Durante la festa si sono uniti i concerti di artisti provenienti da tutta italia, ma con salde radici nella realtà popolare delle loro regioni, i sapori di terre diverse e il racconto degli anni della resistenza a Cernusco, per voce di uno dei pochi partigiani ancora tra noi.
Una grande speranza si è vista serpeggiare tra i tavoli della festa: che non siano le associazioni sportive le uniche in grado di animare Cernusco. Dalla scomparsa della Festa dei Popoli, troppo spesso le associazioni hanno delegato il compito di animare le piazze all'amministrazione rischiando di organizzare iniziative a volte limitate ai propri simpatizzanti. Speriamo che le centinaia di persone che erano al parco in questi giorni abbiano dato forza, oltre che ai Sem Terra, anche alle molte associazioni di Cernusco per una rinascita culturale della città.
Roberto Codazzi
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