lunedì 7 maggio 2007

Comincini: nuova strada e basta cemento!

VIABILITA': una nuova strada a nord della città

Realizzerò una nuova strada a nord della città che consentirà di alleggerire il traffico sull'asse Dante-Vespucci e offrire una alternativa viabilistica a chi abita a nord e a nord-est di Cernusco. Non la «Gronda» e neppure impossibili e costosi interramenti o improbabili tunnel, ma una soluzione a minore impatto ambientale realizzabile in tempi brevi e con costi contenuti.
Anche la realizzazione delle rotonde al posto dei semafori contribuirà a rendere più scorrevole il traffico. È poi necessario rivedere alcuni sensi unici per una migliore circolazione interna. Il vicino comune di Vimodrone realizzerà (da giugno) la strada «Mirazzano-Vimodrone» che, sbucando vicino alla cascina Olmo (verso Cologno), consentirà di deviare parte del traffico che oggi entra in Cernusco per raggiungere la Padana: sarà un grosso beneficio.
Per alleggerire la viabilità, inoltre, è necessario favorire l'utilizzo di mezzi alternativi alla macchina: mezzi pubblici e bicicletta.
Potenzierò il trasposto pubblico con autobus più piccoli e meno inquinanti, rivedendo gli orari delle linee fisse e modificando il «servizio a chiamata» che si è rivelato non adeguato alle esigenze dei cittadini.
Completerò la rete di piste ciclabili, collegando Cernusco ai Comuni limitrofi; adegueremo i parcheggi per biciclette nei pressi delle metropolitane.

CASA: fermerò la cementificazione

In questi anni si è costruito troppo. Fermerò la cementificazione, che sta riducendo Cernusco a una specie di dormitorio di lusso: lo sviluppo del territorio va programmato e la crescita deve essere accompagnata da servizi adeguati. Non costruirò sull'area Garzanti le due torri da 17 e 11 piani volute dall'amministrazione uscente. Bloccherò anche il Pii «Mat Plast» tra le vie Masaccio e Fontanile: 230 nuovi appartamenti. In questi anni si è fatto un uso smodato dei Programmi integrati di intervento (Pii): la programmazione urbanistica la fa il Piano regolatore generale, che va rispettato. Ogni suo stravolgimento comporta problemi sui servizi e la viabilità.
Il problema casa va affrontato con una nuova politica dell'abitare: più case in edilizia convenzionata e in affittanza a canone moderato, ma senza costruire palazzoni privi di identità.
Dobbiamo iniziare a costruire e ammodernare case con criteri di risparmio energetico: il clima impazzito di questi mesi deve far riflettere tutti. Con più moderni sistemi di costruzione che favoriscono risparmi di energia si avvantaggiano i cittadini.
E’ anche necessario proteggere il territorio e pensare al lavoro. A tal proposito con il Parco delle cave tuteleremo 1.650.000 metri quadrati a nord della città e con «Polo tecnologico» torneremo a dare a Cernusco la sua vocazione produttiva con la possibilità di offrire 200 nuovi posti di lavoro anche ai nostri giovani.

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