martedì 10 novembre 2009

Marco Erba (PD): l'Aurora Bachelet trova casa, più spazi per la scuola pubblica

L’amministrazione Comincini e la maggioranza al governo della città hanno ottenuto un altro clamoroso successo, dimostrando di saper porre rimedio agli errori urbanistici del passato targati centrodestra per indirizzare la città verso uno sviluppo armonico e soddisfacente. La soluzione alla quale si è giunti in merito all’area dismessa Matplast grazie alla mediazione della Giunta, al via libera del Consiglio Comunale e alla disponibilità degli operatori coinvolti risolve definitivamente molte annose questioni.


La storia

A beneficio dei lettori, va ricordato che quell’area era destinata dal piano regolatore a edifici con funzione scolastica ma, in virtù di uno sciagurato Piano Integrato di Intervento approvato dal centrodestra nella passata legislatura, si era aperta la strada all’ennesima colata di cemento privato. Una scelta folle, che avrebbe consentito la costruzione di un quartiere residenziale proprio di fronte all’Itsos, in un’area, quella a ovest, totalmente inadatta ad accoglierlo.

L’attuale maggioranza, subito dopo le elezioni, aveva evitato tempestivamente lo scempio stoppando il PII.


I vantaggi della scelta attuale

Ora, su quell’area, l’accordo prevede la realizzazione della scuola paritaria elementare e media dell’Aurora Bachelet e la costruzione di uno studentato per universitari. Senza dubbio una svolta netta e di qualità rispetto al passato.

In primo luogo, Aurora Bachelet avrà la possibilità di svilupparsi pienamente e ampliare la sua utenza in un’area di interesse scolastico, uscendo dalle aule delle scuole pubbliche di via don Milani e di via Mosè Bianchi che ora occupa e che, a fronte delle richieste di iscrizione, le andavano strette. Si svilupperà liberamente su un’area privata, senza soluzioni pasticciate come quella in cantiere all’epoca della Giunta Cassamagnaghi, che prevedeva la collocazione dell’edificio a Ronco, su un’area in parte pubblica (quindi appartenente a tutti i cernuschesi), che il Comune avrebbe svenduto all’operatore privato, con un prezzo talmente basso da suscitare perplessità tra i tecnici stessi dell’amministrazione.

In secondo luogo questo progetto consentirà la liberazione di aule per la scuola pubblica, che potrà così migliorare la sua offerta e rispondere alle esigenze più immediate dei cernuschesi con spazi adeguati.

In terzo luogo, la costruzione di uno studentato al posto delle case private in progetto nel PII ha una valenza indubbiamente superiore. Cernusco è collegata dalla metropolitana a Milano, sede di numerosissimi atenei, e gli spostamenti per gli studenti saranno facili. Soggiornando nello studentato, inoltre, gli studenti potranno compiere il loro percorso formativo senza incappare nelle piaghe che tutti conosciamo: affitti in nero e onerosi nelle grandi città, costi troppo elevati per ottenere un alloggio, sistemazioni precarie o sovraffollate. Attirando studenti sul proprio territorio Cernusco si apre a una importante dimensione sovra comunale, come il progetto della città metropolitana prevede, e favorisce una maggiore presenza giovanile in città, anche a beneficio delle attività commerciali.

Si sa che l’amministrazione sta trattando per il trasferimento della facoltà di scienze motorie dell’università di Milano nella nostra città. Le trattative continuano. Tuttavia la realizzazione dello studentato, come risulta evidente, non è legata all’arrivo di Scienze Motorie, ma ha una sua logica indipendente. In seguito, qualora tutto andasse a buon fine, si potrebbero creare ulteriori positive sinergie. Il fatto che l’operatore privato abbia concordato nelle trattative la realizzazione di uno studentato e la certezza che nessun imprenditore è autolesionista per partito preso confermano che il progetto ha gambe per correre, nonostante lo scetticismo di qualche menagramo.


Le critiche

L’assoluta bontà di questo progetto è confermata dalle critiche arrabbiate che i più faziosi oppositori stanno riversando sulla maggioranza. Con questo accordo stiamo accontentando tutti. Tuteliamo da un lato il principio della libertà di educazione, consentendo ad Aurora Bachelet di realizzare la sua scuola, risultato che i presunti paladini dei valori cristiani, che dal centrodestra usano la fede come un’arma elettorale, non erano riusciti a ottenere. D’altro canto, tuteliamo il diritto dei cittadini ad avere una scuola pubblica di qualità, garantendo spazi adeguati alle richieste. Tutta questa operazione, a costo zero per i cernuschesi, dimostra come la città sia amministrata da una squadra di persone non accecate dall’ideologia, come un’opposizione a corto di argomenti cerca di descriverci, ma dotate di senso pratico e capaci di riconoscere a ogni soggetto i propri diritti.

Certo, brucia perdere delle argomentazioni, ma il livore non paga mai, anzi suscita ironici sorrisi. Come quelli che scappano leggendo il tanto ridicolo quando isterico intervento dell’UDC su Cernuscoinsieme. Strano che i paladini del cristianesimo ostentato in politica bollino Aurora Bachelet come una “scuola confessionale”, manco fosse un luogo di indottrinamento talebano. Strano che i paladini del cristianesimo falliscano anche sul fronte satirico, parlando di Gesù che “nel dipinto fiorentino (Il tributo di Masaccio) paga una gabella d'ingresso in città facendo pescare a san Paolo un pesce che ha in bocca una moneta d'oro”. Ma dove? Il tributo si riferisce alla tassa del Tempio, non a quella, mai citata neI Vangeli, di ingresso in città. Inoltre, a pescare il pesce per poi pagare il tributo è San Pietro, come si vede chiaramente dal colore delle vesti, e non San Paolo, che si converte al cristianesimo solo dopo la resurrezione di Gesù… Cari udicini, dovreste studiare meglio l’arte e il Vangelo, come il vostro leader Casini dovrebbe applicare meglio nei fatti quei valori della famiglia unica e indissolubile che si arroga di rappresentare…..

Marco Erba
Capogruppo Partito Democratico

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