Quando leggo i tanti scritti dell’ex assessore Mandelli, dove parla di “spartecipazione”, mi chiedo se, prima di storpiarne il nome, conosca, a livello istituzionale, il vero significato di “partecipazione”. Il suo populismo gli produce infatti una visione fortemente distorta della cosa: la partecipazione non è assemblearismo spinto; la partecipazione per essere seria, efficace, funzionale all’interesse di tutta la comunità, richiede la costruzione di una serie di strumenti idonei, con modalità operative e competenze definite, istituti quali ad esempio le consulte e i referendum.
Questi strumenti richiedono però dei regolamenti attuativi che, in tanti anni di governo, l’amministrazione di cui Mandelli ha fatto parte non si è mai sognata di redigere. Il Bilancio partecipato, cui Mandelli fa riferimento nell’ultimo comunicato, richiede che questi strumenti di consultazione popolare siano disponibili, quindi un percorso ancora più lungo. Un amministratore esperto come lui dovrebbe saperlo: i comuni che attuano questa forma di bilancio hanno alle spalle almeno due anni di lavoro in tal senso.
È quindi pura demagogia accusare questa amministrazione di non aver fatto, in pochi mesi, quello che in tanti anni nessuno dei suoi “friends” si è preoccupato di fare.
Oltretutto Mandelli, nel suo fumoso discorso sulla partecipazione, omette fatti importanti: non dice che, in questi mesi, la nostra amministrazione ha già fatto passi concreti sul percorso della partecipazione; sono infatti in corso i lavori per redigere i regolamenti delle consulte. È stato costituito il gruppo di lavoro che stilerà il regolamento per la consulta dello Sport, gruppo che comprende persone direttamente indicate dalle associazioni e società sportive, oltre che rappresentanti delle minoranze. Questo lavoro è appena stato avviato, con le stesse modalità partecipate, per la consulta del Terzo Settore: anche le associazioni culturali e di volontariato sociale eleggeranno i loro rappresentanti nella commissione che elaborerà il regolamento.
Entro l’anno avremo quindi a Cernusco, per la prima volta, istituti di partecipazione importanti come le consulte tematiche. Anche con il loro contributo avvieremo l’iter che ci porterà al Bilancio partecipato.
Come mai Mandelli non ne parla? Eppure di queste cose è stata data comunicazione tramite sito e stampa locale. Disinformazione sua o tentativo di disinformazione verso i cittadini? D’altra parte non è la prima volta: ricordo l’accusa alla nuova amministrazione di spendere soldi per ben 2 addetti stampa, “dimenticando” di dire che si trattava di 2 incarichi a tempo parziale, a sostituzione di un incarico a tempo pieno, quindi senza alcun aggravio di spesa; oppure l’accusa, anch’essa smentita dai fatti, di inerzia rispetto al problema delle rotte aeree. Il comitato “Rotte comuni”, formato dalle amministrazioni interessate ai nuovi sorvoli, di cui Cernusco è capofila, non ha smesso di lavorare e tra due settimane, come già annunciato in consiglio comunale (dov’era Mandelli?), con l’approvazione di tutte le forze politiche, promuoverà una grande mobilitazione popolare con raccolta firme in tutti i comuni interessati.
Come si vede, mentre Mandelli&friends passano il tempo a scrivere, la nostra amministrazione sul tema della partecipazione sta lavorando davvero.
M.Angela Mariani
Assessore alla Partecipazione
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