sabato 10 ottobre 2009

Intervento di Fabio Colombo sulle indicazioni comunali per il Piano Casa della Lombardia

L’attuazione del P.C. che andiamo a fare questa sera denota coraggio da parte di questa amministrazione e di questa maggioranza:
- il coraggio di selezionare ben più di limitate aree da escludere dalle linee del Piano Casa
- il coraggio della coerenza nel minimizzare il carico edilizio oltre quanto già previsto ed inevitabile, ahime’, del PRG vigente e oltre quanto già delineato come progetto di territorio e dei servizi inclusi nel PGT

Abbiamo fatto una scelta precisa a governo del nostro territorio, evitando che qualcuno fuori da Cernusco decida per noi su temi importanti quali l’urbanistica e il territorio, soprattutto con un tentativo di rompere già delicati equilibri.

Tengo a sottolineare che con l’adozione di questa sera non togliamo alcun diritto ad alcun cittadino:
tutto cio’ che un cittadino, alla luce delle regole urbanistiche del nostro comune, poteva fare puo’ continuare a farlo. Adottando parzialmente il piano casa lasciamo esattamente le cose come stanno, non togliamo nulla a nessuno. E questo è importante specificarlo per evitare incomprensioni o per fare chiarezza se qualcuno agitasse, come già fatto, false interpretazioni.

Sia ben chiaro: non siamo contrari al Piano Casa in se’ visto che i temi che un piano casa intende affrontare sono molto seri.
Il tema della casa, della crisi finanziaria e la necessità di rilanciare l’economia, il tema del costruire sul preesistente al fine di risparmiare fette di territorio.
A nostro avviso, tuttavia, la risposta data con questo Piano Casa non denota che questi temi siano stati affrontati con la dovuta importanza o efficacia:
- non ci sono vincoli paesaggistici, anzi il P.C.va in deroga a leggi e vincoli preesistenti e se non opportunamente arginato potrà produrre ‘danni’ al paesaggio; ad esempio in regione lombardia si potrà costruire in riva ai laghi senza particolari vincoli di rispetto del paesaggio;
- la legge nazionale non prevede vincoli su costruzioni abusive; qui’ l’interpretazione di qualche amministratore locale troppo ‘creativo’ potrebbe portare ad edificare con bonus su fondi agricoli o territori a verde;
- il problema della casa per chi è in difficoltà è solamente sfiorato e il P.C. non da risposte concrete in termini di edilizia convenzionata o accesso alla casa da parte di chi ha piu’ bisogno in tempi di crisi;
- non pensiamo che sia uno sconto sull’onere di urbanizzazione (che pesa un’inezia sui costi totali di costruzione) a rilanciare il comparto, cosi’ come non pensiamo che sia questo il comparto giusto che possa far rilanciare l’economia visto che è quello che restituisce meno alla collettività intermini di sviluppo economico, avendo un’alta rendita per l’operatore.
- non ci sono vincoli o requisiti sul risparmio ed efficienza energetica che siano piu’ restrittivi o innovativi rispetto a quanto adottato già dal comune;
- non ci sono particolari vincoli sui centri storici o su aree di pregio
- mette in difficoltà le amministrazioni comunali privandoli degli oneri di urbanizzazione, che sono importanti risorse dirette che servono a fornire servizi alla città (alla faccia del federalismo che dovrebbe aiutare i comuni e lasciare sul territorio le finanze e i proventi comunali)

E’ una legge che parte vecchia, dal punto di vista della concezione; sembra piu’ una scelta demagogica e ad effetto che una qualcosa che possa realmente portare benefici ai cittadini. Sembra un: ‘cosi’ facciamo vedere che facciamo qualcosa’ senza pero’ dare alcuna seria risposta in termini di sviluppo.

A livello locale, nel frattempo, assistiamo ad un fenomeno particolare. Nei giorni scorsi i giovani della Lega (si la stessa Lega che a Roma e al Pirellone fa leggi come questa che non preservano e non vincolano il territorio, la nostra identità agricola ed il paesaggio e che consentono di aumentare cemento) raccolgono firme contro la cementificazione, la stessa che è stata prodotta dal centro destra locale, di mantenere intatto il territorio e di de-urbanizzare alcune aree. Mai ci saremmo aspettati di avere un alleato contro la cementificazione e contro questa legge nei giovani padani, a disobbedire i loro capi romani e lombardi e a raccogliere firme anche contro di loro. Grazie ragazzi, andate avanti cosi’….!!).
Tra l’altro questa sera in consiglio sono assenti entrambi i consiglieri della Lega, sarà sicuramente una coincidenza; a pensare male si potrebbe ipotizzare che siano stati in imbarazzo a votare contro il Piano Casa voluto dai loro vertici, visto che a loro volta sostengono l’opera dei giovani padani, o no …. ?

Il percorso seguito dalla nostra maggioranza per l’adozione di questo Piano Casa è presto detto: si è provveduto ad identificare le parti del territorio di Cernusco nelle quali le disposizioni del piano casa non trovano attuazione, in piu’ si sono attuati in positivo, molto piu’ in positivo rispetto alle prescrizioni della legge, i dettami previsti dalla stessa legge, con l’obiettivo di evitare danni troppo gravi al patrimonio urbanistico, edilizio, agricolo e territoriale della Lombardia.
Alla luce di cio’ l’applicazione della legge regionale sul piano casa è limitata a pochissime eccezioni mentre non viene applicata alla grande maggioranza del territorio e delle aree di Cernusco.
Questi, fra gli altri, i motivi principali:
- la preservazione ed il rispetto delle aree di pregio ambientale e paesaggistico
- il rispetto delle aree di centro storico
- lo scongiurare il pericolo di applicare un carico di mc di edificato aggiuntivi in aggiunta a quanto già, troppo diciamo noi, previsto dal Piano Regolatore in vigore
- il mantenimento degli oneri di urbanizzazione, con i quali il comune è in grado di provvedere alla creazione dei servizi (viabilistici, pubblici, etc) per le nuove edificazioni
- il mantenimento degli standard energetici previsti dal regolamento del nostro comune, già piu’ avanzati e moderni rispetto a quanto previsto nella legge regionale

Ora è chiaro perche’ mi sono riferito al coraggio del nostro comune nell’identificare le aree di non applicazione: la legge prevedeva che la non applicazione fosse possibile su piccole aree del territorio mentre Cernusco ha identificato, con salde e serie motivazioni, vaste porzioni di territorio in cui non applicare la legge.

Con questo voto, con questa modalità di applicazione del piano casa sta tutta la differenza fra chi ha governato Cernusco negli ultimi anni ed il centro sinistra di Comincini: una differente concezione dell’uso del territorio, non visto piu’ come una risorsa da barattare per fare cassa a fronte di nuove edificazioni, e l’uso del territorio responsabile, consapevole, rispettoso delle tradizioni, della qualità della vita e della volontà dei cittadini che due anni orsono, votando la nostra maggioranza, hanno chiesto di voltare pagina

Fabio Colombo
Capogruppo di Vivere Cernusco

Cena di VIVERE Cernusco 2009

anche quest’anno VIVERE CERNUSCO organizza la tradizionale cena alla quale sono invitati tutti coloro che sono vicini al nostro movimento. È un’occasione per ritrovarci, parlare, condividere idee e proposte per la nostra città. La partecipazione di tante persone a questo appuntamento conviviale ha sempre rappresentato per noi un sostegno, non solo economico, che ci conforta nel nostro impegno politico.

La cena si terrà
venerdì 23 ottobre, alle ore 19.30,
nel salone dell’associazione “Amici del Tempo Libero”
in piazza Matteotti.

MENU
Antipasto lombardo a buffet:
* salumi misti, verdure, nervìtt
≈ Risotto alla monzese
* Pasta ai profumi dell’orto
≈ Scaloppine al vino bianco
* Puré e insalata
≈ Fantasia di torte casalinghe
* Spumante e caffè

Il prezzo della cena è di 20 Euro

Puoi confermare la tua adesione telefonando ai numeri:
02.92.110.753 (Fabio Perego), 02.92.111.076 (Donato Scotti), 02.92.32.959 (Silvia Zucchetti)

Nuovo contratto per gli impinati termici comunale

Al termine delle procedure di gara, il Comune di Cernusco ha affidato l’incarico per il Servizio Energia alla Carbotermo S.p.A. di Milano, per la durata di 10 anni. Su una base di gara di 900.000 euro annui l’impresa vincitrice ha proposto un importo, a carico del Comune, di 816.000 euro.

Oggetto del servizio sono tutti gli immobili comunali, ad eccezione del nuovo Centro Diurno Disabili, dello stadio Scirea, del Centro di Aggregazione Giovanile e delle tribune del centro sportivo Buonarroti; strutture che però potranno rientrare nel servizio dal prossimo anno.

Le novità principali di questo appalto sono però due, come spiega Paolo Della Cagnoletta, Assessore allo Sviluppo Economico e Sostenibile: “Fra 10 anni l’azienda aggiudicataria dovrà restituirci impianti termici rinnovati e non più vecchi di 7 anni ma, soprattutto, la metà del risparmio che sarà generato andrà nelle tasche del gestore.”

In termini numerici gli edifici comunali consumano attualmente 7,5 milioni di Kilowattora l’anno, mentre il consumo massimo fissato nel bando di gara è di 6,1 milioni. L’Azienda aggiudicataria ha ribassato questo limite fino a 5,5 milioni Kwh, una volta conclusi gli interventi di riqualificazione degli impianti termici, che sono a completo carico dell’impresa, entro il termine di 15 mesi dall’aggiudicazione dell’appalto.

La metà della differenza fra il limite di consumo massimo e quello ottenuto dall’Azienda andrà nelle casse di quest’ultima: in termini economici circa 45.000 euro all’anno. “Questo meccanismo di saving sharing, è un’altra novità non di poco conto,” aggiunge l’Assessore – “un buon incentivo per il gestore a mantenere gli edifici in condizioni di efficienza energetica”.

L’importo totale degli interventi da eseguire sugli impianti è invece di 1 milione 300mila euro in 10 anni, “che in mancanza di questo servizio avremmo dovuto imputare al bilancio comunale”, puntualizza ancora Della Cagnoletta.

Il risparmio economico però non finisce qui: “Con il sistema a regime, il costo del servizio a carico del Comune, compresa la quota-premio del gestore sul risparmio energetico, si attesterà intorno agli 852.000 euro annuali, cioè 90.000 euro in meno rispetto all’importo a base d’asta.”

Il Comune ha già provveduto a certificare, nel corso del 2009, l’efficienza energetica di 16 immobili: “In alcuni casi molto va migliorato,“ conclude l’Assessore – “e apporremo delle targhe su ogni edificio che provvederemo a ricertificare in una classe energetica superiore. Sarà così sotto gli occhi di tutti l’impegno del Comune per consumare energia in modo responsabile.”

“Un impegno che stiamo onorando sia come consumatori di energia che come istituzione, con l’apertura dello Sportello Energia destinato a chiunque voglia, come noi, impegnarsi seriamente verso questo obiettivo.”

Nei programmi dell’Assessore c’è anche una “fase due”, che riguarda le fonti di energia rinnovabile: “Potremo pensarci solo quando avremo raggiunto dei livelli adeguati di efficienza energetica; se agissimo ora finiremmo per sprecare il denaro comunale in interventi che, in queste condizioni, sono troppo onerosi.”

Formest: Comune risarcito per 93.000 euro

Si chiude con un risarcimento di 93.000 euro al Comune di Cernusco uno dei due processi contro l’ex direttore generale della Formest, Angelo Giovanetti, ed Edoardo Galluzzo, ex Assessore comunale all’istruzione. Ne ha preso atto, con un propria delibera, la Giunta guidata dal sindaco, Eugenio Comincini, nella seduta di lunedì 5 ottobre.

La somma è frutto del patteggiamento della pena chiesto dai legali di Giovanetti e Galluzzo, a fronte di un risarcimento pari a 100.000 euro, ritenuto congruo dal giudice del Tribunale di Milano.

“Arriviamo a un primo importante risultato,” ha detto Paolo Della Cagnoletta, Assessore allo Sviluppo Economico e Società Partecipate presentando la delibera – “nelle casse comunali torna un parte significativa del denaro perso per le note vicende legate allo scandalo Formest, anche se la vicenda non è ancora completamente chiusa in sede giudiziaria.”

La somma è stata suddivisa fra le parti offese e le parti civili costituitesi in giudizio; fra esse il Comune di Cernusco sul Naviglio ha avuto la quota maggiore.

Resta aperta la causa civile contro gli stessi imputati e gli altri ex amministratori della Formest, per la quale si sta svolgendo il processo di secondo grado.

Il Consiglio Comunale di Cernusco liquida la C'è Gas

Nella seduta di giovedì 8 ottobre il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza l’atto di indirizzo circa lo scioglimento e la messa in liquidazione della società partecipata C’è Gas Srl.

La società fin dalla sua costituzione patisce una crisi finanziaria che ha costretto Villa Greppi a intervenire con ricapitalizzazioni, svolgendo un’attività caratteristica di intermediazione della gestione calore che stenta a ripagarsi i costi. L’attività di vendita di gas presso la clientela privata non è mai decollata e, da ultimo, si è rivelata impossibile la stipula di contratti diretti con il Comune in forza della normativa oggi in vigore.

Neanche l’apporto di un socio di minoranza come il colosso A2A ha avuto effetti risolutivi della situazione. La chiusura porterà al licenziamento dei due dipendenti attualmente in forza alla Società, verso la cui salvaguardia sono andate le preoccupazioni di tutti i consiglieri comunali.

“Non prendiamo una decisione che comporta queste conseguenze a cuor leggero,” ha detto l’Assessore alle Partecipate, Paolo Della Cagnoletta – “Credo che il presidente di C'è Gas (intervenuto all’assemblea, ndr) possa testimoniare che più volte abbiamo sostenuto la Società presso il suo stesso socio di minoranza, che però non ha mostrato di ritenerla strategica. Sarà il tempo a dirci se abbiamo fatto bene o male. Non si pensi però che non abbiamo usato tutti gli strumenti che sono stati in nostro possesso per salvaguardare la posizione dei lavoratori”.

La difficoltà di C’è Gas di mantenersi autonomamente in equilibrio economico e i conseguenti interventi compiuti in passato dal Comune sul capitale sociale sono state le motivazioni spiegate dal Sindaco, Eugenio Comincini, all’aula: “Senza la capacità dell’attuale presidente di ridimensionare le spese e di gestire l’azienda, saremmo di nuovo qui a dover intervenire su una società in perdita, dato che la compravendita del gas, ovvero la gestione ordinaria della società, non è sufficiente a sostenere alcun investimento” ha detto il Sindaco - “Con ciò rimane la sofferenza per le conseguenze che questa liquidazione avrà sui due lavoratori. Per questo ci impegniamo affinché i dipendenti possano essere riqualificati e ricollocati.”

Sul fronte della gestione calore ed energia il Comune ha appena assegnato un nuovo appalto per la gestione degli impianti termici nei propri edifici alla Carbotermo di Milano, con un piano di efficientamento degli impianti e di risparmio sui consumi energetici che, a regime, porterà Villa Greppi a risparmiare circa 90.000 euro all’anno per il prossimo decennio, incamerando anche interventi sugli impianti termici e sugli infissi per 1.300.000 euro, svolti a spese del gestore. A regime il Comune consumerà il 25% in meno di combustibile.

giovedì 1 ottobre 2009

Il CAG di Cernusco non si ferma mai

Non solo feste e dj set. Il Centro di Aggregazione Giovanile “Labirinto” è molto attivo sul fronte dell’impegno sociale che, dopo l’aiuto ai ragazzi abruzzesi di Barisciano, sta dando in questi giorni altri frutti.

Il cortometraggio “Buon sangue”, che i ragazzi hanno realizzato nel 2003, per parlare dell’alcool e degli effetti disastrosi dell’alcool-dipendenza, è stato richiesto dalla Asl di Milano come “materiale stimolo” – così si legge nella missiva indirizzata al C.A.G. - nell’ambito di un programma di prevenzione ed educazione sull’abuso di sostanze psicoattive che l’Asl intende realizzare nelle scuole secondarie di secondo grado.

Il cortometraggio, girato dai ragazzi interamente a Cernusco e coinvolgendo i cittadini, ha all’attivo due premi di caratura nazionale: nel 2003 il Premio Visioni Stupefacenti, promosso dall’allora Ministero della Salute nell’ambito delle politiche di prevenzione al consumo di droghe; nel 2008 il Premio Città di Verbania, per i cortometraggi a tema sociale.

“Questo è un altro premio all’intraprendenza e alla bravura dei ragazzi,” dice il coordinatore del Centro, Nico Acampora – “un video realizzato quasi per scherzo è in realtà uno strumento che ora ha valore educativo. Con iniziative di questo genere stanno dimostrando che i ragazzi non sono solo musica e sballo ma hanno qualcosa di importante da dire.”

Non solo. Sempre in ottobre, sabato 10, i ragazzi del Labirinto sono impegnati in un torneo triangolare di calcio che si terrà nel carcere di Monza, a cui partecipano il Centro di Aggregazione Giovanile di Carugate e la squadra di calcio dei detenuti rinchiusi a Monza.

L’iniziativa, battezzata “90 minuti per evadere”, ha trovato due testimonial nel Sindaco di Cernusco, Eugenio Comincini, e nell’Assessore alle Politiche Giovanili di Cassina de’Pecchi, Andrea Maggio, che daranno il calcio d’inizio al torneo. “Questo genere di iniziative sono bipartisan,” continua Acampora – “e per i ragazzi del Labirinto non è la prima esperienza di questo tipo, che ha un valore importante per loro e per la loro formazione.”