martedì 5 febbraio 2008

Acqua pubblica contro acqua privata

Cernusco è stato uno dei 132 Consigli Comunali della Lombardia che hanno deliberato la necessità di abrogare alcuni principi base della legge regionale sulla privatizzazione dell'acqua. La legge voluta dal centro destra e in particolare da Formigoni prevede, tra le altre cose:
l'obbligo per gli ATO (ambiti territoriali ottimali: formati in genere da diversi comuni, per la gestione del ciclo dell'acqua) di mettere a gara l'affidamento dei servizi idrici, quindi di fatto di privatizzare;
la possibilità di cedere ai privati parte della proprietà delle strutture (reti, impianti).

Per indire un referendum sarebbero bastati 50 comuni, ne abbiamo quasi il triplo ma c'è il rischio che la maggioranza respinga in Referendum adducendo cavilli legali. Per sostenere la lotta del Comitato per l'Acqua Pubblica e chiedere che i cittadini possano esprimersi è stata organizzata una manifestazione sotto la sede della provincia i due consiglieri comunali Ermes Severgnini e Daniele Fedeli hanno partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale.


Rispetto ai rischi legati alla privatizzazione dell'acqua, oltre all'aumento delle tariffe, è emblematico il caso di Acqualatina una delle prime società private a gestire un servizio come questo:
"I vantaggi ingiusti ottenuti dai vertici societari di Acqualatina attraverso gli affidamenti milionari 'in casa' degli appalti, gravavano sull'intera collettività con un servizio vessatorio e la cui inefficienza rispetto a 'tariffe sempre più elevate era un fatto notorio'. E' uno degli aspetti eclatanti venuti fuori dall'inchiesta sul servizio idrico integrato della società mista: l'inadeguatezza della gestione e le sue ricadute sul pubblico è sostenuta dal Pm ma anche riconosciuta in pieno dal giudice Coccoluto che ne fa nell'ordinanza un punto nevralgico a sostegno della gravità penalmente rilevante dei fatti.
...
Il business dell'acqua resta un business sicuro. Se ci sono delle perdite, chi ci mette i soldi sono i cittadini dei Comuni, a suon di aumenti di bollette."
La notizia è data da un sito di Latina, è del 3 febbraio, ma non ve ne è traccia sui giornali nazionali. Qualcuno è interessato a far credere che l'acqua può diventare un bene su cui lucrare, e che questo non provocherà danni ai cittadini.

Vivere Cernusco è fermo nel chiedere che l'acqua sia e rimanga bene primario di tutti su cui non si possano fare utili. L'acqua è un diritto.

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