V.E. a Est” si è aggiudicato il bando Expo dei Territori, promosso dalla Provincia di Milano, da Milano Metropoli e dalla Banca del Monte di Lombardia. Il progetto è stato selezionato fra le 140 proposte inviate ai promotori, ed inserito sia nella graduatoria dei 39 migliori progetti che in una seconda graduatoria, di 15 proposte, che Milano Metropoli presenterà a So.Ge., organizzatore dell’Esposizione Universale milanese.

Il progetto C.A.V.E. – acronimo di Campagna Ambiente Vivibilità Energia – è stato presentato dal Comune di Cernusco in qualità di capofila di 15 partner: 7 Comuni (oltre a Cernusco, Brugherio, Carugate, Bussero, Cologno Monzese, Gorgonzola e Vimodrone), l’Istituto per la Ricerca Sociale, il Forum del Terzo Settore della Martesana, WWF Martesana, la Società Navigli Lombardi, ATM, le due imprese private IQS e Opera Netcenter e Cernusco Verde, Società Partecipata del Comune di Cernusco che gestisce i servizi ambientali.

L’iniziativa “C.A.V.E. a Est, un parco attivo tra Martesana e Villoresi” (questo il suo titolo completo) risponde ad una logica di innovazione delle politiche territoriali in chiave qualitativa e di sostenibilità ambientale, su cui i partner hanno trovato ampia convergenza. Il suo sviluppo potrà consolidare ed eventualmente ampliare la rete partenariale, verso altri enti pubblici e operatori privati.

L’immagine del “parco attivo” ha un duplice significato: da un lato, l’idea del “parco di attività”, che allude ad un territorio di alta qualità ambientale dove sono insediate e vi si svolgono diversi tipi di attività;

dall’altro, l’idea di un territorio-parco che accoglie le attività che vi sono insediate o vi si svolgono, fra cui l’agricoltura, direttamente collegata alla core issue di Expo 2015, e che costruisce le condizioni per il loro sviluppo. In questo senso i promotori hanno inteso interpretare le finalità e la logica di Expo 2015.

Il progetto, del valore economico complessivo di circa 2,5 milioni di euro, è composto da quattro interventi: la realizzazione di una rete diffusa di piste ciclabili; la realizzazione di un sistema di bike sharing integrato; la realizzazione di un parco solare; il rimboschimento delle aree verdi del Parco delle Cave.

Gli obiettivi specifici sono: la promozione della sostenibilità ambientale, intesa come tutela del territorio e dell’ambiente e valorizzazione paesaggistica; l’implementazione e la valorizzazione della rete dei parchi, delle piste ciclabili e delle vie d’acqua intesi come sistemi di connessione e di cucitura tra ambiti territoriali; l’incentivazione di forme di mobilità sostenibile e di interconnessione tra sistemi di mobilità; la tutela della biodiversità; la promozione dell’uso di energia ottenuta da fonti rinnovabili; l’incentivazione di forme di risparmio energetico e la produzione di energia a basso impatto ambientale.

Il progetto nasce dalla considerazione delle domande e delle opportunità emerse dal territorio, anche grazie ad una attività di ascolto e partecipazione intrapresa in occasione del nuovo Pgt cernuschese, nonché dall’interpretazione delle indicazioni contenute in strumenti e dispositivi di politica territoriale inerenti l’ambito dell’Adda Martesana (l’idea della “città parco” del Piano d’Area) e la visione dell’abitabilità contenuta nel Progetto strategico “Città di città”.