giovedì 14 febbraio 2008

Linee guida per il nuovo bilancio 2008 di Cernusco

Al primo posto la difesa del territorio, la qualità della vita e la garanzia di servizi fondamentali per tutti i cittadini

Cernusco sul Naviglio è cambiata molto durante gli ultimi anni. Mentre i comuni vicini, dopo il boom edilizio degli anni '60 e '70, hanno conosciuto un rallentamento nella crescita demografica la nostra città in pochi anni è passata da 20.000 abitanti ai prossimi 32/35.000. Se le case sono aumentate a dismisura, parallelamente sono diminuiti gli spazi verdi: una recente analisi del Politecnico di Milano colloca Cernusco nella fascia di edificato compresa tra il 55 e il 75%, quindi ben oltre la soglia del 45% che garantisce una buona qualità della vita.

Crescita demografica e nuove abitazioni portano all’esigenza di nuove scuole, asili, servizi alla persona, trasporti e strade, ma anche ad inquinamento e traffico. La crescita va programmata, ma a Cernusco negli ultimi anni hanno avuto mani libere i costruttori ed i piani straordinari senza che questo abbia portato un beneficio alla città.

Le nuove costruzioni producono oneri di urbanizzazione, sotto forma di soldi nelle casse comunali o di opere pubbliche realizzate dal privato; tali oneri devono essere impiegati per risolvere i problemi generati dalle nuove abitazioni e garantire ai cittadini servizi adeguati. Purtroppo le ultime Amministrazioni hanno usato i cospicui oneri derivanti dallo sfruttamento del territorio per realizzare opere inutili o per finanziare la spesa corrente. L'attuale Amministrazione Comunale si trova quindi a fronteggiare una pesante situazione ereditata: la città ha bisogno di interventi rapidi, ma i soldi sono già stati spesi per altro.

La crescita della popolazione richiede di destinare alle scuole nuove strutture, richiede un intervento rapido sulla viabilità, richiede di aumentare le risorse destinate all'integrazione sociale e alle fasce deboli (anziani non autosufficienti, disabili, nuove povertà).

Siamo ora di fronte ad una scelta: continuare a saccheggiare il territorio permettendo l’edificazione di nuove case, a prezzi sempre più alti, oppure agire sulle entrate. Cernusco non può più sopportare costruzioni al ritmo degli ultimi anni; in poco tempo ci troveremmo a vivere nel cemento e nello smog.

Come intervenire quindi per preservare il territorio e realizzare i servizi necessari? Il Governo Prodi ha ridotto l’ICI sulla prima casa, consentendo ai Comuni di intervenire sull'imposta sul reddito (IRPEF) senza un aggravio dei conti famigliari, tutelando le fasce di reddito più basse.

Le uniche alternative a questa manovra fiscale dall’impatto limitato sarebbero del resto solo due: rinunciare alla costruzione della nuova scuola e della strada di alleggerimento dell'asse Vespucci-Dante e chiudere la porta a chi bussa ai Servizi Sociali, oppure proseguire nell’opera di svendita del territorio per fare cassa, deludendo le aspettative dei molti cittadini che hanno dato un chiaro segno di volontà di cambiamento e consegnando alle generazioni future la prospettiva di un esaurimento delle risorse disponibili.

La coalizione al governo della città ha scelto: al primo posto la difesa del territorio, la qualità della vita e la garanzia di servizi fondamentali per tutti i cittadini.


Cernusco s/N, 13 febbraio 2008


Partito Democratico – PRC Sinistra Europea – Vivere Cernusco

1 commento:

Loris G. Navoni ha detto...

Ragazzi, mi aspettavo un documento un po' più dettagliato e concreto. Questo è solo un proclama , molto politico e poco pratico. Guardate che la gente si sta aspettando qualcosa di positivo. Sino ad ora i cittadini hanno percepito solo dei no ( no pista di pattinaggio, no PII, no gestione Cernusco verde, no rotte aree, ....).
La gente deve capire che c'è della sostanza sotto. UN proclama come questo non aiuta, anzi....
ciao.