sabato 31 marzo 2007

La lista dei Candidati di Vivere Cernusco

  1. MARCHETTI GIORDANO
  2. BASSI MARIO
  3. BATTAGION FABIO
  4. CAMPANELLA ROBERTA
  5. CODAZZI ROBERTO detto KUDA
  6. COLOMBO FABIO
  7. CORBARI ANTONIO
  8. FEDELI DANIELE
  9. GALIMBERTI ERNESTINA
  10. LARI TERESA
  11. LO BOSCO CARMINA ROSA
  12. MARIANI MARIANGELA
  13. MERLINI LORENZO
  14. NAVONI LORIS GIUSEPPE
  15. RESTELLI DANIELE
  16. SCOTTI DONATO
  17. SIMONETTI FABIO
  18. SPINELLI ERICA
  19. ZANINI GIANNI
  20. ZANONI MAURO

venerdì 30 marzo 2007

Garzanti: noi vogliamo un polo tecnologico!

(Consiglio comunale del 26/03/07)

Garantire l’assolvimento di un adeguato quadro di riordino contenendo in sé elementi propositivi idonei per la riqualificazione e l’avvio di un processo di ristrutturazione oggi caratterizzato da una commistione tra spazi destinati alla produzione, spazi destinati ad attività ricettive espositive ed usi diversi oltre ad ampi spazi destinati a verde e servizi.

Questo è quanto si legge nella relazione introduttiva al PII Garzanti.

Per quel poco che ho avuto modo di conoscerlo considero l’arch. Oggioni persona intelligente, ragion per cui dubito che sia effettivamente convinto di ciò che ha scritto in quella relazione.

Credo nondimeno che sia persona navigata: gli è stata commissionata la realizzazione di un PII in quella zona e -nell’accettare l’incarico- ha dovuto fare di necessità virtù cercando di mostrarci qualcosa che però si allontana dalla realtà.

Diversamente da quanto accade in altre zone di Cernusco non vi è alcuna commistione di destinazione d’uso: lì le aree sono omogenee e ben definite.

Ad Est di via Mazzini l’area è totalmente industriale e nel futuro prossimo verrà, per scelta di questa Amministrazione, realizzato un edificio ad 8 piani di altezza da destinarsi a struttura terziaria -cioè uffici- e un edificio a 12 piani di altezza da destinarsi a struttura ricettiva, cioè un albergo con 80 camere, proprio a servizio degli insediamenti industriali ivi presenti, confermando così quella scelta a vocazione industriale di quest’area.

Ad Ovest di via Mazzini l’area è totalmente a verde e comprende anche il famoso cannocchiale che si affaccia su Villa Alari.

A Nord la linea 2 della metropolitana traccia la demarcazione netta tra l’area industriale e l’altra area a verde costituita dall’asse del Naviglio e dal Parco dei Germani.

Ed allora, senza tanti giri di parole, diteci che volete trasformare un’area industriale dismessa in residenziale attraverso il solito gioco di prestigio con cui, tramite il ruolo privilegiato del PII (l’unico strumento di variante al Piano Regolatore permesso dalla L.R. 12/2005 fino all’approvazione del Piano di Gestione del Territorio), vi prendete la libertà di cambiare il PRG esistente, di cambiare i destini delle aree, di moltiplicare a piacimento le volumetrie.

Non è certo una novità, se non che viene fatta a tempo scaduto.

È uno spettacolo che il nostro Sindaco e le sue mutevoli nonchè capricciose maggioranze hanno già messo in scena altre volte con gli imprenditori privati locali ed oggi, pensando di purificarsi l’anima e sistemarsi la coscienza, hanno deciso, in chiave puramente elettorale, di replicare con la storica cooperativa di Cernusco che era stata tenuta per molto tempo in castigo ad espiare chissà quali colpe del passato.

E così per giustificare, agli occhi dei cittadini, l’avvio di questo nuovo piano edificatorio vengono inventati termini come “riqualificazione dell’area” o “emergenza casa” stando bene attenti a non dire mai che per i prossimi anni sono già state approvate tante di quelle lottizzazioni da rendere disponibili sul mercato immobiliare di Cernusco oltre 2200 nuovi appartamenti di cui 600 in edilizia convenzionata e 130 in edilizia sovvenzionata in affitto.

Una politica urbanistica dissennata attraverso la quale avete regalato volumetrie aggiuntive ai costruttori a colpi di PII e bruciato in 5 anni quello che il PRG prevedeva fosse attuato, per insediamenti abitativi, in almeno 10 anni.

Oggi Cernusco ha bisogno di ben altro: ha bisogno di servizi adeguati e nuove possibilità di sviluppo produttivo!

La nostra posizione sul destino dell’area Garzanti è nota da tempo: siamo contrari al piano edificatorio che prevede la realizzazione su quell’area di un edificio semicircolare ad uso residenziale, commerciale e terziario e di due torri ad uso residenziale: una costituita da 17 piani oltre il piano terreno e l’altra da 11 piani oltre il piano terreno: il tutto per complessivi 63390 mc.

La rilevanza dell’impatto che l’intervento ipotizzato avrà sulla città, sulla viabilità e sulla zona industriale è sotto gli occhi di tutti e non può sfuggire anche ai consiglieri di maggioranza.

Non mi si venga a dire che a questo impatto ambientale si intende porre rimedio attraverso la realizzazione di una semirotonda tra via Alfieri e via Mazzini, di percorsi pedonali di connessione con le aree pubbliche, di una piazza pubblica interna al comparto, di un parcheggio, nonché della strada in trincea di collegamento tra via Mazzini e viale Assunta.

Questi interventi avrebbero la stessa funzione delle perline colorate e degli specchietti che gli esploratori donavano ai nativi delle terre da colonizzare in cambio delle loro vere ricchezze.

In tutto ciò non vedo alcun progetto di sviluppo della città.

L’essere contrario a questo piano non significa però non avere a cuore il destino dell’area ex-Garzanti.

Se mai dovessimo amministrare questa città, sia chiaro, che non abbiamo alcuna intenzione di lasciare incancrenire, come è avvenuto invece per l’ex-albergo Melghera, un contesto che richiede, al contrario, risposte chiare e percorribili in tempi brevi.

Lo abbiamo già detto in più occasioni nel recente passato e lo ribadiamo oggi: siamo favorevoli ad un recupero dell’area ex-Garzanti attraverso investimenti in grado di portare attività lavorative qualificate e capaci di integrarsi con le importanti aziende che già si trovano in quella zona.

Quello che vi chiedo è: perché mai non dobbiamo ipotizzare lo sviluppo di un polo tecnologico avanzato capace di creare nuove opportunità occupazionali per Cernusco e per i suoi giovani?

Sarebbe l’impegno di un’amministrazione lungimirante quello di favorire il radicamento di settori ad alta tecnologia e basso impatto ambientale, nel quadro di una nuova pianificazione partecipata e condivisa del territorio che segni il ritorno della politica quale mezzo per l’assolvimento dei bisogni e per la tutela dell’interesse pubblico.

Paradossalmente, ma nemmeno tanto, siamo di fronte ad una sfida che può trasformarsi in un’opportunità: quella di dimostrare che il contenuto del titolo della legge regionale 12/2005 che recita“ Per il governo del territorio” non è una vuota espressione rituale ma una reale pratica di governo, un percorso che non ammette scorciatoie o blitz preelettorali.

Ma a quanto pare non c’è alcuna volontà nel tentare di percorrere questa strada.

Per questa maggioranza una soluzione diversa dall’edilizia residenziale sembra tabù.

Ed allora, vedete, sono più propenso a credere che il motivo vero di questa vostra scelta sia una sorta di santa alleanza nel nome del mattone messa in piedi dal commissario di Forza Italia, Gianstefano Frigerio, con l’intento di sanare le spaccature dovute agli interessi contrapposti del suo gruppo e delle forze politiche che hanno deciso di sostenere Cassamagnaghi, di racimolare qualche voto e qualche appoggio economico in più.

In questa logica appare poi lampante come la presentazione del PII Garzanti, a pochi giorni dalla scadenza del mandato, sia stata fatta anche per gettarlo nella mischia elettorale con l’intento di far dimenticare il passato fallimentare di questa Amministrazione - società partecipate gestite in allegria, cambi di maggioranza, giravolte di assessori, scuole promesse e mai fatte, sperpero di denaro pubblico in opere di immagine e così via - e trasformare le elezioni amministrative di Maggio in una sorta di referendum popolare tra chi è favorevole alla edilizia convenzionata e chi no.

In cauda venenum, recita un proverbio di origine medievale; ebbene, il veleno nella coda di questo mandato amministrativo sa di calcestruzzo, mattoni e affari.

Fate pure, ma vi rammento che le polveri che pensate di avere in mano per i giochi pirotecnici di primavera sono bagnate.

È paradossale sentire in questo ultimo periodo il Professore di Forza Italia pontificare da grande urbanista e farsi paladino dell’edilizia convenzionata.

Sappia che abbiamo la memoria lunga e dunque non dimentichiamo che in questo Consiglio Comunale il suo partito ha approvato tutti i piani di lottizzazione presentati di volta in volta dalle varie Giunte Cassamagnaghi, nei quali venivano autorizzati consistenti aumenti volumetrici all’edilizia privata.

E dunque stia pur certo che non staremo in silenzio.

In tutta questa vicenda, se devo essere sincero, quello che più mi spiace è vedere come la Cooperativa Constantes sia stata trascinata in questo gioco.

Certo posso comprendere come deve essere stato difficile per la Cooperativa resistere a una simile tentazione specie quando si intravede, attraverso tale operazione, il dovuto rientro economico da un intervento fatto nel passato.

Ma per mandare in porto l’operazione il Sindaco Cassamagnaghi vorrebbe, guarda caso proprio in campagna elettorale, vincolare il gruppo dirigente della Cooperativa ad allinearsi politicamente al suo schieramento.

Beh credo sia un conto un po’ troppo salato anche per un PII.

Una scelta di correttezza e trasparenza nei riguardi dei cittadini, se ciò rientrasse nelle priorità di questa Amministrazione, consisterebbe nel sottoporre agli elettori da parte delle varie forze politiche i propri programmi per la gestione del territorio quale bene comune.

Ogni coalizione abbia il coraggio di presentare la propria visione della città futura ed all’interno del progetto complessivo troveranno posto e senso anche le diverse proposte per il recupero dell’area dismessa, nessuna delle quali sia lasciata quale pesante eredità di partenza dalla Giunta attuale alla prossima.

Vede, signor Sindaco, noi non temiamo il confronto elettorale perchè siamo convinti che i cernuschesi non compongano un parco buoi, incapace di valutare nel complesso la validità di una proposta politico-amministrativa ed a cui debbano essere fatti digerire interventi sporadici fra loro disarticolati.

Noi crediamo invece che la nostra comunità sappia ben distinguere le diverse concezioni dell’interesse pubblico e scegliere di conseguenza da chi, e come, vorrà essere governata nei prossimi 5 anni.

Bilancio 2007: bocciato da Vivere

BILANCIO 2007

Quest’anno il bilancio previsionale arriva in aula giusto 15 gg. prima della scadenza del 31 marzo. Il termine del 31 dicembre indicato all’art. 15 del Regolamento di Contabilità del Comune sta diventando un pallido ricordo del passato, un pò come Carosello o la FIAT 1100. Per fortuna questo è l’ultimo documento di programmazione che presenta questa Giunta: ancora un anno e l’esercizio provvisorio sarebbe entrato nel palmares dell’era Cassamagnaghi, in degna compagnia di altri singolari record.

Ogni anno, la presentazione del Sindaco al bilancio di previsione costituisce un involontario riassunto delle linee guida sulle quali si muove l’azione della Giunta ed anche il documento in discussione oggi non fa eccezione alla regola. Tralasciamo i commenti alle critiche un pò sconclusionate alla Legge Finanziaria 2007 e veniamo invece alla discussione di alcuni argomenti ritenuti fondamentali per la vita dei cittadini.

Il mantenimento delle aliquote attuali riguardanti ICI ed IRE rappresenta sicuramente un aspetto significativo; del resto, una loro variazione in aumento a poche settimane dalle elezioni avrebbe rappresentato un evento da antologia della politica amministrativa. La tanto vituperata Legge Finanziaria consente al Comune la possibilità di individuare una soglia di esenzione dall’applicazione dell’addizionale IRPEF per particolari situazioni reddituali dei contribuenti, ma di questo non c’è traccia negli intenti di questa Amministrazione anche se, non essendo per legge prevista la modulazione delle aliquote, l’incidenza dell’addizionale IRE pesa maggiormente sui redditi bassi.

Osserviamo come il fascino del bilancio di previsione 2007 non deve apparire travolgente nemmeno agli occhi di chi lo propone, se è vero che il Sindaco è costretto ad annoverare fra gli investimenti anche le iniziative che non scaturiscono da virtuosismi di bilancio ma da oneri legati ai discussi PII di cui questa Amministrazione s’è resa protagonista; ci riferiamo, tanto per citarne alcuni, alla nuova caserma della Guardia di Finanza, all’ampliamento del cimitero, ai nuovi parcheggi in prossimità del parco del Naviglio, agli interventi nella frazione di Ronco. Queste opere verranno comunque profumatamente pagate dai cernuschesi con la moneta della cementificazione, del traffico indotto e del collasso dei servizi.

Abbiamo da tempo rinunciato a pretendere un salto culturale da chi è abituato a vedere il coinvolgimento della propria comunità nelle dinamiche decisionali solo come un incidente di percorso – e non posso non riferirmi, al di là dei libricini distribuiti, al PII “ex-Lanar” -. Pertanto non ci stupisce la cronica assenza di elementi di democrazia dal basso che potrebbero venire dall’introduzione di forme di bilancio partecipato o dall’attuazione della cooperazione decentrata. Tale è la pervicacia dimostrata da questa Amministrazione nel respingere sistematicamente tutto quanto provenga dal mondo esterno che abbiamo ritenuto, così come l’anno passato, di non presentare alcun emendamento agli schemi di bilancio presentati dalla Giunta, nella convinzione che –per dirla con Eraclito- Spesso gli uomini odono ma non intendono, come i sordi. Per loro vale il famoso detto: "Sono qui ma sono via." Attenzione: non stiamo parlando del mercatino tra quali spese si e quali no, sul tirare la coperta da un lato o dall’altro; parliamo della formazione di un senso attivo di cittadinanza, che evidentemente costituisce un ostacolo per chi si ritiene libero di sovvertire il risultato elettorale senza doverne dar conto ai cittadini.

Ora, premesse così insufficienti non possono portare a conclusioni convincenti; infatti l’analisi di dettaglio dei prospetti allegati alla relazionale previsionale e programmatica ispira più di un dubbio, quando non addirittura una soave ilarità.

Detto questo entro adesso nel merito di alcuni prospetti.

Cominciamo dalla

ANALISI DELLE RISORSE

Le voci su cui intendo porre l’attenzione sono:

1. ICI

2007 8.800.000

2008 8.950.000

2009 9.050.000

Il trend è in continua crescita e, a fronte del mantenimento invariato delle aliquote, rappresenta la cartina di tornasole della ultimazione di altre nuove costruzioni.

2. AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE

Abbiamo il 100% di capitale nella CERNUSCO VERDE e nella FORMEST MILANO, deteniamo l’80% del capitale di FARMA.CER, il 51.85% della C’È GAS, più quote insignificanti nel CIED, nel CAP HOLDING e nella NAVIGLI LOMBARDI e la somma dei dividendi di tutte queste società è pari a 20.000 € . Sarebbe stato invece interessante avere il dato disaggregato di ogni singola realtà. In tal modo avremmo potuto almeno renderci conto del reale andamento di ogni entità. La somma complessiva citata nel bilancio credo serva più a coprire artatamente società che rappresentano ormai un peso per il Comune. Appaiono lontani anni luce i tempi in cui dalla partecipazione nelle società il Comune traeva risorse di una certa consistenza. Una cifra complessiva così ridicola è invece il segnale di gestioni fallimentari, di una mancanza di strategia politica e di linee di indirizzo adeguate per queste società.

3.PROVENTI TRASFORMAZIONE DIRITTI DI SUPERFICIE IN DIRITTI DI PROPRIETÀ

2007 1.700.000

2008 2.300.000

2009 1.000.000

E’ dal 2005 che i proprietari di appartamenti degli edifici costruiti su aree ex legge 187 (in diritto di superficie per intenderci) avevano ricevuto dal Comune un’offerta per trasformare il diritto di superficie delle loro abitazioni in diritto di proprietà.

Le cifre richieste dall’amministrazione erano però state assolutamente spropositate rispetto a quelle chieste da altri comuni in situazioni analoghe e così non vi è stata alcuna adesione da parte dei cittadini. Se a questo aggiungiamo che Cassamagnaghi ha, nell’unico incontro avuto con i rappresentanti del comitato costituito dai proprietari di quegli appartamenti, affermato di non riconoscere al comitato stesso alcuna legittimità rappresentativa e, anzi l’Amministrazione avrebbe provveduto, autonomamente, a formulare una nuova offerta. Considerato che anche quest’ultima offerta è stata respinta dai cittadini, è evidente che questi proventi, posti di anno in anno a bilancio, sono solo fittizi e che, se non si cambia politica, sono destinati a restare tali.

4. ONERI DI URBANIZZAZIONE

Vengono stimati in

2007 7.350.000

2008 7.150.000

2009 7.150.000

Per un totale di 21.600.000 nel triennio

Sono cifre considerevoli e rappresentano lo specchio di una precisa scelta politica: cioè quella di recuperare quanto più risorse possibili da oneri di urbanizzazione e da costi di costruzione. E’ ancora il segno evidente che continua l’assalto al patrimonio di famiglia, cioè il nostro territorio, ed è una cosa che ormai non sfugge più a nessun cittadino di Cernusco. Al di là di aver fatto approvare PII e PdZ in aree dove il PRG aveva previsto verde, servizi o industriale alla scadenza naturale del vostro mandato potete vantare un record: quello di aver bruciato in soli 5 anni tutti i piani di lottizzazione che il PRG aveva previsto fossero attuati in almeno 10 anni.

Tra l’altro la stragrande maggioranza dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione quasi mai finisce nelle casse comunali. Notiamo infatti che vi è un continuo ricorso nella concessione di scomputi per la realizzazione diretta di opere pubbliche ai titolari delle autorizzazioni edilizie. Dovrebbe essere una possibilità da concedere saltuariamente ed è invece diventata una consuetudine. E’una scelta che non mi trova d’accordo.

RICORSO AL CREDITO

Una nota positiva è invece l’operazione condotta con Cassa Depositi e Prestiti di conversione di vecchi mutui contratti successivamente al 31/12/1996 ( pari a circa 13 milioni di €) in nuovi mutui della durata di 20 anni ed al tasso fisso del 4.043%.

Questa operazione, in linea del resto, con il nostro parere favorevole alle delibere consiliari n° 89 e 90 del 29/11/2006, consente un risparmio certo di oltre 240.000 €/anno da oggi e fino al 2017.

Bene ha fatto la Dirigente del settore a procedere in tal senso.

L’occasione mi da lo spunto per sottolineare come questa rinegoziazione di parte del debito comunale è cosa ben diversa da quella che fu fatta dall’allora assessore di Forza Italia Sperati quando rinegoziò una tranche dei mutui contratti a suo tempo con Cassa Depositi e Prestiti per quasi 18 milioni di € attraverso la famosa operazione SWAP.

Se è vero che con quello strumento in questi anni il Comune ha risparmiato sul costo degli interessi bisogna però avere anche l’onestà intellettuale di dire che per garantirsi un risparmio immediato sugli interessi è stata effettuata, in maniera alquanto sottile, una vera e propria scommessa all’andamento dei tassi Euro da qui al 2022 e congegnata in modo da far figurare gran parte dei risparmi di interesse nei primi e di lasciare in eredità alle amministrazioni future meno guadagni e più aleatorietà e instabilità di cassa.

SPESE DI INVESTIMENTO PER LA REALIZZAZIONI DI OPERE PUBBLICHE

In questo capitolo l’Amministrazione, più che pianificare ciò che serve alla città, dà libero sfogo ai propri desideri.

Tra le necessarie opere di manutenzione e riqualificazione che annualmente devono essere previste sulle strutture comunali (strade, parchi, scuole e via dicendo) spiccano opere che erano da tempo previste e che vengono invece continuamente spostate in là nel tempo senza capire il perché, altre che da anni sono date per finite e che invece sono oggetto di continui investimenti, altre infine che per la loro particolarità rappresentano delle vere e proprie chicche.

Prima di passarne in rassegna alcune di queste opere vorrei mettere positivamente in evidenza quel contributo di 220.000 € al comune di Vimodrone per la realizzazione della strada provinciale 160 Mirazzano.

Bene. Ne prendiamo atto con soddisfazione in primo luogo perché si tratta proprio di quella tanto vituperata e bistrattata strada che noi abbiamo sempre indicato come una soluzione al traffico passante proveniente da nord ovest e che oggi tende a scaricarsi sull’asse viario Buonarroti – Leonardo Da Vinci e in secondo luogo perché, seppur timidamente, finalmente ci si apre alla collaborazione con i vicini, afflitti dal medesimo male, e assieme si procede ad una risoluzione.

Detto questo passiamo in rassegna alcune delle opere .

Ø Casa delle Arti e relativo auditorium ovvero il pozzo di san Patrizio. Da tempo ci si dice che l’opera è finita e invece immancabilmente tutti gli anni si destinano risorse ad hoc per il suo completamento. Per il 2007 altri 310.000 €

Ø Realizzazione polo scolastico zona nord est. Sono previsti 3.000.000 € nel 2007 ed altrettanti nel 2008. Anche se con colpevole ritardo forse si comincia, almeno nelle intenzioni. Devo infatti notare che l’area su cui dovrà sorgere il complesso scolastico non è ancora stata acquisita e dunque prevedo un allungamento dei tempi di realizzo. Sarebbe interessante inoltre conoscere su quali basi si fonda l’iscrizione in bilancio di 3 milioni di euro nel 2007 a titolo di contributo provinciale perché, qualora il contributo non dovesse arrivare, come copriamo il costo di questo investimento?

Ø per il 2009 viene indicata la realizzazione di una nuova sede per l’IPSIA per un valore stimato in 5.700.000 €. Nel bilancio scorso era prevista la sua realizzazione nel 2008. Ma tant’è. L’opera appare finanziata con contributi provinciali e regionali: fumo negli occhi, dato che questi contributi sono assolutamente ipotetici, mentre di reale c’è una scuola che ha già una propria sede in Via Volta, che questa sede è posta in ottima posizione per quanto riguarda i trasporti e che, con una spesa molto più contenuta, potrebbe essere rimessa a nuovo. L’unico, imperdonabile difetto che affligge questa scuola è il suo posizionamento proprio sulla traiettoria della strada di comunicazione via Mazzini-viale Assunta, che si staglia nei desideri dei nostri amministratori come una sorta di sogno On the road di provincia.

Ø Sempre per il 2009 viene indicata la realizzazione della nuova stazione della MM2 in località Melghera. Nel bilancio scorso era prevista la sua realizzazione nel 2008. L’opera, per un valore stimato in 7.200.000 € appare finanziata con contributi provinciali e regionali: Non ci crede nessuno. Ho più l’impressione che questa opera sia messa lì invece dall’amministrazione uscente come un totem da campagna elettorale, una sorta di Araba Fenice destinata ogni anno a risorgere dalle ceneri del bilancio precedente.

Ø Anche la tanto sbandierata acquisizione di Villa Alari finalmente a disposizione dei cernuschesi vedrà un timido avvio dei lavori di ristrutturazione solo a partire dal 2009 e solamente per 500.000 €. E così la Villa diventa un altro feticcio da gettare nella mischia elettorale. Per adesso se la gode solo chi ha fatto l’affare: cioè l’Ordine dei FBF. Mica male come, cito le parole del Sindaco, “conservazione di un inestimabile valore storico” ottenuto a “meritato coronamento di un paziente e tenace lavoro, durato quasi due anni”.

ØAlcuni spiriti aleggiano fra i prospetti delle spese per investimento nel triennio, sono fantasmi pesanti però, da milioni di euro; uno è l’intervento viabilistico confusamente denominato Colombo/Videmari/Vespucci “Tangenziale Nord” ben sapendo che con questa ultima terminologia si intende ben altro (2.500.000€ nel 2007); un altro è il collegamento Via Dalla Chiesa – Via Vespucci (700.000 € nel 2008); e un altro ancora è l’intervento viabilistico siU Viale Assunta (1.600.000 € nel 2008). Tutti questi piani viabilistici risultano quasi integralmente finanziati con i proventi derivanti dalla trasformazione degli immobili da diritto di superficie in diritto di proprietà che però, come vi ho evidenziato nel corso del mio intervento, sono proventi fittizi. Sarebbe allora interessante conoscere se è volontà di questa maggioranza fare tali interventi e, se sì, come si pensa di coprire seriamente questi costi di investimento. L’altro ectoplasma è addirittura trino, spalmato sui tre anni per 1050000 € all’anno e si fa chiamare ‘Global Service’, un nome che abbiamo già incontrato prima che sparisse nella risoluzione di un contratto mai attuato. Abbiate almeno l’accortezza di chiamarlo col suo vero nome: spese per la manutenzione straordinaria stradale.

Chiudo con tre chicche della serie come inventarsi le opere per buttare soldi dalla finestra.

Ø L’apposizione di cartelli ciclabili per andare in centro in bici: 100.000 € nel 2008. Se ci fossero più piste ciclabili, meglio mantenute di una strada di Baghdad, senza automobili parcheggiate sopra e le strade fossero meno trafficate la gente andrebbe volentieri in centro in bici senza bisogno di spendere così tanti soldi in cartellonistica e pubblicistica.

Ø Il restauro del tempietto di Diana: 800.000 € (300.000 nel 2007 e 500.000 nel 2008) per l’intervento su un ambiente probabilmente suggestivo - si narra di rivestimento interno in tufo e conchiglie, illuminato dal basso attraverso la luce riflessa dall’acqua - ma che appare sproporzionato rispetto a quanto preventivato per Villa Alari.

Ø Il restauro delle grotte del parco Uboldo : 700.000 € nel 2009. Abbiamo tutti in mente le loro dimensioni ed il loro non utilizzo. Che ci dobbiamo mai fare? La cantina vinicola di Cernusco? Oppure vogliamo ripristinare l’alone di mistero che, nello spirito dell’originario progetto del parco, doveva scaturire dai percorsi ad imitazione di grotte naturali che portavano al sotterraneo Tempio della Notte? Se così fosse, allora proponiamo di ricostruire anche il “ponte del diavolo”, andato perduto con la costruzione del padiglione ospedaliero; un ponte che abbia la valenza simbolica di un passaggio verso una politica amministrativa meno pregna di opere d’immagine ed orientata a riavvicinare il municipio alla propria missione sociale.

DICHIARAZIONE DI VOTO

Alla luce di quanto detto nell’intervento e da quanto emerso nel dibattito non possiamo che concludere affermando che le scelte operate finora da questa Amministrazione si sono rivelate dannose per la collettività di Cernusco e che le previsioni per i prossimi anni non sono certo rosee.

In alcuni casi ci troviamo di fronte a scelte irreversibili come il saccheggio del territorio, scelte che ricadranno pesantemente anche sulle generazioni future.

In altri casi, se solo si volesse, si potrebbero tamponare i danni e, con un atto di onestà intellettuale, porre da subito rimedio. Ma a quanto pare così non è!!

Devo prendere atto che non c’è la volontà di cambiare rotta. Si prosegue imperterriti sulla strada imboccata senza mai, non dico ammettere gli errori, ma almeno esternare qualche dubbio e riconoscere almeno in parte le ragioni dell’avversario politico mostrando in tal modo di essere dei “pessimi Amministratori”.

Stando così le cose non possiamo che confermare il giudizio negativo, già espresso in passato, e che confermiamo con il nostro voto contrario di stasera a questo bilancio.

giovedì 29 marzo 2007

Piano diritto allo studio 2006/2007

Intervento in Consiglio Comunale di Giordano Marchetti

Questo piano per il diritto allo studio, ancora una volta, arriva in consiglio comunale a dicembre, mentre tutte le amministrazioni comunali che si rispettino si preoccupano di presentarlo a ottobre, poco dopo l’avvio dell’attività didattica nelle scuole.

Sappiamo che questo ritardo non è certo da imputare agli uffici competenti perché so che hanno predisposto questo piano quasi due mesi fa.

Sappiamo che la scuola non è certo tra le priorità del sindaco Cassamagnaghi e delle sue multiformi maggioranze così come sappiamo che sono altri, cioè i Piani integrati di Intervento o i progetti edilizi e compagnia bella, gli argomenti che trovano una corsia privilegiata in questo consiglio. Sappiamo infine che il Sindaco è stato di recente impegnato a sistemare l’ennesima pedina sulla scacchiera, cioè il suo diciannovesimo assessore in quattro anni,….

Eh va bene, lo sappiamo, lo sappiamo tutti ma, francamente, due mesi di ritardo per portare in Consiglio questo piano sono davvero troppi!!

Ma forse il Sindaco ha voluto fare un atto di cortesia, facendo presentare questo piano al neoassessore all’istruzione Colombo.
E allora, anche se continuo a ritenere e a sostenere che Colombo non può ricoprire la carica di Assessore per le ragioni di incompatibilità che ho esposto nel Consiglio Comunale di settimana scorso e considerato che nessun provvedimento è stato assunto per far cessare lo stato d’incompatibilità, questa sera, ob torto collo, sono obbligato a rivolgermi a lui per le osservazioni di merito.

Cominciamo col dare atto, positivamente, che il finanziamento previsto rispetto all’anno scorso è stato incrementato di 154.000 €: una cifra cospicua che porta l’intervento dell’ente locale, al netto dei contributi diretti degli utenti, da 1.533.000 € a 1.687.000 €.

Nel merito dei contenuti, rispetto ai precedenti, questo piano contiene delle novità apprezzabili alcune delle quali debbo dire vengono proprio incontro a nostre precedenti richieste.
Mi riferisco in particolare all’introduzione nelle mense scolastiche dei prodotti del commercio Equo e Solidale e alla più chiara definizione dei finanziamenti per i progetti didattici, non più messi in un unico calderone ma indicati nella loro specificità e suddivisi per scuole.
Avevamo richiesto più trasparenza nell’indicazione dei progetti finanziati e questa trasparenza c’è stata, anche se noto che mancano ancora quegli indicatori che ci avrebbero consentito di stabilire la qualità dei progetti, il loro indice di gradimento, il grado di partecipazione.

Notiamo con favore che i fondi destinati ai progetti didattici presentati dalle scuole sono aumentati passando da 48.000 € a 70.000 €.

Merita poi un apprezzamento particolare la novità introdotta quest’anno riguardo al sostegno di ragazzi portatori di handicap residenti a Cernusco che frequentano le scuole superiori.
Un servizio importante che riesce a dare un minimo di aiuto e risposta alle famiglie di questi ragazzi a fronte dell’assenza da parte della Provincia.

Rimane però un problema di fondo, che già avevamo evidenziato l’anno scorso, un problema al quale non possono essere gli uffici a dare risposta, ma chi ha responsabilità di governo: quello che continua a mancare è un serio lavoro di coinvolgimento del mondo della scuola nella stesura di questo piano.
Noi riteniamo fondamentale lo strumento della partecipazione nelle scelte più importanti che coinvolgono la comunità e sicuramente l’istruzione è uno dei temi sui quali l’amministrazione non può e non deve operare semplicemente come erogatrice di fondi.
La riattivazione, ad esempio, della commissione scuola potrebbe essere uno di quegli strumenti capaci di far dialogare le scuole sia tra loro che con l’amministrazione in modo che i progetti finanziati nel piano per il diritto allo studio siano qualcosa di condiviso e costruito insieme al mondo della scuola.

Riguardo al capitolo “BORSE DI STUDIO/ORIENTAMENTO SCOLASTICO” torniamo a sottolineare come a Cernusco, a differenza di quanto succede in altri comuni, non siano promosse dall’amministrazione iniziative di orientamento dopo la scuola dell’obbligo né di orientamento all’università.
Inoltre non sono ancora stati previsti interventi, come borse di studio, che possano favorire la prosecuzione degli studi agli studenti meritevoli ma privi di mezzi.
Si dice solo che “sono allo studio progetti per l’attivazione di Borse di Studio a carattere meritocratico……..” , senza peraltro citare il criterio del reddito.
E non possiamo certo considerare “Borse di Studio” incentivanti (così vengono chiamate..) i Voucher formativi che l’amministrazione ha messo a disposizione della cittadinanza, entro alcune fasce d’età, per frequentare i corsi civici.
Questi a noi sembrano invece solo l’ennesima trovata per sostenere artatamente, con una partita di giro, una società, la Formest, che già troppi soldi è costata a questo comune.

In merito ai CENTRI ESTIVI devo riproporre la solita, ovvia, domanda già fatta in passato “perché questa voce nel piano del diritto allo studio e non, come invece dovrebbe essere, nel settore interventi sociali?”.
L’inserimento di questa voce tende a gonfiare i finanziamenti al piano del diritto allo studio.
Cosa devo pensare al riguardo? Prendo atto che non mi si vuole rispondere e che procedete imperterriti nell’impostazione che vi siete dati.

Un ragionamento a parte va invece fatto sul versante degli SPAZI NELLE SCUOLE.
Comincerei col far notare una cosa: gli studenti della scuola statale sono in continua crescita destinata del resto a proseguire viste le previsioni di sviluppo edificatorio della nostra città.
L’amministrazione promette la costruzione di un nuovo polo scolastico nel piano triennale delle opere 2007/2009.
Siamo a ridosso delle elezioni e promettere non costa niente…
Chi si ricorda, tra i Consiglieri, che lo stesso progetto era già previsto nel piano triennale di tre anni fa?
Non se ne è fatto nulla: altre erano le priorità. Prima le case poi, forse, i servizi..
Ma la necessità è di oggi, e un’amministrazione seria non avrebbe continuamente rimandato il problema a domani, avrebbe dovuto risolverlo durante gli anni di governo.
Noto anche che nel piano vi è una timida informazione che ha rischiato di passare inosservata e riguarda l’intenzione di questa Amministrazione di assegnare alla Cooperativa “L’Aurora” un terreno per la costruzione di un Istituto scolastico.
Un’informazione buttata lì forse col solo scopo di capire e cogliere le reazioni dell’opposizione.
Ma quale giudizio possiamo esprimere se continuate a giocare a nascondino!
Non ci viene detto quale è il terreno che si vorrebbe assegnare alla Cooperativa.
Si tratta forse di un area ubicata a Ronco? E se così fosse perché mai quando discutemmo del PII “Affare Ronco” a fronte di una mia precisa sollecitazione per tutta risposta ho avuto da parte vostra solo un preoccupante silenzio?
Forse solo perché, in quella circostanza, al collega Oriani avevo ricordato che il suo voto avrebbe assunto le sembianze di un conflitto d’interessi visto il ruolo primario che ricopriva nella Cooperativa L’Aurora?
Non ci viene detto se è intenzione della Amministrazione concedere l’area alla Cooperativa L’Aurora gratuitamente ovvero chiederLe un equo indennizzo tenuto anche conto del fatto che i 2/3 dei suoi alunni iscritti non sono cittadini di Cernusco.
Non ci viene detto quali sono gli ipotetici tempi di realizzo di questa struttura scolastica privata quando sarebbe invece interessante saperlo se non altro perché si potrebbe capire quando gli spazi oggi occupati dalla Cooperativa potranno essere nuovamente disponibili per la scuola pubblica.
Chissà se il vulcanico neoassessore stasera riuscirà almeno a darci qualche risposta su questo argomento. Io me lo auguro.

Sulle strutture scolastiche permettetemi infine un piccolo inciso velatamente polemico.
La consigliera Terracciano ha spesso accusato VIVERE Cernusco di aver osteggiato a suo tempo la sua grande idea di chiudere prima la scuola di via Cavour per realizzare la Biblioteca e poi la scuola materna di via De Gasperi per la realizzazione della Casa della Arti.
Col senno di poi forse eravamo stati più lungimiranti di lei, visto che oggi di almeno una scuola elementare e di una materna ci sarebbe stato ancora bisogno!
Certo, la Biblioteca necessitava di una nuova sede e di un grande spazio, ma noi credevamo, allora come oggi, che si potesse trovarne uno diverso, più ampio e prestigioso in un edificio come la Vecchia Filanda, recuperata e non lasciata andare in malora per tanti anni…
Ma tant’è alla pianificazione dei servizi in funzione del prevedibile sviluppo demografico si preferirono rapide scorciatoie per dare in pasto ai cittadini risultati di forte impatto mediatico.

Chiudo l’inciso.


Per concludere in questo piano, in definitiva, ci troviamo di fronte a molte luci ma ad altrettante ombre.

Vi sono aspetti positivi, e credo di averveli evidenziati e riconosciuti, ma vi sono anche problemi seri, che ci trasciniamo da tempo e che avrebbero avuto bisogno di risposte chiare che invece non sono arrivate.
E il tempo che avevate a disposizione è ormai scaduto!!!

Ragion per cui, proprio grazie agli aspetti positivi comunque presenti noi non voteremo contro questo piano del diritto allo studio ma non possiamo certamente darvi, per le motivazioni che vi ho espresso il nostro voto di assenso.
Il nostro sarà un voto di astensione con il quale vogliamo solo certificare una presa d’atto della situazione esistente.
A chi verrà dopo di Voi il compito di dare risposte.

scuola materna di via buonarroti

interrogazione al Sindaco presentata in data 15/02/2007 dal Consigliere Giordano Marchetti

Egregio signor Sindaco,

in questi ultimi tempi Esponenti della maggioranza hanno a più riprese espresso la convinzione che la capienza delle strutture scolastiche cittadine sia del tutto adeguata al carico di studenti, rilevando semmai solo la necessità di un più razionale utilizzo degli spazi.

Di recente abbiamo invece appreso che la sua Amministrazione avrebbe deciso l’apertura di una nuova sezione presso la scuola materna statale di via Buonarroti in aggiunta alle attuali sei sezioni .

In quella struttura scolastica sono oggi ospitati circa 150 bambini e lo spazio attualmente disponibile risulta appena sufficiente al sicuro e corretto svolgimento delle attività didattiche e ludiche.

L’aggiunta di 25/28 nuovi bambini in quella struttura ne aggraverebbe pertanto la disposizione logistica penalizzando sicuramente le condizioni delle attività didattiche.

Tra l’altro, per fare posto alla nuova sezione, viene ipotizzato lo smantellamento dell’attuale locale adibito a refettorio ed il suo spostamento presso la sede dove è oggi ospitata l’Associazione Alcoolisti Anonimi posta nell’altro edifico scolastico di Via Buonarroti.

Questa ipotesi sta inevitabilmente creando, nel dirigente scolastico, tra gli insegnanti e i genitori, profonda preoccupazione per le ricadute negative che si avrebbero sulla gestione delle attività scolastiche a causa del restringimento degli spazi e dalla collocazione del refettorio all’esterno della scuola.

In ragione di quanto sopra esposto sono quindi a chiederLe di precisare se esista effettivamente tra i piani della sua Amministrazione un progetto simile mirato:
1. alla creazione di una sezione aggiuntiva a scapito dello spazio destinato alle attività comuni;
2. allo spostamento del refettorio nella sede dell’Associazione Alcoolisti Anonimi e quindi all’esterno dell’edificio che ospita la scuola materna;

Se così fosse Le chiedo di sospendere tale decisione e di convocare con urgenza la commissione consigliare preposta per consentire una analisi approfondita del problema.

In attesa di un Suo sollecito riscontro la ringrazio, anticipatamente, per l’attenzione posta.

lunedì 26 marzo 2007

Partecipazione, non speculazione

di Luca Forlani, segretario di Rifondazione di Cernusco

U na città migliore, un altro modello di sviluppo. Questa la sintesi del lavoro svolto dai cinque tavoli programmatici aperti dopo la presentazione della coalizione di centrosinistra e del candidato sindaco, Eugenio Comincini.
Il primo dato che emerge è quantitativo:
la grande partecipazione e l’intensità del lavoro che ha coinvolto cittadini attivi nelle associazioni locali o singoli desiderosi di prendere parte ad un progetto generale, in cui riversare competenze, speranze e il proprio sguardo sulla realtà.
Elemento qualificante di questa esperienza è stato però il contenuto delle proposte e il livello del dibattito, molto vicino alle storie e alle esperienze di chi quotidianamente vive la città e ne costruisce le fittissime relazioni sociali, economiche e culturali.
Dopo anni in cui la politica ha perso progressivamente credibilità e le istituzioni si sono sempre più allontanate dalla società, tutti i tavoli hanno indicato come tema fondamentale la partecipazione, intesa come regola permanente di governo, in grado di coinvolgere tutti i progetti e i settori dell’amministrazione.
In secondo luogo la necessità di avere uno sguardo più ampio su quanto succede oltre Cernusco, imparando dalle esperienze già attive in altri comuni e soprattutto riattivando un rapporto costante di collaborazione con gli altri enti locali.
La vicenda del Villaggio Solidale è esemplare da questo punto di vista.
Infine le mille proposte che riguardano la tutela del territorio, con una particolare attenzione all’agricoltura, la riqualificazione delle attività e delle aree produttive per creare lavoro di qualità, la difesa dell’istruzione pubblica a partire dalla disponibilità di spazi adeguati, i servizi pubblici, l’attenzione alla salute dei cittadini e l’impegno contro traffico e inquinamento.
Un progetto di città diverso dall’eredità che ci lasciano il Sindaco Cassamagnaghi e la sua maggioranza di centrodestra che, come ultimo atto della loro attuale esperienza amministrativa, si apprestano a lanciare un nuovo attacco al territorio. Melghera, Garzanti, Mat-Plast: 270 mila metri cubi di speculazione edilizia, che una giunta da tempo alla deriva proverà ad adottare in extremis negli ultimi consigli comunali a disposizione. Bloccare questi interventi, i cui effetti sono evidenti a tutti, significherebbe garantire un domani alla città e iniziare a pensare ad una città migliore, con maggiore equità e vivibilità.
Ma per farlo è necessaria la partecipazione di tutti. Adesso.

lunedì 19 marzo 2007

Terzo appuntamento con la «BIODOMENICA»

Domenica 25 marzo, piazza Matteotti, tutto il giorno

Dopo il successo ottenuto dalle due edizioni precedenti dedicate ai prodotti dell'autunno e dell'inverno, che si sono svolte il 15 ottobre e il 21 gennaio, ecco la terza «Biodomenica». L'appuntamento è per domenica 25 marzo, dalle 8 alle 18, in piazza Matteotti a Cernusco.
Tante persone, cernuschesi e non, hanno affollato la piazza e acquistato i prodotti in vendita: buoni, controllati e sani, perché frutto di coltivazioni e lavorazioni rispettose della natura.
Vivere Cernusco e l'associazione Futura sono convinti che anche questa terza edizione della Biodomenica possa avere lo stesso successo delle precedenti, contribuendo a diffondere l'abitudine all'uso di prodotti biologici.
Nel corso della Biodomenica produttori aderenti all'Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) per tutta la giornata esporranno i loro prodotti: frutta e verdura biologica, miele, vino, formaggi, conserve, marmellate. Saranno inoltre presenti alcune associazioni cernuschesi: oltre a Vivere Cernusco e Futura, che promuovono la manifestazione, ci saranno Cachoeira de Pedras, con un banchetto di libri usati in vendita per sostenere progetti di sviluppo in Brasile, Equocom, con i prodotti del commercio equo e solidale e l'associazione Onè Respe che presenterà quadri caraibici per finanziare 4 scuole nelle baraccopoli dominicane.