sabato 22 dicembre 2007

PII Fontanile - Masaccio. per il TAR ha ragione al Comune

Durante il mese di agosto il Consiglio Comunale accettando le osservazioni mosse da VIVERE Cernusco e di altre forze di centro sinistra aveva bocciato il piano di intervento integrato in via Masaccio. L'operatore aveva fatto ricorso che è stato respinto: l'area non verrà edificata con case extralusso. Una promessa elettorale è stata mantenuta fino in fondo.

Ecco il comunicato della Giunta:

Il Tar ha respinto l’istanza di sospensiva presentata da due degli operatori che avevano presentato i progetti edificatori nel Piano Integrato d’Intervento Matplast (compreso tra le vie Masaccio e Fontanile) .

I due costruttori avevano richiesto di sospendere l’atto giuridico con cui il Consiglio Comunale aveva respinto l’approvazione del Piano, il 3 agosto scorso, ma il Tribunale Regionale ha ritenuto l’azione dell’Amministrazione Comunale giuridicamente corretta.

Due le motivazioni fondamentali avanzate dal Tar: lo strumento del Piano Integrato d’Intervento prevede due fasi e, proprio per la sua natura, l’adozione non implica automaticamente il superamento della fase di approvazione; i costruttori non si trovano, come da loro dichiarato, in una situazione di incertezza, perché con la mancata approvazione del Pii la destinazione d’uso dell’area rimane quella sancita nel Piano Regolatore. Quindi la richiesta sia di sospensiva che di risarcimento danni è stata respinta dal Tar in quanto priva di fondamento.

“Respingere l’approvazione dei Piani è stata una delle prime scelte di questa Amministrazione – ha spiegato il sindaco Eugenio Comincini – Non volevamo svendere ulteriormente il territorio cittadino, costruire senza avere i servizi necessari ed una preventiva programmazione dello sviluppo del territorio. Per perseguire questi scopi abbiamo agito nel modo consentito dalla Legge, non abbiamo penalizzato nessuno. Quando un PII viene adottato non per forza sarà approvato: è una facoltà dell’Amministrazione, una “variante” allo strumento tradizionale, il Piano Regolatore, che su quelle aree prevedeva altro”.

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