martedì 23 settembre 2008

Riforma Gelmini della scuola pubblica

NESSUN DORMA!!
(Perché nessuno possa dire: ma io non lo sapevo!!)
  • IL TUTTOLOGO: È POSSIBILE SAPERE TUTTO?
Vista l'impossibilità di suddividere le materie in aree disciplinari tra diversi docenti, la maestra/o unica/o dovrà insegnare tutte le materie di tutto il programma nei 5 anni e dovrà sapere tutto di tutto!

  • UNICO = SOLO
Ogni insegnante tornerà a essere solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia, alle problematiche dei bambini, senza possibilità di confronto, anche per i genitori. E se si ammala? Se la cattedra è vacante? La classe sarà in difficoltà per tutto l'anno in tutte le materie.

  • FINE DELLE COMPRESENZE: NIENTE RECUPERO
Con un unico docente e senza le ore di compresenza non sarà più possibile organizzare attività a piccoli gruppi, di potenziamento, di recupero, di integrazione. Ma meno ore anche per in bambini diversamente abili, perchè i tagli colpiscono tutti.

  • ATTIVITÀ LABORATORIALI: IMPOSSIBILI
Con un unico docente e senza le ore di compresenza non sarà più possibile organizzare attività di laboratorio con metà classe, come nelle aule di informatica o per le attività scientifiche o espressive.

  • ATTIVITÀ ESTERNE: ADDIO
Per ovvi motivi di sicurezza in base alla normativa vigente, la classe intera non potrà più uscire da scuola: addio alle visite ai musei, alle rassegne teatrali, alle manifestazioni sportive, alle gite, alle esperienze didattiche sul territorio…

  • 24 ORE SETTIMANALI, CIOÈ 132 ORE IN MENO ALL'ANNO
Non solo il docente sarà unico, ma dovrà insegnare tutte le materie in minor tempo: 4 ore al giorno per 6 giorni la settimana, oppure meno di 5 ore al giorno per 5 giorni la settimana. Ogni alunno subirà una riduzione dell'istruzione di 132 ore all'anno. Nell'arco dei cinque anni, tale riduzione sarà di 660 ore.

  • TEMPO PIENO E MENSA? MAGIA
Secondo la ministra Gelmini "riusciremo a migliorare il servizio estendendolo a più classi". Chi starà con i bambini durante la mensa e durante le ore senza maestra/o? Evidentemente possiede una bacchetta magica per riuscire in questo intento riducendo l'orario e il numero dei docenti!

  • COSA FARÀ CHI VERRÀ “SCARTATO” DA TUTTOLOGO?
Farà il doposcuola e la mensa comunale, anche nel tempo pieno, perchè l’unico tipo di scuola previsto è quello delle 24 ore con buona pace di chi crede che il tempo pieno sia salvo.

DOPO IL MAESTRO UNICO…
SOLO MENSA E DOPOSCUOLA COMUNALE!!

COMITATO A FAVORE DELLA SCUOLA PUBBLICA CERNUSCO SUL NAVIGLIO
Merlini Lorenzo 18.9.2008

giovedì 18 settembre 2008

UN’AUTO NUOVA PER I CARABINIERI DI CERNUSCO

La Giunta del Comune di Cernusco ha deliberato l’acquisto di un’auto da cedere in comodato d’uso gratuito alla Stazione dei Carabinieri cittadina. Lo stanziamento per l’acquisto ammonta a 22.500 euro ed è motivato in una lettera che il sindaco, Eugenio Comincini, ha indirizzato al capitano della Compagnia di Cassano d’Adda, Roberto Spinola.

“L’Amministrazione Comunale è consapevole del senso si apprezzamento e di riconoscenza della popolazione cernuschese per l’attività altamente meritoria prestata dai militari dell’Arma in servizio a Cernusco”, scrive il Sindaco.

Da qui il desiderio di manifestare tale gratitudine destinando all’Arma un mezzo che consenta loro di migliorare ulteriormente il presidio sul territorio. La Stazione di Cernusco ha recentemente visto un potenziamento del proprio organico, con l’arrivo di due elementi.

“Saputo del potenziamento di organico avevamo annunciato un sostegno dell’Amministrazione Comunale, per fare la nostra parte rispetto a una maggiore tutela della sicurezza in città,” ricorda il Sindaco – “questo acquisto è una prova della concretezza delle nostre intenzioni.”

L’automobile sarà consegnata ai Carabinieri nelle prossime settimane.

GINNASTICA PER IL CORPO E LA MENTE, PER ALLEVIARE LA VECCHIAIA

La miglior prevenzione di molte malattie passa anche attraverso la cura della forma psicofisica della persona. Sono convinti di questo assunto l’Assessorato alle Politiche Sociali e le Associazioni Mens Sana e Coscienza e Salute, che collaborano in un progetto del Contratto di Quartiere II destinato alla popolazione anziana.

Il progetto sarà presentato dall’Assessore alla Politiche Sociali, Rita Zecchini, il 25 settembre alle ore 17, presso la Biblioteca Civica.

Condizioni socio-ambientali, stili di vita, comportamenti alimentari, relazioni sociali: tutto contribuisce alla salute della mente e del corpo”, spiega l’Assessore Rita Zecchini - “e dal momento che conferisce piena dignità alle persone il benessere psicofisico deve essere pienamente tutelato.” Questa tutela è maggiormente necessaria nelle situazioni, come la terza e la quarta età, in cui il mantenimento dell’autonomia psicofisica diventa più difficoltoso e rischia di tramutarsi in un costo che grava non solo sull’anziano ma anche sulla sua famiglia.

Ci sono vari interventi già attuati sul territorio che intervengono a risolvere il problema di cucinarsi un pasto oppure di raggiungere ambulatori ed ospedali per le visite e le analisi. Quelli programmati per i mesi autunnali sono invece legati più all’aspetto psicologico e relazionale.

I 10 incontri del corso di ginnastica mentale, tra ottobre e dicembre, hanno lo scopo di aiutare a mantenere il cervello “più giovane”, con esercizi che aiutano la flessibilità della mente potenziando le abilità del cervello. Spazio anche all’attività fisica con un corso appositamente pensato per gli over 50, mentre hanno un carattere più spiccatamente meditativo gli incontri sul benessere olistico, con cui provare a stabilire l’equilibrio fra le dimensioni del corpo, della mente e della coscienza.

Infine, con due corsi e una vera e propria inaugurazione dell’anno accademico, in programma per il 14 ottobre, debutta a Cernusco l’Università della Terza Età, ovvero un’accademia della cultura che permette a chi ha i capelli bianchi di continuare a lo studio e l’approfondimento.

Nel programma di questo primo anno accademico ci sono due corsi: “Cibo, l’alimentazione degli anziani”, con cinque lezioni fra ottobre e novembre, e “Psicologia: il fare per essere”, con quattro lezioni tra novembre e dicembre. Per questi ultimi corsi il Comune collabora con Auser, fortemente impegnata anche a Cernusco nel sostegno alla popolazione anziana.

La frequenza a tutte le iniziative è gratuita ma è necessario iscriversi e avere – per il corso di Attività Fisica Adattata – la prescrizione del medico di famiglia. Per informazioni e iscrizioni è a disposizione il recapito telefonico del Settore Servizi Sociali 02/9278401, oppure è possibile inviare un messaggio all’indirizzo cq2@comune.cernuscosulnaviglio.mi.it .

EDIFICI COMUNALI IN “CLASSE A”

La Fondazione Cariplo finanzierà il progetto elaborato da Comune di Cernusco e Sportello Infoenergia diretto all’analisi dell’efficienza energetica degli edifici comunali. Il finanziamento ammonta a 46.800 euro su un importo totale di 67.000 euro.

“L’obiettivo del progetto è procedere a una prima analisi dell’efficienza energetica di 22 edifici di proprietà comunale,” spiega Paolo Della Cagnoletta, assessore allo sviluppo sostenibile e promotore del progetto, - “che chiamiamo audit leggero, cui seguirà un audit più approfondito per due di questi edifici, sui quali procederemo per ottenere la certificazione energetica.”

In sostanza per ogni edificio si provvederà a sistematizzare i dati di consumo energetico degli ultimi tre anni e attraverso alcuni sopralluoghi si stabiliranno le caratteristiche termofisiche degli edifici e i punti critici relativi all’efficienza energetica.

Ottenuti questi dati si sceglieranno poi due edifici su cui eseguire interventi più specifici diretti a eliminare i punti critici e dunque a ottenere la certificazione di efficienza energetica.

Il progetto non si ferma qui, però: “a Infoenergia abbiamo affidato anche un incarico per procedere all’audit dettagliato per altri 16 edifici”, continua Della Cagnoletta.

La certificazione e l’analisi di dettaglio sull’efficienza energetica degli edifici sono necessarie per avviare un percorso che porterà ad ottenere sconti sulle tariffe di fornitura dell’energia elettrica; “un’opportunità che non intendiamo lasciarci sfuggire e a cui vogliamo collegare importanti investimenti negli immobili pubblici” conclude Della Cagnoletta – “dopo che su questo fronte troppi anni sono trascorsi nell’immobilità da parte delle amministrazioni che si sono finora succedute.”

mercoledì 17 settembre 2008

Eugenio Comincini sull'omicidio di Abdul Guibre

Si spengono i primi riflettori della cronaca sulla vicenda di Abdoul, che ora passa alle aule dei tribunali. Ma devono restare aperte le riflessioni e i dibattiti esplosi all’indomani della tragedia.

Spente anche le fiaccole della manifestazione del 15 settembre il sindaco di Cernusco, Eugenio Comincini, esprime il suo elogio per la risposta che la città ha saputo dare, con “una iniziativa nata in maniera spontanea ed organizzata in poco tempo: centinaia di persone hanno voluto raccogliere l’appello per una iniziativa che senza vessilli o bandiere permettesse alla comunità di reagire in modo deciso e forte alla violenza e alla giustizia “fai-da-te”, per il rispetto della vita e della dignità umana.

Siamo stati capaci di fare tutto questo, con forte emozione ma in modo composto. Ciascuno di noi ha dato alla manifestazione le proprie sensazioni: in molti il silenzio dell’incredulità, qualcuno le grida della propria rabbia. Emozioni diverse e contrapposte di una città dignitosa e responsabile, consapevole della dimensione della gravità di fatti del genere.”

Ringrazio tutti i cittadini che hanno voluto esprimere la loro solidarietà alla famiglia e testimoniare il no alla violenza. Ringrazio i giovani che si sono radunati presso l’Oratorio Paolo VI per un momento di preghiera. Ringrazio chi ha acceso lumini alle finestre e sui balconi lungo il percorso.

Ringrazio le autorità che in maniera spontanea hanno voluto partecipare alla fiaccolata: il Presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, Assessori e Consiglieri provinciali, gli Assessori ed i Consiglieri comunali di Cernusco sul Naviglio, diversi Amministratori delle città vicine. Era anche presente una rappresentanza del Comune di Milano; una sentita telefonata del Presidente del Consiglio comunale di Milano, Manfredi Palmeri, mi ha trasmesso la solidarietà del Capoluogo ai familiari e la condanna per questo folle omicidio. Sono certo che Milano non sia una città razzista e intollerante; è invece una città aperta all’accoglienza e alle convivenza.

Le parole finali di ringraziamento del padre di Abdoul per una così sentita vicinanza di cittadini e istituzioni al dolore della sua famiglia sono state il miglior modo di concludere un silenzioso cammino nel corso del quale in molti hanno avuto modo di riflettere sulla violenza, sui giovani, sugli adulti, sulle paure della società di oggi.

Mi hanno molto colpito le parole di questo uomo: ‘Ieri ho perso un figlio e ho vissuto un grande dolore; ma oggi ho capito che non sono e non sarò più solo!’. Un grande segno di dignità e di responsabilità.”

Ecco la riflessione letta in occasione della Manifestazione:
Cernusco sul Naviglio – e con essa le persone che hanno passione civile – è sconcertata dalla tragica morte di uno dei suoi giovani cittadini, che abitava con la sua famiglia nel quartiere Aler, a sud della città.

Abdoul e la sua famiglia sono conosciuti come persone perfettamente inserite nella nostra comunità: il ragazzo ha studiato nelle nostre scuole, ha giocato a calcio in una delle nostre società sportive e ha frequentato il nostro Centro di Aggregazione Giovanile.

E ora, in questa situazione, che ha dell’irreale e dell’incomprensibile, ci troviamo a riflettere sulle ragioni della sua assurda morte. Il mio primo pensiero va alla famiglia Guibre e al suo doloro, che nessuno mai potrà risarcire.

Su questa vicenda c’è e ci sarà molto da riflettere, ma ora è necessario reagire.

E la nostra deve essere una reazione decisa e forte di civiltà, contro la violenza e la giustizia “fai-da-te”, per il rispetto della vita e della dignità umana.

Se fossero veritiere le ricostruzioni sin qui diffuse sull’accaduto, ci troveremmo di fronte a un omicidio ingiustificabile e privo di ragioni. Quello che Abdoul e i suoi amici avrebbero fatto accomuna molti ragazzi che il sabato notte girano per locali e spesso si rendono responsabili di qualche bravata e sopruso. Dobbiamo disapprovare questi gesti e pensare a come meglio educare ed accompagnare i giovani. Ma una reazione così spropositata rimane inammissibile e impone un’analisi anche sull’educazione ed il senso civico degli adulti.

Se in questa vicenda vi fossero connotati riconducibili al razzismo, come emerso dalle prime testimonianze, ciò renderebbe ancora più grave l’accaduto e ci imporrebbe un’attenta valutazione politica sulle reali ragioni del disagio e dei problemi della sicurezza e della convivenza civile con chi appare diverso, troppo spesso utilizzati per propaganda. Sono certo che Milano non sia una città razzista e intollerante; è invece una città aperta all’accoglienza e alla convivenza. E anche per imporre questa visione delle cose, la reazione della comunità civile deve essere immediata e decisa.

Fin qui, per ora, le riflessioni. Ciò che resta tragicamente certo oggi è che Abdoul è stato ucciso in maniera violenta e incivile ed è necessario che la comunità faccia sentire il proprio abbraccio di conforto alla sua famiglia. E noi lo faremo con questa fiaccolata silenziosa che raggiungerò la casa della famiglia Guibre.

lunedì 15 settembre 2008

Mariangela Mariani per Abdul

“NON TEMO LA CATTIVERIA DEI MALVAGI,
MA IL SILENZIO DEGLI ONESTI...” (M.L.King)

Abdul, un ragazzo cernuschese di 19 anni, è morto.
Lo avevo conosciuto quando frequentava il CAG Friends al Paolo VI: un ragazzino vivace, come tanti preadolescenti, non studiosissimo, come invece sua sorella, oggi all’università, ma curioso e attento. Non volevo credere che fosse lui, quando ho sentito il telegiornale, poi un amico me l’ha purtroppo confermato.
La notizia, già terribile in sé, diventa quasi insopportabile se penso a COME è morto, e PERCHÈ.
Davvero oggi, in Italia, si può morire perchè un furto di merendine scatena l’odio razzista di due persone che faccio fatica a definire uomini?
Come posso non chiedermi: “Se Abdul fosse stato bianco la reazione sarebbe stata questa?”
Insulti, certo, ci sarebbero stati da parte dei proprietari del bar, per una bravata che andava giustamente ripresa..., ma sarebbero arrivati addirittura ad inseguire dei ragazzi per poi uccidere a sprangate? Credo che chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale sa che la risposta è NO.
Sono purtroppo questi i frutti del degrado culturale e morale in cui sta precipitando il nostro Paese, sotto la spinta di chi sulle paure e sugli istinti meno nobili, che ciascuno di noi porta dentro di sé, ha costruito e continua a costruire le sue personali fortune, politiche o giornalistiche che siano.
Ma l’Italia è anche altro: io credo che ci sia ancora una maggioranza di persone capace di indignarsi di fronte a questo clima e ai frutti malati che questo clima sta creando.
Ma questa indignazione deve farsi sentire. Forte e chiara, senza compromessi e senza violenza. Dalle istituzioni civili e religiose fino al cittadino comune, chi ha qualcosa da dire contro questa cappa di intolleranza, lo dica; chi può fare qualcosa, lo faccia.
Citando ancora Martin Luther King, “Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano”.

M.Angela Mariani