L’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) ha consegnato al Comune la relazione sui rilevamenti di cinque inquinanti atmosferici effettuati dalla centralina mobile tra il 29 aprile e il 29 maggio. Il mezzo mobile era collocato nel parcheggio di via Marcelline nei pressi dell’incrocio con via Manzoni, fra la zona a traffico limitato e una zona considerata ad alta densità di traffico.
Le rilevazioni, richieste all’Arpa dall’Assessorato comunale alla Gestione del Territorio, hanno riguardato il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e il particolato fine, ovvero il famigerato Pm10. Sono state eseguite con cadenza oraria e i dati sono poi stati elaborati secondo tre parametri: la concentrazione oraria, la media giornaliera e il giorno tipo.
Per quattro dei cinque inquinanti non si è rilevato, nel periodo di misurazione, alcun superamento delle soglie di attenzione previste dalle normative in tema di inquinamento atmosferico. L’ozono ha fatto registrare invece 7 superamenti nell’arco dei primi 15 giorni di maggio, anche a causa di una irradiazione solare che in quel periodo si era fatta più intensa. I valori rilevati in quelle 7 giornate hanno toccato il picco massimo di 140 microgrammi per metro cubo, laddove la prima soglia di attenzione per la salute umana è fissata a 120 microgrammi.
Il gas inquinante presente in quantità minore è il biossido di zolfo, del quale i maggiori responsabili sono gli impianti di riscaldamento, che nel periodo di riferimento erano spenti.
Molto modesti i valori registrati per il monossido di carbonio, mentre il Pm10 ha mostrato un andamento modulato prevalentemente dalle condizioni meteo (vento e piogge) e non solo – come spesso si crede – dalla concentrazione del traffico.
A dimostrazione di ciò il picco massimo per il Pm10 si è raggiunto il 24 maggio (un sabato), con un valore pari a 36 microgrammi per metro cubo (la soglia di attenzione è di 50); il minimo è del 21 maggio (un mercoledì), con 15 microgrammi.
L’Arpa ha poi messo i dati di Cernusco a confronto con le rilevazioni delle altre centraline fisse poste a Milano e nell’hinterland, nei Comuni di Agrate Brianza, Cassano d’Adda, Cormano, Cinisello Balsamo, Limito, Monza, Sesto San Giovanni, Trezzo sull’Adda e Vimercate. Rispetto a queste rilevazioni i valori registrati a Cernusco per il periodo in questione non mettono in risalto un’influenza significativa del traffico locale sulla qualità dell’aria e non hanno segnalato particolari punti critici.
“La situazione di Cernusco è fra le migliori dell’hinterland milanese,” commenta il Vicesindaco Giordano Marchetti, Assessore alla Gestione del Territorio – “anche se questi dati, pur confortanti non devono farci abbassare la guardia.”
Marchetti ricorda, a questo proposito, come i progetti di riqualificazione urbana adottati dalla Giunta abbiano un impatto positivo anche sulle concentrazioni dell’inquinamento atmosferico: sostituire i semafori con le rotatorie, come si sta facendo lungo l’asse Dante-Vespucci e sulla Statale 11, rende più scorrevole il traffico ed evita le file di auto ferme a motore acceso in attesa del semaforo verde.
“Poi ci sono misure legate alla mobilità sostenibile, che siamo sempre più determinati a sostenere: dalla promozione dell’uso della bicicletta, con il completamento della rete di piste ciclabili e anche misure di più piccola entità, come il Piedibus delle scuole, che però contribuiscono a rafforzare la cultura della tutela ambientale e del consumo moderato e intelligente delle risorse.”
I dati e la relazione completa sono disponibili sul sito internet del Comune di Cernusco e su quello dell’Arpa.
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