A Cernusco s/N è sufficiente che non ci sia il sole perchè molti impianti rimangano accesi anche se non sarebbe più necessario, faccio solo alcuni esempi:
1. Complesso scolastico di via don Milani,
2. Impianto lungo il Naviglio,
3. Impianto di via Fatebenefratelli,
4. Centro sportivo di via Boccaccio,
5. Padana Superiore,
6. Parte della via Cavour
7. Via G. Lorca
8. Zona Carabinieri
9. Piazza del mercato del mercoledì
10. Via 4 Novembre
11. Via Tizzoni
12. Parcheggio via Volta
13. Giardino Municipio-biblioteca
14. Giardini Uboldo-Alari
15. Parco dei germani
16. Parcheggio piscina
17. Via Pontida-piazza Ghezzi
18. Via don Sturzo
19. Via Mazzini
20. Quartiere Alari
21. Impianto di via Diaz
22. eccetera
Il complesso scolastico di via don Milani rasentano l'assurdità dello spreco: rimangono accesi anche quando c'è il sole!
Da molti anni segnalo queste anomalie a più soggetti: all'URP, all'ufficio ecologia, all'ufficio tecnico, ma non è mai cambiato niente. Al cittadino si chiede di controllare quante lampadine accende in casa e se quelle accese sono a risparmio energetico: come mai, invece, nessuno controlla i mille lampioni che rimangono accesi? Non è spreco di denaro pubblico?
Da due anni è in atto un progetto sul risparmio energetico che coinvolge tutte le classi del Secondo Circolo di Cernusco s/N e per questo progetto è stata chiesta anche la collaborazione del Comune sia come patrocinio che come soggetto che potrebbe dare il buon esempio ai suoi cittadini nella cura delle cose comuni.
Da anni insegno ecologia nella scuola elementare parlando di inquinamento, di sfruttamento delle risorse e di risparmio energetico: spesso, però, mi è difficile far accettare certi concetti quando “lo spreco” a livello comunale è così evidente (l'esempio ce l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni proprio nel giardino della scuola).
Ultimamente dall’Onu è giunto il “Rapporto sullo stato delle conoscenze del clima e dei cambiamenti climatici”: la Terra non sarà più quella di prima, il riscaldamento del pianeta è praticamente irreversibile ed è l’uomo il responsabile principale”.
Ogni Nazione ha il dovere di contribuire a risolvere questo problema e anche a livello locale ciascun comune deve fare tutto il possibile.
Credo che con un po' di buona volontà si possa trovare un rimedio: cominciando, ad esempio, a controllare tutti i crepuscolari.
Gradirei, quindi, una risposta e un intervento adeguato.
Con l’occasione, porgo distinti saluti.
MERLINI LORENZO
venerdì 4 gennaio 2008
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