Durante il Consiglio Comunale del 30 ottobre 2007 si è discusso del Piano di Diritto allo Studio per il comune di Cernusco sul Naviglio per l'anno scolastico 2007-2008. Il consigliere di VIVERE Cernusco Daniele Fedeli è intervenuto a tal proposito.
Il piano di diritto allo studio giunge in consiglio comunale ad Ottobre, finalmente in un periodo adeguato rispetto a quanto eravamo abituati negli anni passati. Anzitutto quindi ci teniamo a comunicare il nostro apprezzamento per il lavoro svolto dagli uffici competenti e dall’assessore Magistrelli che riteniamo meritevole a nostro avviso di una lode particolare per aver predisposto il piano in tempi confacenti alla natura degli argomenti contenuti. Così facendo ha manifestando la precisa volontà di porre le problematiche della scuola in una posizione di privilegio all’interno dell’attività di amministrazione della giunta e all’interno del dibattito consigliare, attraverso quella corsia preferenziale che, per nobiltà del tema, gli competono.
Osserviamo che si è preferito mantenere l’impostazione di metodo già sperimentata precedentemente, nel rispetto anche di ciò che di buono era già stato elaborato, e non possiamo che essere d’accordo con tale scelta, sopratutto alla luce delle esigenze di tempo e di lavoro cui facevamo riferimento prima.
Tuttavia consideriamo il testo capace già di dare risposta ad alcuni bisogni, che da molto tempo a questa parte noi di VIVERE Cernusco abbiamo messo in risalto, oltre che di colmare gli aspetti più lacunosi o controversi del piano precedente.
Mi riferisco per esempio alla scelta di depurare il documento da quegli interventi come il Centro Estivo che, come dicevamo in occasione dell’ultimo consiglio comunale sul Paino di Diritto allo Studio, servivano solo a gonfiarne i finanziamenti. (leggi l'intervento dell'allora consigliere Marchetti)
Oppure ai servizi di erogazione delle borse di studio e di orientamento scolastico dei quali lamentavamo una trattazione fin troppo marginale, e che invece vediamo ora già sviluppati in una direzione più consona alla loro importanza, relativa specialmente alle scuole secondarie.
Oppure ancora facciamo riferimento al servizio di assegnazione dei contributi comunali all’attività progettuale delle scuole e rispetto al quale, non solo plaudiamo all’aumento da 70mila euro a 80mila, ma anche condividiamo la scelta di destinare parte dei contributi (10mila euro ma ci auguriamo possa essere in futuro una componente percentualmente sempre più importante) alla progettazione preventiva. Questo criterio di elargizione dei contributi faciliterà a nostro parere la promozione di progetti condivisi tra realtà scolastiche, quindi in una circostanza di collaborazione tra le varie autonomie che fino ad ora intravediamo con molta difficoltà. Inoltre rappresenterà uno strumento di garanzia per quella trasparenza nel finanziamento dei progetti che abbiamo sempre auspicato.
Viene finalmente affrontato l’argomento su cui abbiamo basato la nostra critica più pungente in materia scolastica all’amministrazione comunale che ci ha preceduto: il coinvolgimento del mondo della scuola alla stesura del Piano di Diritto allo Studio. Sappiamo che già si sono fatti passi avanti in tal senso; la costituzione della consulta della scuola, e il lavoro della stessa alla stesura del prossimo piano, rappresenterà di certo la risposta più importante a quella ri-costruzione dei legami territoriali che tanti genitori, docenti e dirigenti ci hanno chiesto.
A tutto ciò si aggiunga, in ottica progettuale più ampia non inclusa in questo piano, il progetto della nuova scuola, il cui iter questa amministrazione ha già fatto partire come uno dei suoi primi atti dal suo insediamento.
Oltre ciò apprezziamo anche i numerosi particolari migliorativi contenuti nel documento, un vero e proprio contenitore di idee innovative e lungimiranti che guardano giustamente già ai prossimi anni, quando cioè sarà possibile una pianificazione meno vincolata ai tempi stretti che ha dovuto scontare la giunta che si è appena insediata. Cerchiamo anche qui di completare questo quadro con qualche suggerimento: si fa riferimento al tema della mediazione culturale come servizio di sostegno agli alunni stranieri; ci permettiamo di invitarvi a considerare l’ipotesi di introdurre anche un servizio di facilitazione linguistica, più vicino al singolo bambino e maggiormente pertinente all’ambito scolastico. A nostro avviso costituirebbe un importante passo in avanti nella questione dell’integrazione culturale nelle scuole di Cernusco, rispetto alla quale ci sono amplissimi margini di miglioramento. Questi non solo riguarderebbero le condizioni dei singoli utenti ma anche le stesse proposte didattiche che potranno finalmente beneficiare del valore aggiunto dell’alunno straniero in un panorama di multiculturalità che vorremmo si sviluppasse in tutte le scuole.
Un accenno poi agli operatori delle cooperative a cui sono appaltati tutti i maggiori servizi richiamati nell’intervento C.
Questo inciso si rende necessario non solo per una posizione politica presa, che ci vuole comunque attenti alle condizioni del lavoro parasubordinato, non solo per la portata del servizio profuso, quanto soprattutto per il rispetto e la considerazione che meritano quegli operatori e quelle operatrici che lavorano nel campo dell’educazione e nel sociale, con casi di disabilità anche di difficile gestione, costretti a sopportare delle condizioni contrattuali indegne, oltre a patire quei vincoli alla loro attività educativa (1 sola ora di programmazione al mese, un esempio fra tanti) che riducono il loro ambito di intervento ad un mero servizio assistenziale. Sappiamo che non è probabilmente il Piano di Diritto allo Studio il documento su cui discutere nel profondo di questo argomento, ma riteniamo opportuno anche in questa sede richiamare l’attenzione su una questione che riguarda comunque da vicino un servizio del comune alla cittadinanza.
Sarebbe opportuno pensare a delle forme di riconoscimento e rappresentanza degli operatori e ad un intervento del comune, nella misura che gli è consentita, nei futuri bandi di gara, per specificare non solo l’aspetto economico dell’appalto ma anche un progetto didattico già predisposto e più attento anche al contributo degli stessi parasubordinati.
Considerato tutto ciò, stante il metodo utilizzato per la stesura del piano, per l’entità degli stanziamenti in gioco (maggiori rispetto gli anni precedenti), per la qualità degli interventi inclusi, Vivere Cernusco voterà certamente a favore del piano.
Ricordiamo che è possibile vedere il video di presentazione del Piano su CernuscoTv o cliccando qui.
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