Nuove scelte per uno sviluppo equilibrato della nostra città
Una città, per avere uno sviluppo sostenibile ed equilibrato, dovrebbe edificare al massimo il 45% del proprio territorio. Cernusco, alla fine del 2007, secondo il Politecnico di Milano, rientra in una fascia di comuni il cui territorio edificato va dal 59 al 76%. Siamo ben oltre anche rispetto a paesi vicini, se si pensa che Pioltello è nella fascia di comuni con un territorio edificato tra il 42 e il 58%.
Cosa significa questo? Che chi ha amministrato finora ha permesso di costruire troppo, bruciando un bene collettivo a favore di pochi e a danno di molti. E non è finita, molti piani approvati negli anni scorsi devono ancora essere completati per cui aumenteranno le auto, il traffico, i bisogni delle persone, la necessità di servizi.
Un’amministrazione saggia avrebbe dovuto almeno decidere, in questi anni, di utilizzare i soldi provenienti dalle nuove costruzioni per i servizi necessari, ma non è stato così.
Ora finalmente qualcosa sta cambiando e VIVERE Cernusco esprime il suo convinto appoggio alle scelte che, in questi primi mesi, l’amministrazione ha fatto, avviando celermente le procedure per realizzare strutture e servizi indispensabili alla città: la nuova scuola, altre sezioni di nido e materna, il centro diurno per disabili.
Si apre ora un processo importante, il percorso che porterà alla stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio, che sarà stilato con la partecipazione dei cittadini e un’attenzione al benessere delle generazioni future.
I prossimi interventi urbanistici dovranno quindi essere mirati a fornire case a costi accessibili ed i proventi delle edificazioni dovranno essere spesi per dare alla città i servizi di cui ha bisogno.
Siamo sicuri che questa Amministrazione, coerentemente agli impegni presi in campagna elettorale, sarà attenta ad uno sviluppo armonioso della nostra città: dal territorio di Cernusco scomparirà definitivamente la scritta VENDESI.
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