giovedì 10 maggio 2007

La verità sul Villaggio Solidale

VILLAGGIO SOLIDALE DI COLOGNO MONZESE: OPERAZIONE VERITÀ

Basta bugie: non è vero, come alcuni stanno facendo credere, che se vince Comincini arriveranno gli zingari a Cernusco. Non c’è nessun campo nomadi né alcun ghetto nel futuro di Cernusco.
Quello del Villaggio Solidale è un progetto finanziato dalla giunta regionale di centrodestra, proposto dal comune di Cologno Monzese su una propria area: prevede la costruzione di 30 appartamenti (muri, non campi e roulotte!) per ospitare 60 persone, metà delle quali residenti colognesi e metà non residenti segnalati dalla Casa della Carità, un’istituzione fondata dal card. Martini e diretta da don Virginio Colmegna.
La struttura ospiterà temporaneamente persone con difficoltà sociali (sfrattati, mancanza di lavoro, abbandoni famigliari, ecc.) aiutandole ad un corretto reinserimento sociale. Offrirà per massimo 18 mesi un tetto sotto il quale stare mentre un gruppo di persone professionalmente preparate attiverà i necessari
canali per dare risposte ai bisogni della casa e del lavoro. Le persone aiutate non verranno certo a rubare nelle nostre case! È meglio gestire una soluzione che gestire un problema. La Casa della Carità di Milano funziona in questo modo e i risultati sono ottimi.
Si tratterà comunque di un numero limitatissimo di persone (max 60) che vogliono farsi aiutare, in buona parte già inserite sul territorio e non certo ladri ed accattoni. In tutto questo progetto non si è mai parlato di “campi nomadi” né di ospitalità a frotte di zingari. Non c’è da aver paura: so bene a quali problemi
andremmo incontro e io voglio il bene dei cittadini.
Come ho avuto modo di ribadire anche in Provincia, nella riunione svoltasi il 3 maggio scorso alla presenza del nostro sindaco uscente e dei rappresentati di Cologno Monzese e Brugherio, anche io nutro perplessità sull’area scelta, perché troppo vicina all’impianto di compostaggio, alla cava e alla nostra discarica comunale. Un conto è parlare dei contenuti del progetto, altra cosa della sua collocazione.
Ad ogni modo il Villaggio Solidale per ora è bloccato da un ricorso al TAR del nostro comune riguardante proprio l’idoneità dell’area scelta da Cologno: la vicinanza ad una cava potrebbe compromettere la stabilità geologica del terreno. Mi impegno ad attendere l’esito della decisione del TAR che potrebbe cambiare le sorti del progetto. Ma è onesto dire che non trattandosi di un’area di nostra proprietà, ma del comune di Cologno Monzese, non potremo decidere noi le sorti finali del Villaggio Solidale.
Per “azzoppare” Comincini che macina consensi si sono inventate anche le favole sugli zingari, spaventando la gente… Invito a chiedersi perché qualcuno ha fatto di tale tema l’oggetto principale della propria campagna elettorale, nonostante i problemi di questa città siano altri e ben più evidenti. Inoltre: il sindaco uscente ha atteso un anno e mezzo per dire il suo “no”; intanto il progetto è stato approvato e finanziato dalla Regione. Perché attendere così a lungo? Se vi erano legittime contrarietà ci si poteva muovere prima… Ricordiamo il compostaggio? Cinque anni fa disse che mai si sarebbe realizzato: ormai da tempo è lì a far bella e “odorosa” mostra di se.
Cassamagnaghi e i suoi stanno conducendo una campagna di disinformazione per spaventare gli elettori: pur avendo avuto 5 anni a disposizione, nei quali hanno gestito oltre 200 milioni di euro, non hanno avuto la capacità di conquistare il consenso della maggioranza dei cernuschesi. È per questo che la loro campagna elettorale è condotta sui temi nazionali e sulla bugia degli zingari.
In queste settimane è stato distribuito il materiale che illustra come mi propongo di amministrare la città nel futuro: i progetti per bloccare la cementificazione, tutelare il territorio e l’ambiente, affrontare i problema del traffico, migliorare i servizi per famiglie, anziani, giovani e disabili, costruire la nuova necessaria scuola, realizzare il polo tecnologico con almeno 200 nuovi posti di lavoro, aver cura del commercio locale, potenziare i parcheggi limitando la “tassa” per posteggiare. Un grande progetto che in questi mesi è stato costruito con il concorso di tanti cittadini comuni e non solo con le forze della coalizione che mi sostiene. Proprio perché è un programma partecipato, costruito con e per la nostra gente, sta
incontrando il favore di tanti cernuschesi che hanno compreso che se si vuole cambiare in meglio oggi una possibilità c’è.
Se l’attuale amministrazione si è caratterizzata per aver costruito case, io sogno di poter ricostruire la nostra comunità. C’è bisogno più che mai di idee e persone nuove, eticamente solide e coerenti, di rapporti chiari tra pubblico e privato. C’è bisogno di tornare alla sostanza dei problemi, abbandonando l’apparenza, le inutili spese e le bugie. Sogno di rinnovare la città e la politica, in meglio.
Fidati!
Eugenio Comincini

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