lunedì 21 gennaio 2008

Poteri e doveri al Sindaco in campo ambientale

Dopo l'incontro che aveva chiesto e ottenuto con il Sindaco Eugenio Comincini, Camillo Mantovani ha scritto questa nuova lettera:

Seguito mia lettera 18/12/07 ho aderito all'invito del Sindaco per un incontro fissato in data 15/01/08 e svoltosi come previsto dalle 12.10 alle 13.25. Per evitare malintesi, ritengo opportuno puntualizzare, con questa nota, contesto, argomenti trattati ed impressioni ricevute.

Chiarito in via preliminare che le questioni di interesse sono state poste in forma scritta e circostanziata, mi sono meravigliato dell'assenza alla riunione di funzionari apicali o assessori che avrebbero facilitato l'esame dei contenuti. Peraltro, la documentazione è stata inviata al Sindaco in quanto a lui fanno capo, in materia ambientale, doveri di controllo e poteri di sorveglianza e di direttiva sullo svolgimento delle attività oggetto di delega.

Invitato ad esporre le motivazioni dell'impegno, ho indicato quindi brevemente la maggior consapevolezza del tema ambientale dell'inquinamento atmosferico suggerita da un intervento di Umberto Sirtori in occasione della presentazione in Biblioteca, il 19/09/06, del progetto Piedibus proposto e organizzato dal Circolo 1 di via Manzoni. Una ricerca proseguita fino a febbraio 2007 con la consegna della rispettiva documentazione (ca 350Mb) alla d.sa Maria Vezzoni di ASLMI 2 e d.sa Francesca Bellettini dirigente Circolo 1, quali referenti più attenti alle problematiche di sicurezza e ambiente.

Il colloquio è quindi proseguito condividendo la presa di distanza dalle ambigue connotazioni di catastrofismo ambientale da una parte e imbarazzante negazionismo dall'altra (tipico il pensiero 'Ecopass, una tassa inutile' apparso sulla 'Piazzetta' di CernuscoInsieme) che inquinano un approccio meditato allo scenario quotidiano.

Il Sindaco rimarca l'eccessiva urbanizzazione del territorio, l'aumento dei cittadini benestanti = più auto, i provvedimenti di miglioramento della viabilità da realizzare entro il 2009, il costoso rientro dai debiti potenziali dei contratti in derivati di credito strutturati. Passa quindi ad esporre con entusiasmo le singole opere sulla mappa cittadina, progetti già ampiamente illustrati nel periodico comunale.

Cerco di far emergere dalla scaletta un approccio soft a provvedimenti urgenti di limitazione del traffico, ad una campagna per favorire l'accesso a scuola col Piedibus o con lo Scuolabus. Poi altri aspetti cogenti.

Come, dove rilevare gli inquinanti ? Come difendersi da picchi di PM10 che all'orario di entrata a scuola saranno certamente superiori a 700 µg/m3 ? con le mascherine a norma EN149 ? No, si creerebbe allarmismo!

Come monitorare le diverse situazioni che si prospettano nel quotidiano amministrativo dell'Ente perché non si ripetano l'imprudenza, negligenza o dolo delle false comunicazioni di Semplice Comune Cittadino sulla campagna ARPA ? Non si fa nulla: acqua passata! Quale programmazione per superare l'utilizzo dei soffiatori nella pulizia strade ? Quale il rischio di richieste risarcitorie per omessa o insufficiente informazione a tutela della salute?

Quale tavolo di intesa per affrontare la fase 2 del DM n.60 del 2 aprile 2002 ? Chi controlla lo smaltimento di rifiuti pericolosi R3 – R4 – R13 di Resmal ? Chi sta promuovendo collaborazioni con ASL MI 2 per coordinare iniziative di informazione di buone pratiche a tutela salute ? Dove finiscono i dati sulla qualità dell'aria che ARPA inoltra quotidianamente all'ufficio Ecologia del Comune?

In un'ottica metropolitana, troppo facile il niet all'Ecopass, più educativo l'approccio conoscitivo suggerito da 'Il Rapporto di Sostenibilità 2007 dei 189 Comuni dell'area metropolitana milanese' edito dalla Provincia di Milano.

Ho l'impressione di una lettura distratta, sfilacciata, superficiale e lontana dalle complessità messe in rilievo, un approccio ellittico che non affronta la difficoltà del particolare. Forse l'idea della Versailles cernuschese si è già radicata nel territorio.

Cordiali saluti.
Camillo Mantovani


A lui risponde Francesca Bellettini, dirigente del primo circolo didattico:

E' innegabile la complessità e urgenza del problema inquinamento. Il piedibus è un tentativo di riduzione delle auto e soprattutto di formazione culturale, qualsiasi appoggio all'iniziativa sarà sicuramente accolto.La soluzione mascherina è stata scartata con il supporto dell'Arpa per una serie di motivazioni già indicate.
La scuola ha nominato una commissione ambiente disponibile al confronto, tra le altre cito le esperienze organizzate sulla raccolta differenziata dei rifiuti, sul rispetto della natura con la collaborazione del Provincia.
Forse può servire una sensibilizzazione su tutta la popolazione di Cernusco (meno uso delle auto, impianti di riscaldamento controllati, uso delle energie alternative nelle nuove costruzioni, ecc.).
Distinti saluti
Francesca Bellettini

2 commenti:

Camillo Mantovani ha detto...

Una precisazione formale sulla vostra presentazione della lettera "Dopo l'incontro che aveva chiesto e ottenuto con il Sindaco Eugenio Comincini, Camillo Mantovani ha scritto questa nuova lettera".
Non è stato chiesto alcun incontro
ma solo quanto indicato nel paragrafo finale: "...si chiede al Sindaco di operare e svolgere la sua attività quale ufficiale di governo, quale rappresentante della collettività e quale responsabile dell’Amministrazione del Comune nell'adottare con urgenza le strategie preventive atte a scongiurare situazioni di pericolo o di compromissione per la salute dei cittadini." C.Mantovani

Camillo Mantovani ha detto...

Nel merito della nota del I Circolo, ho inviato al Sindaco (cc. Vivere Cernusco) e-mail 24/01/2008 21.12 chiarendo le motivazioni pretestuose della frase “La soluzione mascherina è stata scartata con il supporto dell’Arpa per una serie di motivazioni già indicate”
Infatti c'è una distinzione sostanziale tra mascherine generiche e facciali filtranti DPI a norma europea. Una distinzione che troppe persone insistono distrattamente a non rilevare. Non c'è bisogno di scomodare Arpa:
le mascherine non conformi alla norma EN149 non offrono nessuna protezione e per legge non è permesso l’uso come DPI (dispositivo di protezione individuale), ma solo per la protezione dell’ambiente esterno da possibili contaminazioni originate da chi indossa la mascherina.
Camillo Mantovani

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