giovedì 26 aprile 2007

il Tronco della verità

Unico albero in una piazza di cemento.
Unica ombra in uno spiazzo assolato.
Unico punto accogliente per nonni e bambini.

Solo pochi anni fa l’avevamo comprato a suo di milioni (di lire) dalla Spagna, ma era stato subito amato, il GELSO di piazza Matteotti era per noi simbolo della speranza che la natura, anche a Cernusco poteva resistere alla cementificazione.
Ma adesso l’hanno ammazzato!

Ci diranno che era malato, come le piante abbattute anni fa lungo il naviglio
Ci diranno che ne compreranno un altro, a suon di migliaia di euro.
Ci diranno che era solo un albero, ma ci dovremo attrezzare con cappellini e ombrelloni per la prossima estate.

Ma noi rispondiamo con alcune domande:
perché Cassamagnaghi non cura le piante ma le abbatte?
chi non sa curare un albero cosa potrà combinare con i nostri parchi?

Cassamagnaghi e soci credono che tutto si possa comprare con i soldi (nostri) ma non è così!

La natura è viva, va curata e seguita ogni giorno, proprio come una città. Questo tronco rimane come simbolo della loro incapacità di seguire le esigenze delle persone, troppo presi a costruire nuovi palazzi e a farsi belli con i nostri soldi.


Ma da maggio potremo scegliere di STARE MEGLIO con Eugenio COMINCINI sindaco!


VIVERE Cernusco da più di 20 anni una politica a difesa dell’ambiente!

lunedì 23 aprile 2007

Dimenticare Cernusco...

la campagna di depistaggio elettorale della destra

Abbiamo letto le incredibili affermazioni del commissario politico di Forza Italia Gianstefano Frigerio, che tenta di far passare le prossime elezioni comunali a Cernusco come una specie di referendum sul governo nazionale.
Non ci stupisce affatto che un politico di lungo corso come lui tenti di depistare gli elettori con questa manovra: spostare l’attenzione dai problemi, reali, della nostra città, per chiedere invece un voto contro il governo Prodi.
Si capisce benissimo il motivo di questa insolita campagna elettorale della principale forza del centrodestra: gli scandali finanziari, i ribaltoni politici, le lottizzazioni di grandi fette del territorio di Cernusco hanno visto protagonisti in questi anni proprio uomini di Forza Italia. Quale modo migliore, quindi, di nascondere tutto questo se non parlare d’altro? Ma i cernuschesi non si lasceranno ingannare da scontati giochi politici, da vecchie parole d’ordine che dividono il mondo in destra e sinistra, buoni e cattivi.
C’è voglia di rinnovamento in questa città e i cittadini non sono disposti a farsi ancora manovrare da vecchi personaggi della politica, chiudendo gli occhi su ciò che sta succedendo qui, sul nostro territorio.
C’è voglia di persone affidabili, di onestà e coerenza. Non crediamo che Forza Italia, il suo commissario Frigerio e il loro candidato sindaco Cassamagnaghi siano la risposta a questa esigenza.
Quello che il commissario forzista vuole far dimenticare possiamo ricordarlo noi. Si tratta di fatti gravi che hanno interessato Cernusco, non certo, come afferma Frigerio, di polemiche localistiche.
È forse polemica localistica il tradimento elettorale che, dopo pochi mesi dal ballottaggio, ha portato Forza Italia a governare con Cassamagnaghi? Proprio colui che fino a poco prima era stato indicato agli elettori come l’avversario da battere. Come dimenticare poi lo scandalo Formest, società creata e gestita da uomini di Forza Italia e vicini al sindaco Cassamagnaghi? Una sciagurata gestione che ha causato un danno alle casse comunali quantificato in circa 300mila euro. Ma non è tutto: i consiglieri di Forza Italia hanno contribuito in consiglio comunale all’approvazione di tutti i piani di lottizzazione che stanno rendendo la nostra città una foresta di gru soffocata dal traffico.
Gianstefano Frigerio tenta inutilmente di far dimenticare tutto questo, pensando di far tornare indietro le lancette della storia, quando nella Cernusco della Prima repubblica, il suo potere era incontrastato e le sue parole erano accettate come verità rivelata.
Ma quei tempi sono passati; Cernusco saprà distinguere tra chi, in questi anni ha semplicemente gestito potere e interessi e chi, con onestà e coerenza, ha fatto politica al servizio della città.

VIVERE Cernusco

domenica 22 aprile 2007

Incura del bene pubblico: NON SIAMO NOI!

Una percorso vita ad ostacoli…

Per caso sono finita qualche giorno fa sul sito www.viverecernusco.it dove si invitava a fare qualche foto a opere inutili, sprechi o zone dimenticate della città di Cernusco e subito ho pensato a uno dei luoghi forse più belli della nostra città: il vecchio parco lungo naviglio, quello, per intenderci che collega via Leonardo da Vinci a Vimodrone. Una decina di anni fa quel pezzo del parco era dotato di un bel percorso vita che permetteva di alternare corsa ad esercizi fisici. Oggi purtroppo la situazione è un po’ degenerata, qualche politico deve essere stato troppo preoccupato ad inaugurare parchi nuovi per ricordarsi dei vecchi, quelli usati davvero dai cernuschesi, tutti i giorni.

Ecco allora che mi sono dotata di macchina fotografica e ho testimoniato lo stato delle cose. Prima di tutto i preziosi consigli per utilizzare gli attrezzi sono diventati quasi indecifrabili, sobbersi da scritte e disegni.
Se puoi uno volesse provare ad utilizzare gli attrezzi, molto spesso si troverebbe in difficoltà poiché parti dello stesso sono state asportate e mai sostituite.
Quando proprio non è stato portato via del tutto, e la domanda è: ma il sindaco ha mai percorso una volta questo parco? O va a piedi solo quando c’è un nastro da tagliare?
Stanca e demoralizzata ho cercato conforto in una panchina, ma… mi sono beccata una scheggia nella gamba…
E’ proprio vero che l’apparenza è vuota e non bastano volantini patinati per coprire i danni di una gestione approssimativa della città. Tutto ciò è opera di vandali, di una uomo piccolo piccolo, picciriddo direbbe la mia nonna. Però magari poteva essere conservata meglio questo bene comune dei cernuschesi, soprattutto adesso che è arrivata la bella stagione.

Sperando che il prossimo sindaco sia più attento, saluto

Anna Maria Alberti

Sprechi energetici: NON SIAMO NOI!

gentile redazione,
vorrei segnalare uno spreco nuovo, che si somma a quelli già denunciati da tanti gruppi politici, tra cui Vivere Cernusco: luci accese per tutta la notte.
Nel nuovo parco lungo il naviglio, quello costato anni di attesa e molte centinaia di migliaia di euro, quello che ha il ponte girevole ancora inattivo, quello tutto chiuso da una recinzione. Bene, quel parco è illuminato a giorno per tutta la notte. I lampioni sono accesi causando uno spreco di energia e corrente; e sono accesi per nessuno poichè il parco è chiuso e nessuno vi può entrare.
Forse il nostro sindaco "a termine" non sa più come farsi notare e allora lascia accesi i fari anche sul mostro di cemento che ha costruito vicino ai diorami, o forse vuole solo far dimenticare di aver tappezzato la città con i suoi manifesti violando tutte le leggi sull'affissione e rendendo più brutta la nostra città.
Gentile redazione, faccia qualcosa per le casse comunali e la salute dell'ambiente, faccia pressione perchè vengano spente tutte le luci inutili a Cernusco.
Grazie
V. Conti

fotografa un'opera inutile, o una zona di degrado di Cernusco, un angolo dimenticato dall'amministrazione o lo scempio del territorio e manda un'email a viverecernusco@cernusco.com. Pubblicheremo sul sito tutti gli interventi dei cernuschesi stanchi dell'amministrazione Cassamagnaghi.

mercoledì 18 aprile 2007

Donne e Politica

Incontro con il Candidato Sindaco del centrosinistra, Eugenio Comincini

Alcune rappresentanti del “Gruppo donne e politica”, che ha lavorato in questi ultimi mesi per fare proposte a tutto il centrosinistra, si sono incontrate con il candidato sindaco Eugenio Comincini sabato 3 marzo, presso la sede della Margherita.

Erano presenti:Franca Andreoni( DS), Adriana Guzzi (Margherita), Rita Zecchini( Rifondazione comunista), Ernestina Galimberti(Vivere Cernusco).

Abbiamo fatto presente che noi, pur in veste informale, rappresentavamo numerose donne , tesserate a partiti e non, accomunate dal desiderio di contare maggiormente, in quanto donne, nella società e in particolare nell’ambito della politica, entrando in gioco alle prossime elezioni amministrative.

L’atteggiamento di Comincini è stato di attenzione e disponibilità .

Riguardo alle nostre proposte di integrazione ai contenuti del programma elettorale, ha chiesto chiarimenti e informazioni, in particolare sul Bilancio di genere .

In ogni caso le proposte da noi avanzate entreranno ad arricchire il programma di tutta la coalizione.

Comincini ha affermato che la politica è ancora troppo maschile. A Cernusco in particolare manca il contributo delle donne. Nel passato c’erano state donne assessore e vicesindaco. Negli ultimi anni le donne con ruoli significativi a livello amministrativo sono state ancora meno.

Di qui l’esigenza di promuovere la presenza femminile in politica.

Anche se, (e questa è una difficoltà da noi stesse rilevata, per complessi motivi) è difficile che le donne si impegnino in politica. In effetti diversi partiti a Cernusco fanno fatica a trovare donne disponibili anche a mettersi in lista.

In caso di vittoria, “mi impegno ad avere in giunta delle donne” ha affermato il candidato sindaco.

Ha aggiunto che in questa scelta, d’accordo con i partiti e le liste civiche della coalizione,verranno valutati i risultati elettorali, la competenza, la sensibilità .

Il candidato sindaco si è dichiarato d’accordo nell’inserire la presenza femminile in politica come punto qualificante del programma di centrosinistra, che lo distingue dalla pratica dell’attuale amministrazione .

Eugenio Comincini ha infine preso un impegno specifico: “Al prossimo Tavolo politico proporrò di integrare le regole condivise con la necessità della presenza femminile: in concreto chiederò che ogni partito/movimento, a elezioni avvenute, presenti, per le cariche di governo della città, una rosa di 2-3 nomi, tra cui almeno 1 donna”.

L’incontro con Eugenio Comincini si è concluso con soddisfazione da parte nostra e con un grazie per gli impegni concreti che ha preso con le donne, per le donne.

Per il Gruppo “Donne e politica”

Ernestina Galimberti

alcune delle proposte del Tavolo di Lavoro:
- Istituzione di un assessorato alle Pari Opportunità
- Apertura di uno SPORTELLO DONNA con compiti di informazione e orientamento, coordinandoli con servizi già esistenti : dai servizi per la maternità e l’infanzia, al lavoro, alla cultura, a problemi di convivenza (violenza sulle donne, questioni legali…)
- Impegno a utilizzare il BILANCIO di GENERE, cioè un’analisi dettagliata delle voci del bilancio comunale, per individuare in quali settori specifici vanno a finire le risorse ed iniziare quindi dei cambiamenti concreti che favoriscano la vita quotidiana delle donne ( e di conseguenza il benessere della famiglia e di tutta la comunità).

lunedì 16 aprile 2007

Là dove c'era l'erba...

Pasquinata sul predatore erbivoro, il Cassamagnaurus

Ai cernuschesi d'antica memoria:

"Vi ricordate com'era Cernusco

quando, forti dell'antica sua storia,

ville e campagne le davano lustro?"


La storia e il verde in giusta armonia,

eran l'orgoglio dei cernuschesi,

da Ronco al Gaggiolo, a Santa Maria,

da Torriana a l'Uriee, a cascina Marchesi.


Ma l'immagine di questo bel quadro,

è stata bruciata dal sindaco Cassa,

il verde ucciso dal cemento ladro,

da speculatori calati qui in massa.


Terroristi del verde, con sogno funesto,

avanti van dritti nel losco lor piano:

far diventare Cernusco, al più presto,

grigia periferia della ricca Milano.


Dove una volta si raccoglievan patate,

rapanelli e spinaci coltivati con cura,

le altissime gru delle imprese private,

costruiscon palazzi a prezzi d'usura.


Così tanti figli di noi cernuschesi

sono andati via per metter su casa,

lontan da Cernusco, in altri paesi,

nel suolo natio è tabula rasa.


"MEGLIO STARE MEGLIO" leggo su un muro.

Io voglio crederci, se avremo il coraggio

di scegliere bene per il nostro futuro,

nel silenzio dell'urna, il prossimo maggio.

domenica 15 aprile 2007

In ricordo di Angelo: musica da tutto il mondo

Sabato 21 aprile
ore 21

Auditorium Maggioni, via don Milani, Cernusco
una serata per ricordare Angelo Spinelli
con la musica del Rhapsodia Trio

Sabato 21 aprile, alle ore 21, presso l’auditorium Maggioni di Cernusco sul Naviglio, concerto dei Rhapsodija Trio. La serata è organizzata da VIVERE Cernusco e dall’associazione culturale FUTURA.

Da 6 anni, in occasione del 25 aprile, VIVERE Cernusco rinnova il ricordo del suo fondatore Angelo Spinelli, del suo impegno sociale e politico, promuovendo una manifestazione culturale il cui ricavato viene interamente devoluto per progetti di sviluppo in paesi del Sud del mondo.

Sono già stati finanziati progetti per le missioni in Brasile e Bangladesh di don Sandro e padre Emilio Spinelli, per quella in Sudafrica di padre Efrem Tresoldi.

Anche quest’anno sarà così: due giovani cernuschesi, Roberto Codazzi ed Erica Spinelli, sono da tempo impegnati nel campo della solidarietà internazionale. Il ricavato della serata servirà a finanziare due progetti delle loro associazioni, Onè Respe e Cachoeira de Pedras: un laboratorio di lavorazione del legno, per dare una prospettiva di lavoro ai ragazzi delle baraccopoli di Santiago, Repubblica Dominicana, e un progetto rivolto a sostenere le donne delle favelas brasiliane nell’avvio di piccole attività artigianali.

RHAPSODIJA TRIO

MAURIZIO DEHÒ (violino), LUIGI MAIONE (chitarra), G.PIETRO MARAZZA (fisarmonica)

Tanghi argentini e musiche klezmer, melodie gitane e musica colta si miscelano nei concerti dei Rhapsodija Trio. Il grande gusto melodico italiano, prerogativa irrinunciabile per i tre musicisti, può qui ritrovare la sua naturale dimensione abitativa, così come la riscoperta di ritmi e suggestioni dall'area del vicino Mediterraneo.

Il gruppo nasce nel 1993 a Milano, ad opera di Maurizio Dehò , già attivissimo sulle scene italiane in ambito folk e accanto a Moni Ovadia. Il trio alterna un'intensa attività concertistica a partecipazioni discografiche, apparizioni televisive e collaborazioni teatrali e cinematografiche: dagli spettacoli di Antonio Albanese e Moni Ovadia alle colonne sonore di film di importanti registi come D’Alatri (Senza pelle) e Soldini (Pane e Tulipani, Agata e la tempesta). Numerose le collaborazioni discografiche: tra tutte da ricordare la splendida rielaborazione di "Vacanze Romane", affidata al Trio da Antonella Ruggiero e portata con lei in numerosi spettacoli televisivi e manifestazioni di rilievo nazionale.

venerdì 6 aprile 2007

Fontanile - Masaccio: un'ultima cementificazione per Cernusco

Se non fosse per l’ennesimo danno arrecato alla nostra comunità, ci sarebbe quasi da rallegrarsi della decisione di portare in aula questo Piano Integrato d’Intervento.

In primo luogo perchè si tratta dell’ultimo sfregio al territorio portato da un’Amministrazione finalmente in procinto di sottoporsi al giudizio degli elettori; giudizio che ha ostinatamente scansato per anni in barba a tutte le evidenti crisi che hanno travagliato la vita delle variegate maggioranze che l’hanno sostenuta.

Poi perchè con questo atto urbanistico cadono finalmente tutte le maschere dietro alle quali si è cercato di nascondere il tratto caratteristico dell’agire politico di questa Giunta: l’assenza di ogni programmazione urbanistica, il sottrarsi all’impegno del governo del territorio per soddisfare –e nella migliore delle ipotesi subire passivamente- gli insaziabili appetiti degli operatori privati.

Cade soprattutto la maschera di chi nella maggioranza si lamentava per aver dovuto amministrare la scomoda eredità di altri. Se ancora non bastasse l’aver bruciato le previsioni edificatorie del Piano Regolatore in tempi record e non fossero sufficienti i colpi di mano portati con gli altri PII approvati (Lanar, Alari, Ronco, Alberti, Garzanti), ecco un Piano di lottizzazione nel quale si rimpiazza uno stabile industriale di 14400 mc con una colata di 73000 mc di cemento su due aree, nemmeno fra loro contigue.

Cade infine la maschera della “difesa rigorosa delle aree oggi intatte” citando quanto riportato nell’ultimo foglio elettoral-propagandistico di Forza Italia. Una delle due aree su cui si andrà ad intervenire, quella di via Fontanile, è proprio un’area intatta, oggi adibita a coltivazioni.
Un’estensione di 30400 mq su cui si progettano una serie di palazzine extra lusso di 3 piani cadauno, una strada e dei parcheggi di servizio.

Si dirà che il PRG in fondo non prevede la destinazione a verde di quell’area. Vero. Ma è altrettanto vero che non è prevista nemmeno la destinazione abitativa, eppure non sembra che ciò generi qualche riflessione. Ancora una volta, questa Amministrazione dimostra di considerare tabù tutto ciò che esula dall’edilizia residenziale!

E così si stacca miseramente la foglia di fico della difesa del verde. I cernuschesi pagano l’inaugurazione “pilotata” del parco Alari-Uboldo (subito richiuso per i necessari interventi di consolidamento che la frettolosa apertura non aveva consentito) con 136000 mc di nuovi insediamenti adottati in 10 giorni – cioè ben oltre 500 nuovi appartamenti - , che vanno ad aggiungersi agli 83000 mc approvati l’anno scorso (PII Alari, Ronco, Alberti ) con modalità analoghe ed ai 34000 mc del PII “ex-Lanar” l’anno prima.

Ma se il PRG vigente e l’accordo che ha portato alla disponibilità del parco possono essere fatti risalire alle Giunte precedenti, i PII citati, caro il mio Sindaco, sono tutta farina del sacco della sua Amministrazione.

In questo PII sta stretto persino il costume da paladini dell’edilizia convenzionata che di recente vi siete indossati e che vi pavoneggiate ad ogni piè sospinto.
La quota di edilizia convenzionata prevista in 14000 mc è esattamente pari al 20% della volumetria residenziale in progetto, cioè il minimo imposto dal documento di inquadramento per la realizzazione dei PII.
Si torna così alla buona, vecchia, edilizia libera che tante soddisfazioni sta dando da diversi anni a questa parte a pochi fortunati amici.

Veniamo ora al trucco magico della ‘riqualificazione’.



Un’operazione di mascheratura che stavolta dev’essere apparsa particolarmente ardua anche ai professionisti estensori del Piano, se gli stessi si sono visti costretti ad inserire, fra le finalità della proposta d’intervento, “il reperimento di nuova edilizia residenziale sul fronte di via Fontanile”.
Come poi la trasformazione di un’area verde in cinque palazzine, strada e parcheggi si possa definire un ‘processo di riqualificazione’ credo sia argomento forse più da filologi che da urbanisti.

Passiamo adesso alla recita dell’assolvimento di quanto dovuto per i permessi di costruire. Tra oneri di urbanizzazione e standard qualitativo si calcolano quasi 5500000 €. Una cifra considerevole che, come d’uso in questo Comune, viene però portata a scomputo in cambio della realizzazione di una serie di opere, parti delle quali afferenti gli stessi lotti edificabili e quindi necessarie solo in quanto a servizio di quei lotti.
Ancora una volta, come vi avevo già detto settimana scorsa con l’intervento relativo al PII Garzanti, specchietti e perline per i nativi delle terre da colonizzare!
Si prevede la cessione gratuita al Comune di un’area di 5351 mq, destinata alla realizzazione di “un’importante infrastruttura scolastica pubblica”.
E’ talmente importante questa infrastruttura scolastica, che dei 5 milioni e mezzo di euro dovuti, per oneri, dall’operatore privato non un centesimo viene destinato a questo fine.

Si preferisce dirottarli, come detto, nelle opere più diverse, la più singolare delle quali è una non meglio identificata club-house, destinata ad assorbire ben 1.750.000 € ed il cui progetto preliminare si vedrà in seguito: entro sei mesi dalla stipula della convenzione. Se davvero è necessario trovare un termine anglofono, tanto vale chiamarla swindle, che perlomeno traduce in modo appropriato il termine italiano di “bufala”.
Spigolando qua e là troviamo anche 600000 € allocati per la realizzazione di un nuovo ponte ciclo-pedonale: forse che dopo la “piccola Versailles” ci apprestiamo a diventare la “piccola Venezia”?
Dopotutto siamo in presenza di un documento redatto venerdi 16 marzo 2007, protocollato il lunedi successivo 19 marzo 2007, portato in Commissione Territorio il 28 marzo ed oggi 04 aprile in Consiglio Comunale. Qualche tributo a tanta celerità si dovrà pur pagare.
Forse però anche l’uso spregiudicato delle funzioni ‘Copia’ ed ‘Incolla’ di Windows ci ha messo lo zampino.
Nella relazione previsionale sull’impatto viabilistico del comparto di via Fontanile si legge che l’area interessata dal nuovo insediamento è localizzata “vicino a via Monza e a via Carducci”.


Ora, senza voler far torto al grande poeta e premio Nobel, ci tocca osservare che a Cernusco la via Carducci si trova da tutt’altra parte e che la più vicina Via Carducci all’area oggetto del Piano di lottizzazione è ubicata nel Comune di Cologno Monzese.


Di più. Dalla stessa relazione si apprende che “l’area di intervento prevede la costruzione di un insediamento residenziale con una volumetria di 94500 mc”, corrispondenti a circa 900 abitanti suddivisi in 360 famiglie: ma nel Piano non si parlava di una volumetria di 25000 mc?


E così tutto l’allegato “studio di viabilità di via Fontanile si basa su questo clamoroso errore! Neanche l’accortezza di rileggere quanto scritto.
Per non citare l’inesistente “nuova stazione M2 Melghera”, che compare solo sulla tav. n. 15 (veduta aerea generale) e nella fervida fantasia del suo estensore.
Suvvia signori, un minimo di serietà nell’approntare i documenti.

Spiace ribadire, ancora una volta, che l’Amministrazione e gli operatori privati non possono pensare di trovarsi di fronte a dei gonzi pronti a bersi qualunque bizzarria. L’attività del Consigliere Comunale è passione e servizio; potrà non essere gradita, ma deve almeno ispirare rispetto e considerazione.

In ogni caso, sulla stima dell’impatto viabilistico cade l’ultima maschera. Dei 399 veicoli generati od attratti dai due comparti residenziali (escluse quindi le attività di terziario) la mattina e dei 289 previsti la sera, ben il 42.4% (cioè 292 mezzi) si ritiene essere diretto da/per Cernusco: alla faccia del traffico passante subito dalla città che invece non dovrebbe avere nulla da temere dalle nuove edificazioni!

Come detto in apertura, ci sarebbe quasi da rallegrarsi della decisione di portare in aula questo Piano Integrato d’Intervento.
Cade con esso la trama della carnevalesca rappresentazione della difesa del verde e dell’edilizia convenzionata e consegna alla città un significativo condensato dei criteri che hanno ispirato il governo del territorio da parte di una Amministrazione ormai arrivata al capolinea.

Il Consigliere Comunale di VIVERE Cernusco
MARCHETTI Giordano

dopo Intermedia il comune vuol far fuori la cooperativa IL FIORE

Egregio signor Sindaco,

La interrogo per conoscere le ragioni che hanno portato a definire una formulazione della gara di appalto per la gestione del centro diurno disabili tale da escludere praticamente la cooperativa IL FIORE.
Dopo la chiusura della Cooperativa INTERMEDIA, adesso anche la Cooperativa IL FIORE, dopo 25 anni di presenza territoriale, si trova nelle condizioni di trovare altro da fare.
Ponendo, nella gara di appalto, un vincolo di fatturato per gli anni passati (dal 2003 a 2005) di poco superiore a quanto sono state le capacità economiche della cooperativa IL FIORE, circostanza questa ben nota sia a Lei che ad alcuni componenti della sua Giunta,di fatto la si è esclusa dalla gara stessa.
Le chiedo di sapere quale indirizzo ha fornito all’ufficio competente per la formulazione della gara in quanto nel bando non si trova alcun riferimento alla integrazione sociale e allo sviluppo delle autonomie raggiunte dai soggetti che frequentano il servizio nel rispetto delle loro esigenze, delle loro caratteristiche personali e dei loro progetti educativi individuali.
Le chiedo infine di essere messo a conoscenza sul perché si è deciso di fare un bando di gara solo in base ad indicatori quantitativi tralasciando invece, in modo consapevole, tutti gli indicatori qualitativi del servizio.

In attesa di una Sua circostanziata risposta, La ringrazio e porgo distinti saluti
Il Consigliere Comunale
MARCHETTI Giordano

giovedì 5 aprile 2007

Scuola: il comune regala alla scuola privata quello che non dà alla SCUOLA PUBBLICA

Dopo tanto vociferare, in piena zona “Cesarini”, insieme alle ultime lottizzazioni residenziali ecco arrivare l’assegnazione dell’area, in diritto di superficie, alla scalpitante Cooperativa Aurora Bachelet.

E così Cassamagnaghi stacca l’ultima cambiale fedeltà a chi gli ha permesso, nei momenti difficili del suo mandato, di sopravvivere sulla poltrona di Sindaco e di ricandidarsi adesso.

A beneficiarne questa volta non è un intero partito bensì una corrente politica in seno al gruppo di Forza Italia: per intenderci quella legata a Comunione e Liberazione e ben rappresentata in aula dal consigliere Oriani.

Avete varcato da tempo i limiti della decenza: non riuscite più a provare vergogna ed arrossire neanche quando il gioco di prestigio preconfezionato con la delibera di giunta n. 76 del 28/03/07 viene smascherato.

Ma come fa un’Amministrazione Comunale ad accettare mercoledì 28/03/2007 la richiesta presentata ufficialmente dalla Cooperativa l’Aurora solo venerdì 23/03/2007 ed integrata con lo schema di convenzione lunedì 26/03/2007?

Una fretta che insospettisce e che lega inevitabilmente questa scelta alla scadenza elettorale.

Ma come fa un’Amministrazione Comunale, in un suo atto, a confermare la volontà di concedere in diritto di superficie alla Cooperativa Aurora Bachelet, soggetto privato, l’area ubicata a Ronco in Via Adda-Mincio pari a 11.600 mq per la realizzazione di un polo scolastico destinato a scuola primaria, secondaria e liceo quando l’area stessa non risulta ancora essere di proprietà comunale e lo diverrà solamente il giorno successivo alla delibera -giovedì 29/03/2007- con la ratifica della convenzione stipulata a seguito dell’approvazione di quel PII da voi denominato “Abitare Ronco” e da noi “Affare Ronco”?

E poi. Ma perché mai un’Amministrazione Comunale dovrebbe accettare dalla Cooperativa L’Aurora a titolo gratuito un terreno di 5700 mq confinante con l’area di 11.600 mq, terreno che la stessa si impegnerà ad acquistare entro i successivi 12 mesi dal rilascio del permesso di costruire, per poi rigirarglielo nuovamente in diritto di superficie?

Osserviamo incidentalmente che nel puzzle delle aree, o forse dovrei dire nel gioco delle tre tavolette, compare –in quanto attuale proprietaria dell’area che l’Aurora intende acquistare per poi cedere al Comune- la cooperativa già protagonista del PII ex-Garzanti. Per dirla con John Belushi in Animal House, “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.

Ma andiamo avanti. Come fa un’Amministrazione Comunale ad accettare per il diritto di concessione di dette aree, richiesto per un tempo lungo “solamente” 90 anni, la proposta avanzata dalla Cooperativa di corrispondere al Comune un canone annuo di 3.000 € distinto in due rate semestrali di 1500 € cadauna?

Al di là delle tante frottole che ci sono state raccontate in questi mesi credo fosse già tutto predefinito e per meglio capire la vostra abilità nel mischiare le carte è allora opportuno ripercorrere alcuni passaggi legati proprio all’approvazione del PII di Ronco.

Il 18/09/2006 i gruppi che rappresento depositarono una serie di osservazioni a quel PII tra cui una che recitava ”Si chiede di conoscere il reale utilizzo delle aree previste in cessione pari a mq11632 e di conoscere la non meglio precisata infrastruttura pubblica citata nel PII”

La risposta predisposta il 30/10/2006 a quella osservazione fu “ L’area pari a 11632 mq che l’Amministrazione comunale acquisisce al patrimonio pubblico risulta essere un’area di particolare interesse prevista anche all’interno del PRG vigente. Reperire aree da destinare a servizi per il nucleo abitato di Ronco è sicuramente un investimento per le future necessità dei cittadini, oggi risulta difficile definire con precisione quale sia l’infrastruttura pubblica necessaria ai residenti di Ronco, confidiamo quanto prima di individuare, di concerto con i residenti, la giusta destinazione per quest’area.”

E questa posizione l’avete ribadita nel corso del Consiglio Comunale di novembre.

Altro che concerti: siete abituati a suonarvela e cantarvela da soli!

Anche stavolta, dimenticando il concerto con i cittadini, avete fatto piovere sulle loro teste una confezione regalo già decisa.

Quell’opera pubblica allora così indefinita altro non era, come sostenevamo da tempo, che la scuola Aurora Bachelet.

E’ questa l’infrastruttura necessaria ai residenti di Ronco? E loro che ne pensano?

E’ questo il vostro concetto di democrazia partecipata?

E che dire poi del valore dell’area e delle risibili cifre in gioco per il pagamento del diritto di superficie?

Forse è il caso di ricordare a tutti che l’area di 11632 mq, classificata dal PRG come area “AS”, fu ceduta, nelle clausole del PII “Abitare Ronco”, al Comune dalla Giemme Costruzioni a compensazione di oneri e in permuta di altre aree di proprietà comunali cedute alla stessa Giemme Costruzioni.

La stima dell’area ceduta al Comune, così come data dalla perizia estimativa redatta dall’ing. Viganò ed allegata al PII “Abitare Ronco”, fu di 63.12 €/mq in base alla valutazione di aree standard riservate ad attrezzature di interesse collettivo.

Se così è, allora il valore di quell’area di 11632 mq non può valere meno di 735.000€.

Perché quindi un canone in concessione d’uso di 3000 €, l’equivalente annuo dell’affitto di un box in centro, per 90 anni?

Davvero una modalità poco ortodossa di amministrare il bene pubblico!

Mi si dirà, perché in tutta l’operazione il Comune acquisirà dalla Cooperativa anche l’area di 5700 mq.

Ma questa è un’argomentazione che non sta in piedi e anzi apre nuovi interrogativi.

Perché mai il Comune dovrebbe acquisire, seppur gratuitamente, un’altra area AS di 5700 mq da cedere immediatamente in concessione d’uso per ben 90 anni alla stessa cooperativa?

Abbiamo già un’area di proprietà pubblica sulla quale possiamo ipotizzare di realizzare -perché no?- strutture scolastiche pubbliche (voglio ricordare che la superficie è quasi uguale a quella che l’Amministrazione ha intenzione di acquisire dal privato in zona Castellana con i Piani di Zona).

Ma anche convenendo di destinare l’area a struttura scolastica privata, l’assegnazione non può che avvenire attraverso una gara di evidenza pubblica e il valore di partenza non può essere inferiore a quello di acquisizione cioè 735.000 €.

Consideriamo inoltre che i tempi previsti per la realizzazione del primo lotto destinato a scuola primaria e secondaria sono di almeno 4 anni (inizio lavori entro 12 mesi dall’approvazione del progetto e 3 anni per la loro ultimazione salvo proroghe) e che nel frattempo –e con lo stesso atto amministrativo- viene richiesta la concessione della proroga del contratto di locazione alla Cooperativa Aurora Bachelet dei locali attualmente occupati nei plessi scolastici di via Mosè Bianchi e via don Milani.

Sarebbe questo il comportamento improntato all'imparzialità e al principio di buona amministrazione, che gli amministratori pubblici sono tenuti ad osservare secondo l’art. 78 del testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali?

Riteniamo che valutando la delibera nel suo complesso non si abbia tanto la sensazione di favoritismi, quanto piuttosto di danno arrecato all’interesse collettivo.

Gli ingredienti ci sono tutti: parzialità di trattamento di un’istituzione privata da parte dell’ente pubblico, conflitto d’interessi, forti perplessità circa i valori economici in gioco, assenza pressocchè totale di trasparenza degli atti.

Ci apprestiamo quindi a rappresentare, col nostro voto contrario, la posizione di chi si oppone a questo nuovo effetto dell’intreccio di interessi che grava su questa città e di cui questa maggioranza, coi suoi saldi di fine stagione, si assume la responsabilità politica.

Il Consigliere Comunale di VIVERE Cernusco

MARCHETTI Giordano

Sicurezza: perchè Binelli era a Milano?

Egr. Sig. Sindaco,

Prendo spunto dalla Sua dichiarazione resa nel corso del Consiglio Comunale del 26 Marzo scorso, in cui rendeva noto che l’ass. Binelli stava partecipando alla manifestazione sul tema della sicurezza cittadina alla quale aveva aderito –fra gli altri- il sindaco di Milano Letizia Moratti, per chiederLe quanto segue:

a. La conferma che l’ass. Binelli abbia partecipato in qualità di rappresentate del Comune e non di esponente di una delle forze politiche che avevano aderito alla manifestazione; in quest’ultimo caso, infatti, non si comprenderebbe la necessità del Suo annuncio pubblico.

b. Quali sono le istanze promosse dal Sindaco di Milano in tema di sicurezza che coinvolgono anche la nostra città.

c. Quali sono state le richieste in materia inoltrate dalla Sua Amministrazione nel corso del Suo mandato ad organi del Governo centrale, su quali basi oggettive sono state formulate e quali risposte sono state ottenute.

d. Se Le risulta che alla stessa manifestazione abbia partecipato, con ruolo da protagonista, un inquisito per il quale nello stesso giorno e nella stessa città un magistrato ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione per il reato di corruzione in atti giudiziari.


In attesa di una Sua circostanziata risposta, porgo distinti saluti


Il Consigliere Comunale

Giordano Marchetti

martedì 3 aprile 2007

Asfalto nuovo in Viale Assunta, grazie a VIVERE

due mesi fa abbiamo fatto presente con un'interrogazione al Sindaco lo stato indecoroso in cui si trovava il manto stradale in Viale Assunta, con relativi pericoli per i ciclisti. In questa settimana si è provveduto a riasfaltare, meglio tardi (ma forse si aspettava di sapere la data delle elezioni) che mai. Grazie a VIVERE Cernusco la strada è più sicura.

15/2/07

Egregio signor Sindaco,

Che ai cittadini di Cernusco sul Naviglio piace andare in bicicletta credo sia un fatto assodato.
Si muovono in bicicletta per la città non solo come momento di svago ma anche per fare la spesa, recarsi al lavoro, andare a scuola e così via.
Pur in assenza di una specifica pista ciclabile, uno dei tratti viabilistici più frequentati dai cittadini/ciclisti credo sia incontestabilmente quello che si snoda lungo l’asse viario di Viale Assunta, anche in ragione della presenza della stazione della metropolitana.
Nonostante ciò ho l’impressione però che l’Amministrazione comunale stia facendo di tutto per scoraggiare, su questo asse stradale, la presenza delle biciclette.
A fronte di un traffico automobilistico esasperato dalle lunghe attese semaforiche a causa dei lavori per la realizzazione del percorso per non vedenti, della circolazione di autobus di grosse dimensioni, del calibro ristretto della carreggiata, dell’illuminazione mancante da tempo in diversi lampioni ma soprattutto delle pietose condizioni in cui versa il manto stradale mi chiedo come i cittadini possano continuare ad aver lo stimolo di utilizzare la bicicletta per percorrere, coraggio e sprezzanti del pericolo, quel tratto di strada.
In simili condizioni non mi meraviglierei se prima o poi qualcuno verrà investito ovvero finirà per terra perché le ruote del proprio mezzo sono finite all’interno delle buche o dei solchi longitudinali presenti sull’asfalto.

In ragione di quanto le ho appena esposto sono a chiederLe se è intenzione della Sua Amministrazione porre rimedio procedendo, perlomeno, alla rimantatura del Viale Assunta ed al ripristino della funzionalità dei lampioni ivi presenti.
In caso affermativo sono altresì a chiederLe i tempi entro cui intenderebbe dare corso a detti lavori..

In attesa di un Suo sollecito riscontro la ringrazio, anticipatamente, per l’attenzione posta.

Giordano Marchetti