La presa in carico in estrema sintesi, ha l’obiettivo di aiutare chi sperimenta la disabilità mediante l’istituzione di un unico ufficio del quale faranno parte un amministrativo, un'assistente sociale, uno psicologo; di fatto si costituirà una porta unica di accesso per le persone disabili e le loro famiglie, anziché dovergli far fare il giro del Comune a seconda che si tratti di un problema di scuola, di sport, di tempo libero, di casa, di barriera architettonica. Cio’ renderà piu’ semplice esercitare i propri diritti, ottenre i supporti o le informazioni necessarie, etc.
E’ il primo caso in Lombardia e pertanto con orgoglio siamo pionieri di questo progetto importante che puo’ dare un gran sollievo a chi vive l’esperienza della disabilità.
Detto questo volevo anzitutto ringraziare l’assessore ed i tecnici per l'analisi e per il lavoro preparatorio, perché è un lavoro fatto molto bene; ci possono essere ancora dei dubbi su come interpretare alcuni dati, ma questi costituiscono la classica ciliegina di una torta già bella sostanziosa e di questo veramente devo dare atto.
Questo ci dimostra una volta di più, quanto seriamente questa Amministrazione e, ci tengo a dirlo, l'Assessore Zecchini, stanno lavorando sulle politiche sociali e lo fanno nella migliore delle modalità a mio avviso, che è quella di partire da dati ed analisi e in piu’ di fare tesoro e fare leva anche su tutti gli attori che sono presenti sul territorio.
Il Comune, per come reputiamo corretto fare politica, non deve ergersi su un trono e legiferare, così, solo perché è un Comune e basta, ma deve confrontarsi, deve anche recepire spunti e contributi dalle capacità, oltre che supportare i bisogni, che il terzo settore ed i cittadini ci possano dare.
Lo dico perché chiunque ha sperimentato un percorso di conoscenza di persone con disabilità, ha potuto verificare che molte cose ci vengono date e donate da queste persone, dai loro famigliari e dalle associazioni.
Una caratteristica che ho potuto riscontrare frequentando realtà che vivono un’esperienza di disabilità, e che vorrei citare perche’ veramente importante è la fedeltà all’impegno e l'impegno che quotidianamente queste famiglie devono profondere vivendo a contatto con questa realtà.Sono persone che ‘non staccano mai’. Non ci sono ferie, non c'è momento di evasione o stacco, se non momentaneo o su base eccezionale, non c'è giorno, non c'è notte, c'è da vivere accanto a questa condizione, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, quindi tanto di cappello all’impegno e alla dedizione cui sono chiamate queste persone.
Sono famiglie, sono persone che vogliono ed hanno bisogno di fatti concreti, non hanno bisogno e non vogliono pietismo. Questa delibera è molto ben fatta ma è solo l’inizio; successivamente ad essa dovranno pertanto seguire fatti concreti.
Da ora in poi servirà proseguire in maniera pragmatica, professionale e anche ricca di umanità.
Sicuramente la presa in carico alza di molto le aspettative della città verso il Comune, in quanto è un progetto necessario ed ambizioso; ma alza anche molto la responsabilità che il Comune stesso ha di fronte alla città perché si espone in maniera palese, in maniera sostanziale su un tema delicatissimo, che è presente, per chi lo sperimenta, ventiquattro ore al giorno per trecentosessantacinque giorni all'anno.
Ci saranno momenti di difficoltà da risolvere, ma sono già certo che, pur non avendo la bacchetta magica, si farà di tutto per gestire al meglio le difficoltà che si incontreranno usando il buon senso, il pragmatismo e la professionalità.
Il Consigliere delegato Vigano’, che ha in carico questa delega, è una gran persona, in primis, ha una profonda esperienza in materia e ha la passione a risolvere o ad alleviare i problemi della disabilità. Non cito a caso entrambi gli aspetti, capacità e lato umano, perché qui non bisogna essere solo bravi professionalmente ma bisogna anche essere persone in grado anche di capire ed interagire umanamente con queste realtà. Pragmatismo, professionalità ed umanità non dovranno essere caratteristiche del solo Vigano’ ma anche di chi opererà su questo progetto.
Ultimo aspetto, e poi chiudo, è riferito alla fascia di età cui viene inizialmente circoscritta la presa in carico (0-18 anni). Cio’ servirà a partire in maniera semplificata e capire ancora meglio di come applicare la presa in carico, se possibile, su una popolazione piu’ estesa.
Sarà altrettanto importante capire se utile anche ad altre fasce di età ed eventualmente applicarla anche a queste. Osservando i dati emersi questa sera si rileva come da una certa età in poi diminuiscano gli interventi a supporto di queste famiglie anche perche’ terminando le scuole è molto piu’ difficile rimanere all’evidenza di chi puo’ supportare la disabilità.
Volevo concludere dicendo che questa sera votiamo una delibera che segna un punto di svolta su questi temi così importanti; mi auspico che sia anche un punto dal quale non torneremo piu’ indietro in modo che, tracciata questa rotta, avremo solo la possibilità di migliorarla.
Fabio Colombo
Capogruppo di Vivere Cernusco
Nessun commento:
Posta un commento