Ci sembra opportuno replicare alle falsita’ scritte recentemente da “Il Naviglio” (affermazioni tra l’altro non condivise nemmeno da altri partiti di minoranza), con lo scopo principale di tranquillizzare i lavoratori di Cernusco Verde.
Ne’ questa Amministrazione, ne’ tantomeno Vivere Cernusco, hanno alcuna intenzione di vendere Cernusco Verde al CEM. Innanzitutto perche’ Cernusco Verde e’ considerata una risorsa, da valorizzare nel modo migliore per svolgere dei servizi essenziali per la citta’.
In secondo luogo perche’ il CEM non e’ interessato a questo tipo di societa’. Il CEM e’ una societa’ per azioni a totale capitale pubblico, detenuto dalla provincia di Milano e da 48 comuni dell’est milanese, che non svolge in prima persona la raccolta rifiuti, ma semplicemente ne gestisce le gare, gli appalti, le assegnazioni, garantendone la competitivita’ economica, a tutto vantaggio dei cittadini dei comuni serviti.
Va precisato che il comunicato pubblicato nelle settimane scorse da Vivere Cernusco e’ diretta conseguenza di una serie di segnalazioni di cittadini, ricevute sia dall’Assessore Marchetti, nel suo ruolo di gestore del verde e dei parchi (tutte prontamente inoltrate alla Direzione di Cernusco Verde), sia direttamente da Vivere Cernusco. Potremmo qui elencare tutti i casi che ci sono stati presentati, ma basta semplicemente guardarsi in giro per averne conferma. A partire dalla pulizia di strade non eseguita, lo svuotamento dei cestini troppo saltuario (soprattutto in periferia), la disorganizzazione nella rimozione di rifiuti abbandonati, i disguidi nella esumazione di salme al cimitero, la raccolta delle foglie in autunno.
E sia ben chiaro: tutto cio’ non per colpa degli operatori di Cernusco Verde, ma solo per la disorganizzazione che sembra imperare, da tempo, nella societa’.
Quando una azienda non gira a dovere, non si cambiano gli operai, si cambiano i managers!! Di questo, in realta’, si erano gia’ accorti anche i nostri predecessori: infatti, il turbinio di direttori generali, con strascichi legali non ancora risolti (tutto ovviamente maldestramente pilotato dall’Amministrazione Cassamagnaghi), fa venire il dubbio che non si sia sempre trattato di “professionisti che hanno svolto in maniera ineccepibile i propri incarichi”. Inoltre, la continua insistenza del Naviglio sulla questione delle poltrone, fa chiaramente capire quanto questa abitudine fosse diffusa nell’Amministrazione che ci ha preceduto.
Vivere Cernusco, invece, e’ stato all’opposizione per piu’ di vent’anni: se fossero le poltrone ad interessarci, senz’altro non saremmo durati tanto!!
Se tanti cittadini, alle ultime elezioni, ci hanno premiati per il nostro impegno e la nostra coerenza, assieme agli altri partiti della nostra coalizione, determinando la sconfitta dell’Amministrazione Cassamagnaghi, certamente un motivo ci sara’ !
In ultimo, va poi precisato che l’utile registrato a bilancio da Cernusco Verde non significa necessariamente efficienza e perfezione nello svolgere i servizi appaltati, soprattutto quando una societa’ opera in regime di sostanziale monopolio, come nel nostro caso. Anzi, l’utile potrebbe proprio essere il risultato di tagli di investimenti e di costi che potrebbero avere un impatto negativo sulla qualita’ del servizio. Quindi, una societa’ non puo’ essere giudicata positivamente solo perche’ in utile.
Lo scopo del nostro comunicato era da un lato stimolare il CDA e la Direzione di Cernusco Verde a prendere atto del progressivo peggioramento del livello dei servizi svolti, ma principalmente volevamo far sapere alla cittadinanza che questa Amministrazione comunale non ha ancora avuto modo di operare quelle scelte e dare quegli indirizzi ad un CDA di sua fiducia, in grado di apportare i cambiamenti necessari a far funzionare meglio la societa’.
Ci auguriamo che questo possa avvenire nel piu’ breve tempo possibile.
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