venerdì 30 marzo 2007

Bilancio 2007: bocciato da Vivere

BILANCIO 2007

Quest’anno il bilancio previsionale arriva in aula giusto 15 gg. prima della scadenza del 31 marzo. Il termine del 31 dicembre indicato all’art. 15 del Regolamento di Contabilità del Comune sta diventando un pallido ricordo del passato, un pò come Carosello o la FIAT 1100. Per fortuna questo è l’ultimo documento di programmazione che presenta questa Giunta: ancora un anno e l’esercizio provvisorio sarebbe entrato nel palmares dell’era Cassamagnaghi, in degna compagnia di altri singolari record.

Ogni anno, la presentazione del Sindaco al bilancio di previsione costituisce un involontario riassunto delle linee guida sulle quali si muove l’azione della Giunta ed anche il documento in discussione oggi non fa eccezione alla regola. Tralasciamo i commenti alle critiche un pò sconclusionate alla Legge Finanziaria 2007 e veniamo invece alla discussione di alcuni argomenti ritenuti fondamentali per la vita dei cittadini.

Il mantenimento delle aliquote attuali riguardanti ICI ed IRE rappresenta sicuramente un aspetto significativo; del resto, una loro variazione in aumento a poche settimane dalle elezioni avrebbe rappresentato un evento da antologia della politica amministrativa. La tanto vituperata Legge Finanziaria consente al Comune la possibilità di individuare una soglia di esenzione dall’applicazione dell’addizionale IRPEF per particolari situazioni reddituali dei contribuenti, ma di questo non c’è traccia negli intenti di questa Amministrazione anche se, non essendo per legge prevista la modulazione delle aliquote, l’incidenza dell’addizionale IRE pesa maggiormente sui redditi bassi.

Osserviamo come il fascino del bilancio di previsione 2007 non deve apparire travolgente nemmeno agli occhi di chi lo propone, se è vero che il Sindaco è costretto ad annoverare fra gli investimenti anche le iniziative che non scaturiscono da virtuosismi di bilancio ma da oneri legati ai discussi PII di cui questa Amministrazione s’è resa protagonista; ci riferiamo, tanto per citarne alcuni, alla nuova caserma della Guardia di Finanza, all’ampliamento del cimitero, ai nuovi parcheggi in prossimità del parco del Naviglio, agli interventi nella frazione di Ronco. Queste opere verranno comunque profumatamente pagate dai cernuschesi con la moneta della cementificazione, del traffico indotto e del collasso dei servizi.

Abbiamo da tempo rinunciato a pretendere un salto culturale da chi è abituato a vedere il coinvolgimento della propria comunità nelle dinamiche decisionali solo come un incidente di percorso – e non posso non riferirmi, al di là dei libricini distribuiti, al PII “ex-Lanar” -. Pertanto non ci stupisce la cronica assenza di elementi di democrazia dal basso che potrebbero venire dall’introduzione di forme di bilancio partecipato o dall’attuazione della cooperazione decentrata. Tale è la pervicacia dimostrata da questa Amministrazione nel respingere sistematicamente tutto quanto provenga dal mondo esterno che abbiamo ritenuto, così come l’anno passato, di non presentare alcun emendamento agli schemi di bilancio presentati dalla Giunta, nella convinzione che –per dirla con Eraclito- Spesso gli uomini odono ma non intendono, come i sordi. Per loro vale il famoso detto: "Sono qui ma sono via." Attenzione: non stiamo parlando del mercatino tra quali spese si e quali no, sul tirare la coperta da un lato o dall’altro; parliamo della formazione di un senso attivo di cittadinanza, che evidentemente costituisce un ostacolo per chi si ritiene libero di sovvertire il risultato elettorale senza doverne dar conto ai cittadini.

Ora, premesse così insufficienti non possono portare a conclusioni convincenti; infatti l’analisi di dettaglio dei prospetti allegati alla relazionale previsionale e programmatica ispira più di un dubbio, quando non addirittura una soave ilarità.

Detto questo entro adesso nel merito di alcuni prospetti.

Cominciamo dalla

ANALISI DELLE RISORSE

Le voci su cui intendo porre l’attenzione sono:

1. ICI

2007 8.800.000

2008 8.950.000

2009 9.050.000

Il trend è in continua crescita e, a fronte del mantenimento invariato delle aliquote, rappresenta la cartina di tornasole della ultimazione di altre nuove costruzioni.

2. AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE

Abbiamo il 100% di capitale nella CERNUSCO VERDE e nella FORMEST MILANO, deteniamo l’80% del capitale di FARMA.CER, il 51.85% della C’È GAS, più quote insignificanti nel CIED, nel CAP HOLDING e nella NAVIGLI LOMBARDI e la somma dei dividendi di tutte queste società è pari a 20.000 € . Sarebbe stato invece interessante avere il dato disaggregato di ogni singola realtà. In tal modo avremmo potuto almeno renderci conto del reale andamento di ogni entità. La somma complessiva citata nel bilancio credo serva più a coprire artatamente società che rappresentano ormai un peso per il Comune. Appaiono lontani anni luce i tempi in cui dalla partecipazione nelle società il Comune traeva risorse di una certa consistenza. Una cifra complessiva così ridicola è invece il segnale di gestioni fallimentari, di una mancanza di strategia politica e di linee di indirizzo adeguate per queste società.

3.PROVENTI TRASFORMAZIONE DIRITTI DI SUPERFICIE IN DIRITTI DI PROPRIETÀ

2007 1.700.000

2008 2.300.000

2009 1.000.000

E’ dal 2005 che i proprietari di appartamenti degli edifici costruiti su aree ex legge 187 (in diritto di superficie per intenderci) avevano ricevuto dal Comune un’offerta per trasformare il diritto di superficie delle loro abitazioni in diritto di proprietà.

Le cifre richieste dall’amministrazione erano però state assolutamente spropositate rispetto a quelle chieste da altri comuni in situazioni analoghe e così non vi è stata alcuna adesione da parte dei cittadini. Se a questo aggiungiamo che Cassamagnaghi ha, nell’unico incontro avuto con i rappresentanti del comitato costituito dai proprietari di quegli appartamenti, affermato di non riconoscere al comitato stesso alcuna legittimità rappresentativa e, anzi l’Amministrazione avrebbe provveduto, autonomamente, a formulare una nuova offerta. Considerato che anche quest’ultima offerta è stata respinta dai cittadini, è evidente che questi proventi, posti di anno in anno a bilancio, sono solo fittizi e che, se non si cambia politica, sono destinati a restare tali.

4. ONERI DI URBANIZZAZIONE

Vengono stimati in

2007 7.350.000

2008 7.150.000

2009 7.150.000

Per un totale di 21.600.000 nel triennio

Sono cifre considerevoli e rappresentano lo specchio di una precisa scelta politica: cioè quella di recuperare quanto più risorse possibili da oneri di urbanizzazione e da costi di costruzione. E’ ancora il segno evidente che continua l’assalto al patrimonio di famiglia, cioè il nostro territorio, ed è una cosa che ormai non sfugge più a nessun cittadino di Cernusco. Al di là di aver fatto approvare PII e PdZ in aree dove il PRG aveva previsto verde, servizi o industriale alla scadenza naturale del vostro mandato potete vantare un record: quello di aver bruciato in soli 5 anni tutti i piani di lottizzazione che il PRG aveva previsto fossero attuati in almeno 10 anni.

Tra l’altro la stragrande maggioranza dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione quasi mai finisce nelle casse comunali. Notiamo infatti che vi è un continuo ricorso nella concessione di scomputi per la realizzazione diretta di opere pubbliche ai titolari delle autorizzazioni edilizie. Dovrebbe essere una possibilità da concedere saltuariamente ed è invece diventata una consuetudine. E’una scelta che non mi trova d’accordo.

RICORSO AL CREDITO

Una nota positiva è invece l’operazione condotta con Cassa Depositi e Prestiti di conversione di vecchi mutui contratti successivamente al 31/12/1996 ( pari a circa 13 milioni di €) in nuovi mutui della durata di 20 anni ed al tasso fisso del 4.043%.

Questa operazione, in linea del resto, con il nostro parere favorevole alle delibere consiliari n° 89 e 90 del 29/11/2006, consente un risparmio certo di oltre 240.000 €/anno da oggi e fino al 2017.

Bene ha fatto la Dirigente del settore a procedere in tal senso.

L’occasione mi da lo spunto per sottolineare come questa rinegoziazione di parte del debito comunale è cosa ben diversa da quella che fu fatta dall’allora assessore di Forza Italia Sperati quando rinegoziò una tranche dei mutui contratti a suo tempo con Cassa Depositi e Prestiti per quasi 18 milioni di € attraverso la famosa operazione SWAP.

Se è vero che con quello strumento in questi anni il Comune ha risparmiato sul costo degli interessi bisogna però avere anche l’onestà intellettuale di dire che per garantirsi un risparmio immediato sugli interessi è stata effettuata, in maniera alquanto sottile, una vera e propria scommessa all’andamento dei tassi Euro da qui al 2022 e congegnata in modo da far figurare gran parte dei risparmi di interesse nei primi e di lasciare in eredità alle amministrazioni future meno guadagni e più aleatorietà e instabilità di cassa.

SPESE DI INVESTIMENTO PER LA REALIZZAZIONI DI OPERE PUBBLICHE

In questo capitolo l’Amministrazione, più che pianificare ciò che serve alla città, dà libero sfogo ai propri desideri.

Tra le necessarie opere di manutenzione e riqualificazione che annualmente devono essere previste sulle strutture comunali (strade, parchi, scuole e via dicendo) spiccano opere che erano da tempo previste e che vengono invece continuamente spostate in là nel tempo senza capire il perché, altre che da anni sono date per finite e che invece sono oggetto di continui investimenti, altre infine che per la loro particolarità rappresentano delle vere e proprie chicche.

Prima di passarne in rassegna alcune di queste opere vorrei mettere positivamente in evidenza quel contributo di 220.000 € al comune di Vimodrone per la realizzazione della strada provinciale 160 Mirazzano.

Bene. Ne prendiamo atto con soddisfazione in primo luogo perché si tratta proprio di quella tanto vituperata e bistrattata strada che noi abbiamo sempre indicato come una soluzione al traffico passante proveniente da nord ovest e che oggi tende a scaricarsi sull’asse viario Buonarroti – Leonardo Da Vinci e in secondo luogo perché, seppur timidamente, finalmente ci si apre alla collaborazione con i vicini, afflitti dal medesimo male, e assieme si procede ad una risoluzione.

Detto questo passiamo in rassegna alcune delle opere .

Ø Casa delle Arti e relativo auditorium ovvero il pozzo di san Patrizio. Da tempo ci si dice che l’opera è finita e invece immancabilmente tutti gli anni si destinano risorse ad hoc per il suo completamento. Per il 2007 altri 310.000 €

Ø Realizzazione polo scolastico zona nord est. Sono previsti 3.000.000 € nel 2007 ed altrettanti nel 2008. Anche se con colpevole ritardo forse si comincia, almeno nelle intenzioni. Devo infatti notare che l’area su cui dovrà sorgere il complesso scolastico non è ancora stata acquisita e dunque prevedo un allungamento dei tempi di realizzo. Sarebbe interessante inoltre conoscere su quali basi si fonda l’iscrizione in bilancio di 3 milioni di euro nel 2007 a titolo di contributo provinciale perché, qualora il contributo non dovesse arrivare, come copriamo il costo di questo investimento?

Ø per il 2009 viene indicata la realizzazione di una nuova sede per l’IPSIA per un valore stimato in 5.700.000 €. Nel bilancio scorso era prevista la sua realizzazione nel 2008. Ma tant’è. L’opera appare finanziata con contributi provinciali e regionali: fumo negli occhi, dato che questi contributi sono assolutamente ipotetici, mentre di reale c’è una scuola che ha già una propria sede in Via Volta, che questa sede è posta in ottima posizione per quanto riguarda i trasporti e che, con una spesa molto più contenuta, potrebbe essere rimessa a nuovo. L’unico, imperdonabile difetto che affligge questa scuola è il suo posizionamento proprio sulla traiettoria della strada di comunicazione via Mazzini-viale Assunta, che si staglia nei desideri dei nostri amministratori come una sorta di sogno On the road di provincia.

Ø Sempre per il 2009 viene indicata la realizzazione della nuova stazione della MM2 in località Melghera. Nel bilancio scorso era prevista la sua realizzazione nel 2008. L’opera, per un valore stimato in 7.200.000 € appare finanziata con contributi provinciali e regionali: Non ci crede nessuno. Ho più l’impressione che questa opera sia messa lì invece dall’amministrazione uscente come un totem da campagna elettorale, una sorta di Araba Fenice destinata ogni anno a risorgere dalle ceneri del bilancio precedente.

Ø Anche la tanto sbandierata acquisizione di Villa Alari finalmente a disposizione dei cernuschesi vedrà un timido avvio dei lavori di ristrutturazione solo a partire dal 2009 e solamente per 500.000 €. E così la Villa diventa un altro feticcio da gettare nella mischia elettorale. Per adesso se la gode solo chi ha fatto l’affare: cioè l’Ordine dei FBF. Mica male come, cito le parole del Sindaco, “conservazione di un inestimabile valore storico” ottenuto a “meritato coronamento di un paziente e tenace lavoro, durato quasi due anni”.

ØAlcuni spiriti aleggiano fra i prospetti delle spese per investimento nel triennio, sono fantasmi pesanti però, da milioni di euro; uno è l’intervento viabilistico confusamente denominato Colombo/Videmari/Vespucci “Tangenziale Nord” ben sapendo che con questa ultima terminologia si intende ben altro (2.500.000€ nel 2007); un altro è il collegamento Via Dalla Chiesa – Via Vespucci (700.000 € nel 2008); e un altro ancora è l’intervento viabilistico siU Viale Assunta (1.600.000 € nel 2008). Tutti questi piani viabilistici risultano quasi integralmente finanziati con i proventi derivanti dalla trasformazione degli immobili da diritto di superficie in diritto di proprietà che però, come vi ho evidenziato nel corso del mio intervento, sono proventi fittizi. Sarebbe allora interessante conoscere se è volontà di questa maggioranza fare tali interventi e, se sì, come si pensa di coprire seriamente questi costi di investimento. L’altro ectoplasma è addirittura trino, spalmato sui tre anni per 1050000 € all’anno e si fa chiamare ‘Global Service’, un nome che abbiamo già incontrato prima che sparisse nella risoluzione di un contratto mai attuato. Abbiate almeno l’accortezza di chiamarlo col suo vero nome: spese per la manutenzione straordinaria stradale.

Chiudo con tre chicche della serie come inventarsi le opere per buttare soldi dalla finestra.

Ø L’apposizione di cartelli ciclabili per andare in centro in bici: 100.000 € nel 2008. Se ci fossero più piste ciclabili, meglio mantenute di una strada di Baghdad, senza automobili parcheggiate sopra e le strade fossero meno trafficate la gente andrebbe volentieri in centro in bici senza bisogno di spendere così tanti soldi in cartellonistica e pubblicistica.

Ø Il restauro del tempietto di Diana: 800.000 € (300.000 nel 2007 e 500.000 nel 2008) per l’intervento su un ambiente probabilmente suggestivo - si narra di rivestimento interno in tufo e conchiglie, illuminato dal basso attraverso la luce riflessa dall’acqua - ma che appare sproporzionato rispetto a quanto preventivato per Villa Alari.

Ø Il restauro delle grotte del parco Uboldo : 700.000 € nel 2009. Abbiamo tutti in mente le loro dimensioni ed il loro non utilizzo. Che ci dobbiamo mai fare? La cantina vinicola di Cernusco? Oppure vogliamo ripristinare l’alone di mistero che, nello spirito dell’originario progetto del parco, doveva scaturire dai percorsi ad imitazione di grotte naturali che portavano al sotterraneo Tempio della Notte? Se così fosse, allora proponiamo di ricostruire anche il “ponte del diavolo”, andato perduto con la costruzione del padiglione ospedaliero; un ponte che abbia la valenza simbolica di un passaggio verso una politica amministrativa meno pregna di opere d’immagine ed orientata a riavvicinare il municipio alla propria missione sociale.

DICHIARAZIONE DI VOTO

Alla luce di quanto detto nell’intervento e da quanto emerso nel dibattito non possiamo che concludere affermando che le scelte operate finora da questa Amministrazione si sono rivelate dannose per la collettività di Cernusco e che le previsioni per i prossimi anni non sono certo rosee.

In alcuni casi ci troviamo di fronte a scelte irreversibili come il saccheggio del territorio, scelte che ricadranno pesantemente anche sulle generazioni future.

In altri casi, se solo si volesse, si potrebbero tamponare i danni e, con un atto di onestà intellettuale, porre da subito rimedio. Ma a quanto pare così non è!!

Devo prendere atto che non c’è la volontà di cambiare rotta. Si prosegue imperterriti sulla strada imboccata senza mai, non dico ammettere gli errori, ma almeno esternare qualche dubbio e riconoscere almeno in parte le ragioni dell’avversario politico mostrando in tal modo di essere dei “pessimi Amministratori”.

Stando così le cose non possiamo che confermare il giudizio negativo, già espresso in passato, e che confermiamo con il nostro voto contrario di stasera a questo bilancio.

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