domenica 13 maggio 2007

Coop Il Fiore: le colpe del Comune

COOPERATIVA IL FIORE:
QUESTA AMMINISTRAZIONE SPAZZA VIA
UN ALTRO PEZZO DI VOLONTARIATO SOCIALE

Il nuovo bando per la gestione del CENTRO SOCIO EDUCATIVO oggi CENTRO DIURNO DISABILI, ha di fatto escluso la cooperativa il FIORE. Essa nasce 25 anni fa su precisa volontà dei genitori di figli con disabilità grave con l’obiettivo aiutarli nell’acquisizione di un maggior livello di autonomia e integrazione sociale.
Il CSE/CDD, attraverso IL FIORE ha accolto persone in situazione di handicap, che hanno superato l’età dell’obbligo scolastico, operando sulla base della gravità come unica categoria di selezione, gravità riferita non solo alla disabilità della persona, ma anche alla capacità della famiglia nel far fronte ai bisogni della persona svantaggiata. Veniva considerato pure lo stato di cronicità che non permette ulteriori evoluzioni, ma necessita di un intervento di mantenimento delle abilità acquisite.
La decisione della nostra amministrazione comunale di fatto esclude il FIORE con una motivazione esclusivamente economica, impedendo un confronto con altre offerte basato invece sulla qualità delle proposte. Il bando denota ancora una volta come su argomenti che riguardano la persona il nostro sindaco e i nostri assessori abbiano un approccio solo ragionieristico, per nulla progettuale.
Non c’è traccia di quella progettualità su cui in questi anni la cooperativa IL FIORE ha sempre sollecitato i referenti comunali:
· Centralità della famiglia e della persona disabile: nella predisposizione e nell’attuazione dei progetti di intervento individualizzati
· Crescita psicologica: il raggiungimento del benessere globale della persona va inteso come un processo che si realizza attraverso l’acquisizione di un maggior livello di autonomia e integrazione.
· Qualità della vita dell’utente: le azioni a favore del mantenimento e dello sviluppo delle autonomie sono prioritariamente volte alla ricerca di una migliore qualità della vita della persona.
· Integrazione sociale: il Fiore ha sempre ricercato di favorire l’integrazione sociale degli utenti nel territorio di appartenenza del soggetto e di ubicazione del C.S.E.
L’esclusione deriva da una norma del bando che impone un tetto minimo ai fatturati degli ultimi tre bilanci (2003,2004,2005) che per quanto riguarda IL FIORE sono conosciuti dall’amministrazione comunale, infatti per la cooperativa la gestione del CSE/CDD di Cernusco è l’unica fonte di reddito.

Nessuna rivendicazione da parte del FIORE, solo amarezza perché pensavamo di confrontarci con altre cooperative sulla base dei progetti, dell’esperienza e della qualità del servizio.
Un sincero augurio al prossimo gestore di ottenere una maggiore collaborazione tra i soggetti, comune, Asl, cooperativa; un augurio a tutti i lavoratori ora dipendenti della cooperativa IL FIORE per una continuità lavorativa di qualità.
Oggi sindaco e assessori hanno dimostrato lo stesso atteggiamento disinvolto di quando si sbaglia un progetto urbano, ma una rotonda stradale si può correggere, una scelta sbagliata che riguarda la persona disabile ha bisogno di altre attenzioni.
A meno che si volesse solo favorire un altro soggetto, politicamente più vicino.


Gianni Zanini

1 commento:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

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